Una disperata vigilia parte 2

Scritto da , il 2017-12-22, genere pissing

Arriviamo a destinazione e vedo che è letteralmente piegata in due ondeggiando avanti e indietro.
Le apro la portiera e la aiuto a scendere.
Entriamo in casa e lei per prima cosa, senza nemmeno togliersi il cappotto o andare in bagno, si abbassa i collant e inizia a sfilare le sfere.
Ce la fa, ma assieme alle sfere inizia ad uscire anche la pipì...capisco che i suoi muscoli sono sfiniti.
Mi guarda terrorizzata mentre dalla sua figa esce un getto potente che colpisce i collant sottostanti, e subito dopo il pavimento.
Si mette le mani davanti al viso in un misto fra sollievo e vergogna e si lascia andare completamente.
Un getto tipo cascata forma un vero e proprio laghetto per terra.
Comincia anche il classico sibilo e lì non resisto. Quel suono mi fa impazzire. Mi tocco il clitoride con forza e sento l'orgasmo che sta per esplodere. Sono eccitata da tutta la sera.
Mi trattengo con un sospiro e noto che ferma la pipì non appena le è possibile.
Mi fissa per un attimo, poi afferma quello che è più scontato: "Mi sono pisciata addosso".
"Lo vedo", "adesso mi toccherà punirti", rispondo abbozzando un sorriso.
Mi avvicino a lei e la aiuto a sfilarsi completamente i collant da sotto il vestito.
"Spogliati completamente", le ordino poi restando impassibile.
Esita un secondo, poi si toglie il vestito e si slaccia il reggiseno dandomi una visuale delle sue meravigliose tette.
"Adesso aspettami lì, non ti muovere".
Vado in bagno e prendo un elastico per capelli e la cintura dell'accappatoio. Infine vado in camera e recupero il frustino che abbiamo già usato in precedenza.
Appena mi vede tornare mi guarda con aria di supplica e afferma: "Sono stanca...mi sento sfinita...cosa vuoi fare?".
Mi metto dietro di lei e le lego i capelli biondi in una coda improvvisata. Che concludo tirando con forza verso di me e girandole il viso dalla mia parte.
Le ficco la lingua in gola e gioco un po'con il suo piercing. Sento che le viene da sorridere mentre lo faccio ma non ricambio, continuo a baciarla con impeto.
Quando finalmente mi stacco lei deglutisce e in sussurro dice: "Non l'ho fatta tutta...mi scappa ancora". E non stento a crederlo dato tutto l'alcol che abbiamo bevuto e la sua trattenuta al limite.
"Lo so", "dammi le mani", me le porge e gliele lego strette dietro la schiena con la corda dell'accappatoio...non avendo di meglio.
E' completamente nuda davanti a me.
Le tette grandi al punto giusto-non troppo- l'espressione incuriosita ma anche disperata, i tatuaggi sparsi nel suo corpo in bella mostra ad evidenziare il suo fisico perfetto.
Ne ha diversi ma non troppo grandi e mi sono sempre piaciuti.
Prendo dallo scaffale le sue decolleté in vernice rossa con un tacco di 10 centimetri e la costringo a indossarle.
Poi le rimetto il rossetto sulle labbra.
La fisso aspettando una reazione. Niente. Mi fissa immobile.
"Cos'hai fatto lì per terra?" le chiedo sadicamente indicando il laghetto di pipì.
"Mi hai fatto pisciare addosso".
A quelle parole faccio schioccare il frustino sulle sue natiche. Geme ma noto l'espressione di godimento.
"Mi hai??". "Ti SEI pisciata addosso". "Allarga le gambe adesso".
Obbedisce e io inizio a passarle un dito sul clitoride accarezzandolo con una delicatezza straziante.
Sospira e stringe un po' le labbra.
Allargo il movimento delle dita rendendolo circolare e facendo sì che la sua vagina si apra per me.
Quando tolgo la mano ho l'indice bagnato di un liquido trasparente.
Lo succhio.
Mi avvicino all'angolo cottura e riempio un bicchiere di acqua.
"Bevilo".
"No...", non fa in tempo a dirlo che la mia frusta la colpisce di nuovo.
A quel punto, da brava bambina, obbedisce.
"E' così che devo fare con te? Capisci solo con le brutte maniere vero?".
Mi spoglio completamente anche io e mi metto davanti a lei.
"Leccami".
Si abbassa e mi lecca lì...nel mentre le accarezzo la coda tirandola un po'.
Per quanto mi sforzi di fare la sadica e di reggere il gioco, sento che sto per venire...quindi le dico di fermarsi. Obbedisce.
Prendo una sedia e la faccio sedere. Devo aspettare il suo stimolo impellente.
Da seduta inizio a masturbarla velocemente.
"Ahhh" geme rovesciando la testa indietro.
"Guai a te se vieni", la ammonisco.
"Basta cazzo...è tutta la sera che voglio farlo".
Mi fermo un attimo prima che raggiunga l'orgasmo e guardo la sua espressione.
Ha gli occhi socchiusi per il piacere.
"Non devi mai dire Basta cazzo a me". E la colpisco di nuovo emettendo un forte schiocco.
Fatto ciò allargo le gambe mettendomi sopra di lei e inizio a fare la pipì sopra la sua figa cercando di mirare al clitoride.
Lei non si sposta di un millimetro e capisco che le piace.
Quando finisco mi guarda con aria di supplica: "Per favore mi puoi slegare? Mi scappa di nuovo tantissimo".
"No." detto ciò ricomincio la mia tortura sul suo clitoride. E' tutta bagnata, geme, si divincola e trema nel tentativo di venire. Ma io continuo a bloccare l'orgasmo ogni volta che sta per esplodere.
Quando mi accorgo di non farcela più nemmeno io, le slego le mani e le ordino di alzarsi dalla sedia.
"Ti scappa?".
"Da morire" e si porta subito una mano sulla fighetta tappando il buco.
Stringe le cosce, si piega un po' in avanti. Io resto zitta e mi godo la sua disperazione toccandomi un po'.
Mette tutte e due le mani sulla figa e stringe, preme, cerca di non far uscire niente...saltella da un piede all'altro e geme.
"Cazzo Mel...mi fai impazzire se continui così".
Sento l'orgasmo minaccioso e violento che sta per esplodere dentro la mia vagina, ma lo blocco per l'ennesima volta.
So esattamente cosa voglio per venire.
"D'accordo ti faccio fare la pipì...ma come dico io".
Annuisce subito.
"Accucciati per terra".
Si abbassa e allarga un po' le gambe distanziando le decolleté rosse.
"Bene. Voglio che cerchi di farla lentamente".
Mi accorgo che le viene da ridere per un istante, ricambio il sorriso in modo sadico sapendo che fra poco non riderà più.
"Obbedisci dato che ti viene da ridere".
La sua incapacità di gestire il getto di pipì la conosco bene ormai...
Lascia subito uscire uno scroscio potente che colpisce il pavimento e inizia a schizzarle le scarpe. Geme per il sollievo.
Un sibilo fortissimo mi fa avvertire la prima ondata di orgasmo ma riesco di nuovo a fermarmi.
"Ho detto NIENTE rumore!".
Prova a fermare il getto. Ci riesce per un secondo, poi riparte con un sibilo più intenso di prima.
"No!".
Ci riprova, lo rallenta...ma niente, riperde subito il controllo. La pipì esce impetuosa dalla sua figa, lei incapace di fare nulla resta a fissarlo ad occhi socchiusi facendo semplicemente un "Ahhhh" di sollievo che per me è troppo.
Esplodo. E quando dico esplodo dico sul serio.
Un orgasmo mai provato prima. Lo sento partire dal profondo della vagina fino a farmi tremare le gambe. Intenso, infinito, estenuante. Spasmi ritmici che iniziano, finiscono e si susseguono mentre urlo il suo nome.
Sta ancora pisciando quando torno in me e noto la pozza enorme nel pavimento.
Stavolta la lascio fare.
Infine faccio quello che avrei voluto fare all'inizio. La bacio spalmando il rossetto dappertutto. La bacio, la divoro, la succhio, la mordo...non mi basta mai.
Mi metto sopra di lei, così, sul pavimento, e sfrego forte la figa contro la sua.
Viene subito graffiandomi forte.
A giudicare dai gemiti il suo orgasmo è intenso quanto il mio.
E subito dopo ci sfreghiamo così forte che arriviamo al secondo. Solo allora ci sentiamo soddisfatte.
Una volta finito mi prendo cura di lei. La lavo, le faccio indossare dei vestiti asciutti e puliti...le sciolgo i capelli e li accarezzo piano sapendo di averle fatto male tirandoli. Le faccio fare un'ultima pipì prima di dormire e poi la stringo forte nel caldo nel nostro letto.
E io ci provo a dormire...ma il mio clitoride ricomincia a pulsare se penso al sibilo e alla potenza della sua pisciata.
Allora mi infilo un dito dentro ai leggings che ho appena indossato e mi tocco guardandola e sussurrando: "Non riesco a smettere di eccitarmi con te".
Lei allora mi fa distendere sopra se stessa e mi fa un dito meraviglioso. Stavolta vengo gemendo contro il suo collo...

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