Nella sua manina

Scritto da , il 2020-08-29, genere masturbazione


Susan, la mia fidanzata, me lo munge bene.
Appena ci incontriamo, dopo un breve saluto, sento che mi abbassa la cerniera dei miei jeans ed entra con la sua manina. Afferra il mio coso, lo accarezza per farlo indurire subito e incomincia a menarlo, svelta e silenziosa. Mi fa sborrare dentro i pantaloni, così poi ogni volta devo lavarli.
“E’ per farti sbollire gli ardori” dice lei. “E’ per evitare che prendi brutte malattie andando a puttane.”
Montare lei, Susan, neanche a parlarne.
“Questo si farà solo dopo il matrimonio” dice lei. “Prima si fa il petting che è morale e sicuro.”
Tutti i posti sono adatti: mentre siamo seduti sulla panchina, mette la sua borsetta sui miei ginocchi e la manina sopra ai miei jeans. Tira la cerniera e in un attimo ha la sua manina sotto i jeans. Sento che afferra il coso. A volte con due dita, a volte con la manina intera. E via, stringe e fa scorrere la sua manina sudata sul cazzo; e quello sborra.
Dopo il disastro io rimango bagnato, impiastricciato mentre lei tira su la cerniera e riprende la borsetta. La vedo estrarre un fazzoletto e pulirsi bene la manina con le unghie laccate di rosso. Io invece devo restare in ammollo finchè vado a casa a lavarmi.
E negli ultimi tempi questa manovra la fa spesso.
“Serve per togliermi la voglia di andare a letto con le donnacce.” Seguita a ripetermi.
Un pomeriggio mi aveva appena fatto una sega. È passata una bella ragazza in bici e il vento ha sollevata la minigonna mostrando le mutandine. Il mio coso si è indurito un poco. Susan lo ha sentito e ha subito ripreso a pomparmi.
La terza sega me l’ ha fatta di sera in piedi, mentre ci davamo il bacino della buona notte davanti al portone di casa sua. Appoggiato al muro, con la borsetta davanti e la manina dentro ai jeans.
“Così sognerai di me…” mi ha detto dopo che mi ha fatto sborrare come un cavallo.
“Hai ancora bisogno?” chiede prima di entrare in casa. “Se ti metti nel sottoscala lo rifaccio…”
“No. No.” Grido quasi.
Ho i pantaloni inzuppati di sborra e sento le gocce scendermi lungo le gambe.
“Poverino” dice lei. “Meriteresti un’altra bibi-bibo per consolarti.”

Traduzione Gennaio 2020

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