Gin tonic da mia cognata

di
genere
confessioni

Mi piacerebbe che mia cognata fosse lettrice di questo sito, mi piacerebbe che scoprisse che l'altra sera dopo avermi invitato a bere da lei un gin tonic, che con il passare del tempo sono diventati quattro, pensavo solo a scoparla.
Le guardavo la bocca mentre parlava immaginando di profanarla con il mio cazzo fino alla gola.
Mi piace perché a differenza della sorella è molto civettuola e soprattutto ha una quarta di seno abbondante alla quale penso sempre quando mi sbatto la sorella da dietro.
Quando è andata in bagno le ho detto che il quarto lo avrei preparato io.
Una volta chiusa la porta ho immaginato che si calasse le mutandine alle ginocchia e sentire il getto della sua pipì infrangersi nell'acqua del water mi ha eccitato ancor di più.
È stato un attimo tirarlo fuori e passare la cappella bagnata sul bordo del suo bicchiere, per dare quel tocco in più alla serata.
Ho annusato il bordo su cui si era fissato l'inconfondibile odore di cazzo.
Ero eccitato come un bambino per la marachella commessa e dall'idea che da lì a poco avrebbe poggiato le sue labbra carnose su quel bordo contaminato dal mio cazzo luccicante.
Dopo averle porso il bicchiere mi sono goduto tutti quei momenti.
Più la distanza tra bicchiere e la sua bocca si accorciava più sentivo tendere il mio cazzo nei pantaloni.
Mi piacque vedere quel primo contatto e dopo il primo sorso con faccia ingenua le chiesi se era buono e se lo trovava diverso dagli altri ceecando assurdi richiami al sesso orale.
Lei mi disse che era molto buono compiacendomi.
Non potendo chiaramente realmente farmi fare un bocchino, le dissi che dovevo andare in bagno dove già sapevo che avrei trovato lo scrigno del tesoro...la cesta dei panni sporchi.
Presi un coordinato nero.
La coppa del reggiseno mi riempiva tutta la faccia e iniziai ad annusare immaginando quei grossi seni a contatto con quel tessuto.
Estrassi il cazzo dai pantaloni e intorno gli misi quelle mutandine nere sporche iniziandomi a fare una sega davanti allo specchio.
L'immagine che rifletteva era quella di un povero segaiolo in preda all'eccitazione.
Avrei voluto sparare tutto in quelle coppe o in quelle mutandine ma non avevo molto tempo per cui passai la cappella sopra a quell'intimo macchiandolo di bava argentata.
Una volta uscito lei mi chiese, tutto ok?
E io benissimo...ne facciamo un altro?


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2025-12-29
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