Cuckold di Mamma 1
di
michiru
genere
incesti
Comincio questa storia descrivendo i protagonisti principali.Sono un ragazzo di 22 anni, mi chiamo Marco e sono alto circa un metro e ottanta. Mi piace fare sport in generale: calcio, tennis e basket. Ho una vita abbastanza normale, come la maggior parte dei ragazzi della mia età.
Ora vi presento la protagonista principale della storia: mia madre. È una casalinga di 54 anni, alta, con i capelli corti, e si chiama Manuela. Grazie alla palestra, ha un fisico tonico e snello. Non è una super top model, ma vi garantisco che quando cammina attira l’attenzione di tutti i passanti. La cosa che colpisce di più è senza dubbio il suo seno eccezionale: una quinta abbondante che l’età non ha minimamente intaccato e di cui lei va molto fiera.
Di mio padre dirò poco: ha 60 anni e passa molto più tempo al lavoro che a casa, essendo dirigente di una grande azienda della grande distribuzione. Nelle ultime settimane li ho sentiti litigare spesso; mamma gli rimproverava di essere poco presente e di lasciarla troppo sola. Spesso sfogava la sua frustrazione con me e con mia zia Rosa (la sorella maggiore di mamma), dicendo che le sarebbe piaciuto fare mille cose, ma che suo marito non ne voleva proprio sapere e pensava solo al lavoro.
Zia Rosa, 56 anni, è una donna stupenda: ha un fisico praticamente identico a quello di mamma, con solo qualche chilo in più.
Un giorno, rientrando a casa, trovai mamma e zia Rosa in cucina che discutevano animatamente. Parlavano di quanto i loro mariti fossero diventati apatici e svogliati, che ormai, oltre al lavoro, non facevano più niente – con una chiara allusione alla sfera sessuale. Non era la prima volta che sentivo quei discorsi, così intervenni: «Secondo me dovreste conoscere nuove persone, farvi nuove amicizie. Se i vostri mariti vi trascurano, perché non cercare attenzioni altrove?»
Mamma, con un atteggiamento un po’ civettuolo: «Ma cosa penseresti di tua madre se la vedessi con un altro uomo?»
Risposi che, dal mio punto di vista, non c’era nessun problema: se il marito la trascurava, era più che giusto che si divertisse, visto che era ancora una donna bellissima.
Zia Rosa, che aveva ascoltato in silenzio, aggiunse: «L’idea è interessante, ma difficile da realizzare».
Allora dissi: «Permettetemi di aiutarvi, belle signore. Conosco un posto a una ventina di chilometri da qui dove potete divertirvi e conoscere gente nuova. Se vi va, sabato ci andiamo insieme».
La risposta di entrambe fu entusiasta, quindi il sabato le portai alla Macina, un locale dove si poteva ballare e fare nuove conoscenze.
Mamma indossava un pantalone nero aderente e una maglia nera scollata che metteva in evidenza il suo seno generoso. Con i tacchi alti, la sua figura giunonica era ancora più slanciata e affascinante. Era semplicemente stupenda. Zia Rosa sfoggiava una gonna bordeaux con spacco laterale, una maglia nera aderente e un paio di eleganti sandali. Anche lei era uno spettacolo.
La Macina era un night club con una scala illuminata da luci LED viola che portava al piano superiore o inferiore. Al centro della sala principale c’era la pista da ballo, sempre gremita, mentre ai lati si trovavano i privé e i tavoli per sedersi a bere qualcosa. L’atmosfera era elettrica.
Le due donne rimasero subito colpite dall’ambiente e cominciarono a guardarsi intorno, commentando tutto quello che vedevano. Era un mondo completamente nuovo che le incuriosiva. Ben presto attirarono l’attenzione di due ragazzi giovani che, con galanteria, le invitarono a ballare. Le vidi finalmente divertirsi mentre io prendevo posto a un tavolo a bordo pista.
Durante una pausa, mamma e zia mi presentarono i due: Francesco e Paolo, 35 e 36 anni, habitué del locale. Francesco si sedette accanto a mamma, Paolo accanto a zia Rosa. Mamma mi presentò come suo figlio: i due rimasero stupiti, ma dopo un iniziale imbarazzo la tensione si sciolse rapidamente.
Col passare delle ore diventavano sempre più audaci: complimenti a raffica, risate, contatto fisico. Francesco ripeteva a mamma quanto fosse bella e sexy, facendola ridere divertita. A un certo punto le chiese di tornare a ballare; lo stesso fecero Paolo e zia Rosa.
Quello che mi colpì fu la mano di Francesco che, questa volta, si appoggiava decisa sul culo di mamma, palpandolo senza troppi complimenti. Lei sembrava divertirsi un mondo, lasciandolo fare mentre lui le sussurrava qualcosa all’orecchio.
Il tempo volò. Tutti si stavano chiaramente divertendo. Le due donne uscirono a prendere una boccata d’aria fresca e Francesco ne approfittò per parlarmi.
«Senti Marco, te lo dico senza giri di parole, così non ci sono fraintendimenti: tua madre è una super figa e vorrei il tuo permesso per scoparmela».
«Se a lei va e ci sta, per me zero problemi», risposi.
«Però, vista l’ora, sarà per un’altra volta».
Ci mettemmo d’accordo per il sabato successivo e ci scambiammo i numeri.
Quando le due donne rientrarono, salutarono Francesco e Paolo, che non persero l’occasione di palpeggiarle un’ultima volta. Durante il ritorno a casa non si parlò d’altro: che bella serata, quanto si erano divertite, ecc. Approfittai del momento per dire che i due ragazzi ci avevano invitato anche per il sabato dopo. Le due milf reagirono con stupore e un entusiasmo che non lasciava dubbi.
Ora vi presento la protagonista principale della storia: mia madre. È una casalinga di 54 anni, alta, con i capelli corti, e si chiama Manuela. Grazie alla palestra, ha un fisico tonico e snello. Non è una super top model, ma vi garantisco che quando cammina attira l’attenzione di tutti i passanti. La cosa che colpisce di più è senza dubbio il suo seno eccezionale: una quinta abbondante che l’età non ha minimamente intaccato e di cui lei va molto fiera.
Di mio padre dirò poco: ha 60 anni e passa molto più tempo al lavoro che a casa, essendo dirigente di una grande azienda della grande distribuzione. Nelle ultime settimane li ho sentiti litigare spesso; mamma gli rimproverava di essere poco presente e di lasciarla troppo sola. Spesso sfogava la sua frustrazione con me e con mia zia Rosa (la sorella maggiore di mamma), dicendo che le sarebbe piaciuto fare mille cose, ma che suo marito non ne voleva proprio sapere e pensava solo al lavoro.
Zia Rosa, 56 anni, è una donna stupenda: ha un fisico praticamente identico a quello di mamma, con solo qualche chilo in più.
Un giorno, rientrando a casa, trovai mamma e zia Rosa in cucina che discutevano animatamente. Parlavano di quanto i loro mariti fossero diventati apatici e svogliati, che ormai, oltre al lavoro, non facevano più niente – con una chiara allusione alla sfera sessuale. Non era la prima volta che sentivo quei discorsi, così intervenni: «Secondo me dovreste conoscere nuove persone, farvi nuove amicizie. Se i vostri mariti vi trascurano, perché non cercare attenzioni altrove?»
Mamma, con un atteggiamento un po’ civettuolo: «Ma cosa penseresti di tua madre se la vedessi con un altro uomo?»
Risposi che, dal mio punto di vista, non c’era nessun problema: se il marito la trascurava, era più che giusto che si divertisse, visto che era ancora una donna bellissima.
Zia Rosa, che aveva ascoltato in silenzio, aggiunse: «L’idea è interessante, ma difficile da realizzare».
Allora dissi: «Permettetemi di aiutarvi, belle signore. Conosco un posto a una ventina di chilometri da qui dove potete divertirvi e conoscere gente nuova. Se vi va, sabato ci andiamo insieme».
La risposta di entrambe fu entusiasta, quindi il sabato le portai alla Macina, un locale dove si poteva ballare e fare nuove conoscenze.
Mamma indossava un pantalone nero aderente e una maglia nera scollata che metteva in evidenza il suo seno generoso. Con i tacchi alti, la sua figura giunonica era ancora più slanciata e affascinante. Era semplicemente stupenda. Zia Rosa sfoggiava una gonna bordeaux con spacco laterale, una maglia nera aderente e un paio di eleganti sandali. Anche lei era uno spettacolo.
La Macina era un night club con una scala illuminata da luci LED viola che portava al piano superiore o inferiore. Al centro della sala principale c’era la pista da ballo, sempre gremita, mentre ai lati si trovavano i privé e i tavoli per sedersi a bere qualcosa. L’atmosfera era elettrica.
Le due donne rimasero subito colpite dall’ambiente e cominciarono a guardarsi intorno, commentando tutto quello che vedevano. Era un mondo completamente nuovo che le incuriosiva. Ben presto attirarono l’attenzione di due ragazzi giovani che, con galanteria, le invitarono a ballare. Le vidi finalmente divertirsi mentre io prendevo posto a un tavolo a bordo pista.
Durante una pausa, mamma e zia mi presentarono i due: Francesco e Paolo, 35 e 36 anni, habitué del locale. Francesco si sedette accanto a mamma, Paolo accanto a zia Rosa. Mamma mi presentò come suo figlio: i due rimasero stupiti, ma dopo un iniziale imbarazzo la tensione si sciolse rapidamente.
Col passare delle ore diventavano sempre più audaci: complimenti a raffica, risate, contatto fisico. Francesco ripeteva a mamma quanto fosse bella e sexy, facendola ridere divertita. A un certo punto le chiese di tornare a ballare; lo stesso fecero Paolo e zia Rosa.
Quello che mi colpì fu la mano di Francesco che, questa volta, si appoggiava decisa sul culo di mamma, palpandolo senza troppi complimenti. Lei sembrava divertirsi un mondo, lasciandolo fare mentre lui le sussurrava qualcosa all’orecchio.
Il tempo volò. Tutti si stavano chiaramente divertendo. Le due donne uscirono a prendere una boccata d’aria fresca e Francesco ne approfittò per parlarmi.
«Senti Marco, te lo dico senza giri di parole, così non ci sono fraintendimenti: tua madre è una super figa e vorrei il tuo permesso per scoparmela».
«Se a lei va e ci sta, per me zero problemi», risposi.
«Però, vista l’ora, sarà per un’altra volta».
Ci mettemmo d’accordo per il sabato successivo e ci scambiammo i numeri.
Quando le due donne rientrarono, salutarono Francesco e Paolo, che non persero l’occasione di palpeggiarle un’ultima volta. Durante il ritorno a casa non si parlò d’altro: che bella serata, quanto si erano divertite, ecc. Approfittai del momento per dire che i due ragazzi ci avevano invitato anche per il sabato dopo. Le due milf reagirono con stupore e un entusiasmo che non lasciava dubbi.
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Commenti dei lettori al racconto erotico