Quando mi chiese

di
genere
pissing

Io abito in un paese di mare, era settembre e tutti i giorni andavo a pranzo in un chioschetto al porto dove facevano e fanno dei panini buonissimi.
In quel periodo ero single,stressato e stanco dal lavoro, ma tutto sommato abbastanza sereno.
Finito il frugale pranzo feci una passeggiata sugli scogli e dopo un centinaio di mt. vidi una donna in topless che prendeva il sole.
Mi avvicinai discretamente, non era giovanissima ma aveva il fisico molto tonico, due seni non grandissimi ma ancora sodi ed un bel fisico asciutto.
Premetto che non sono attratto da persone con la pancia o su di chili.
Essendo molto discreto andai via subito, ma con l'idea di volerla rivedere ancora.
Nei giorni successivi dopo aver mangiato il solito panino andavo a prendere il sole stendendo l'asciugamano ad una decina di mt. da lei. ( Lei veniva sempre a prendere il sole all'ora di pranzo).
Ormai era diventata un'abitudine ed un piacere andare a prendere il sole con lei ( anche se la distanza rimaneva sempre la stessa), però mentre prendevo il sole mi sembrava di sentirla, era come se riuscivamo a comunicare anche stando lontani.
Inoltre quando si alzava per tuffarsi notai che aveva un bel culo, non piccolissimo come piace a me ma rotondo e molto sodo.
Pensai " prima o poi te lo romperò quel bel culetto!!"
Avevo scoperto che veniva in bici e che la legava con la catena ad un palo della luce. La bici era la classica bici da donna con il cestino davanti, così un giorno mi feci coraggio ed andando via prima di lei, le lasciai un foglio nel cestino in vimini.
" Ciao, mi chiamo Luca, sono l'uomo che ogni giorno viene a prendere il sole vicino a lei, sono libero da impegni sentimentali e mi farebbe piacere conoscerla. Se le fa piacere il mio numero è 339/.......... A presto Luca".
Lasciai il foglio che erano le 15,30, lei solitamente andava via per le 16,00.
Verso le 19,00, mi arrivò un messaggio " Ciao, mi chiamo Francesca ed ho letto il messaggio, se ti va potremmo incontrarci sul lungomare tra una mezz'ora".
Risposi che ero già in strada.
Io abito a 600 mt. dal lungomare, mi sistemai in fretta, presi la mia barboncina e mi diressi sul lungomare direzione centro.
Dopo circa 1 km. la vidi, portava anche lei un cane al guinzaglio, era bianco e di piccola taglia, non ricordo la razza anche se è abbastanza conosciuta.
Non fu difficile trovare un argomento di conversazione, lei presentandosi mi disse che era un architetto e ci fu subito sintonia perché io sono amante dell'architettura e dell'arte in genere.
Lei parlava che era un fiume in piena.
Ci demmo l'appuntamento per la sera stessa per andare a cena in un paesino molto carino distante circa 15 km.
L'andai a prendere per le 21,00, era bellissima!! Di un'eleganza unica. Vestitino a " tubino" color panna-oro, scarpe tacco 6, borsetta firmata in tinta ed aveva un profumo romantico ed inebriante addosso.
Cenammo nel ristorante in piazzetta, lei essendo una maratoneta ordinò petto di pollo ed insalata e da bere acqua naturale.
Io non avendo compagnia ordinai un risotto alla pescatora ed una piccola bottiglia di vino bianco.
Di solito si dice che chi non gode a tavola non è un granché a letto...
Dopo cena ci fermammo in un bar in piazza con i tavoli fuori e seduti su un divano continuammo la nostra conoscenza.
Lei mi raccontava che mi aveva notato subito e che le faceva piacere vedermi ogni giorni, che aveva apprezzato la mia discrezione e che sperava che io mi facessi avanti. Le piaceva vedermi nuotare e che quando nuotavo mi sentiva vicino.
Sembrava ci conoscessimo da sempre, tanto che le accarezzavo il ginocchio come se fosse la mia compagna.
Ormai si era fatto tardi e lei doveva rientrare ( aveva 48 anni, ma era ospite dei genitori e non voleva farli preoccupare).
Una volta sotto casa le diedi un bacio e ci demmo appuntamento per il giorno dopo.
Continua
di
scritto il
2017-02-06
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