Prima la madre poi la figlia – 1 parte

Scritto da , il 2018-10-16, genere etero

Mia moglie ha due sorelle, Maria e Agata, di 38 e 41 anni. Belle donne, come lei, con delle rispettive famiglie composte da due mariti abbastanza coglioni e una figlia ciascuna. Tutte e tre le sorelle sono assolutamente religiose, praticanti e osservanti, tant’è che la figlia di Agata si è fatta suora, ma alla prima occasione me la sono scopata, come ho narrato nei due racconti che trovate pubblicati.
La sorella Maria ha una figlia, Chiara, di 15 anni e un marito veramente rincoglionito, quasi alcolizzato e certamente impotente. Si sono sposati per convenienza, lei si sfoga sempre con mia moglie per i continui litigi e problemi coniugali con lui, compresa l’assenza di sesso quasi completa. Nonostante siano donne devote e religiose, sono pur sempre delle femmine e l’assenza di cazzo si fa sentire anche per loro.
Un week-end mi propongono di andare in montagna, nella loro casa di famiglia vicino Ovada. Il marito di Maria rimarrà a Genova per lavoro. Partiamo come una famiglia felice, io e mia moglie, la sorella Maria e la figlia Chiara, la quale è una bellissima ragazza, già molto sviluppata, molto timida ma anche molto curiosa, capelli castano-scuri, occhi marroni, un seno abbondante e sodo, gambe lunghe e una bocca perfetta. Mi sono masturbato spesso, lo confesso, al pensiero di mia nipote in atteggiamento intimo accanto a me…ma anche pensando alla mamma, mia cognata, che in fondo è una bella donna, rigogliosa, un grosso seno ancora sodo, un bel culone da casalinga disperata.
Arriviamo in montagna il venerdì sera, scarichiamo la macchina e ci sistemiamo in casa nelle due camere da letto attigue. Sia la Chiara che la mamma non smettono di fare le sceme, di gettarmi gli occhi addosso, sembra che si siano coalizzate per farmi arrapare! Mia moglie le guarda quasi divertita, per niente gelosa…figuriamoci, la sorella e la nipote!
Sono talmente eccitato da queste due cretine che la sera, dopo cena, andiamo a letto e mi scopo mia moglie Anna con una tale foga che la faccio strillare per bene, apposta per far sentire le urla alla mamma e figlia nella stanza vicino. Le vengo un paio di volte nella fica e una volta la sodomizzo, riempiendola nel culocome un cannolo.
La mattina dopo a colazione, siamo tutti visibilmente imbarazzati, la ragazza non sa dove guardare, ma sorride di nascosto alla zia, la cognata Maria non mi stacca gli occhi di dosso con una voglia che trasuda dalla pelle…il marito non la scopa da mesi! Mia moglie si vergogna del casino che ha fatto, ma poi non ci pensa più e tiriamo avanti la giornata benissimo.
Arriviamo alla sera del sabato, e dopo cena Chiara, con una vocina ambigua e maliziosa, chiede a mia moglie se può dormire con lei come quando era bambina. Io e mia moglie accettiamo, quindi io mi sistemo nel letto matrimoniale con mia cognata. Ci diamo la buonanotte e ogni coppia va nelle sue stanze. Mi infilo nel letto solo in mutande, mentre Maria va in bagno a lavarsi, poi visibilmente imbarazzata si mette nel letto, solo con la camicia da notte e le mutandine e con il rosario in mano per le sue orazioni serali. Nel buio, sento che bisbiglia “padre nostro che sei nei cieli…” ma il suo corpo caldo e vibrante mi fa eccitare, non riesco a starle lontano, mi avvicino lentamente alle sue spalle sino a sfiorarla con il cazzo che si gonfia nelle mutande. Lei continua a pregare, ma sento il suo culo che lentamente si avvicina all’indietro verso di me, io non mi sposto e spingo il pacco sulle sue chiappe grosse ma sode. Lentamente, mi avvicino al suo collo, le respiro forte addosso e sento la sua pelle d’oca, Maria continua a pregare “ave gloria, allo spirito santo…” e snocciola il rosario tra le dita, ma la voce è tremolante…eccitata.
Le carezzo la schiena in modo disinvolto, quasi per caso, le passo le dita sulla spina dorsale…spingo sempre di più il cazzo tra le sue chiappe…ormai è evidente quello che voglio!
Al suo ennesimo movimento indietro con il culo, le attacco il mio bacino e le faccio sentire tutto il pacco gonfio addosso, l’abbraccio forte infilandogli le mani tra le tette, raggiungendo subito i capezzoli, che trovo duri e appuntiti! Le sussurro nell’orecchio “Maria, prega, prega anche per me che sono un’anima da salvare perché quello che sto per fare è un peccato mortale…ora ti voglio scopare come una troia, e tu starai in silenzio, anzi continua a pregare per le nostre anime…e non urlare, qualsiasi cosa ti faccia o tu senta!”
Mi tolgo le mutande, puntando il cazzo durissimo e gonfio tra le sue chiappe, lei sussulta…ansima…ma continua a pregare “Ave Maria madre di dio….” ruotando nervosamente il rosario tra le dita. Le infilo da davanti una mano nella fica, bollente, pelosa, carnosa…inizio a masturbarla sulla clitoride, lentamente ma a fondo, Maria ansima, gode…recita le sue preghiere ma geme tra una e l’altra…la fice si bagna completamente, entro con due dita direttamente e la masturbo a fondo…le labbra si gonfiano, si bagna ancora, prova ad aprire le cosce per facilitarmi l’affondo, ma ancora è timorosa e orante!
Passo la mano da dietro, la penetro e la faccio bagnare bene, poi avvicino il cazzo e mi scappello, poggiandolo sulle grandi labbra e prima di infilzarla le mormoro all’orecchio “continua a pregare Maria…ora ti scopo come non hai mai fatto quell’impotente di tuo marito…e godrai come una troia…il tuo dio non ti salverà dal peccato!” e …zac…la penetro con un colpo secco di cazzo, sino in fondo! Maria sussulta con tutto il corpo, rimane senza fiato, e prima che si riprenda inizio a scoparla con colpi profondi e violenti…la tengo stretta tra le mie braccia, ma il bacino affonda il mio enorme pisello nelle sue carni morbide e accoglienti…le stringo le tette solleticandole i capezzoli…nella penombra vedo che stringe il rosario tra le mani, come se potesse salvarla…continuo a scoparla con foga, le ansimo nell’orecchio ripetendo parole scurrili e bestemmie, come un perfetto demone tentatore “hai una fica bellissima Maria…sei proprio una troia…lo sapevo che ti avrei scopato…porco dio come mi fai godere…senti che bel cazzo che ha tuo cognato…dimmi che stai godendo, troia, dimmelo sottovoce…” Maria geme a stento, stringe il rosario ma non lo molla, mugugna qualcosa ma ho paura che urli talmente sta godendo, sento la sua fica in fiamme…le tappo la bocca con la mano! Dopo altri colpi violenti e profondi, sento che trema tutta, un grido le si soffoca in gola…sta avendo un orgasmo! Continuo a scoparla, il suo culo è morbido e assorbe bene i miei colpi di cazzo…lo spingo bene dentro dal basso verso l’alto, con una mano scendo verso la clitoride e la masturbo per bene…vibra di piacere, le smorzo un altro grido in gola, un altro orgasmo! Le strizzo le grosse tette, le carezzo la pancia da casalinga e le figa pelosa, quasi mai depilata…lei ansima sulla scia dell’orgasmo, le lascio libera la bocca e mormora sottovoce “mio dio, mio dio… Andrea…che cosa facciamo? Santa Maria Vergine…che mi hai fatto…oddio, che bel cazzo…oddio che godimento…” poi le sussurro “Maria, hai goduto come una puttana…lo sapevo che eri così calda…altro che rosario, ora preparati, perché ti sto per sborrare dentro la fica…godi godi…” e inizio a scoparla velocemente, un colpo dietro l’altro, affondando in quella fica larga e carnosa…lei forse tenta di divincolarsi, forse teme l’eiaculazione dentro di lei, ma io la trattengo con le braccia, e all’ennesimo colpo di cazzo mi lascio andare a una sborrata fenomenale dentro il ventre di mia cognata, lanciando un mugugno sommesso…ma credo di essermi fatto sentire nella stanza attigua di mia moglie! Mi scarico completamente dentro la sua figa, affondo nel suo corpo liberando tutto lo sperma che ho nelle palle…è stupendo! Continuo a scoparla, ancora e ancora, finchè non mi ammoscio dentro di lei, che rimane immobile, zitta, quasi servile, in attesa che smetta di scoparla…credo un po’ come quando scopa con il marito cornuto che le viene dentro dopo un minuto.
Nel buio della camera, mi sfilo da lei, ma le rimango abbracciato con vero affetto…lei è in silenzio…sempre su un fianco. Sempre con il rosario tra le dita, mi sussurra un po’ inebetita “oddio, Andrea, è stato bellissimo…ma mi sei venuto dentro vero? …dio mio cosa abbiamo fatto…” il profumo del sesso, misto alla situazione paradossale, mi eccitano nuovamente quasi subito. Le prendo la mano che tiene il rosario e gliela porto dietro e mi faccio impugnare il cazzo masturbandolo. La sua mano è morbida, delicata, il rosario aumenta la pressione sul mio membro, si muove in maniera disorientata, ma sento che gli piace averlo in mano…eridiventa subito duro! Le infilo due dita nella fica, prendo un po’ di umori e le bagno il buchetto del culo…poi mi prendo un po’ di saliva dalla bocca e lo bagno ancora…mi avvicino al suo orecchio e le sussurro satanico “ora Maria ti sfondo il culo…so che tuo marito non l’ha mai fatto…ha il pisello troppo moscio…sentirai molto dolore ma anche molto piacere…stai zitta e godi…non fare resistenza, lascia andare i muscoli…e prega il tuo dio di godere il più possibile!” detto questo le pianto la cappella sull’ano e inizio a spingerla, Maria si irrigidisce, l’ano è stretto ma io lo forzo spingendo dentro la cappella turgida, lo sfondo, entro, lo sfintere si allarga…Maria emette un grido che nella notte risuona nella casa, le tappo subito la bocca…ma certamente è stata sentita! Con rabbia animalesca, le spingo ancora più dentro il cazzo nel culo, è strettissimo e caldissimo…la svergino!
Mi fermo un attimo a godermi quella bella sensazione di possesso e intimità, Maria geme mordendomi le dita, il suo culone si muove a fatica impalato dal mio grosso membro…sento che soffre ma geme anche di piacere e meraviglia per la nuova esperienza…mi rimuovo lentamente, il mio membro dilaga nel suo sfintere, è tutto umido, provo a estrarlo un po’ e rientrare…Maria trema, sento una lacrima sulla mia mano che le tappa la bocca…con sadico piacere le affondo dentro con vigore, le sue chiappe morbide ammortizzano i colpi del mio bacino…la inculo lentamente e a fondo…non le concedo sosta e pietà!
Le sussurro nell’orecchio “…lo senti Maria il cazzo nel culo…lo senti quant’è grosso? Ti sto sfondando Maria, ti sto inculando per la prima volta…ti sto sverginando…ti piace eehh!?...alla faccia di tuo marito, alcolizzato e impotente…senti che bel cazzone duro…ti sfondo tutta, troia….” e la scopo duramente e con passione, stringendola a me quasi come se volessi penetrarla tutta con il corpo! Il suo retto è in fiamme, lo sento, bagnato di umori e ancora stretto ma il mio cazzo ormai ci scorre bene…Maria ora ha smesso di soffrire, geme solo di piacere, si dimena col bacino, segue i movimenti del mio cazzo, lo cerca…io faccio avanti e indietro con ritmo, a fondo…godiamo come due maiali. Ogni tanto ascolto i rumori dall’altra stanza, sembra che mia moglie e Chiara dormano, ad ogni fruscio allerto le orecchie, ma continuo a incularmi mia cognata con enorme gusto!
Le assesto gli ultimi colpi, le lascio la bocca libera…le sussurro “ora cognatina mia ti sborro anche nel culo…stai zitta e goditi il mio orgasmo…non fiatare…lasciami venire dentro di te…” e subito dopo un fremito mi percorre dalla testa alle palle, e sento che dal pisello dentro il suo retto sfocia un torrente di sperma che le riempie il ventre! Sono in preda all’orgasmo, le assesto dei colpi profondi, le strizzo le tette tremolanti, a stento trattengo un urlo disumano…le urlo nel collo mordendolo…sento le ultime gocce di sborra lasciarmi e lentamente esco fuori dal suo bellissimo culo…grondo sperma e umori anali. Mi accascio addosso a lei, tremante di piacere, lei continua a stringere il rosario tra le dita della mano, immobile. Ci addormentiamo entrambi quasi subito, sono sfinito!
La mattina dopo, apro gli occhi all’alba, nella casa regno il silenzio più profondo. Sono eccitato, ho un’erezione spaventosa e mi rendo conto di quello che ho fatto la sera prima. Maria è accanto a me e sembra che dorma serena, le guardo il corpo e apprezzo le sue misure abbondanti ma ben fatte e sode. La camicia da notte mette in evidenza il bel seno da matrona, il viso è bello e le labbra carnose…mi eccito ancora, ho un’idea satanica. Il rosario è sul comodino…
Mi masturbo lentamente guardando mia cognata che dorme serena, poi con il cazzo duro come il marmo mi metto sopra di lei a cavalcioni sul seno, Maria si sveglia, mi guarda attonita e sorpresa…mi sego quasi sopra il suo viso…lei è atterrita…le tiro fuori le tette dalla camicia da notte, ci metto in mezzo il pisello e le stringo attorno in una bella “spagnola” e le dico sorridendo beffardo “buongiorno cognatina…ora facciamo un altro esperimento…ti faccio una cosa che certamente non hai mai fatto con Antonio (il marito)!” e mi masturbo con le sue tette…Maria è immobile e non sa cosa fare, si guarda il cazzo tra le tette entrare e uscire, la cappella a pochi centimetri dalla sua bocca…i suoi capezzoli larghi e appuntiti sono bellissimi…le tette sode e accoglienti…il mio cazzo è già umido in punta…le prendo la testa e la piego in avanti, forzandola a prendermi la cappella in bocca. Maria esita, si schifa, poi però lo prende tra le labbra e lo succhia ogni volta esce dalle tette, mi guarda con i suoi occhioni spaventati in cerca di approvazione, io le sorrido rassicurante! La “spagnola” e il pompino vengono benissimo, la cognatina è brava pur nella sua verginità pure in questo…la cappella le esce e entra nella bocca, il cazzo vibra…io le metto una mano nella fica e la masturbo velocemente. Maria è bagnatissima…in poco tempo il suo viso avvampa, trema, lancia un piccolo gemito con il mio pisello in bocca…ha un orgasmo! Ne approfitto, accelero il pompino e le tengo la testa ferma, gemo, subito dopo le sborro in bocca un fiume di seme, caldo e vischioso…le inondo la bocca, la faccia e finisco di venirle sul suo bel seno. Continuo la “spagnola” con il cazzo mezzo duro…Maria non sa che fare con tutto quello sperma in bocca e addosso, glielo faccio ingoiare e per quello sulle tette prendo il rosario dal comodino e glielo metto sopra bagnandolo tutto e poi glielo faccio prendere tra le mani. E’ viola in volto, dallo sforzo e dalla vergogna…
Scendo dal letto, le do un bacio in fronte e vado in bagno a farmi una doccia. Lei va in bagno dopo di me, in completo e vergognoso silenzio, ci vestiamo e andiamo in cucina a preparare la colazione per mia moglie e sua figlia, che si alzano poco dopo. A tavola c’è un imbarazzante silenzio, ho l’impressione che si sia sentito e capito tutto, ma sono indifferente!
Mia moglie mi guarda con aria benevola, come se avessi fatto una buona azione, ma mi sorride stentata. Mia nipote, Chiara, invece mi guarda un po’ con ammirazione e un po’ con gelosia…io ricambio guardandola con desiderio e eccitazione. Forse toccherà anche a lei in questo bel week-end.

To be continued…

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