Il principale la segretaria tuttofare. Il giorno dopo

Scritto da , il 2018-03-30, genere etero

Il giorno dopo...
Il giorno dopo arrivai in ufficio solo in tarda mattinata, dopo aver visitato un paio di clienti e un rapido passaggio in banca a controllare l'arrivo dei bonifici.
Il caldo era veramente opprimente: mi lasciai cadere nella poltroncina dietro la mia scrivania, dopo essermi scolato un barattolo di coca gelata.
Ero curioso di vedere Teresa, come stava, dopo quello che era successo la notte prima: temevo che prendesse la situazione di traverso, che potesse accampare pretese che non potevo assecondare. Composi il suo numero di telefono interno e con voce impersonale le chiesi di venire da me.
Aprì la porta sorridente: era veramente radiosa. " Buongiorno Capo, desidera ?" C'era un che di malizioso nel tono usato, pieno di sottintesi. La guardai: aveva un look molto più aggressivo.
Gonna sopra al ginocchio, calze nere velatissime, camicetta nera abbondantemente sbottonata, che scopriva una bella porzione delle sue poderose bocce.
Non mi resi conto che stavo continuando a fissarla, immaginando che veramente fosse senza mutandine.
Fu lei a riportarmi alla "realtà":" Allora, quando hai finito di farmi le lastre, magari mi dici che cosa volevi" "Scusa hai ragione....ma...sei proprio bona stamattina...." "Davvero ? ....Allora guarda qua..." si sollevò la gonna e per poco non mi prese un colpo : cazzo era veramente senza mutande e in più le autoreggenti la facevano ancora più arrapante. " Ma che sei matta ? se entra qualcuno ....." Rise e si ricompose . Dovevo chiarire ..."Senti Terry, a proposito di ieri sera..." Non feci in tempo a finire, lei mi fermò subito. " Dai, lo so, niente legami, non si può...ecc. ecc.. Ma guarda che vale anche per me...solo sesso, mi sta benissimo....quando ci andrà, senza complicazioni.." Si avvicinò e mi baciò con impeto. Il contatto delle sue bocce contro il mio petto mi procurò un'erezione immediata. Lei se ne accorse e la sua mano andò dritta verso il mio pacco. " MMMMM.....ti faccio effetto allora.." Cambiò improvvisamente espressione, diventando quasi preoccupata.: “ Sai Capo ci ho pensato tutta la notte: so che posso essere giudicata male per tutto quello che ti ho raccontato e anche per quello che è successo. Ma di quello che ho fatto con mio nipote mi vergogno credimi “. Sorridendo mi scansai. " Terry siamo in ufficio..." "Certo Capo....siamo qui per lavorare...." . Poi le risposi con sincerità” Guarda Terry che io sono l’ultimo che ti può giudicare: io non mi pongo e non metto limiti in campo sessuale. Tutto quello che fanno le persone maggiorenni, responsabili e consenzienti è lecito. Visto che ormai c’è questa confidenza tra noi , ti dirò che il rapporto con Sonia , la mia compagna è totalmente aperto. In tutto e per tutto, non ci sono limiti e barriere, sia fra noi, ma anche nei rapporti diciamo “esterni”. Ognuno è libero di scopare quando, come e con chi vuole, ma senza tradimenti, sotterfugi, bugie. Abbiamo superato ogni tipo di tabù. Tu non immagini nemmeno cosa facciamo insieme “ Lei mi guardò con aria interrogativa e sorpresa. Indugiai un attimo e poi continuai. “ Abbiamo iniziato con i locali per scambio di coppia, poi volevamo provare il sesso a tre e chi meglio del fido Luigi poteva essere il nostro vibratore umano? Del resto io ero stato il suo di vibratore con Daria la sua compagna…” Teresa non credeva a quello sentiva…” E’ così, credimi, poi una bella ammucchiata con Luigi e Daria e vedere le donne lesbicare è stato fantastico. Durante un viaggio a Cuba Sonia si è fatta sfondare da due neri superdotati mentre io le scopavo la bocca. Concludo dicendo che oggi mi ha chiamato per raccontarmi serena e soddisfatta che ieri notte ha trombato con un suo collega di Milano dopo la Convention di tutti gli agenti della sua Azienda che si è tenuta a Modena. E io le ho raccontato che avevo fatto le scintille con te “ Andò subito nel panico. “Nooo…non dovevi…Sonia è una mia amica…adesso che succederà ? “Non succederà un bel niente. Al massimo che ti chiami per invitarti a una delle nostre seratine..” Lei sorrise e io continuai “ Adesso siamo pari. Anche io ti ho rivelato il mio segreto. " Sta tranquilla non cambierà niente , né sul lavoro né nei nostri rapporti diciamo ‘interpersonali”. Mi parve sollevata: si avvicinò e mi baciò al volo ringraziandomi. Io assunsi un tono professionale per dirle “ Ok signorina, mi serve la lista dei clienti con sospesi di pagamento, oggi voglio fare un giro per incassare" "Agli ordini...! ".
Efficiente e precisa come al solito dopo 10 minuti la lista era sulla mia scrivania.
Alle 13 pausa pranzo. Gli operai andarono a mangiare e io decisi di fermarmi in ufficio, per preparami i conteggi e uscire presto. Accesi il pc per stampare la lista degli indirizzi dei clienti da visitare. Pensavo di essere solo in verità, ma non sapevo che Teresa che abitando lontano era solita mangiare un boccone al bar, "stranamente" era rimasta in ufficio. Tanto Carlo era in Abruzzo a completare il giro delle consegne.
Mentre lavoravo mi resi conto che la carta della stampante era finita, così andai a prenderla nello stanzino dove era allocata la fotocopiatrice. Entrai e con sorpresa trovai Teresa che stava facendo fotocopie.
" Che fai qui ? Non sei andata a mangiare " " No sto facendo delle fotocopie per Luigi, mi ha chiamato e dice che gli servono con urgenza " Luigi era mio mio migliore amico nonchè principale collaboratore. Lo stanzino era abbastanza piccolo ed eravamo quasi a contatto.
La osservai di nuovo, con voglia. Era arrapante, e io il racconto della scopata di Sonia, ero particolarmente arrapato. Gonna bianca e una camicetta nera,, calze nere e scarpe con tacco alto: quella pausa pranzo poteva diventare una pausa moooolto rilassante. Avevo voglia di scoparmela. Lei mi guardò impertinente e maliziosamente disse " Che intenzioni hai....? Non vorrai approfittare di me .." Non risposi nemmeno, mi portai alle sue spalle e con la mano iniziai a sfiorarle le gambe salendo lentamente verso il suo sedere. Lei si voltò dicendomi falsamente scandalizzata, ma ridendo " Sei impazzito, siamo in ufficio" ma io la interruppi ricordandole che erano tutti a pranzo e che eravamo rimasti da soli in ufficio. Poi con tutte e due le mani le presi la testa e tenendola ben ferma mi avvicinai alla sua, e la baciai con molta passione. All’inizio lei fece finta di resistere, di allontanarmi ma poi si lasciò andare e le nostre lingue si mossero sempre più velocemente dentro le nostre bocche.L' eccitazione mi saliva dentro:portai le mani sul sedere di lei e lo strizzai con molta forza, poi le tirai su la gonna e le scoprii la fica. A Vedere la foresta nera , sentii il mio cazzo diventare duro, e iniziai a toccarle il clito e la fica.
Sentivo i suoi gemiti di piacere e le sfilai la camicetta. Slacciai il reggiseno e in un lampo il mio viso era affondato fra quelle magnifiche bocce a leccare e succhiare. Le sue tette erano belle sode e i suoi capezzoli duri e gonfi. Presi a succhiarli come se li stessi sbocchinando. Mi staccai un attimo, presi le sue tette in mano e iniziai a stringerle e massaggiarla, poi con le dita presi i capezzoli li tirai e iniziai a giocare con loro e infine avvicinai di nuovo la bocca alle tette di lei e ripresi a succhiarle e leccarle, mordicchiando i suoi capezzoli., mentre la sditalinavo con foga.
Ad un certo punto lei decise di contraccambiare: si inginocchiò, mi slacciò i pantaloni, mi abbassò gli slip mi prese il cazzo in mano e iniziò a muoverlo lentamente, poi si avvicinò con la bocca e con la lingua iniziò a leccarmi la cappella. Poi prosegue con tutto il cazzo ed infine lo infilò dentro la bocca e iniziò a succhiarlo tutto. Io le presi la testa con le mani e presi a spingerla sempre più forte fino a farlo entrare tutta nella sua bocca. Lei continuava a succhiare con passione: poi lo tolse dalla bocca, ricoprì la cappella di saliva e ricominciò a succhiare. Era uno spettacolo super arrapante vederla col mio cazzo in bocca: ci sapeva veramente fare. Si vedeva che le piaceva veramente leccare e succhiare il cazzo: il suo viso che normalmente mi dava la sensazione di professionalità ora mi faceva pensare solo che fosse una troia. Glielo dissi nell'eccitazione del momento: "Sei una grande bocchinara Terry. sì, ciucciamelo bene " Lei a quelle parole, aumentò il ritmo del pompino.
Ma io non volevo venirle in bocca, avevo altre idee.
La feci alzare dicendole " Andiamo nel mio ufficio " Chiusi a chiave la porta per ogni evenienza e ci abbandonammo sul divano. La spogliai completamente e come la sera prima, in ginocchio davanti alle sue cosce oscenamente aperte, le leccai la fregna in tutti i modi. Ebbe tre orgasmi in rapida successione, era super eccitata. A quel punto iniziai a scoparla, prima lentamente poi sempre più velocemente, i suoi gemiti di piacere erano sempre più forti mentre io continuavo a fotterla. Poi la feci girare e la feci mettere a 90°, a pecorina, le ginocchia per terra e il busto sulla seduta del divano. Infilai il mio cazzo dentro di lei e iniziai a scoparla con una violenza di colpi, quasi volessi spaccarla in due mentre lei ormai era in preda ad un gemito continuo.
Ad un certo punto lasciai cadere della saliva sul suo culetto e poi con il dito prima lo passai sopra la saliva e poi lo infilai lentamente nel buchino per allargarlo e darle un assaggio di quello che avrei fatto. Di colpo sfilai il cazzo dalla sua fica e lo appoggiai sul buco del culo spingendo lentamente. Piano piano il cazzo sparì dentro il suo culo e sentii lei godere nonostante si fosse portata una mano sulla bocca per cercare di non farsi sentire. Era fantastico vedere il cazzo sparire tutto dentro di lei e poi riapparire lentamente, per poi risparire ancora. La inculavo mentre con la mano le toccavo la fica ancora bagnata dal piacere.
Non durò molto in verità, ero troppo arrapato ormai per resistere a lungo le scoppiai in culo: le riempii di sborra lo sfintere.
Ci ricomponemmo contenti e soddisfatti dandoci appuntamento alla prossima occasione.

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