Fuga dall'Ucraina
di
Jess81
genere
confessioni
Stamattina Jessica è dovuta andare sul set, quindi, è dovuta uscire molto presto. Ieri sera il mio capo non mi ha chiamato, quindi, non c'è bisogno di me in cantiere. Sono qui a casa da solo, a pensare ai fatti miei...a come sono finito a vivere in Medio Oriente, a come, nel giro di così poco, mi sia sposato via Zoom con Jessica, che conoscevo da tre mesi scarsi. E' il mio primo matrimonio, a quarant'anni suonati...tutti i miei amici e parenti, sia qui che in Ucraina, credono che questo matrimonio abbia avuto luogo solo per la cittadinanza, dato che non sono mai stato sposato.
Per non parlare di quei cerberi del Ministero degli Affari Interni che stanno rendendo la mia vita con Jessica un inferno. Sono già piombati qui ben due volte, nel cuore della notte...ci hanno sentiti scopare, di sicuro. Meglio per noi, così capiscono che non ho sposato Jessica solo per la cittadinanza; mi sono innamorato di lei appena l'ho vista, il fatto che questo Stato volesse revocare lo status di rifugiati agli ucraini che vivono qui è stata la nostra fortuna...ci siamo sposati.
Per quanto possa sembrare paradossale, adesso scopo tutte le volte che mi pare per piacere, e non per soldi.
Se scappi da una nazione in guerra, beh, ti devi adattare...sono scappato dall'Ucraina nel 2023, pagando circa l'equivalente di 40.000 euro in bustarelle, qua e là...ho attraversato a nuoto il Tibisco, di notte. L'acqua era freddissima, mi sono dovuto abituare per un mese, a stare in una vasca d'acqua gelida. Un'esperienza da non ripetere...Sono finito prima in Irlanda, poi in Olanda. E, proprio in Irlanda ho capito che la mia ricchezza non era nel mio titolo di studio o nella forza del mio corpo, dato che qui lavoro nell'edilizia...ma dal mio aspetto fisico.
Quando, a Dublino, andavo a fare i lavori a domicilio, le donne mi mangiavano con gli occhi...così, scopandomele, ci guadagnavo. Il mio cazzo, la mia pelle e il mio culo erano diventati la mia miniera d'oro. Peccato che, molto spesso, le irlandesi non fossero delle stragnocche...mangiano un sacco di schifezze, bevono come delle spugne e, già a vent'anni, fanno schifo. Però, se hai fame...Sono arrivato in Irlanda con 100 dollari in tasca e mangiare dovevo.
Così, quando mi scopavo le irlandesi, chiudevo gli occhi e facevo finta di non vedere i loro culoni, la loro biancheria da nonna, le tette piccole e quella pelle bianca che sembra maionese; molte di loro manco si depilavano e l'igiene intima...lasciamo stare. Quante volte ho dovuto leccare fiche che sapevano di pesce, quante volte, ho penetrato culi ancora sporchi di merda, leccato capezzoli coi peli tutti intorno. Per non parlare della biancheria ancora sporca. Se ci penso, mi viene ancora il vomito. Vedendo i loro uomini, le irlandesi impazzivano per la mia pelle morbida e profumata, del colore del caramello, per il mio cazzo enorme, per il mio culo alto e sodo, per i miei occhi verdazzurri, per le mie braccia... Come mugolavano come cagne in calore, mentre le scopavo come si deve (in fiche che sembravano giungle, dato che non si depilano...) e le inculavo anche senza gel. Le mettevo sempre a pecora, così non dovevo vedere le loro facce bovine. Venivo loro in faccia, nei capelli, negli occhi...tirando loro i capelli, facendole sentire le mie cagne in calore. Alcune di loro erano pure ricche...e come le facevo letteralmente strisciare ai miei piedi, io, un rifugiato ucraino arrivato in Irlanda con 100 dollari in tasca.
L'Irlanda, nonostante sia un paese cattolico, ha i gay anche lì...e, dato che piacevo anche a loro, li ho visti come mezzo per fare soldi. Anche lì, ho penetrato culi flaccidi, mi sono fatto baciare e toccare da gente che mi faceva schifo. Allora, ho imparato che potevo chiedere ancora di più, facendo sesso ancora più pesante, mostrando allo stesso tempo il mio disprezzo per loro.
Ad esempio, pisciavo e cagavo loro addosso, le obbligavo a farmi un pompino o a leccarmi il buco del culo dopo che avevo pisciato e cagato...le obbligavo a leccarmi i piedi e le mie ascelle depilate dopo una lunga giornata di lavoro, le trascinavo per i capelli per tutto l'appartamento, mettevo loro la testa nel water e tiravo lo sciacquone. Mi piaceva anche soffocarle, fino a far loro la gola blu, con la mia presa d'acciaio...per non pensare di come spegnevo loro le sigarette sulla pelle.
Lo stesso per i gay...li mettevo a pecora anche loro, li inculavo con tutto quello che mi capitava a tiro, chiamandoli luridi froci, rottinculo, vecchiacci patetici. Se avevano cani, mettevo loro il guinzaglio e li obbligavo a camminare a quattro zampe per tutta la casa; li obbligavo a leccarmi le scarpe. Se avevano un giardino, li trascinavo per tutto il vialetto.
Altra cosa: li legavo al letto con le manette e, mentre mi spogliavo, li obbligavo a guardarmi, finchè non ce la facevano più e mi supplicavano di incularli. Allora, usavo tutto quello che potevo: candele, il manico della scopa, il collo delle bottiglie...
Scaduti i tre mesi in Irlanda, mi recai in Olanda...dato che sapevo che lì la prostituzione è legalizzata. Così, nel primo bordello del quartiere a luci rosse che mi capitò a tiro, entrai. Mi ero messo figo, quel giorno...così, mi presero subito. Finii anche in vetrina, col mio slip a strisce bianche e nere e anche in perizoma di pelle rossa. Come potete immaginare, subito fui tra i più costosi e ricercati.
Dato che dissi al principale che ero disponibile anche a fare sesso sado-maso, sia con uomini che con donne, allora fui equipaggiato come si deve: gatti a nove code, vibratori, frustini, morsetti per i capezzoli. Come mi piaceva quando frustavo, inculavo senza gel, versavo cera calda...vedevo il sangue e mi eccitavo. Mi fu insegnata anche una tecnica del BDSM giapponese: obbligare le persone a trattenere il piscio, fino a che scoppiavano...Imparai l'arte dello shibari, ovvero, come legare una persona...ero diventato maestro a legare al collo fino a farlo quasi soffocare...poi, allentavo la presa, poco a poco. Ci vuole occhio, altrimenti, la cosa può finire molto male.
Così, quando iniziai a lavorare, sulla porta, avevo già la lista coi nomi dei clienti e delle clienti...lavoravo sei giorni su sette. Fossi rimasto in Olanda più a lungo, avrei preso il diploma di "assistente sessuali e per disabili"...e avrei fatto ancora più soldi. Anche i disabili vogliono fare sesso, eccome...Ma, dato che mi fu data la possibilità di venirmene qui, presi la palla al balzo. Anche in Olanda, tempo e cibo schifosi, che, alla lunga, mi avrebbero fatto diventare un cesso. Quando ci fu la possibilità, tagliai la corda...me ne venni qui, al mare, al caldo e al sole, con tanti miei connazionali...così, almeno, non mi sento un cretino totale, a non saper cucire neanche due parole in inglese.
Qui, invece, dato che c'è il "modello nordico", ho dovuto fare attenzione. Meno male che ora sono fuori dal giro...non ho più voglia di fare quelle schifezze. Se devo scopare, voglio scopare come si deve, perchè voglio e perchè mi piace. Sono contentissimo, finalmente, di poter baciare...in Olanda, mi facevo pagare ancora di più. Baciare è un atto molto intimo; così come dormire con qualcuno.
Per non parlare di quei cerberi del Ministero degli Affari Interni che stanno rendendo la mia vita con Jessica un inferno. Sono già piombati qui ben due volte, nel cuore della notte...ci hanno sentiti scopare, di sicuro. Meglio per noi, così capiscono che non ho sposato Jessica solo per la cittadinanza; mi sono innamorato di lei appena l'ho vista, il fatto che questo Stato volesse revocare lo status di rifugiati agli ucraini che vivono qui è stata la nostra fortuna...ci siamo sposati.
Per quanto possa sembrare paradossale, adesso scopo tutte le volte che mi pare per piacere, e non per soldi.
Se scappi da una nazione in guerra, beh, ti devi adattare...sono scappato dall'Ucraina nel 2023, pagando circa l'equivalente di 40.000 euro in bustarelle, qua e là...ho attraversato a nuoto il Tibisco, di notte. L'acqua era freddissima, mi sono dovuto abituare per un mese, a stare in una vasca d'acqua gelida. Un'esperienza da non ripetere...Sono finito prima in Irlanda, poi in Olanda. E, proprio in Irlanda ho capito che la mia ricchezza non era nel mio titolo di studio o nella forza del mio corpo, dato che qui lavoro nell'edilizia...ma dal mio aspetto fisico.
Quando, a Dublino, andavo a fare i lavori a domicilio, le donne mi mangiavano con gli occhi...così, scopandomele, ci guadagnavo. Il mio cazzo, la mia pelle e il mio culo erano diventati la mia miniera d'oro. Peccato che, molto spesso, le irlandesi non fossero delle stragnocche...mangiano un sacco di schifezze, bevono come delle spugne e, già a vent'anni, fanno schifo. Però, se hai fame...Sono arrivato in Irlanda con 100 dollari in tasca e mangiare dovevo.
Così, quando mi scopavo le irlandesi, chiudevo gli occhi e facevo finta di non vedere i loro culoni, la loro biancheria da nonna, le tette piccole e quella pelle bianca che sembra maionese; molte di loro manco si depilavano e l'igiene intima...lasciamo stare. Quante volte ho dovuto leccare fiche che sapevano di pesce, quante volte, ho penetrato culi ancora sporchi di merda, leccato capezzoli coi peli tutti intorno. Per non parlare della biancheria ancora sporca. Se ci penso, mi viene ancora il vomito. Vedendo i loro uomini, le irlandesi impazzivano per la mia pelle morbida e profumata, del colore del caramello, per il mio cazzo enorme, per il mio culo alto e sodo, per i miei occhi verdazzurri, per le mie braccia... Come mugolavano come cagne in calore, mentre le scopavo come si deve (in fiche che sembravano giungle, dato che non si depilano...) e le inculavo anche senza gel. Le mettevo sempre a pecora, così non dovevo vedere le loro facce bovine. Venivo loro in faccia, nei capelli, negli occhi...tirando loro i capelli, facendole sentire le mie cagne in calore. Alcune di loro erano pure ricche...e come le facevo letteralmente strisciare ai miei piedi, io, un rifugiato ucraino arrivato in Irlanda con 100 dollari in tasca.
L'Irlanda, nonostante sia un paese cattolico, ha i gay anche lì...e, dato che piacevo anche a loro, li ho visti come mezzo per fare soldi. Anche lì, ho penetrato culi flaccidi, mi sono fatto baciare e toccare da gente che mi faceva schifo. Allora, ho imparato che potevo chiedere ancora di più, facendo sesso ancora più pesante, mostrando allo stesso tempo il mio disprezzo per loro.
Ad esempio, pisciavo e cagavo loro addosso, le obbligavo a farmi un pompino o a leccarmi il buco del culo dopo che avevo pisciato e cagato...le obbligavo a leccarmi i piedi e le mie ascelle depilate dopo una lunga giornata di lavoro, le trascinavo per i capelli per tutto l'appartamento, mettevo loro la testa nel water e tiravo lo sciacquone. Mi piaceva anche soffocarle, fino a far loro la gola blu, con la mia presa d'acciaio...per non pensare di come spegnevo loro le sigarette sulla pelle.
Lo stesso per i gay...li mettevo a pecora anche loro, li inculavo con tutto quello che mi capitava a tiro, chiamandoli luridi froci, rottinculo, vecchiacci patetici. Se avevano cani, mettevo loro il guinzaglio e li obbligavo a camminare a quattro zampe per tutta la casa; li obbligavo a leccarmi le scarpe. Se avevano un giardino, li trascinavo per tutto il vialetto.
Altra cosa: li legavo al letto con le manette e, mentre mi spogliavo, li obbligavo a guardarmi, finchè non ce la facevano più e mi supplicavano di incularli. Allora, usavo tutto quello che potevo: candele, il manico della scopa, il collo delle bottiglie...
Scaduti i tre mesi in Irlanda, mi recai in Olanda...dato che sapevo che lì la prostituzione è legalizzata. Così, nel primo bordello del quartiere a luci rosse che mi capitò a tiro, entrai. Mi ero messo figo, quel giorno...così, mi presero subito. Finii anche in vetrina, col mio slip a strisce bianche e nere e anche in perizoma di pelle rossa. Come potete immaginare, subito fui tra i più costosi e ricercati.
Dato che dissi al principale che ero disponibile anche a fare sesso sado-maso, sia con uomini che con donne, allora fui equipaggiato come si deve: gatti a nove code, vibratori, frustini, morsetti per i capezzoli. Come mi piaceva quando frustavo, inculavo senza gel, versavo cera calda...vedevo il sangue e mi eccitavo. Mi fu insegnata anche una tecnica del BDSM giapponese: obbligare le persone a trattenere il piscio, fino a che scoppiavano...Imparai l'arte dello shibari, ovvero, come legare una persona...ero diventato maestro a legare al collo fino a farlo quasi soffocare...poi, allentavo la presa, poco a poco. Ci vuole occhio, altrimenti, la cosa può finire molto male.
Così, quando iniziai a lavorare, sulla porta, avevo già la lista coi nomi dei clienti e delle clienti...lavoravo sei giorni su sette. Fossi rimasto in Olanda più a lungo, avrei preso il diploma di "assistente sessuali e per disabili"...e avrei fatto ancora più soldi. Anche i disabili vogliono fare sesso, eccome...Ma, dato che mi fu data la possibilità di venirmene qui, presi la palla al balzo. Anche in Olanda, tempo e cibo schifosi, che, alla lunga, mi avrebbero fatto diventare un cesso. Quando ci fu la possibilità, tagliai la corda...me ne venni qui, al mare, al caldo e al sole, con tanti miei connazionali...così, almeno, non mi sento un cretino totale, a non saper cucire neanche due parole in inglese.
Qui, invece, dato che c'è il "modello nordico", ho dovuto fare attenzione. Meno male che ora sono fuori dal giro...non ho più voglia di fare quelle schifezze. Se devo scopare, voglio scopare come si deve, perchè voglio e perchè mi piace. Sono contentissimo, finalmente, di poter baciare...in Olanda, mi facevo pagare ancora di più. Baciare è un atto molto intimo; così come dormire con qualcuno.
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