E penso a te

di
genere
masturbazione

Questo è un pomeriggio noioso, il tempo non è ne bello né brutto. Un grigio uniforme con sprazzi di sole. Leggo e rileggo la tua mail, le nostre conversazioni lunghe ed infuocate un po’ folli. Chiudo gli occhi e ho davanti i tuoi occhi la prima volta che li ho visti e li ho accarezzati coi miei . Sono dolci e malinconici i tuoi occhi anche quando sono accesi dal desiderio più violento. Mi tocco le labbra in cerca dei tuoi baci. Mi accarezzo pensando alle tue mani dolci quando mi accarezzano e perentorie quando mi schiaffeggiano.Cerco il tuo corpo. cerco il tuo cazzo. Nella mia mente scorre il caleidoscopio di immagini di noi, quelle che non ho visto perché avevo gli occhi chiusi o bendati, quelle che ho visto riflesse nello specchio, quelle che ho immaginato e poi di nuovo i tuoi occhi e le tue labbra. Sfioro il mio corpo con gli occhi socchiusi. Non sono le mie mani, no. Sono le tue mia delizia. Mi strizzo i capezzoli come lo faresti tu facendomi un po’ male. So che ti piace farmi lanciare piccoli e acuti urli. Ho voglia della tua lingua adesso sulla mia. La mia lingua lambisce l’aria e le mie labbra che non saranno mai sazie del tuo sapore. Scendo verso le mie gambe che si schiudono istintivamente. Mi accarezzo dolcemente indugiando su ogni particolare. Nelle mie orecchie la tua voce che mi chiama con gli epiteti più turpi mi fa vibrare. Affondo l’indice e poi il medio tra le grandi labbra. Sono bagnata per te. Sono la tua cagna. Non ci sei ma te lo dico ad alta voce. Il medio affonda dolcemente e senza sforzo, conosce la strada. Ti piacerebbe vedermi così aperta e bagnata .l’altra mano lascia il seno e scende ad accarezzare il clitoride pizzicandolo leggermente. Mi schiaffeggeresti prima di affondare in me con lussurioso piacere mentre le tue mani lasciano solchi sui miei fianchi stringendoli e strizzandoli. Chiudo i miei occhi per rivedere i tuoi . Ne ho bisogno. Agito i fianchi facendo scivolare dentro anche l’indice . Vorrei sentire la tua saliva calda che cola su di me, sulla mia pelle accarezzandola con lunghe scie. Aumento il ritmo incalzante delle dita. E’ il tuo cazzo che mi fotte. Il tuo bel cazzo. Chiudo gli occhi e ti rivedo su di me, sento i tuoi denti e le tue unghie che quasi mi strappano via la carne. Inarco la schiena mentre urlo il mio piacere.
Sono qui, il giorno sta finendo e ti sto pensando.
di
scritto il
2016-02-25
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