Prima la madre poi la figlia – 2 parte

Scritto da , il 2018-10-16, genere etero

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La colazione scorre tranquilla, le tre donne parlano del più e del meno. Maria è visibilmente imbarazzata, ostenta serenità nei confronti della sorella e della figlia. Io cerco di fare altro per non guardarle negli occhi. Ma vedere mia moglie e la sorella vicine mi fa eccitare, sono molto simili fisicamente e…sessualmente.
Le due sorelle annunciano di voler andare a messa alla chiesina del paese, Chiara dice di preferire rimanere a casa a fare i compiti con me. Anna e Maria si vestono castamente per la messa, Maria prende il rosario rimasto sul comodino…vedo che lo pulisce frettolosamente nel lavandino del bagno dallo sperma che sarà rimasto attaccato ai grani!
Le due donne escono, e Chiara subito tenta un timido approccio a me, con scuse quasi infantili. Cerco di evitarla, vado in doccia ed esco poco dopo in accappatoio andando in camera da letto. Chiara mi segue come una cagnolina, è ancora con un bel pigiamino rosa a righe, dalla maglietta emergono prepotenti due tettine a punta che saranno sode e tonde, i capelli raccolti a treccia sulla nuca…mi accorgo di avere un’erezione spaventosa, il cazzo mi spunta dall’accappatoio proprio quando lei è di fronte a me, lei lo guarda stupefatta per lunghi e interminabili secondi prima che io lo ricopra alla meglio. Da mia moglie Anna so per certo che la ragazzina è ancora vergine, non ha avuto ancora alcuna esperienza con nessun ragazzo, a causa dell’educazione e del “bigottismo” di mia cognata!
Non so come fare per evitarla, è sempre mia nipote! Chiara mi segue come una cagnolina in cerca di coccole, il mio pisello si ingrossa sempre di più, lei cerca di guardarlo tra le mie gambe, parlando alla rinfusa di un sacco di cose, e alla fine mi siedo sul divano a guardare la tv sempre in accappatoio. Lei si siede accanto e comincia a strusciarsi addosso con naturale malizia e lascivia…ormai la mia erezione è fuori controllo, stento a non far ergere il cazzo da sotto l’accappatoio. Lei mi guarda e sussurra “ma zio, stanotte avete dormito bene voi due? Ti sei accorto che la mamma russa un po’…? E si muove pure tanto mentre dorme…!” e sorride furbetta. Io scoppio a ridere, ma divento viola in viso, ho capito che si è accorta di tutto e quindi certamente anche mia moglie…Con una mano tento di fermare l’erezione, ma Chiara pretende di essere abbracciata, quindi il suo giovane corpo, caldo, sodo come il marmo, si insinua sotto le mie braccia e mi costringe a lasciare la pressione…l’abbraccio a stento, il cazzo scatta fuori dai lembi dell’accapatoio…Chiara ha la testa sul mio petto a pochi centimetri dal membro, subito si eccita, si meraviglia…si alza con uno sguardo di divertita e maliziosa sorpresa e esclama “ma zioooo, che fai?...cos’è questo?...perchè stai così?....” io divento rosso, non so che dire…è sempre la figlia di mia cognata, tento di rimetterlo dentro ma è troppo duro…e Chiara “mio dio quant’è grosso…ma veramente è per tutti gli uomini così grande? L’abbiamo visto solo in foto a scuola, a educazione sessuale, ma io non l’ho mai visto dal vero…lo posso toccare zio?”non so cosa rispondere, ma l’idea che mia nipote mi prenda in mano l’uccello mi eccita da matti…gli sorrido e rispondo “ma Chiara, sicuro che lo vuoi toccare…? Mica è un giocattolo!” e lei “dai zio, ti prego…mica facciamo niente di male, no?!...un attimo, mamma non mi parla mai di queste cose, io con te vorrei parlare di tutto…dai, ti prego!” la sua vocina dolce e tenera mi convince per l’eccitazione, apro l’accappatoio e mostro tutto il pube, il cazzo e i coglioni nella loro completezza. L’uccello si erge nella sua maestosa durezza, e Chiara lo guarda stupita “mio dio, ma si muove da solo…che bello!” non capisco se finge o si meraviglia sul serio…so che ha avuto almeno qualche fidanzatino e mi sembra strano che non gli abbia mai impugnato il cazzo per un pompino o una sega…Chiara allunga la mano e lo sfiora, mi guarda negli occhi in cerca del mio permesso, gli sorrido e lei allora lo prende completamente, lo impugna poi sempre più forte quasi per testarne la durezza “mamma mia che duro…sembra di ferro…non si piega…e ora che devo fare?” la sua domanda mi scatena l’eccitazione, e non vedo più la ragazzina o la mia nipote, ma una femmina più piccola d’età eccitata e curiosa.
Gli metto la mano sopra alla sua e la guido in una lenta masturbazione, tiro giù il prepuzio e scappello l’uccello…lei si sorprende…la sua manina me lo stringe forte forte, emozionata, non stacca lo sguardo dal cazzo…gli lascio la mano e lei continua a far scorrere la sua un po’ più veloce e io la guido “dai Chiara, così masturbi un uomo…gli fai una sega…le conosci le seghe dei maschietti? Ne hai mai fatte?” e lei “dai zio, lo so, qualche ragazzo ci ha provato a farmele fare…ma mamma mi ha detto che sono cose schifose e i maschi sono tutti porci…ma io sono curiosa, prima o poi devo imparare…mi aiuti zio?” io sono quasi emozionato e rispondo “certo tesoro, allora continua a fare su e giù con la mano, stringi con forza che ci piace, senti come si indurisce? Devi subito far venire fuori questa, la cappella, la parte più sensibile…poi continui…dai, su e giù con la manina…” Chiara mi guarda con stupore e entusiasmo, la sua manina morbida e calda fatica ad avvolgere tutto il mio grosso cazzo, ma lo stringe forte e mi masturba già bene…io sono col fiato corto, eccitatissimo, la guardo con voglioso desiderio. Dopo poco mi domanda “ma per quanto ancora devo fare la sega?...vado bene così zio?....che succede dopo?” mi sembrano domande troppo ingenue, ma rispondo assecondandola “tesoro mio, continua e vedi come reagisce il ragazzo, vi baciate e fate altro come così…” e allungando una mano la infilo sotto il pigiamino e le sfioro una tettina, con un bel capezzolo a punta e turgido…Chiara sussulta, quasi come per il solletico, ma diventa rossa in viso…continuo a stuzzicarle il capezzolo, a carezzare entrambe le tettine…la sua mano accelera la sega, stringe più forte il pisellone e mormoro “lo vedi come ti sei eccitata? Ti piace eh nipotina mia che ti tocco il seno…dovresti sentirti bagnata in mezzo alla micetta…lo senti?” e Chiara “…oddio zio che strana sensazione…siii…sento caldo in mezzo alle gambe…” e continua a masturbarmi sempre più forte, io sono eccitato come una bestia, il cazzo mi esplode, la cappella inizia a bagnarsi…”dai dai dai Chiara, continua forte…alla fine un maschio gode per la sega e poi dalla punta vedrai schizzare fuori il semino…vedrai che bello…dai che arriva, dai…” Chiara era sempre più eccitata, la sua manina scorreva giù e su sul pisello, io comincio a fremere, le gambe mi tremano, e con un grugnito animalesco mi lascio andare all’orgasmo…”oooohhh….Chiaraaaaa sborro sborroooo….siiiivengooo” e dalla cappella eruttano 5-6 fiotti di sperma che volano in aria prepotenti e ricadono sul mio petto, sulla sua manina, sul mio pube peloso…Chiara è sbigottita, guarda la cappella eiaculare come rapita da uno spettacolo pirotecnico, mi continua a masturbare come un automa…io godo come un vecchio porco…dalla cappella sgorgano le ultime gocce di sperma che le sporcano ancora la manina. Lei si stacca, si guarda la mano intrisa di sborra, mi guarda sorridendo “…ma allora zio…è questo che succede? Che forza…quanta roba è uscita!?...ti è piaciuto, sono stata brava?” gli faccio i complimenti “si Chiara, mi hai fatto godere tantissimo, sei stata fantastica…devi fare così con tutti i ragazzi che te lo chiedono…masturbali sempre e falli godere sino a questo punto, vedrai quanti amici ti fai a scuola!” e lei mi domanda “ma zio, di cosa sa lo sperma? Lo posso assaggiare, che dici?...” questa domanda mi manda fuori di testa, gli dico di si e Chiara si porta la mano alla bocca e con la lingua tira su un filamento di sperma dalle dita…lo assapora tra le labbra e mi guarda estasiata “ma è saporito??....è anche caldo…buono!”. Questa scena mi manda ai matti, le labbra di questa ragazzina sono sporche del mio sperma, la madre è a messa con mia moglie, siamo soli in casa…perdo ogni controllo, gli esclamo sordido “nipotina cara, se vuoi ti insegno anche altro, come far impazzire ogni ragazzo a scuola in poco tempo…conosci i pompini? Vuoi imparare a farli?” Chiara mi guarda estasiata “ma daizioooo che forza…le mie compagne me ne parlano sempre, loro sono così esperte…escono sempre con i ragazzi più fichi perché sanno fare bene queste cose…mamma mi dice sempre che è peccato mortale fare queste cosacce…dai dai dai insegnami…” non perdo tempo, il mio cazzo è nuovamente in tiro, gli prendo la mano e gli spiego che deve prima masturbare un po’ il ragazzo, scappellarlo per bene, poi gli prendo la testa per la coda di cavallo e la piego sul cazzo “vedi tesoro mio, ora apri bene la bocca, fallo entrare tra le labbra piano piano, così il ragazzo si eccita, poi chiudilo e inizia a succhiarlo come un gelato…così, brava…stringi le labbra intorno alla cappella e muoviti su e giù lentamente, non lo fare mai uscire all’inizio…senti come diventa grosso in bocca…?”. Mia nipote adolescente mi stava facendo un bocchino…alla sua età...la sua piccola bocca tratteneva il mio enorme cazzo a fatica, ma succhiava e lo scorreva tra le labbra come gli dicevo, molto bene per una verginella, la sua manina me lo teneva stretto alla base…l’istinto di femmina iniziava a venire fuori! Gli tenevo la testa per la coda di cavallo e gli davo un certo ritmo, sussurrandogli le istruzioni “ecco, brava…succhia lentamente…ora lecca la cappella, giragli intorno con la lingua, così…bravissima Chiara…adesso fai su e giù dentro la bocca e leccalo insieme…così, brava…fallo uscire e poi riprendilo in bocca…mmmmm, sei bravissima nipotina mia….brava” Chiara eseguiva come una brava bambina i miei ordini, il cazzo era diventato di marmo e enorme nella sua boccuccia stretta e caldissima…era entusiasta…ogni tanto mi guardava con i suoi occhioni marroni e mi sorrideva. E io continuavo “ora fai su e giù con la bocca e con la mano mi masturbi forte, ecco così…bravissima…una sega e un pompino insieme…senti quant’è duro?...ora lecca la cappella come un gelato, giraci intorno…ecco così, mmmmm sei stupenda tesoro mio…”. Il pensiero mi andava anche alla madre, mia cognata, che mi ero scopato e inculato la notte stessa e mi ora mi sto facendo spompinare dalla figlia adolescente…che eccitazione!
Chiara era molto volenterosa e si impegnava a menarmi e succhiarmi il cazzo, ma il tempo passava e mia moglie la madre stavano per tornare. Presi forte per i capelli la ragazzina e gli feci accelerare il ritmo “…ecco Chiara, ora vai più forte, succhialo bene e segami più veloce…dai dai dai così piccola…sei proprio una brava troietta…succhia succhia che esce ancora tanto semino come prima, dai bella di zio, fammi godere…vedrai che fontana di sborra!” la ragazzina seguiva i miei comandi, accelerò il ritmo…mi masturbava con la sua manina dolce e mi succhiava come una puttanella già esperta…lasciai andare i muscoli, emisi un urlo animalesco in preda all’orgasmo più bieco “aaaaahhhhcazzooo…sborrooooo Chiara daiiii ….sborrooooo” la tenni premuta sul cazzo con la testa e gli scaricai in bocca tutto lo sperma rimasto nelle palle, poi la tolsi subito e le rimanenti schizzate la colpirono in pieno viso…lei fece delle smorfie schifate, a bocca aperta per respirare…le striature di sperma le solcarono il dolce visino…ne sputò un po’ sulla mia pancia…rimase allibita a prendersi tutto il frutto del suo “esperimento”! Gli rimisi il cazzo in bocca e la lasciai succhiare per un po’, poi l’alzai e gli sorrisi soddisfatto “brava cuore di zio…mi hai fatto godere moltissimo…sei stata eccezionale…ti è piaciuto il tuo primo pompino?” mia nipote mi guardò stupefatta “oooh dio zio, che è successo???...mamma mia che casino…peggio della sega di prima…che schifo, tutto in bocca mi è finito…sono sporca in faccia pure?” e io sorridendo “certo tesoro mio, a noi maschietti ci piace godervi in bocca, fallo sempre mi raccomando…non ti togliere mai dal pisello quando schizza…” Chiara rimase interdetta, con il visino imbrattato di sperma, mi teneva stretto ancora il pisellone e mi segava lentamente. Io avrei continuato fino a scoparmela e sverginarla completamente, ma non c’era tempo! La portai in bagno a lavarsi mani e viso, mi pulii anch’io e mi vestii di tutto punto. Poi ci facemmo trovare al tavolino della cucina a fare i compiti al rientro della madre e di mia moglie. Il nostro sguardo complice, l’aria di sesso nella stanza, il mio aspetto rilassato forse non sarà sfuggito alle due donne, ma tutti facemmo finta di niente e la breve vacanza continuò sino al rientro a Genova in assoluta allegria e ignavia!
Viva la famiglia!

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