Ragazzi da spiaggia

Scritto da , il 2021-01-12, genere gay

Era circa l’una e mezza del mattino e non avevo voglia di tornare a casa. Era passato un po’ di tempo dall’ultima volta che ero andato in spiaggia a quell’ora ed avevo deciso di rifarlo.
La spiaggia si trovava a pochi chilometri dalla città.
Accostai al parcheggio e vidi che c’era una sola macchina; non c’era niente di speciale a quell’ora.
Una corona d’alloro che pendeva dallo specchietto retrovisore significava scuola superiore o università.
C’era un breve percorso di sentiero sabbioso, attraverso le dune, per raggiungere la spiaggia vera e propria.
C’era quasi la luna piena e quindi anche se era notte, era abbastanza facile vedere l’ambiente circostante, una volta che i tuoi occhi si erano abituati all’oscurità. Quando ebbi superate le dune ed arrivai sulla spiaggia, notai una coperta a circa 50 metri alla mia sinistra. Notai qualcosa nell’acqua e vidi subito che si trattava di un nuotatore.
Camminai lentamente in quella direzione, silenziosamente per non spaventarlo.
Quando fu evidente che mi stavo muovendo nella sua direzione, uscì dall’acqua ed afferrò l’asciugamano.
In quel momento vidi che era giovane, alto e magro, con una corporatura da nuotatore.
Si avvolse l’asciugamano intorno alla vita e si alzato guardando verso l’acqua. Mentre passavo gli chiesi com’era l’acqua.
La sua risposta sorprendentemente amichevole fu: “È grande!”
Mi fermai, non sapendo cosa dire dopo che mi ebbe detto di provarla.
Gli assicurai che mi sarebbe piaciuto, ma non avevo portato niente da indossare.
Ridacchiò un po’.
“Davvero?”
“Non sono coraggioso come te.”
Rise e mi disse di rilassarmi, lì non veniva mai nessuno e se lo facevano era possibile vederli in tempo e sistemarsi.
“Vuoi sederti?”
“Certo”
Ci avvicinammo alla sua coperta, ne scosse via la sabbia e ci sedemmo.
“Mi chiamo Alan”
“Piacere, Alex”
“Cosa fai?”
“Sono barista e cameriere al Pretty Boy’s.”
“Oh, adoro quel posto. È lì che ti incoraggiano, o almeno non ti scoraggiano, a toccare i baristi.”
“Ha, ha! Sì, è così.”
In quel momento Alex si voltò e si stese sull’asciugamano.
“Non ti dispiacciono tutte quelle mani di estranei su di te?”
“No, fortunatamente mi piace essere toccato, e poi ti ci abitui.”
“So cosa vuoi dire. Anche a me piace essere toccato.”
Detto questo feci scivolare lentamente la mano sulla sua schiena. Un segno di piacere mi diede la certezza che quello che stavo facendo gli piaceva.
Mi misi rapidamente a cavalcioni su di lui e gli misi entrambe le mani sulla schiena, muovendole lentamente verso l’alto e verso il basso, verso il suo sedere.
“È bello”
Disse.
Dopo pochi minuti alzò il culo, a sufficienza da permettergli di stendere l’asciugamano, eliminando il nodo su cui era sdraiato.
Continuai a massaggiargli la schiena, abbassando lentamente l’asciugamano ogni volta fino a quando iniziai a vedere il suo culo.
Non obiettò.
Dopo una decina di minuti allungò una mano dietro di sé e si tolse completamente l’asciugamano, rivelando il culo bianco più perfetto che si potesse immaginare.
Le mie mani sono andarono subito al suo sedere dove mi fermai e le appoggiai, carezzandolo molto lentamente.
Era alto almeno un metro e ottanta, alto e magro, con una bellissima abbronzatura e un culo perfettamente non abbronzato. Era abbastanza giovane da essere ancora sodo senza nemmeno un accenno di grasso.
Mi chinai e gli passai bocca e lingua sul culo, facendolo gemere di piacere.
Mentre lo facevo si girò sulla schiena rivelando il più bel cazzo duro che avessi mai visto. Non era enorme, ma leggermente più grosso del normale. Era duro come una roccia e giaceva magnificamente sulla sua pancia, quasi fino all’ombelico. Era liscio e abbronzato, rimasi senza fiato per la sorpresa.
Gli misi le mani intorno al collo e lentamente cominciai a farle scorrere verso il basso su entrambi i lati delle costole. Mentre lo facevo il suo cazzo mostrò la sua approvazione.
Feci scivolare le mani sulla pancia verso il suo uccello e lo afferrai con la destra. Era caldo e duro.
Ci spostai lentamente sopra la bocca e cominciai a leccarlo leggermente.
I suoi gemiti quasi silenziosi erano continui.
Alla fine non riuscii più a sopportarlo e me lo feci scivolare delicatamente in bocca.
Era quello che stava aspettando ed alzò il culo dalla coperta per incontrare la mia bocca calda. Spostò le mani ai lati della mia testa per guidare delicatamente i miei movimenti.
Dopo alcuni minuti di contorcimenti, mi afferrò la testa e tirò la mia bocca contro la sua. Immediatamente e senza esitazione, immerse la lingua in profondità nella mia bocca.
Ci baciammo appassionatamente per due o tre minuti, poi si alzò e mi tirò in piedi. Afferrò la mia maglietta, me la tirò sopra la testa e poi, cadendo in ginocchio, mi ha tirato giù con forza e velocemente i pantaloncini, gettandoli lontano sulla sabbia.
Inutile dire che il mio cazzo era completamente eretto e duro come può essere quello di un ventenne.
Mi abbracciato la vita più forte che poteva e si infilò profondamente in bocca il pene. Era agitato e rumoroso. Continuava a schiaffeggiarmi il culo mentre me lo succhiava.
Ero innamorato di questo ragazzo!
Dopo pochi minuti si rialzò ed iniziò a baciarmi.
Ci mettemmo sulla coperta con lui sulla schiena ed io sdraiato sopra di lui.
La sua bocca era così calda e morbida, l’avrei baciato tutta la notte, ma lui aveva altri piani.
Mi tirò su fino a quando non ebbi le ginocchia ai lati della sua testa e ancora una volta immersi il mio cazzo in profondità nella sua bocca.
Questo sembrò eccitarlo incredibilmente e mi sculacciava continuamente il culo con entrambe le mani.
Potevo sentire il mio culo diventare caldo, ma non volevo che si fermasse. Spinsi più forte ed ottenni quello che chiedevo.
Ora era seduto ed ingoiava violentemente il mio uccello sculacciandomi finché non pensai che avrei dovuto farlo smettere.
Dopo un po’ mi spinse di nuovo sull’asciugamano di schiena e si è alzò, si voltò, mise le ginocchia ai lati della mia testa e si sdraiò sul mio stomaco.
Avvolsi le braccia intorno al suo culo, immersi il suo cazzo in profondità nella mia bocca, mentre lui faceva lo stesso con me.
Avevo già fatto dei 69, ma questo ragazzo era più bello di chiunque altro avessi mai visto.
Rimanemmo in quella posizione per almeno venti minuti. Non ne avevo mai abbastanza di lui.
Era in ginocchio ma abbastanza in alto da poter sempre vedere la sua pancia piatta e dura e il suo culo mentre il suo cazzo entrava nella mia bocca.
Non passò molto tempo prima che pronunciasse quella parola magica... ‘scopami’.
Ancora una volta si sdraiò sulla pancia col culo in alto.
Quando caddi in ginocchio, allungò una mano dietro di sé e mi ha fermò.
“Uso sempre la protezione. Ne hai?”
“Sì, ma nella jeep”
“No, ti voglio adesso! Sei sicuro?”
Chiese.
Glielo assicurai.
“Allora scopami, ma sborrami in bocca, non nel culo.”
Gli ho assicurai che l’avrei fatto.
Il mio uccello era ancora bagnato dalla sua saliva e non fu difficile trovare la mia strada nel suo culo.
Stava aspettando con impazienza e vidi che era pronto.
“Veloce!”
Disse.
“Entra velocemente.”
A quelle parole immersi il cazzo nel suo culo con un’unica spinta. Entrò completamente.
Si irrigidì e urlò di dolore, ma continuava a ripetere: “Inculami! Inculami! Più velocemente. Più forte. Fottimi forte!”
Con le mani ai lati del suo culo, scopai quel ragazzo più duramente di quanto avessi mai fatto con chiunque altro in passato.
Continuava a gemere, a urlare forte il piacere, costringendomi a guardarmi intorno per vedere se qualcuno non fosse scivolato sulla spiaggia inosservato.
Le sue urla erano gutturali e dovevo tenerlo stretto perché si muoveva su e giù violentemente.
Alla fine, dopo circa cinque o sei minuti, lo sentii irrigidirsi e capii che stava per venire.
Iniziò a sollevarsi violentemente e mi fece cenno di ficcargli il cazzo in bocca mentre sborrava.
Tornai velocemente alla posizione 69 ed abbassai la faccia e la bocca per ricevere il suo sperma.
Lui fece lo stesso e gli vomitai un sacco di sperma in bocca, facendolo gemere e inghiottire come un bambino assetato a una fontana.
Rimanemmo in quella posizione per due o tre minuti ancora, sussultando di tanto in tanto mentre il nostro corpo tornava alla normalità.
Mi preso la mano e mi tirò finché non fummo sdraiati fianco a fianco, bocca a bocca. Ha leccato il suo sperma dalla mia faccia.
Ogni tanto ci baciavamo e per il resto della notte e fu il momento più tenero e affettuoso del nostro incontro.
Eravamo lì sdraiati, addormentati l’uno nelle braccia dell’altro, io sulla schiena e lui con la sua testa sul mio petto ed il braccio intorno al mio collo e la gamba sul mio stomaco.
Il sole iniziò a sorgere e stava raggiungendo l’orizzonte, il nuovo giorno era sorto.
Mi avvicinai per dare il bacio del risveglio a quel bellissimo ragazzo e lui rispose con un sorriso.
“È ora di alzarsi, dormiglione.”
Mi diede un bacio veloce e violento e saltò in piedi. Dio, era bellissimo!
Ci lavammo, mi prese per mano e si dirette verso le calde acque del golfo. Ahhhh, che notte memorabile! Ero quasi sicuro che non ce ne sarebbero state più così.

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