Non era un sogno!

Scritto da , il 2019-02-04, genere etero

Separatomi da mia moglie, mi ritrovai come prima: Il giorno lavoravo dal mattino alla sera e dopo, dovevo accudire la casa lavando, stirando, cucinando e finivo col passare la Domenica a poltrire la mattinata intera a letto e poi il pomeriggio a sonnecchiare sul divano. Fortuna vuole che viene ad abitare nella casa accanto alla mia, un mio vecchio compagno di scuola con la sua famiglia, i suoi cani, gatti e un pappagallo parlante. Rincontrandoci ci abbracciamo calorosamente e passiamo il reciproco tempo libero a ricordare gli anni della adolescenza dove tutto si faceva ma mai studiare. Marco si chiamava lui, Laura la moglie e Paola e Riccardo i figli. La mia vita cambiò totalmente: ero spesso a casa loro , il figlio divideva con me la passione per le moto ed insieme restaurammo una vecchissima Moto Guzzi. Ero spesso a pranzo o cena da loro ed un giorno, dopo che erano stati al mare una settimana, tutti accusano dolori alla pelle ed evidentissime macchie scure dappertutto. Viene il medico di famiglia e poco dopo Marco viene a casa mia per chiedermi se conoscevo chi poteva venire da lui a fare a tutti loro, una serie di iniezioni contro la dermatite. Gli rispondo subito che lo ha già trovato chi gliele può fare perchè ci sono io che la mia ex moglie mi nominava il mago delle punture indolore. Lui mi confessa di essere un fifone ma si rilassa al pensare alla mia mano leggera e poi deve essere il primo a riceverla, per dare il buon esmpio alla sua famiglia. Quindi lui va in farmacia e, al ritorno a casa, mi chiama ed io lo raggiungo in casa dove mi presenta ai suoi come valido praticante di iniezioni. Dopo che lo seguo in camera da letto, preparo la prima siringa e, atteso che avesse scoperto il sedere, lo massaggio a lungo e poi spruzzo il ghiaccio spray ed infilo l'ago senza che lui si rendesse conto di cosa stava accadendo. Inietto il medicinale e sfilo l'ago strofinando cotone con alcool sulla natica. Dopo tutto ciò, lui mi chiede cosa aspetta per bucargli il sedere ed io gli mostro la siringa vuota e lui rimane inebetito a guardarmi. Esce dalla sua camera e conferma a tutti di non essersi accorto di nulla. Viene poi il turno della sua moglie che ugualmente poco dopo riesce dalla camera assai meravigliata per non essersi accorta di nulla. Viene poi Riccardo preoccupatissimo del dolore che sentirà ma anche lui si ripresenta poi in salotto, rivolgendosi a Paola che non sentirà nulla ugualmente. E così fu, infatti Paola tornò in salotto tutta allegra e spensierata per non aver sentito nulla. La cosa si ripete per una settimana, poi c'è un'altra settimana ma di pausa e, alla prossima, ricomincia la cura. Ripresa la cura, un giorno arrivo in casa loro ma ci trovo solo Paola che appena mi vede mi abbraccia felicissima, facendomi presente che u suoi sono con Riccardo a fare la spesa e arriveranno tra circa un'ora. Ci sediamo sul divano e lei mi propone di farle subito l'iniezione, così lei si scopre il sedere ed io vado a prendere in camera il necessario. In un minuto l'iniezione è terminata e ci rimettiamo seduti a vedere la televisione. Paola mi si affianca e mi dà un bacio sulla guancia, ringraziandomi per non averle fatto sentire dolore. Le ricambio il bacio e, in men di qualche minuto, complice l'afa estiva, mi viene un crollo e dormo come un ghiro. Dormo così profondamente che ci sogno sopra, infatti mi vedo sdraiato vicino alla ragazzina diciottenne che mi sfiora il cazzo con la sua manina e slaccia poi i pantaloni a me, estraendo fuori il cazzo già gonfio. Sento poi che le sue labbra circondano il mio cazzo, scorrendo su e giù e, dopo che sento fuoriuscire lo sperma, mi sveglio di soprassalto. Paola e ancora intenta a succhiarmi il cazzo, lasciandomi senza parole. Mi guarda poi arrossendo e si alza correndo in bagno dove sento scorrere l'acqua. Si ripresenta e si siede accanto a me, poi mi si mette seduta sulle mie gambe e m'infila la lingua in bocca. Dopo un lungo bacio mi si accosta all'orecchio, sussurrandomi che lei è vergine e vorrebbe tanto che io sia il suo primo amante. Sto per risponderle ma sento arrivare l'auto di Marco e tutt'e due ci ricomponiamo e fingiamo di essere interessati alla televisione. Dopo che lasciano la spesa in cucina, Marco si va a sdraiare in camera e poco dopo ritorna in salotto lasciando il posto alla moglie ed al figlio. Completata l'operazione, io sto per salutare tutti ed andare a riprendere il mio lavoro di rappresentante. Paola mi chiede se può venire in giro con me ma le dico che ho del lavoro da sbrigare in casa e .... subito mi viene l'idea di invitare Paola da me se volesse aiutarmi a catalogare le schede dei miei clienti, bevendoci una birra fresca. Paola accetta la proposta e ce ne andiamo da me. Chiaro che era una banale scusa per rimanere io e paola soli in casa mia ma io sono molto prudente e ci mettiamo seduti sul tinello al tavolino con lo schedario aperto, così i familiari di Paola ci potevano vedere "impegnati a lavorare" da casa loro. Dopo ce ne andiamo in camera da letto e ci spogliamo velocemente. Caduti tutti gli indumenti, ci sdraiamo sul letto e ci accarezziamo, baciamo con passione. Il suo corpicino era molto eccitante, invitante: il culetto a mandolino, fianchi sinuosi, cosce sode, seno a forma di pere, bocca con labbra carnose, sensualissime. inizio a baciarla sul collo e poi scendo ai seni che mordicchio lievemente, scendo ancora e le bacio l'ombelico per fermarmi alla sua fighina già inumidita dagli umori e le ciuccio il clitoride infilandole la lingua tra le labbra già dilatate. Mi sposto poi per inginocchiarmi davanti alla sua figa e le divarico le cosce. Accosto il cazzo alla figa ed inizio a spingermi dentro di lei. Paola trema tutta come una corda di chitarra e, quando sto per arrivare alla sua verginità, mi stringe con le sue braccia ai fianchi, mormorandomi nell'orecchio che ha tanta voglia di sentirmi tutto dentro ma anche tanta paura per il dolore che proverà. La rassicuro che la penetrerò con delicatezza e sentirà poco dolore. Spingo ancora di più e sento l'imene opporsi al cazzo penetrante ma do una spinta decisiva che le dà un breve e lieve dolore. Passato il momento doloroso, lei inizia a sospirare a lungo e gemere di piacere, stringendomi forte e baciandomi sul collo e sui lobi. Quando sento che sto per venirmene, faccio uscire fuori il cazzo e sborro sulle sue cosce insanguinate. Ci alziamo e andiamo dritti sotto la doccia dove ci togliamo ogni traccia di sangue, di sperma. Torniamo poi sul letto e facciamo la seconda scopata che vede La bambolina più rilassata e desiderosa di provare questa volta solo piacere e così fu che si concluse il nostro secondo atto. Mentre poi ci stavamo riposando un poco, lei mi chiede se è vero che prendere il cazzo in culo è molto più doloroso che in figa. L'idea di sfondarle il bel culetto mi eccita paurosamente così le propongo che potremmo preparare il suo culo penetrandolo prima con un dito per poi continuare con due dita; in un secondo nostro incontro, passerò a penetrarla col cazzo. Vado a prendere un tubetto di gel che le spando sul buchino, passando poi a lubrificare il mio indice. La faccio sdraiare a pancia sotto e le appoggio il dito sull'ano ma lei lo stringe strettamente, impedendomi di infilarglielo dentro. Le tocco la figa e, poco dopo lei sbrodola di continuo, così approfitto e sento col dito che il culetto è un poco rilassato ed io le infilo tutto l'indice dentro. Lei geme ma mi dice che non prova dolore. Le infilo dentro anche il medio e lei sussulta e storce la bocca. Le faccio un lungo su e giù e la sento sborrare gemendo a lungo. Terminato il gioco, ci rivestiamo e ci facciamo trovare intenti a vedere lo schedario.

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