Il papà di Matteo

Scritto da , il 2021-03-10, genere gay

Mi è sempre piaciuto il papà di Matteo, un bell'uomo, sulla cinquantina, non bellissimo, un pochino di pancetta, sempre in camicia e cravatta, padre di trè figli, due maschi e una femmina, la moglie una donna carina, ma non era tanto quello che mi attirava, ma quanto avevo saputo su di lui.
Si vocifera, che i figli non siano proprio suoi, e che Aldo, questo è il suo nome, ripeto si vocifera sia gay.
La fonte è del tutto attendibile, lo avevo sentito dire da mio padre un giorno a mio zio, e credetemi mio padre non spettegola, raccontava, credendo che io non fossi lì vicino, allo zio, che sin da ragazzi lo era, e poi dopo qualche birra, ammise di esserselo fatto.
Erano giovani, si frequentavano per studiare, e così, sono finiti a scopare, e aggiunse che Aldo si vestiva da femmina, e li capii che da qualcuno avevo preso, che anche papà era un pochino gay, capii inoltre che Aldo era anche attivo e si era fatto papà, ma ora era tutto finito, ma Aldo, era omosessuale, e pare frequentasse una zona gay di Milano non lontana dalla mia università.
Fù una rivelazione, io sono gay sin da giovanissima, e da qualche anno travestita, Aldo mi ha da sempre attratta, e ora ne capivo il perché, così, iniziai a frequentare assiduamente la zona incriminata, entrando nei vari locali, in alcuni club, e un paio di saune, e così, un bel giorno, scorsi la sua auto, e decisi di cercare nei paraggi.
La fortuna mi aiutò, lo vidi uscire da un noto locale di trav, e lo vidi allontanarsi in auto, non prima di aver salutato calorosamente un paio di trans, così entrai nel locale, e con discrezione chiesi informazioni, e scoprii che niente altro era, che Arianna, una sexi cameriera del locale.
Ne fui felicissima, e così il giorno dopo mi recai al locale travestita, tacchi vestitino reggicalze calze slip e reggiseno, parrucca un bel trucco, che risaltava la mia giovinezza e bellezza e una volta dentro, mi siedo, e inizio ad ambientarmi.
Fatico a rifiutare le avances, dei vari clienti, e poi scorgo Arianna, le faccio segno e arriva, è davanti a mè, è stupenda, truccata volutamente da troia, ghepierre nera, agganciate le calze di pizzo e ai piedi un paio di scarpe decolté nere, a coprire il suo gioiello, una mutandina micro, le protesi dei seni le donano un'aria da perfetta troia.
Dimmi tesoro, inizia Arianna, cosa ti porto, ed elenca una serie di bevande, e poi alla fine scherzando, mi dice, o se preferisci, puoi abbeverarti alla fonte, e mi indica tra le sue gambe, decido per una cola, e poi strizzando l'occhio, assaggerei la tua spina, mi alzo mi struscio su di lei, e poi mi giro, sollevo il vestitino, e mi appoggio al suo pacco, sai le dico, è un burro, lei mi sorprende, e mi dice, seguimi tesoro.
Entriamo in uno scantinato, proseguiamo per il corridoi, mi tiene per mano, e entriamo in una stanzina, ben arredata, un ufficio, e dietro una tenda una camera da letto, entriamo, Aldo mi abbraccia e mi bacia, la sua lingua è di fuoco, contraccambio, ci palpiam, e poi in un attimo rimaniamo in reggicalze e tacchi, è stupenda, bacio i seni e scendo al suo cazzo lo imbocco e me lo godo tutto in gola.
Poi è il mio turno, le sue labbra mi eccitano ancora di più, non voglio sborrare, non ora, lo stacco, mi giro e mi stendo pancia in su, sollevo le gambe apro oscenamente le coscie, ora Arianna, scopami, infila il preservativo, e affonda la sua spada nel mio ventre.
Cazzo ci sa fare e ha un cazzo da favola, mi monta, mi bacia, inizio a godere, inizio a non capiren più nulla e lì mi faccio scoprire, sii urlo sii scopami sfondami Aldo sii, ALDO SI blocca, chi sei come fai a conoscermi, ma non sfila il suo cazzo, mi fissa, io riemergo dal mio trans, e lentamente sfilo la parrucca, tu? mi dice, capisco che stà scappando lo blocco con le gambe, no amore continua sono tua ti voglio, ti ho sempre voluto, sono gay sin da piccola, e mi segavo pensandoti, mi sono fatta scopare da Matteo, pensando a tè, ti prego, e iniziarono a scendermi le lacrime, ti prego, amami.
Aldo assestò un colpo nel mio culo, deciso, e ricominciò a scoparmi, lo abbracciai, e lo fissai negli occhi, iniziai a godere e ansimare, e lui poco dopoi mi riempì di sperma, lo fissai mentre veniva, e poi mi ricadde sopra, lo strinsi a mè.
Dopo varie spiegazioni, Aldo si girò, e mi disse visto che mi ami e mi desideri, eccoti accontentata, scopami, afferrai il preservativo, ma lui mi disse nò amore senza siamo una coppia no?, lo affondai e mi godetti il suo culo caldo e accogliente.
Nei giorni sucessivi, ci frequentammo al locale, ma passati dei mesi iniziammo a frequentarci anche nelle rispettive case, e poi la nostra relazione divenne di dominio pubblico, fummo scoperti, da mia madre, e non vi dico il casino, le famiglie esplosero, e così, io e Aldo prendemmo la nostra valigina, e andammo a vivere insieme.
Ci siamo sposate un anno dopo, in abito bianco tutte e due in comune, con alcuni amici come testimoni, ora io mi sono fatta trapiantare dei seni stupendi, e sono una vera donna a vedermi, Aldo mi ama e io amo Aldo, la nostra è una passione travolgente, e non nego che per vivere facciamo delle marchette, ci stanno, il danaro ci serve.

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