Tutto normale, sono uno schiavo Cap.2

Scritto da , il 2020-08-08, genere bondage

Il viaggio è durato più di 3 ore, ha fatto varie fermate, puzzo da far schifo, mi sono urinato addosso, e tanto era il caldo che è evaporato tutto.
La cassa viene finalmente aperta, ci sono le prime luci del sole, la mia padrona guarda il mio corpo ricoperto di lividi causati da tommaso con il quale si congratula per l’ottimo lavoro, il mio padrone gli chiede se m’ha usato sessualmente tommaso risponde così “l’agg usat ma nun è buon, m’agg dovuto fa a muglierama dopo” (l’ho usato però non è capace, ho dovuto fare sesso con mia moglie dopo).
Tommaso va via con il furgone, il mio padrone mi toglie la cintura ci castità mi dice che faccio schifo e che mi concede l’uso del baglio per andare a fare la doccia.
Ci voleva, puzzo..sono quasi 4 giorni che non mi lavo, tommaso m’ha urinato varie volte addosso.
La doccia è paradisiaca, sono nuovamente presentabile..la padrona mi aggancia nuovamente la cintura di castità (la porto h24/365 giorni), poi mi portano in salotto dove vengo rivestito del guinzaglio delle polsiere e cavigliere d’acciaio che tengo sempre.
Marta la mia padrona mi osserva, “sei stato punito per bene, hai imparato la lezione?” Con la testa bassa le rispondo nell’unico modo che posso “si mia padrona” continua a scrutarmi “tra 15 giorni tornerai a lavorare per il Sig. Tommaso, se vuoi riposare vai pure nella tua cella, nel pomeriggio ti porteremo a fare una cosa”.
Sono curioso e terrorizzato ma anche stanco, esco fuori in giardino e mi dirigo verso il piccolo capanno dove di trova la mia piccola cella di 1m per 1m, è aperta m’infilo dentro e la chiudo con il lucchetto, ora devo dormire.
Sono passate diverse ore, vengo svegliato dal padrone che ha aperto la cella, a terra ci sono alcuni indumenti, un pantalone e una maglietta..niente intimo e niente scarpe, lo seguo in auto e mi siedo dietro, non faccio domande, i padroni chiacchierano tra di loro e non mi considerano, dopo circa 30 minuti arriviamo a destinazione, siamo in aperta campagna in una masseria, non c’è nessuno a parte un signore minuto, la padrona mi ordina di spogliarmi e di seguirli.
Li seguo nudo per la masseria entriamo in una stalla ben pulita e curata, c’è una croce di s.andrea a terra ovviamente vengo sistemato li a pancia in giù, m’imbavagliano la bocca con una grossa palla e mi bendano gli occhi, li sento parlare tra di loro, il signore minuto che avrò il piacere di conoscere dopo e che lo chiamerò IL FATTORE mi tocca la natica destra, indica qualcosa ai miei padroni che gli dicono “lei è l’esperto” poi il silenzio per alcuni lungi secondi, sono legato alla perfezione non posso muovere niente, d’improvviso sento la natica prendere fuoco, urlo per il dolore, un odore di carne bruciata arriva al naso, non posso vedere nulla per la benda ma capisco che sono stato marchiato..me lo dissero qualche mese fa che prima o poi l’avrebbero fatto.
Con cura qualcuno unge la natica con una sostanza che mi fa perdere la sensibilità, nonostante il trattamento sento tirare ancora la muscolatura..passo una buona mezzoretta li legato poi vengo liberato, non ci sono più i padroni, c’è solo IL FATTORE che mi indica uno specchio, ne approfitto per vedere la sua opera.
Sulla natica destra ho una grande S l’iniziale del cognome del mio padrone, poi mi fa segno di seguirlo, entriamo in un altra stalla dove ci sono delle mucche “oggi lavori per me, devi ripagare il lavoro, mungile tutte” non è come il Sig.Tommaso ha dei modi molto gentili, mi da una piccola sedia e mi fa vedere come fare, non vengo trattato da animale ma come un dipendente.
“Quando avrai finito vienimi a chiamare c’è altro da fare, grazie” mi metto subito a lavoro, ho 8 mucche da mungere.
Ci metto quasi 2 ore ma finisco il lavoro esco fuori e trovo subito il fattore “signore ho finito il lavoro” entra nella stalla e controlla tutto “bravo, mi crea imbarazzo vederti nudo con quel coso attaccato al pene ma se a te sta bene non sono nessuno per giudicarti” sono spiazzato dalle sue parole “signore è stata una mia scelta” mi sorride “non lo metto in dubbio, i tuoi padroni hanno detto che posso scoparti ma non lo farò, hanno anche detto che posso punirti ma non è nel mio stile, ascoltami bene..per me la pratica è chiusa qui, dirò che hai lavorato tutto il giorno e che t’ho anche violentato per bene..verranno a prenderti domani mattina, per me puoi riposare oggi, questa sera avrai forti dolori alla gamba per colpa del marchio.”.
Tanta gentilezza mi mancava, lo ringrazio e gli ricordo che se vuole il mio corpo è a sua disposizione, poi mi conduce in casa, mi fa lavare e accomodare nel letto, mi chiede scusa e mi lega gli arti ai 4 angoli poi mi benda gli occhi e mi augura un buon riposo.
Dormo beatamente e profondamente per tutto il pomeriggio e tutta la notte, sono ancora stanco dal trattamento del Sig.Tommaso.
E’ mattina, sono le 6 il fattore mi viene a svegliare e slegare, esamina il marchio mi avvisa che presto la ferita guarirà e lascerà una splendida cicatrice, mi concede l’uso del bagno poi mi conduce in cucina dove mi fa fare colazione “questo trattamento resta tra me e te, tra mezzora torneranno a prenderti, dirai che ieri hai lavorato nei campi e che sei stato violentato da me, stanotte hai dormito nella stalla e che la colazione l’hai fatto in una ciotola” lo ringrazio per tutte le sue cure, finisco di mangiare e lo seguo nella stalla dove mi lega per rendere credibile la farsa.
Dopo una decina di minuti arrivano i padroni, esaminano soddisfatti la mia natica ringraziano il fattore e mi portano verso la macchina, la padrona lancia a terra una gonnellina e un top “vestiti così non ho trovato altro” indosso i vestiti femminili e salgo in auto “padroni grazie per il marchio, ne sono onorato” la padrona verso il padrone “che paraculo” poi si gira verso di me “questa sera abbiamo ospiti, non farci sfigurare”

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