Il ritorno della babysitter provocante

Scritto da , il 2020-08-07, genere trio

Forse ricorderete, o forse no, che mesi fa ho scritto quello che è successo con la mia babysitter, beh forse è ora che scrivi il seguito, anche perché è successo solo pochi giorni fa. A dire il vero lo scorso week end. Per chi non se lo ricordasse, avevo trovato quella puttana rossa a scoparsi il suo ragazzo in casa mia, mentre mio figlio dormiva nella sua stanza e per convincermi di non licenziarla, ha fatto sesso con me.
Bene, ora che sono giunte le ferie, assieme al mio ragazzo abbiamo deciso di andare al mare in Sardegna, per riposarsi, sopratutto dopo il lockdown, dove abbiamo affittato un appartamento. Quindi abbiamo deciso che ci serviva una mano per nostro figlio quindi io, ovviamente, ho richiamato lei.
Decidemmo di incontrarci in aeroporto il giorno della partenza, e li la trovammo. Non so perché ero emozionata e quando la vidi rimasi sbalordita. Non solo non era ingrassata durante la quarantena ma ,addirittura, era più fisicata e la sua quarta di seno spiccava sempre di più, anche perché indossava un top striminzito. In più i suoi occhi, grazie anche alla mascherina, sembrano ancora più splendenti. Ci abbracciamo, ne approfittai per toccarle il sedere e quindi prendemmo l'aereo.
I primi giorni trascorsero tranquillamente, ci comportavamo tutti saggiamente, poi successe qualcosa che incasinò tutto. Lei prese il sole in topless e il mio ragazzo la vide. Non crediate è sexy anche in costume da bagno, ma vederla li nuda, ha procurato in lui una reazione indesiderata. Gli divenne duro.
Lo prendemmo in giro per tutta la cena. Fino a quando il mio bimbo si addormentò.
Ora devo spiegare che non ho mai raccontato a Riccardo la mia esperienza con la babysitter, quindi quello che capitò dopo lo sorprese altamente.
Misi il mio cucciolo a letto e mi rilassai sul divano, dove mi raggiunse Rebecca, che subito iniziò a toccare il mio seno, dicendo che le era mancato. Non le credetti, le mancava il sesso. Eravamo entrambe in intimo.
Visto che Ricky era a farsi una doccia, ci baciammo appassionatamente. Sentivo il suo seno sopra di me, purtroppo sapevo che non potevo fare sesso perché lui sarebbe tornato a momenti, ma mi gustai la sua lingua. Introdusse la mano nelle mie mutandine e iniziò ad accarezzarmi e fu cosi che persi il controllo e feci altrettanto con la sua passera.
“Sa signora” - E' fissata con quel lei, anche se abbiamo solo 5 anni di differenza - “Credo, almeno guardandolo da sotto il costume, che il suo ragazzo abbia proprio un bel cazzo”
Si mise a ridere e io come reazione le diedi una sberla, ma subito dopo la baciai ancora.
“Ma che caz...” - Mi girai e vidi il mio ragazzo in piedi davanti a noi, con indosso un asciugamano. Il suo cazzo tornò duro. Io non sapevo come giustificarmi.
“Ora capisco perché hai voluto lei” - Non risposi, aveva ragione.
Rebecca si alzò, camminò verso di lui, giocò con i bordi dell'asciugamano, gli accarezzò il cazzo in erezione e gli disse - “Perché non ti unisci noi, tanto sappiamo tutti che lo vuoi”
Ho sempre pensato che fosse provocante, ma non fino a questo punto.
Stavolta fui io a prendere l'iniziativa, mi alzai, li raggiunsi, lo baciai - “Dai il popo dorme, perché non ci divertiamo un po, del resto l'hai sempre sognato” - e baciai pure lei. Ormai ero sulla pista di lancio.
Con estrema rapidità feci cadere quel muro di spugna e scoprii il suo cazzo eretto. Diedi uno sguardo a Rebecca e lei comprese subito le mie intenzioni.
Si inginocchiò, prese in mano quell'affare duro e se lo mise in bocca. Lui si pietrificò, poverino, cercai di consolarlo - “amore te lo lascio fare”.
Mi risedetti sul divano e mi gustai lo spettacolo, spogliandomi completamente. Mi infilai tre dita nella figa e vedetti la nostra signorina infilarsi quell'asta fino alla gola, poi riuscire con uno sciocco. Lui era ancora imbarazzato, ma sicuramente non l'allontanò.
Gli leccava il cazzo ardentemente, era cosi passionale che avrei tanto voluto io essere al posto del mio ragazzo. Poi la ragazza ci stupì ancora - “La tua signora, mi ha promesso che un giorno avrei potuto scopare con te”
“Scherz...” - Fui interrotta da Riccardo - “Quando?”
“Dopo averle fatto raggiungere l'orgasmo con la mia lingua” - Diventai rossa, volevo scappare, per fortuna ero eccitata.
Si tolse il reggiseno e accolse l'asta dentro di se. Essendo io poco dotata, sono cerca che lui ne rimase estasiato. La signorina strinse le tette e ogni volta che la cappella spuntava fuori, la leccava.
Lei si rialzò, prese in mano quel cazzo erett0 e, come fosse un guinzaglio, lo accompagnò verso di me.
“Ora fammi vedere come l'hai messa incinta l'ultima volta”
Ma quanto è troia questa ragazza?
Allargai subito le gambe - “Guarda che ti ha sfidato” - Stavolta fui io a prendere quel pene con la mia mano destra e lo avvicinai.
Questa volta lo vidi sicuro, me lo infilò di getto e mi fece urlare, non lo vedevo così eccitato da anni. La nostra signorina ci accarezzò entrambi lentamente. Ci baciò e si sedette accanto a me. Passò la sua calda lingua sul mio seno e accarezzò gli addominali di lui.
Scese lentamente verso il mio clito e me lo succhio, ecco cosa è il paradiso. Allungai la sinistra cercai il suo piacere e le infilai due dita e la masturbai. Emise un gemito di piacere che mi fece inebriare.
Le sussurrai un idea all'orecchio. Lei spinse via il mio ragazzo e iniziò a leccarmela. Guardai l'imbecille e gli urlai - “Che aspetti”.
Questa volta sapeva esattamente cosa fare e si avvicino alla monella, l'esaminò, le strappò le mutandine, le accarezzò la schiena e poi, dopo avergli sputato sulla figa, la scopò. Sentii chiaramente il suo cazzo entrare in lei, perché smise di leccarmela. Per fortuna riprese, infilandomi anche due dita.
Mi strinsi le tette, lui fece lo stesso con quelle tettone. Ormai aveva abbandonato ogni imbarazzo. Chissà quante seghe si sarà fatto sognando questo momento.
Sentivo la sua lingua dappertutto. In quello noi donne, inutile dirlo, siamo più brave.
Reby si strinse le tette e le passò sul mio clito, come faceva a saperlo che quel gesto mi faceva impazzire, forse aveva visto che prima mi mordevo le labbra, mentre faceva una spagnola al mio ragazzo.
In quel momento la volli baciare. L'afferrai per un braccio, la spinsi sul divano e mi ci buttai sopra. Passai la lingua su ogni fottutissimo strato di pelle, fino a raggiungere la sua bocca e la infilai. Le nostre fighe erano in contatto, per un attimo mi dimenticai del mio compagno, ma lui no.
Iniziò a leccare le nostre passere, poi mi penetrò. Perché non è sempre cosi deciso. Spingeva con forza, la sua delicatezza era dimenticava. Poi lo sfilò e decise di occuparsi della troietta.
Ero cosi vicino alla passera della nostra amante che potevo sentire pure io la durezza e la forza del suo cazzo. Morsi i capezzoli della fanciulla. Lei urlò.
Appoggiai le mie ginocchia intorno alla sua testa, avvicinai la mia passera alla sua bocca e lei la baciò. A quanto pare le piaceva il cazzo del mio uomo, il suo viso non poteva nascondere la sua eccitazione, per un attimo, solo per un attimo, dubitai della situazione, ma la sua lingua mi fece tornare alla realtà.
Mi dimenai sopra di lei, sentii delle mani accarezzarmi prima la schiena poi afferrarmi il seno, era il mio uomo. Come faceva a essere lucido in quella situazione, assurdo. Io ero quasi vicina all'orgasmo, ma non volevo essere la prima fessa a venire.
Smontai da quella cavalcatura. Mi diressi velocemente verso la camera, aprii il cassetto e afferrai il mio johnny, il mio vibratore. E tornai da loro. Intanto avevano cambiato posizione. Lui era sdraiato sul divano e lei lo cavalcava con le tettone in bella vista,che ballavano, non avevano perso tempo. Bastardi.
Con passi felpati, per non farmi sentire e vedere, mi avvicinai a loro. Mi sedetti nel microspazio lasciato libero. Le passai la mano sulla schiena, spalancai le gambe e mi infilai il vibratore dentro di me. Iniziai lentamente, facendolo scorrere senza fretta. Sentivo aprirmi la vagina e immaginai di essere al posto di Rebecca.
Palpai il suo seno sinistro e chiusi gli occhi. Mi gustai il suoi gemiti eccitanti, mai sentito una donna cosi volgare, insultava il mio uomo.
“Sei un coglione”, “Ti piace sbatterti la babysitter vero stronzo”, “Tua moglie mi fa godere meglio”
In contraltare il mio ragazzo se ne fregò delle parole l'attrasse a se e gli morse le tette. Io segai quell'asta che usciva ritmicamente da quella figa giovane.
Mi balenò un idea assurda, presi il mio dildo e lo infilai nel culo di lui. Si sarà sicuramente ribellato, ma in quel momento veniva soffocato da quelle tettone. Mi dedicai qualche minuto al quel culo peloso, quando vidi la ragazzina allargasi il suo. Intuì cosa volesse e cambiai ano.
Lei lo accolse molto più volentieri, talmente ne fu cosi soddisfatta che ebbe un orgasmo dopo solo due minuti. Con fare delicato scese dal divano. Baciò lui. Mi apri le gambe, afferro il dildo e me lo mise, stavolta nel mio culo, e me la leccò.
“Mollo tutto e mi metto con te, tesoro” - L'ho detto davvero.
Con la mano sinistra segava lui, poi il colpo di genio. “Sapete ho proprio bisogno di lavorare, perché non fate un secondo figlio” - e si rialzò. Si mise dietro di lui e lo menò cosi, missandomi negli occhi.
Infilò un dito nel suo culo e poi gli diede una sberla sul posteriore. Io mi misi a 90, sapevo che cosi lo facevo venire sicuramente, mi accarezzai tutta in attesa del suo cazzo.
Non si fece attendere, prima però mi prese la gamba destra e me la sollevò, poi iniziò a tantuffarmi. Che bella sensazione. Rebecca si sedette per terra e leccò quello che trovava, un po' il pene del mio ragazzo e un po' la mia figa.
Sentii che la sua lingua si insinuò dentro di me, sentii che succhiava i miei umori. Afferrò ancora una volta il dildo, lo metterà nel culo, io pensai e lo penserete anche voi. Invece no, si fece largo nella mia figa e mi ritrovai impalata da due cazzi.
So per certo che il respiro si bloccò, il mio cuore perse un colpo e schizzai umori dappertutto, ma il mio ragazzo non aveva ancora finito quindi il suo cazzo era ancora dentro di me.
Per un attimo non vidi più Rebecca, me la ritrovai davanti e mi baciò. Mi tenne ferma.
“Fai fare il suo lavoro al tuo uomo”
Spinsi il suo seno verso di me e ne fui immersa.
Si sentii un forte rantolo e io, personalmente, percepii un liquido invadermi la vagina. Lui stramazzo sul pavimento. Rideva come un matto, senza forse rendersi conto che mi aveva inseminato.

Io si e corsi subito in bagno a lavarmi. Appena tornai in sala, mi accorsi che la rossa stava ancora succhiando quel cazzo semi-moscio, lei mi disse che era per pulirlo, io per sicurezza quella sera la feci dormire con me, e lui dormì sul divano.
Se avrò un secondo figlio, sappiamo di chi sarà il merito.

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