Normalità

Scritto da , il 2018-04-19, genere voyeur

Siamo tornate alla normalità: Gennaio in Laguna: grigio, freddo e umido.
Giulia è in collegio e non ci caga praticamente più: usa tutte le ricariche del telefonino in chiamate internazionali per parlare o messaggiare con il suo Alex.
Jasmine è tornata a bordo dopo le vacanze con il suo bel capitano, ma è distaccata, distratta… Impeccabile nel lavoro come sempre, ma sembra lontana da noi.
Eva è sempre sui suoi libri o sul computer… E io mi sfogo a fare sport in piscina o in palestra, oppure facendo jogging lungo il Lido.

Oggi invece cono andata a saltare: d’inverno costa meno e io devo stare attenta con i conti, perché le tasse per i possessori di natanti sono raddoppiate… Il nuovo governo sembra avercela particolarmente con me: dopo aver affossato l’edilizia se la prende con la motonautica. Se deciderà di tassare le bionde saprò che è davvero una faccenda personale.
I miei amici paraca di Rimini mi perdoneranno, ma l’aeroclub che ho trovato verso Portogruaro mi piace troppo, e adesso vado a fare i miei lanci ogni mese.
Fra il salto e la corsa in moto, quando rientro sono piuttosto su di giri… Adrenalina e motori sono un cocktail esplosivo per una come me: adesso ho bisogno di fare sesso!

Scendo la scaletta della Serenissima con il casco in mano in cerca di Eva e Jas, e le colgo sul fatto.
Sono nel corridoio di prua, mezze svestite: Jasmine è spalle alla paratia e Eva la sta baciando in bocca in modo piuttosto aggressivo; le ha infilato una mano nelle mutandine e la sta chiaramente masturbando.
A giudicare dai mugolii che emette, la nostra giovane marinaia apprezza le attenzioni della mia compagna, e infatti si strofina di gusto contro di lei…
Bene, questo dirime i nostri dubbi: Eva e io ci eravamo chieste se adesso che sta con Marco, Jas fosse ancora dsponibile a giocare con noi.
Non credo neanche che sia possibile che abbiano cominciato proprio adesso per pura combinazione: non possono non aver sentito il rombo della moto quando sono arrivata, e neppure i miei passi giù per le scale con gli stivali da motociclista, quindi mi stanno volutamente offrendo uno spettacolino.
Apprezzo il pensiero: è sempre eccitante guardare due ragazzine in fregola che si lesbicano davanti a te.
Appoggio il casco sul tavolo e mi appoggio comoda allo stipite abbassando la zip della tuta sul davanti per godermi meglio lo spettacolo, magari accarezzandomi un po’ mentre assisto alla scena.

Le lingue delle ragazzine si attorcigliano nelle loro bocche spalancate, e io posso sentire il loro ansimare eccitato. Entrambe indossano ancora gli slip: Eva ha una canotta bianca piuttosto blusante, e Jasmine una t-shirt grigia; per il resto sono nude.
Eva sta masturbando con foga la berbera, e questa si sfrega vogliosa contro di lei mentre con una mano le strapazza un seno attraverso il cotone.
Mi sembra una buona idea: mi sollevo la maglietta e mi accarezzo i capezzoli già belli duri… Mi sto già surriscaldando.
Eva e Jasmine si divorano la lingua a vicendamentre si strofinano come due gatte in calore. Jas scodella una tetta di Eva fuori dalla canotta e la sprimaccia di brutto.
- Aahhh… - geme Eva – Che porca che sei! Adesso però ti voglio in ginocchio…
Jas obbedisce, da brava marinaia davanti alla padrona: scivola in ginocchio davanti a lei, accarezzandole le gambe nude mentre va giù e premendo il viso negli slippini di Eva, che a questo punto immagino già belli umidi.
Le lunghe dita brune della tunisina afferrano ai fianchi l’elastico delle mutandine di Eva e le tirano giù fino alle ginocchia, scoprendole la fica bionda e spelacchiata.
Poi Jas affonda la bocca nel morbido pelo biondo e Eva getta un grido strozzato rovesciando la testa all’indietro e afferrando l’amante per i capelli.
- Aah! – grida rauca – Aahhh… Che lingua che hai!
A questo punto abbasso un altro po’ la zip della tuta, e mentre continuo a pizzicarmi i capezzoli con una mano mi affondo l’altra fra le gambe per masturbarmi.
Sono tutta un pucio, le mie dita scivolano facilmente fra le valve bagnate…
- Hmmm… - ansimo anch’io, mentre Jas comincia diligentemente il connilinguo che Eva le ha commissionato. Mentre le lecca la fica, le sue mani accarezzano il retro delle sue cosce, spiccando brune sulla pelle biondo miele della mia olandesina.
Che spettacolo eccitante… Passo a sgrillettami con foga per accelerare il corso del mio piacere mentre assisto a quella scena lubrica.
L’aria nel quadrato si è fatta torrida.
- Così… - ansima Eva – Così, fammi godere…
Sento il rimore della lingua di Jasmine che slappa dentro la spacca fradicia di Eva: sembra il risciacquo delle onde sotto lo scafo.
- Aah… Aah… - geme Eva – Aahhh!
La vedo contorcersi tutta per il piacere, e brucio di invidia per il suo orgasmo: anch’io voglio godere sulla punta della lingua di Jasmine.
Sguscio fuori dalla tuta di pelle, come una banana che esce dalla sua buccia. Semino sul pavimento del quadrato mutandine e maglietta, poi saltello fuori anche dagli stivali, spingo Eva di lato e mi avvento su Jasmine ancora inginocchiata, reclamando la mia parte.
Il fondo io sono il capitano…

Jasmine ci ha provocate entrambe per diversi giorni, e glie la facciamo pagare.
Ce la portiamo nel lettone e abusiamo di lei per tutto il pomeriggio, per la verità senza che lei dia molti segni di riluttanza, nemmeno quando mettiamo mano agli strapon.
Marco deve averla scovolata a dovere durante le feste: i suoi buchi sembrano collaudati a dovere.
La poverina versa qualche lacrimuccia quando le apriamo anche il culo, ma è allenata e se li prende tutti e due con un certo stile… Anche quando per il gran finale ci facciamo un bel tramezzino: godiamo tutte e tre quasi contemporaneamente, e lei si accascia completamente stremata mentre Eva e io ci baciamo sopra di lei, entrambe ancora ben piantate dentro il suo corpo.
La facciamo riposare con noi nel lettone, finché la fame non ci costringe a tirarci nuovamente in piedi quando ormai è buio da un pezzo…

Come al solito, Jasmine comunica più con gli occhi che con la bocca: i suoi grandi occhioni nerissimi splendono mentre mangiamo tutte insieme nel quadrato.
E’ bello tornare alla normalità!

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