Cuckold di Mamma 2

di
genere
incesti

I giorni volarono via senza che si facesse il minimo accenno a quello che era successo. Mamma era particolarmente felice e questo mi tranquillizzava. Il giorno fatidico arrivò in un batter d’occhio. Mamma decise di indossare una gonna elegante a vita alta con la cerniera dietro, una maglia nera attillata e sandali eleganti con il tacco alto. Quando la vidi arrivare rimasi a bocca aperta; lei sorrise e mi chiese: «Allora, che te ne pare? Come sto?» Le risposi che era stupenda e che quella sera sarebbe stata di sicuro l’attrazione principale.

Passammo a prendere zia Rosa, che indossava una gonna larga stile boemia e una maglia con una generosa scollatura. Anche la zia era sexy senza essere volgare.Quando entrammo nel locale fummo accolti da Francesco e Paolo, che ci salutarono e si complimentarono con le due donne per l’eleganza, cosa che loro apprezzarono molto. Francesco ci disse che aveva prenotato un tavolo a bordo pista e ci invitò a sederci. Mentre ci incamminavamo vidi Francesco toccare il culo a mamma, che, divertita, lo lasciava fare.Il locale si riempì velocemente: gente che ballava, altra che chiacchierava e beveva al bancone, e qualcuno che spariva nelle stanze del piano di sopra. Mamma e zia Rosa vennero invitate a ballare e si divertirono un sacco; Francesco e Paolo sapevano proprio come farle stare bene. Io conobbi una bella ragazza e la portai in pista diverse volte. Da lì riuscivo a tenere d’occhio meglio mamma, Francesco, Paolo e la zia. Francesco le diceva cose all’orecchio che non sentivo distintamente, ma che immaginavo perfettamente.

Verso metà serata i due uomini ci invitarono a salire in una stanza al piano di sopra e ci chiesero se per noi andava bene. Era chiarissimo cosa avessero in mente, così domandai a mamma e a zia se se la sentivano di continuare la serata lì. Si guardarono per un attimo e, con mia grande sorpresa, risposero che erano venute proprio per quello.A quel punto Francesco prese mamma sottobraccio, Paolo fece lo stesso con zia Rosa e salimmo tutti insieme. La stanza era già prenotata e preparata nei minimi dettagli: c’era un grande divano angolare con isola e tutto l’occorrente.

Francesco si sedette sul divano tra mamma e zia Rosa; io e Paolo ci sistemammo ai lati. Francesco, il più audace dei due, cominciò subito a baciare mamma, che ricambiò appassionatamente. Anche Paolo non perse tempo e baciava la zia, accarezzandole le cosce sotto la gonna.Francesco fece alzare mamma e, rivolgendosi a me, disse: «Che dici, le togliamo questi vestiti inutili?» Detto questo, si mise dietro di lei e abbassò la cerniera della gonna, che cadde per prima. Stessa sorte toccò subito alla maglia, lasciando mamma solo con il reggiseno, il perizoma e i tacchi. Aveva scelto un coordinato decisamente sexy: mi colpì subito il reggiseno in pizzo con apertura frontale. Francesco ammirò mamma in tutto il suo splendore e si risedettero sul divano. Lui slacciò immediatamente il reggiseno, mostrando il suo seno in tutta la sua bellezza. Non perse tempo e cominciò a leccare e divorare letteralmente i seni di mamma, facendola sussultare dal piacere.

Dall’altro lato Paolo massaggiava con una mano la fica della zia da sopra le mutandine, mentre si baciavano appassionatamente. A un certo punto Paolo mi fece cenno di unirmi a lui, cosa che feci con molto piacere. Ben presto anche zia Rosa rimase solo con le mutandine. Io e Paolo ci alternammo nel leccarle le tette e nel palparle le cosce; lei apprezzava moltissimo il trattamento.Mentre leccavo la zia cercavo di non perdere nessun dettaglio di quello che succedeva dall’altra parte del divano. Francesco era rimasto in mutande e mostrava un fisico tonico e palestrato. Disse a mamma: «Guarda dentro gli slip, ho un regalo per te.» Mamma glieli abbassò e fece capolino un pene di notevoli dimensioni: almeno 20 cm e non era ancora al massimo dell’erezione. Mamma rimase sorpresa, ma non si fece problemi: lo toccò e cominciò a segarlo.
Francesco le mise una mano dietro la nuca, indirizzandola verso il suo cazzo. Vidi mamma leccare tutta l’asta fino a ingoiare una buona parte di quel maestoso membro. Francesco, guardandomi, disse: «Cavolo, Marco, tua madre è una pompinara nata! Guarda come si dà da fare.»

Paolo, intanto, aveva tolto gli slip alla zia, che adesso era sul divano a gambe aperte mentre lui le leccava la passera. A quel punto decisi di liberarmi dei vestiti e offrii il mio cazzo alla zia, che senza farsi pregare se lo mise subito in bocca.
Francesco si stava godendo il pompino di mamma quando decise di cambiare posizione. «Dai, Manuela, fammi una spagnola», le disse. Mamma non se lo fece ripetere due volte: si inginocchiò tra le sue gambe, infilò il cazzo tra le sue grosse tette e iniziò a segarlo. Francesco era al settimo cielo… proprio come me, che in quel momento stavo ricevendo un pompino da urlo da zia Rosa.
Paolo, dopo averle leccato la fica per bene, decise che era il momento di scoparsela. Mise zia Rosa a novanta – in modo che potesse continuare a succhiarmi il cazzo senza interrompersi – e la penetrò: prima piano, poi sempre più forte e veloce.Anche Francesco passò al piatto forte: dopo averle leccato un po’ la fica bagnata, si mise sul divano e le chiese di montarlo, ma di schiena a lui e di faccia a noi, così potevamo vedere tutto perfettamente. Mamma obbedì, si mise in posizione e si abbassò pian piano, impalandosi su quell’enorme cazzo. Dalla mia posizione la vedevo con i soli tacchi a spillo, mentre si sedeva sul membro dell’uomo che la teneva per i fianchi. In pochi secondi il cazzo di Francesco era completamente dentro la fica di mia madre. Lui cominciò a muoversi, prima piano e poi sempre più veloce, facendo ballare le tette di mamma su e giù e facendola gemere a ogni spinta.

Ben presto mamma cominciò a incitarlo: «Spengi più forte, non smettere…»La scena era incredibile.Io e Paolo, nel frattempo, avevamo raggiunto l’orgasmo. Paolo venne, riempiendo di sborra la fica della zia, che nello stesso istante ebbe un orgasmo pazzesco; io le venni in bocca. Esausti, ci lasciammo cadere sul divano e continuammo a guardare mamma e Francesco che scopavano dall’altra parte.

La zia Rosa, pulendosi il viso, commentò: «Cazzo, tua madre è proprio una troia… guarda come Francesco se la sta lavorando.» Proprio in quel momento Francesco cambiò posizione: mise mamma sul divano, le sollevò una gamba e la penetrò di nuovo da dietro. Da dove eravamo vedevamo tutto perfettamente: quel cazzo enorme che entrava e usciva dalla fica fradicia di mamma, mentre lei gemeva a ogni spinta. Francesco era in estasi e, rivolgendosi a me, disse: «Marco, guarda come sto montando tua mamma, guarda come me la sto scopando!» Subito dopo venne dentro di lei, riempiendola di sborra. Anche mamma raggiunse un orgasmo violento, come non le capitava da anni.

Dopo un breve riposo le donne dissero che la serata era stata eccezionale e che, se per gli uomini andava bene, si potevano rincontrare il sabato successivo. Detto questo, presero i vestiti e andarono nel bagno adiacente a lavarsi e rivestirsi.
Francesco, ancora nudo, mi disse che avevo una mamma incredibile e che non capiva come fosse possibile che mio padre la trascurasse. Io risposi che effettivamente era una cosa incomprensibile. Lui, toccandosi il cazzo, aggiunse di non preoccuparmi: d’ora in poi si sarebbe occupato lui – insieme al suo “amico” (fece un cenno al suo membro) – di mia madre, e che se volevo potevo continuare ad assistere. Gli dissi che per me non c’erano problemi, purché il gioco piacesse anche a lei.
Le due donne tornarono in sala vestite e ripulite, pronte a rientrare a casa. Anch’io mi ero rivestito ed ero pronto a riaccompagnarle. Paolo era andato a lavarsi, mentre Francesco era ancora seduto nudo sul divano. L’uomo, fissando mia madre, le disse: «Manuela, te ne vai senza neanche salutarmi? Come farò senza di te per un’intera settimana?» Allora mamma, con una malizia che non le conoscevo, si avvicinò, si chinò e gli diede un bacio sulle labbra, poi uno sulla cappella del cazzo che, alla sola vista di quella milf, era ridiventato duro. Dopodiché lasciammo il locale e tornammo a casa.

scritto il
2025-12-12
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