La ragazza molestata

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esibizionismo

LA RAGAZZA MOLESTATA

Lilian significa giglio. Ma Lilian è una ragazza molestata e palpata, spesso e bene.
Sarà perché ha imparato presto. Fin da bambina stava seduta sulle ginocchia dello zio. E lo zio la teneva tanto tempo seduta sulle sue ginocchia perché lei ci stava volentieri.
Adesso che è diventata signorina, Lilian attira l’attenzione di tutti i maschi del quartiere. Sarà la sua minigonna troppo corta; saranno i suoi sorrisi invitanti; sarà il suo modo di correre senza badare se la gonna si solleva e le tettine saltellano.
Lilian ha pochissime amiche, ma in compenso ha molti amici maschi.
Alla domenica va in chiesa, ma questa ragazza resta molto tempo dentro al confessionale. Forse avrà molti peccati da confessare o forse il giovane curato ama stare in sua compagnia. La zia beghina la chiama “svergognata”, ma a lei poco importa.
Oggi, mentre passa sgonnellando in bicicletta con i capelli al vento, i ragazzi del quartiere smettono i parlare, la osservano in silenzio, quasi intimiditi da tanta grazia e bellezza.
Poi, quando è passata, ognuno racconta le avventure vissute con lei.
Un ragazzo racconta: “Ero seduto ai giardini pubblici quando lei è arrivata rossa e sudata. È corsa alla fontana per bere e io ne ho approfittato per palparle il culetto morbido e sporgente.”
Un altro: “In un giorno caldo d’estate l’ho incontrata che indossava una maglietta rossa. Le ho infilato di colpo la mano nella scollatura palpandole bene le tettine. Lei intanto rideva divertita.
Un altro: “Eravamo in chiesa a pregare davanti allo stesso santo. C’era freddo e buio ed eravamo soli seduti sul banco. Dopo molte incertezze, ho osato sfiorarle casualmente le gambe. Poiché lei stava zitta ho posato una mano sulle sue ginocchia. Ancora lei mi lasciava fare. Allora ho incominciato ad accarezzarla dapprima sopra al vestito. Poi sotto la gonna le ho toccato la coscia…Ero tutto emozionato, sudavo e tremavo. Stavo fermo e mi aspettavo che mi tirasse via la mano. Invece lei mi ha sussurrato piano: Più in su”.
Un altro: “Una domenica Lilian si è accucciata per fare pipì. Ho visto tutto: il triangolo nero, il pelo, la passerina… Quando ha finito si è alzata, ha tirato su le mutandine e abbassato velocemente la gonna. Quando è andata via io sono andato a baciare l’erba bagnata.”
Un altro racconta la sua avventura alla sagra: “Eravamo nascosti dietro il chiosco dello zucchero filato. Stando in piedi Lilian si è sollevata la gonna per farmi vedere. Io l’ho abbracciata stretta e sono venuto quasi subito nei pantaloni.”
“Io in estate andavo a casa sua per fare i compiti delle vacanze. Eravamo seduti affiancati in salotto dove c’erano tante bambole. Il pomeriggio era moto caldo. Io provavo a palparle tette e culo, ma lei mi tirava via la mano. Ero stufo di stare lì e volevo andare via. Ma prima ho tirato fuori il cazzo e contemporaneamente ho preso la sua mano e ce l’ho appoggiata sopra.
Mi aspettavo che mi desse uno schiaffo e mi mandasse via. Invece Lilian mi disse – Che bello…senti le palline… e si drizza…-
Poi il fornaio racconta come l’ha sverginata bene stesa sui sacchi di farina.
Così, tutti avevano una avventura da raccontare, più o meno esagerata. Solo un ragazzo stava zitto. Mark è troppo timido e non ha mai provato a fare avences o toccarla.
Lilian decise di svegliare questo maschietto timido e imbranato.
Un pomeriggio d’estate, quando lo incontra sul marciapiede, lo saluta per prima e gli chiede come sta. Parla con voce maliziosa mentre lo guarda intensamente negli occhi. Poi improvvisamente si gratta la gonna in mezzo alle gambe.
Mark pare ancora non capire. Allora per svegliarlo di più, gli appoggia la manina sui pantaloni, davanti. Subito dopo gli prende la mano e lo attira a camminare sotto il sole di Luglio.
Raggiungono un piccolo fiume. A destra c’è un sentierino fra il fiume e un muro di mattoni. Fanno pochi passi poi Lilian si ferma davanti al ragazzo e gli sbottona i pantaloni.
Il ragazzo la guarda sbalordito, ma non ha tempo per protestare perché Lilian con una mossa svelta gli ha infilato la mano dentro. Dopo averlo cercato un po’, lo afferra e non lo lascia più.
Gli tira fuori il pisello moscio e poi lo lascia.
Adesso Lilian si solleva la maglietta scoprendo i seni. Prende le mani del ragazzo e le appoggia a coppa sui seni nudi.
A questo punto il pisello del ragazzo incomincia a dimenarsi.
Lilian abbassa completamente le braghette del ragazzo lasciando il pisello libero ed esposto all’aria e al sole. Gli afferra ancora il pisello indurito e il ragazzo strabuzza gli occhi. Riprende a massaggiarlo e il pisello si drizza ancora di più. Lilian scorre con la manina su e giù… più veloce…
Il pisello diventa bello ritto e duro. Il ragazzo comincia a sospirare…
Improvvisamente Lilian smette di masturbare. Abbassa la maglietta coprendosi le tettine. Con uno scatto tira su le braghette del ragazzo nascondendo il pisello eccitato. Si volta e corre via lasciandolo solo.
Lilian ha fatto questo per punirlo di non averla mai corteggiata. Ha dovuto fare lei le avances e adesso che si arrangi da solo. La prossima volta avrà imparato come bisogna comportarsi con le femmine.


Traduzione Febbraio 2022





scritto il
2025-10-24
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