Luciano

Scritto da , il 2016-03-08, genere etero

Ho voglia di giocare. Luciano coi suoi modi timidi e gli occhi dolci, le mani gentili quando mi accarezzano che sembrano quasi chiedermi scusa se nei momenti di passione si lasciano andare a stringermi forte. Luciano con i suoi occhi neri e le labbra carnose. Luciano che mi bacia instancabilmente. Fare sesso con lui è come immergersi in un bagno caldo dal voluttuoso profumo. Ma io ho voglia di giocare e di giocare con lui.
Così remissivo che avrebbe accettato ogni mio sghiribizzo.
Lo aspetto sulla porta come sempre per baciarlo ancora prima di chiuderla. Oggi invece lo tiro dentro e chiusa la porta e lo spingo contro lo stipite con tutto il peso del mio corpo per baciarlo tenendogli ferma la testa con tutta la veemenza di cui sono capace.
-oggi sei la mia troietta. Preparati perché voglio scoparti come la cagna in calore che sei-
glielo sussurro all’orecchio mentre gli mordicchio e gli lecco il lobo. Mi scosto per guardarlo negli occhi è sorpreso ma mi sorride e mi lascia fare. Gli do una sculacciata intimandogli di seguirmi in camera da letto. Si siede sul bordo del letto e gli monto sopra a cavalcioni incominciando a strusciarmi piano chinandomi per baciarlo. Il suo cazzo lo sento fremere distintamente nei pantaloni.
-fammi vedere quanto sei bagnata puttana-
gli infilo una mano e tiro fuori il suo grosso cazzo duro cominciando a sfregarlo contro la mia fica bagnata. Lui fa per allungare le mani e toccarmi i seni. Gliele blocco con le mie portandole sopra la sua testa. Questo gioco incomincia a piacermi immensamente.
-di chi sei la cagna tu?-
-solo tua, sono la tua cagnetta vogliosa- mi risponde lui divertito ed eccitato.
Continuando a tenergli ferme le mani mi struscio su di lui facendo dondolare il mio seno sul suo viso di tanto in tanto sentendo la sua lingua e le sue labbra che lo cercano e lo sfiorano.
Mi sollevo col bacino liberandogli le mani ma risalgo con le gambe lungo il suo corpo fino a posizionare la mia fica proprio davanti alla sua bocca.
-succhiami l’uccello, da brava-
Lui prende i miei fianchi per avvicinare la fica ancora di più alla sua bocca e incomincia a leccarla dolcemente. Sento la sua lingua che scivola lungo le grandi labbra e poi risale verso il clitoride. Lo prende in bocca e lo succhia amorevolmente. Chiudo gli occhi abbandonandomi al piacere ondeggiando di tanto in tanto il bacino per sentire la sua lingua dove più mi piace o per sfregarmi contro la sua barba e sentirmi graffiare tra le cosce. Ma non voglio venire così. Mi stacco di botto e arretro di nuovo verso il suo cazzo che sembra stare per esplodere.
-come succhi bene troia, ma adesso ti infilo dentro il mio bel cazzone-
così dicendo mi impalo sul suo cazzo eretto facendolo scivolare lentamente dentro di me. Un millimetro alla volta. Lo sento aprirmi e farsi strada. Carne contro carne in un abbraccio intimo e profondo. La mia vagina si dischiude per accoglierlo avvolgendolo nel suo scivoloso abbraccio. Lo sento gemere di piacere a quella deliziosa tortura . Quando è tutto dentro inizio a muovere lentamente i fianchi e mi sporgo in avanti porgendogli un seno per farglielo succhiare. Le sue mani si allungano istintivamente sui miei fianchi, le blocco di nuovo.
-sono io che ti fotto oggi - vorrei dirlo in maniera più severa ma la mia voce è addolcita dal piacere . Gli porto di nuovo le mani sulla testa e inizio ad aumentare il ritmo sempre più furiosamente accarezzandomi il clitoride. Sono ormai fuori controllo quando sento la sua bocca mordermi i capezzoli. Vengo accasciandomi su di lui per qualche secondo.
Lui lo tira fuori di me ed è ancora eretto e ricoperto del mio piacere.
-ti lecco la fica , ti piace eh piccola viziosa che non sei altro?-
lui mi risponde di si con una specie di grugnito.La mia voce sembra quella di una ubriaca mentre mi accoccolo tra le sue gambe e Inizio a leccare via il mio sapore dal suo pene. Com’è dolce sentire il sapore del nostro piacere sulla lingua e sulle labbra. Lui geme, so che vorrebbe accarezzarmi la testa ma non osa farlo, oramai ha capito il gioco. Gli lecco le palle con accuratezza mentre sollevo lo sguardo per osservarlo. Non mi sta guardando ha la testa riversa all’indietro sul cuscino, credo si stia trattenendo per farmi godere il più a lungo possibile. Lo prendo tutto dentro la bocca spingendolo bene in fondo alla gola con la lingua soffocandomi nel succhiarlo. Sento il suo respiro crescere e alcuni gemiti scappargli dalle labbra e allora affondo con maggiore foga. Lui non ce la fa più e facendo cadere le sue mani sulla mia testa viene facendo scendere giù per il mio esofago tutto il suo liquido e caldo piacere.
Risalgo e lo abbraccio. Mi bacia con dolcezza accarezzandomi i capelli con la sua buffa espressione.
-tu sei completamente matta-
-è per questo che mi adori-
ridiamo prima di confondere di nuovo i nostri corpi in un abbraccio.
Luciano se potessi comprendermi e capirmi veramente, quanto ti amerei!

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