Una riparazione assai piacevole 7.

Scritto da , il 2019-03-22, genere etero

Al mattino mi sveglio e sento odore di caffè che aveva preparato Liliana e, poco dopo eccotela arrivare in camera con una tazzina di caffè ed un cornetto che io faccio fuori subito e, dopo che ho chiesto se le ragazze sono in casa, lei risponde che sono a studiare fuori casa e, nel vederla riprendersi la tazzina vuota, notando il muoversi del suo bel culo, mi viene spontaneo palpeggiarglielo un poco, provocandomi un'erezione pazzesca che lei subito nota e si inginocchia per prenderselo in bocca. Lo ciuccia a lungo ma io poi la interrompo e, insalivatole ben bene l'ano, la inculo senza indugiare e concludo dopo una lunga pompata con una sborrata che le imbratta calze, natiche che lei poi si affretta a raccogliere con le dita e succhiandole per non perdere alcuna goccia. Rimaniamo abbracciati poi mi decido a muovermi, vestirmi ed andare a terminare il lavoro al cantiere. In mattinata concludo le installazioni e raccolgo tutta la mia attrezzatura che carico sul furgone, pronto per tornare a Roma. Vado da Liliana per preparare la valigia ed intanto è ora di pranzo. Dopo un delizioso pasto, faccio presente a lei che sto ritornando a Roma perciò prendiamo il caffè nel suo studio dove le presento il conto del mio lavoro e della attrezzatura acquistata. Lei non contesta nulla e mi consegna un assegno con l'importo chiestole. Andiamo poi nel suo lettone e ci facciamo l'ultima scopata della serie che ripetiamo per altre due volte, poi ci rivestiamo e, datole un lungo bacio in bocca, ci accordiamo per il fine settimana da passare nuovamente insieme. Uscito di casa salgo sul furgone e prendo la strada per Roma che raggiungo dopo un'ora circa. Giunto al magazzino scarico la roba ed ascolto poi i messaggi della segreteria telefonica. Sono sette ma in pratica poi sono due perchè la signora che mi cerca per un impianto satellitare, mi ha richiamato cinque volte ed un signore solo una volta per riparazioni tv. Chiamo per prima la signora che spero sia appetibile rendendomi il lavoro più piacevole e stabiliamo subito che andrò da lei per fare un sopralluogo ed un preventivo. Ci arrivo rapidamente e rimango incantato nel vedermela difronte: una morona alta quasi due metri, formosissima a tal punto che i suoi seni erano simili a due cocomeri e le cosce come colonne dei temi romani. In mezz'ora stabiliamo tutto e, dato che avevo tutta l'attrezzatura necessaria, le dico che posso iniziare subito il lavoro. Mi dà l'OK ed io prendo gli attrezzi iniziando l'installazione. Mentre stendo il cavo, si presenta una ragazza che nel vederla minutina e assai filiforme, ovvero magrissima, gli attribuivo neanche vent'anni, poi la signora viene a vedermi lavorare e dice alla ragazzina di prepararsi e lei va via subito. Sento poi il campanello di casa e la signora va ad aprire la porta; la sento parlare con un uomo poi lei ritorna da me. Dopo mezz'ora circa sento chiudersi la porta di casa e la ragazzina si ripresenta in salotto dove lavoravo osservato dalla signora che chiede alla ragazzina come è andata. Parlano a basa voce e, dopo una telefonata che la signora riceve, la ragazzina risparisce e, poco dopo sento di nuovo il campanello. Stessa situazione si ripete come prima e, al chiudersi nuovamente della porta, la ragazzina rieccotela con noi in salotto. Concludo il mio lavoro, mi siedo a scrivere il conto e la signora mi fa l'occhiolino, chiedendomi se voglio accomodarmi in camera con la ragazzina. cosa che non rifiuto perchè lei è veramente graziosa e quel culetto magro magro mi attira moltissimo e, capito cosa accadeva in quell'appartamento, chiedo se lei si fa fare il culetto e la signora risponde sì. In breve le tolgo la mia manodopera dal conto e mi chiudo in camera con la bambolina. Lei si spoglia subito e mi aiuta a liberarmi dei vestiti. Ci sdraiamo sul letto e mi prende il cazzo subito in bocca e lo ciuccia facendomelo indurire, poi si sparge una pomata al suo culetto che mette davanto al cazzo pronto ad incularla. Glielo spingo tutto dentro, iniziando a stantuffare e lei, date le mie autorevoli dimensioni, si lamenta un poco e si morde le labbra gemendo. Sborratole tutto dentro, lo estraggo e me lo faccio ripulire con la bocca, poi le lecco la figa che penetro subito dopo facendola godere assai e, al mio orgasmo, mi tempesta di baci mormorandomi di averla fatta divertire e godere. Io quasi ci credo e la bacio in bocca dicendole che è proprio un gran bel fighino. Poi ricominciamo a scopare di nuovo.

Questo racconto di è stato letto 3 7 3 2 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.