Luisella VI.

Scritto da , il 2021-05-18, genere zoofilia

Cazzo! Fred, perché non è come nelle favole? Io ti bacio e ti trasformi in principe azzurro con un cazzo enorme tutto per me, non guardarmi con quella faccia goffa e divertente, che non c'è niente di divertente mio caro, sto parlando sul serio.


Pensi mio caro che questo corpo è abbastanza buono per un principe azzurro? guardami queste tette, ti piacciono con questi capezzoli così piccini e duri? Fred mi guardava con una faccia sciocca e di tanto in tanto tirava fuori la lingua per leccarsi il muso, lo so caro che non te ne frega niente tu solo mi vuoi leccare e scopare, a me piace ma il mondo non finisce lì caro mio, sono una ragazza e tra te, il mio ragazzo e ultimamente Monica, mi volete solo scopare, quella scema ha aggiunto anche il suo cane.


Ma non fare quella faccia caro cucciolotto di mamma, vieni qui e dammi la tua lingua, qui caro in mezzo alle cosce, ecco così amore … ooohhh! … com’è bello … dai leccami le tette che mi prudono i capezzoli … proprio così … umh! … quanto sei bravo … dai … leccami … leccami … aaahhh! … ssiii! … umh! amore … scommetto che ce l’hai già duro … ooohhh! … ssiii! … è durissimo caro … dai andiamo vicino al divano … Fred sollecito e amorevole come sempre mi veniva dietro saltellando e cercando di infilare il suo muso tra le mie cosce, pure io saltellavo cercando di sfuggire alla sua lingua.


Ho preso i cuscini dal divano e li ho messi per terra, mi sono inginocchiata poggiando le mie tette sul divano soffice e freddo, miei capezzoli s’indurirono ancor di più, le pelose zampe di Fred mi graffignarono un po’ i miei fianchi, ma c’ero abituata, lui diede due salti e trovò il mio buchetto stretto e con un paio di spinte energiche e veloci, mi chiavò il suo cazzo e la sua palla nella mia gnocca … uuuhhh! amore … fammi la tua cagnetta, tesoruccio … sbattimi forte … proprio a così … ssiii!


Lui mi ha scopata per quasi quindici minuti e ha riempito la mia vagina col suo latte caldo e aquoso, mi ha fatto raggiungere un paio di bellissimi orgasmi, mi son rotta due unghie aggrappata al divano, mi ha fatto gridare come una matta, poi mi è tenuta abbottonata a lui per altri quindici minuti e poi si è zaffato da me, sono rimasta appagata e felice, ma non per molto tempo.


Mi sono sdraiata sul tappetto, le mie tette formavano due monticelli con due affilati apici che puntavano in alto, avevo un leggero sudore sullo stomaco, ho carezzato il mio ventre e la mia mano scivolò sul mio pube rasato, ho toccato la testa di Fred che stava a leccare la mia figa fradicia di seme, lui beveva come se fosse un zumo pregiato, una prelibatezza, mentre ricevevo quella attenzione dal mio amante, ho strofinato il mio clitoride turgido tra le mie dita e arrivai all’orgasmo che mi mancava, mi piaceva masturbarmi mentre lui mi lecca la figa, aprii le labbra per godere di più.


Il lungo cazzo di Fred pendolava sotto suo ventre, di tanto in tanto lo vedevo che si muoveva su e giù, era bello da guardare, violaceo e rosato e così lungo, per qualche minuto il mio interesse era stato catturato dal suo pene, grosso, luccicante, ero quasi ipnotizzata da quel membro canino carino e grazioso, anche le sue palle erano uno spettacolo, pure il suo grande nodo si vedeva chiaramente, quel nodo meraviglioso causante di tanti orgasmi, mi deliziavo ante tanta bellezza e mi eccitava il suo pene che ancora schizzava qualche goccia di sperma, la sua anatomia era perfetta, punta affusolata e corpo che si ingrossa mano a mano fino ad arrivare a la base con il suo nodo magnifico, impossibile per un uomo uguagliare ciò.


Ero sopraffatta dalla voglia di sentire quel cazzo ancora una volta, mi girai e ho toccato quel fusto scarlatto, Fred si era sdraiato quindi si era messo nelle mie mani, labbra e bocca, molto piano poggiai la mia mano sulla pelosa guaina, la metà del suo cazzo era ancora fuori, ho toccato il suo nodo tondo e duro, cominciando a stringere delicatamente il rigonfiamento, lui si alzò rimanendo vicino, ansimava con la lingua di fuori – sei arrapato come me eh! … ti piace, non è vero? … lo sai che piace anche a me! … − parlavo col mio cucciolotto come se potessi capirmi, ero sdraiata di fianco a menare il suo cazzo caldo.


Ho fatto accomodare lui e mi son messa sotto il suo pancino, un paio di gocce tiepide son cadute sulla mia guancia, aprii le mie labbra e l’ho fatto scivolare in bocca, ho assaggiato il forte sapore del suo seme e cominciai a succhiare il suo cazzo con voglioso entusiasmo, prestamente lui cominciò a scopare la mia bocca, facendomi soffocare e tossire, ma non mollavo il suo gioiello che approfondiva la mia gola, gli feci un bel bocchino per qualche minuto, poi vedendo che lui aveva ripreso la voglia, mi son messa in ginocchi sui cuscini, lui si buttò sulla mia schiena quasi subito.


Sottomessa alle sue voglie, poggiai miei gomiti per terra, il mio culetto in aria e il formicolio nella figa che voleva essere penetrata dal suo formidabile cazzo, le mie tette dondolavano in forma deliberata sotto i suoi sbattimenti, la sensazione era pazzesca e mi faceva mugolare e gemere di piacere, ho sobbalzato in avanti quando il suo membro con certa violenza s’introdusse nella mia gnocca stretta, lui mi aveva presso con le sue zampe e mi tirava con forza, spingendo il suo nodo dentro la mia micetta stracolma di cazzo, ho gridato sentendo lo strofinamento dentro le mie pareti vaginali, il suo cazzo rosso e duro s’ingrossava dentro di me, facendomi sussultare in anticipo.


Fred guaiva di piacere, ansimando e scopandomi con la sua forza animale, io strillavo come una mocciosa godendo il suo giocattolo prediletto, contraevo le mie natiche aumentando gli stimoli goderecci che lui procurava al mio sesso, ero la sua cagnetta da impregnare di sperma abbondante e caldo, quasi sentivo i battiti del suo cazzo sputando getti e getti di sborra dentro di me, facendomi morire un po’ in un orgasmo infinito, quasi agonico, ancora una volta ero stupita e sopraffatta dalla voragine di sensazioni inenarrabili alle quali il mio corpo era sottoposto, inesorabilmente le onde orgasmiche mi facevano tremare dalla testa ai piedi.


Quasi sfinita, ansimando, quasi gridando, il mio corpo ancora tremava, i miei sensi venivano obnubilati ed ero in preda alla lussuria sfrenata, ed è proprio per questo che faccio l’amore col mio cane, solo così raggiungo questi livelli di goduria, è l’unico che soddisfa questo desiderio che brucia dentro di me, mi colma di emozioni, sopprime in me ogni senso di indipendenza, mi rende schiava, sono sottomessa, sono parte sua, sono la continuazione del suo cazzo, appartengo intera a lui, e mi accontento che così sia, sono secondi o minuti che lui può disporre dal mio corpo e mio essere.


Rassegnata a dover lasciarlo uscire da me, mi sono aggrappata alle sue zampe posteriori per trattenerlo il più a lungo dentro di me, i suoi schizzi s’erano placcati, ma mi avevano lasciata con un tremolio generalizzato, non mi stanco mai di sentire queste delizie così intense, Fred è sempre pronto a soddisfarmi, a lui piace molto ed è sempre stato dietro la mia gnocca e questo fa ridondare il mio piacere e il desiderio per lui.


Con un frastuono, il suo cazzo uscii dalla mia micetta quasi espulso, la scia di seme scolava giù nelle mie gambe e si fece una chiazza sul tappetto, non ho resistito e vogliosa l’ho preso tra le mie labbra assaporando suoi fluidi assieme ai miei, i battiti del suo pene mi invogliava a succhiare e leccare quel rosso membro, gocce perlate uscivano ancora da esso e il suo sapore mi intossicava come se fosse una droga afrodisiaca che faceva infoiare e palpitare il mio clitoride vivo facendomi sentire una lietezza mai sentita prima.


Una volta mi avevo sentita colpevole, svergognata, peccatrice, ma così come crescevo mi son resa conto delle sporcizie di nostra società, ipocrita, la vergogna della chiesa, mi ricordavo delle dottrine religiose, dei crimini perpetrati in nome di dio, di quanto banali siamo gli esseri umani, con tutte le nostre limitazioni e meschinità, mia madre vedova cercando di darmi lezioni morali mentre si faceva sbattere il cazzo da mio patrigno, alla fine si è divorziata e ha amici con vantaggi, non posso giudicarla e mai lo farò ma che non venga a insegnarmi delle regole che, neanche lei ha mai eseguito.


Mi sono abbracciata a Fred mentre scodinzolava la coda – sei l’unico che mi capisce e mi dai ciò di cui ho bisogno – ragionavo ad alta voce e lui mi guardava attentamente, mi diede un colpo di lingua sulla guancia per rasserenarmi, forse perché il mio ciclo era vicino o non so perché, mi sentivo sensibile e recepivo le cose in modo diverso, mi sentivo fragile e vulnerabile, volevo quasi scoppiare in pianto, ho stretto più forte il vellutato corpo di Fred e misi la mia guancia vicino al suo muso, lo volevo coccolare come lui coccolava me.


I giorni successivi furono tranquilli tranne che di tanto in tanto il mio pensiero girava circa l’immenso cazzo del cane di Monica, mi piaceva ricordare il sapore del suo sperma, di quanta sborra mi ha versato nel mio culetto, la mia vita sessuale è avventurosa e mi piace che così sia, certo mi sento una ragazza delicata e per certi aspetti sto alla difensiva, non ho molta fiducia di nessuno, mai ho raccontato quel che mi è successo con mio patrigno e non viene al caso dirlo oggi, ma sono per natura sfiduciosa.


Di certo fin da ragazzina mi sono arresa ai piaceri del sesso, anche questo è parte della mia natura, quando scoprii il piacere che si può ottenere da un cane, sono rimasta agganciata alla pratica della zoofilia, mai nessun uomo mi ha procurato un piacere che si possa comparare a quello ottenuto col mio cane, non è una competizione de che il cane sia migliore sessualmente di un uomo, è diverso, una può trarre soddisfazione tanto con l’uomo come col cane, ma se l’uomo è intelligente mai entrerà a competere con un cane, perché può perdere di brutto, oltre il suo cazzo pregevole, il cane da molto affetto, è nobile e leale, è un guardiano, non ti chiede niente, è sempre pronto a soddisfarti, non ti trova bruttina, ne magra, ne cicciona, ne maleodorante, non beve, ecc.


Avevamo acceso il riscaldamento poiché la giornata era diventata molto fredda, minacciava di burrasca, fuori c’era ancora neve della giornata precedente, volevo andare da Monica e godermi il suo cucciolo un’altra volta, ma non so se lei sarà a casa oppure no, poi dobbiamo pure studiare per non essere delle oche giulive che si vedono in giro, qualunque cosa meno illetterate.


Avevo mille pensieri, ed ero pronta per uscire quando è arrivata Eliana, l’assistente di mamma, una giovane ragazza che conobbi l’anno scorso, abbiamo avuto qualche incontro ravvicinato io e lei, mi piacevano le sue tette magnifiche, mamma la aveva mandata a fare certi documenti a casa e li aveva dato le chiavi di casa, me la trovai nel corridoio e subito lei mi abbracciò − mi sei mancata cara … dove stai andando? – mi chiese, mentre mi teneva stretta a suo corpo, potevo sentire i seni ripieni di lei – lasciami che ho fretta – risposi io cercando di respingerla, ma lei mi teneva ferma, lasciò cadere la sua borsetta e mi spinse contra il muro mettendo la sua gamba tra le mie cosce e poi mise sua mano sotto la mia blouse e mi tiro fuori un mio seno, cominciando a mordermi il capezzolo, lei è alta 1.75, quindi la sua stazza e molto più della mia, lei è più forte, inoltre, lei mi piace.


Non mi lascio parlare più, la sua bocca era sulla mia, la sua lingua incominciò a muoversi dentro la mia bocca, azzardai a mettere mia mano sulle sue tette, mi ricordavo come fossero toste e belle, lei incominciò a spogliarsi da sola mentre io la guardavo le sue grosse tette balzarono in avanti, qualcosa tra le mie labbra infiammate mi procurò un solletico che mi fece tremare eccitatamente, poi si è avvicinata a me e mi ha spogliata tutta nuda, in seguito si è finita di spogliare lei – non mi guardare le tette così … dai vieni e toccami … sono qui per Fred … dov’è il tuo cane? – io sapevo che a questa troietta il mio cane la faceva impazzire, quindi ho preso la sua mano e ce ne siamo andate nella mia stanza da letto.


Fred non alzò nemmeno la testa, stava sonnecchiando come al solito lui fa, lei mi fece sedere sul letto e mise il mio viso fra le sue calde tette, dopo puntò un suo capezzolo tra le mie labbra e ho incominciato a succhiare quel capezzolo rosso e tosto, le sue tonde tette mi tenevano eccitata al massimo, ma lei sfuggii dalle mie labbra e si abbasso vicino a Fred cominciando ad accarezzare i suoi pelosi coglioni, dopo la sua guaina e Fred si alzò e gli diede un’annusata alla sua micetta, il suo cazzone incomincio a spuntare piano e Eliana aprii le sue gambe per essere leccata per bene.


Io mi sdraiai sul letto e cominciai a giocare con la mia passerina bagnata, le mie tette mi pungevano e mi piaceva vederla giocando con Fred, lei aveva una bellissima figura, le sue tette toste sobbalzavano coi suoi movimenti, s’era chinata a succhiare il cazzo di lui e la sua lingua faceva circoletti attorno al cazzo rosso e luccicante, lui emetteva gocce perlate che lei raccoglieva con la sua lingua assettata, proprio una bella coppia, lei gattonava verso il bordo del letto e Fred le veniva appresso leccando la sua gnocca stretta, Eliana sembrava una tigre coi suoi felini spostamenti, mi sorrideva e capii quel che voleva quindi mi sono seduta coi piedi sul tappetto, lei arrivò vicino e mise le sue mani sulle mie cosce facendomi allargare le mie gambe, di seguito sentii la sua lingua soave sulla mia gnocca, accarezzi suoi capelli e strinsi le sue guance con le mie cosce, mi stava facendo impazzire.


− Sali sul letto – gli dissi, spostandomi anch’io all’indietro, ci siamo infrascate in un sessantanove di favola, ho visto quando Fred salii sopra la sua schiena e cominciò a cercare il buchetto della sua vagina saltellando di qua e di là, ho preso il cazzo e glielo infilai io stessa, Eliana gridò sorpresa piacevolmente, dopo circa sei colpi, Fred teneva tutto il suo strumento dentro di lei, inclusa la sua palla, lei si contorceva di goduria e piacere, cercava di concentrarsi a leccarmi la gnocca, ma la vedevo come Fred la faceva tremare tutta quanta e non poteva sorreggere le ondate orgasmiche che la colpivano in continuazione, era in balia a quel pene che si gonfiava dentro di lei e la faceva dimenarsi come una cagna contro il cazzo del suo maschio.


Eliana aveva una faccia di beatitudine e non finiva di strillare suoi orgasmi, io mi ero accovacciata vicino a lei e massaggiavo le sue tette e carezzavo suo clitoride inzuppato di seme canino, lei aveva perso tutta la ragione e reagiva solo alle forti spinte di Fred con mugolii e gemiti, rimasse abbottonata a lui e dopo un po’ è tornata lucida, tossiva mentre cercava di recuperare il suo respiro, le mie tette mi bruciavano e cominciai a tirare i miei capezzoli, pizzicando la sua durezza, mi piaceva accompagnare al mio cane mentre si faceva qualche cagnetta umana, l’atto in se è molto eccitante, poi Eliana è un donna straordinariamente bella.


Fred continuava a speronare la fica di Eliana, ma stava rallentando i suoi colpi, lei cominciò a dimenarsi e a scuotere la testa da lato a lato, sentiva il bruciore dello sperma di lui che si spargeva per tutti gli angoli di sua vagina, riempendola come mai nessuno l’aveva riempita, le sue grida e mugolii mi dicevano che lei era sulla cresta di un altro orgasmo, lei sussultava e suoi spasmi erano il riflesso di un desiderio incontrollabile di cazzo canino, Fred s’aveva girato e restava attaccato culo e culo al la sua cagnetta umana, vedevo il suo cazzo incrostato e forzando quelle rosate labbra vaginali infiammate di lei, Eliana non cessava di dimenarsi e teneva le zampine posteriori del cane molto strette.


Questa era la seconda volta che Eliana veniva scopata da Fred, la prima fu la estate scorsa e del tutto involontaria, lei s’aveva resistito all’inizio, ma poi aveva ceduto alle carezze che Fred gli dava con la sua lingua, come una vera troietta ha goduto per più di mezz’ora, adesso abbottonata a lui si rivelava la voglia e desiderio che lei sperimentava col mio cane, lei era scombussolata dalle sensazioni stimolanti che il suo corpo non riusciva a resistere e tremava e gridava di gioia e lussuria, mi eccitava in modo pazzesco vederla così infoiata, ho cominciato un ditalino veloce e com’ero vicinissima all’orgasmo, sono venuta con un tremolio che mi ha percorso dalla testa ai piedi.


Tutto il mondo sa che Eliana è lesbica, per me non è un problema perché se è vero che mi piace quel corpo suo lussureggiante, io non mi sento lesbica, mi piace il cazzo del mio Fred, quello del mio ragazzo e anche quello di mio patrigno, ma quella è un’altra storia.


Eliana mi corteggiava da quando avevo sedici anni e lei aveva dodici anni più di me, la estate scorsa, lei fu invitata da mamma per andare in vacanze con noi, mamma ci lasciò per andare a trovare il mio patrigno all’estero, penso che mamma già sapeva che lei avrebbe dovuto raggiungere a suo marito, quindi fece venire a Eliana con noi, per non lasciarmi da sola come minorenne, poi una sera, dopo che mamma è andata via, siamo uscite con Eliana a girare sul lungomare, lei mi ha portato a un Pub e ci siamo bevute un paio di drinks, io mi son sentita un po’ stordita perché no sono abituata a bere, a quanto pare neanche lei era abituata al licore, poiché dopo un po’ si sentiva una certa ebbrezza nel suo modo di parlare.


Siamo tornate a casa facendo un po’ di casino e ci ridevamo per qualsiasi scemenza, Fred gironzolava attorno a noi, io sapevo perché, ma lei non aveva idea di quello che voleva il mio cucciolotto, a me chiamavano l’attenzione le sue grosse tette, il mio cane saltellava cercando di farla cadere, siamo andate nella mia stanza da letto, lei si è scagliata su di me e io la lasciai fare, mi spoglio tutta nuda e cominciò a leccare e mordere le mie tette che non erano così grosse come le sue, io vedevo come lei cacciava via a Fred che saltellava cercando di trovare la sua fighetta, ma lei era ancora vestita, quindi io la spogliai rapidamente e lei mi lasciò fare, quando eravamo tutte e due nude, l’ho fatta sdraiare, l’ho fatto aprire le sue cosce e chiamai Fred, lei diede un paio di calci al mio cane e io la schiaffeggiai sulle cosce, l’ho minacciata dicendogli che eravamo in due, io e il mio cane, poi l’ho rassicurata che tutto stava bene e che doveva provare nuove sensazioni e lei cedette subito.


Aprì le sue cosce e Fred incominciò a fare la sua magia, ben presto incominciarono i suoi gemiti e mugolii di gatta, allora io mi buttai sulle colline bianche e spugnose delle sue tette, mi crogiolai a giocare con quelle masse mammarie toste, quei capezzoli oscuri e deliziosi, mi mano arrivò sul suo clitoride e bastarono un paio di massaggi per farla arrivare in un intenso orgasmo, adesso lei apriva con le sue mani le labbra della sua vagina permettendo la penetrazione della lingua di Fred, godeva come una pazza, quando l’ho detto di girarsi e mettersi in quattro per Fred, lo fece senza indugio, quasi desiderando di essere penetrata dal cane, così Fred la scopò la prima volta.

Adesso mi sono meravigliata dalla sua disposizione sottomessa, io stessa ho infilato il cazzo di Fred nella sua micetta e lui cominciò come forsennato a scopare l’infiammata fighetta di Eliana, lei facendo un grido agonico si afferrò al lenzuolo e spinse il suo culetto all’indietro, la grossa palla di Fred entrava e usciva dalla sua gnocchetta facendola strillare in modo lussurioso, io misi la mano sotto la pancia del cane e raggiunsi le sue chiappe inserendo due dita nel suo culetto, lei girò suo viso e cerco di mordere un mio seno e fece un grugnito animalesco giusti nel momento che la palla rimasse bloccata dalla stretta micetta di lei.


Era molto bello vedere questa bella donna tutta nuda e il grosso cazzo del mio cane perduto nelle profondità rosacee della stretta fichetta di Eliana, le sue zampe aggrappavano i suoi fianchi e la scopava con forza ed energie, il suo cazzo riempiva la sua vagina scivolosa e spingeva a colpi ripetuti con forza quel grosso membro carnoso e duro dentro di lei, Eliana godeva senza ritegno, dimenando suo culetto all’impazzata dalla lussuria che stava sentendo, Fred rallentò la scopata e io capì subito il perché, Eliana incurvò la sua schiena, alzando la testa e con acuti gridolini, riceveva il caldo sperma di Fred che riempiva il suo utero, ho visto come la pelle delle sue natiche tremavano, tremolio che si stesse alle sue cosce e gambe, poi tutto il suo corpo tremava in convulsioni selvaggi, l’orgasmo era arrivato all’improvviso e violento.


Eliana gemeva esausta, aveva poggiato suo viso sul lenzuolo e cercava di rimettersi a posto e riprendere la sua respirazione, io stavo accarezzando la mia gnocca e cercando il mio proprio sfogo, il mio orgasmo arrivò a breve, mi avvicinai a lei e ci siamo baciate, Eliana sorrideva e sapeva che doveva aspettare a essere rilasciata dal cazzo gonfio di Fred, dopo una decina di minuti Fred si stacco da lei e io mi misi ad accarezzare le sue tette che mi infiammavano di lussuria, da sempre io amo i suoi seni splendidi, poi sdraiata ha preso i miei fianchi e a piazzato la mia gnocca sulla sua bocca per leccarmi, mi sedette sulle sue labbra e la sua lingua ha invaso mia micetta.


Mentre lei mi leccava, io giocherellavo con la sua gnocca fradicia di sperma canino che fuoriusciva senza ritegno, all’improvviso lei si è fermata − ¡TUA MADRE! … − gridò questa scema, io aprì miei occhi guardandomi intorno e aspettando il peggio, il mio cuore quasi si è fermato, ma non c’era nessuno − ¡Cazzo! scema … mi hai meso paura – gli ho detto un po’ incazzata – scusa cara … mi sono scordata … tua madre mi aspetta con quei documenti – disse lei alzandosi e cominciando a vestirsi in fretta, Fred gironzolava intorno a lei, saltando addosso a lei − ¡umh! Fred … lasciami … ho fretta caro mio … vattene … dai … via … via – Eliana spingeva a Fred e continuava a vestirsi, io adesso la guardavo divertita vedendo a Fred con sua faccia felice e insondabile cercando la forma di scoparla ancora una volta.


Eliana finì di vestirsi e se ne andò da mamma, Fred è saltato sul letto e adesso cercava me, ma mi sentivo un po’ stanca, così che l’abbracciai e l’ho tenuto fermo per un po’, fortunatamente è rimasto coricato vicino a me e ci siamo messi a dormire, ma sicuramente più tardi non potrò rifiutare al mio cucciolotto adorato, e poi anch’io sarò pronta.



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