La donna desiderata (visto da lei)

di
genere
etero


Il caffè era finito, al quale erano seguite chiacchere varie con la mia amica Giulia, quando lei mi dice «sai Paola, ricordo che stavi cercando un lavoro anche per portare avanti i tuoi progetti universitari, vero?»

«si perché?»

«so che il mio ginecologo sta cercando una cameriera per se, ma dato che mi ha chiesto se conoscevo una ragazza di bella presenza, secondo me cerca anche altro… anche perché la vorrebbe fissa con alloggio»

«ma che tipo è?»

«è single, un bel tipo, credo pagherebbe anche bene dato che guadagna bene, se fossi single anch’io ci avrei fatto un pensierino…»

«certo che se oltre a pagare, offre anche l’alloggio, risparmio anche sull’appartamento…»

«comunque da amica ribadisco che secondo me lui cerca sesso senza legarsi ad una donna e anzi mascherando il tutto con un contratto di lavoro, valuta… nel caso ti fisso un appuntamento»



Passato qualche mese di riflessione, ed anche per una certa curiosità, mi ritrovo a colloquio da lui. Giulia comunque aveva ragione, sulla trentina con un fisico giusto che posso intuire sotto al suo camice. Anche lui mi ha “analizzato” fisicamente ed il colloquio è piacevole, fino a quando si parla di stipendio.



«Guarda, vai dietro a quel paravento, troverai la risposta e valuterai anche cosa fare, anche nel caso di rinuncia, è stato un piacere!»



Trovo dietro il paravento tre manichini con diversi abiti da cameriera ed un cartello con il relativo stipendio nel modo seguente:

il primo con abito castigato al ginocchio, grembiulino, a cui corrisponde stipendio basso

il secondo con abito corto e generosa scollatura abbondantemente sotto ai seni, stipendio medio

il terzo senza abito, nudo, stipendio alto.

Rifletto tra me: ho ormai 22 anni, sono fisicamente carina, vergine… ma prima o poi dovrò pure fare sesso, paga bene, è bello, e piuttosto che finire con qualche sfigato della mia età che dopo avermi scopato non vuole assumersi responsabilità…

Si ho deciso, le mie mani cominciano a sbottonare e sfilare fino a quando sono completamente nuda, la mia prima volta davanti ad un uomo, ma stranamente non mi sento a disagio.



Lui forse ha intuito cosa stavo facendo, esco dal paravento e mi risiedo davanti a lui, volutamente non accavallo le gambe che lascio ampiamente divaricate «eccomi, se questo è il vestito giusto, a me lo stipendio va bene, ma non penso che mi paghi solo per guardarmi lavorare…»



Osserva in silenzio il mio corpo poi sorride «sai sinceramente pagherei una donna che si occupi globalmente anche di me, sessualmente disinibita nelle sue intimità, a te starebbe bene?»

«ora che i miei studi sono in discesa, posso dedicarmi anche al mio corpo, sono vergine ma vorrei dirlo per l’ultima volta……… occuparmi di te? Si da subito»



Mi sento la figa bagnatissima e forse anche per questo curiosa di denudarlo, e di iniziativa mi alzo e vado vicino a lui per iniziare a sbottonargli il camice. Anche lui è eccitato: guardo i suoi boxer bagnati davanti, lui se ne accorge ed arrossisce, poi li sfilo liberando il suo cazzo rigido.



Tutta questa iniziativa lo ha evidentemente imbarazzato, e dopo reciproche prese di contatto delle nostre intimità, professionalmente lui mi invita nella sala a fianco e mi indica la sedia ginecologica.

Con le mie intimità completamente a disposizione, sorridendo spezzo l’atmosfera dicendo «mi raccomando dottore, una bella visita approfondita!»

Potrebbe infilarmi subito il suo cazzo nella fica, invece con delicatezza mi si affianca ed inizia con delicate carezze ai seni, ed i miei capezzoli gradualmente si eccitano, apprezzati dalle sue labbra. Poi quando torna davanti a me le sue dita scorrono aprendo le mie labbra vaginali bagnate, quando poi la vescica mi dà segali inequivocabili…

«scusami, dovrei scendere per fare pipì»

«aspetta»

Prende la vasca per la raccolta liquidi dei lavaggi vaginali e la pone sotto, lui non toglie le sue dita dal mio sesso anche quando l’urina scende abbondantemente

«sai è la prima volta che mi guardano e toccano mentre piscio, estremamente eccitante, ora procedi»



Tolta la vaschetta, inizio a sentire la punta del suo cazzo strusciarsi, il primo tentativo di ingresso mi fa gemere, ma ormai la mia voglia è senza freni, lo invito a proseguire «non curarti di me, vai» e AHIAAAA ormai è fatta.

Sento ormai tutto il suo cazzo dentro che mi stantuffa, il piacere ha gradualmente sostituito il dolore fino all’apoteosi finale!!!



Ora esce ancora con il pene rigido, si affianca a me e me lo porge davanti alla bocca, inizio a succhiarlo per poi prenderlo dentro, lui evidentemente non era venuto in quanto ad un certo punto il suo sperma pastoso mi inonda la bocca, e nonostante la sorpresa cerco di non sputarlo riuscendoci.



Inutile dire che mi ha “assunta”, ed ora stare sempre completamente nuda in casa lo trovo piacevole, dormiamo e facciamo sesso e mi occupo della casa in sua assenza.

Gradualmente mi ha anche aperto analmente ed ogni tanto organizza serate in cui lui con altri due maschi mi mettono al centro dell’attenzione.



Ora che poi ho completato anche l’Università, mi chiedo che ci farò con la laurea!

di
scritto il
2017-06-29
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