Il rifugiato ucraino

di
genere
etero

Buongiorno a tutti,


è da un po' che bazzico questo sito e volevo raccontarvi qui la mia esperienza, vera, con un rifugiato ucraino...e la cosa va avanti tuttora, dopo un anno che ci siamo incontrati.

Si parla tanto, tantissimo delle donne dell'Est, di quanto siano belle e disponibili...ma, ahimè, ancora poco, troppo poco, secondo me, dei loro uomini. Se non bevono o fumano troppo e si tengono bene, devo dire che non sono davvero niente male :) E ve lo dice una che è laureata in lingua e letteratura russa e che in Russia ci è vissuta sette anni.
Dopo il 24 febbraio 2022, quando è cominciato il casino in Ucraina, di rifugiati/e ucraini/e, qui, ne sono arrivati un bel po'...perciò, una tiepida sera di novembre, l'anno scorso, mi chiama la mia amica Pauline (anche lei sudtirolese come me, sposata a un cittadino di questo Stato. Suo marito si chiama Naor ed è un avvocato specializzato in immigrazione) e mi dice:-Jess, il tuo Romeo deve intervistare un rifugiato ucraino. Quest'ultimo parla pochissimo l'inglese e non sa una parola di tedesco. Tu che sai il russo, non verresti a darci una mano?-
Io rispondo:-Certo, Paulie (diminutivo di Pauline...). Dimmi solo come, dove e quando.- Pauline replica:-Da me alle 6 del pomeriggio, giovedì, che è il tuo "giorno dello sgarro" dalla dieta. Passi da me, ci aiuti con l'intervista e, dopo, alle 8, andiamo a cena da "White Pergola", al porto, sul mare, che piace a tutti. Prenoto lì per le 8 giovedì sera, va bene?-

Vado da queta mia amica... che ha creato una bella atmosfera "hygge", dato che fuori è già buio. Candele, bevande calde, musica "chill-out". Ci sono anche Naor, suo marito, Robert, che, ovviamente, è al settimo cielo e mi mangia con gli occhi e...il rifugiato ucraino in questione. Una specie di dio greco biondo, stravaccato sul divano (Pauline non avrebbe approvato, conoscendola...) con jeans attillati infilati in un paio di stivali da biker, camicia attillata bianca e un po' sbottonata, che fa intravedere la catenina e una pelle glabra, muscolosa e abbronzata. Anche il profumo è molto sexy...mi sento addosso un caldo tropicale, devo respirare per calmarmi. Vado verso di lui, gli allungo una mano e dico, in russo:-Piacere, sono Jessica, la traduttrice per l'intervista.- Il rifugiato in questione risponde, come un cane che guarda una salsiccia:-Il piacere è tutto mio. Sono Ivan.- E la sua mano indugia nella mia un po' più a lungo del normale.
Mi volto verso Robert e dico, in inglese, in modo che capisca anche Naor: -Allora, sediamoci e cominciamo.- Pauline e Naor portano stuzzichini "healthy" e bevande calde e iniziamo l'intervista.

Quando, finita l'intervista, Naor e Robert parlano di quando mandarla in onda; io Pauline mi dice:-Hai fatto colpo, mi sembra! Povero Robert...non riesce a darsi pace, vedo!- E ridiamo entrambe...Ivan, intanto, si fuma una sigaretta e non la smette di guardarmi, gli occhi come due schegge blu.

I taxi arrivano, ci sistemiamo; Pauline e Naor in un taxi, io, Ivan e Robert, nell'altroIvan, ormai, non si stacca da me...andiamo al nostro tavolo abbracciati...noto che tutti ci guardano, o guardano Ivan. Impossibile non notarlo. Ivan, arrivati al nostro tavolo, sposta la sedia e mi dice:-Prego.-, fulminando Robert con lo sguardo...ci sediamo e le nostre gambe sono intrecciate. Ricordo pochissimo del resto della cena...solo Ivan che continuava a riempirmi il piatto e il bicchiere, proponendo sempre di brindare...guardandomi dritto negli occhi, come se fossimo solo io e lui:-A te, Jessica.- e, l'ultimo brindisi, nel suo "broken English", in modo che sentissero tutti, con voce alta e chiara:-All'amore- guardami dritta negli occhi.

Pagato il conto, i miei amici capiscono che Ivan stava per scoppiare ed era meglio non trattenersi oltre...ci augurarono la buonanotte (mentre Ivan fumava, Pauline mi diede di gomito) e ordinammo un taxi verso casa mia. Quando arriva il taxi, Ivan cammina davanti a me...gli guardo il culo, fasciato dai suoi jeans...un culo alto, sodo e muscoloso.
Io e Ivan prendemmo posto...e lì, mi cacciò la sua lingua in bocca, baciandomi con tutta la passione che un essere umano può provare per un altro...Io lo ricambio, la sua lingua calda è già per me come la droga...lo abbraccio, infilo le mani nella sua camicia, sentendo la pelle morbida, liscia e abbronzata. Continuiamo a baciarci per tutto il tragitto...tanto è tutto buio.
Siamo arrivati, intanto, a casa mia...metto le luci basse e neanche il tempo di aver riposto la borsa, Ivan ricomincia a baciarmi dappertutto; gli sbottono la camicia, gliela tolgo, resta a torso nudo...noto la finissima peluria bionda sugli avambracci e sulle gambe; mentre mi baciava, la ricrescita della barba mi pizzicava un po',,, finalmente posso accarezzarlo e baciarlo, la sua pelle abbronzata è liscia, morbida e profumata come la seta; i suoi capezzoli sono piccoli e già eretti, color caramello: Ivan geme, mi chiede di continuare a baciarlo, di scendere...intanto si libera degli slip e mi spinge giù la testa. Comincio a succhiarlo come si deve, leccando tutto...intanto Ivan mi dice:-Succhia tutto bene, sarà il tuo lecca lecca per tutta la notte...non te la scordi più.- Intanto, gli stimolo le sue palle, lecco e prendo il bocca anche quelle, inizio a massaggiargli il perineo...Intanto, Ivan mi guida la testa su e giù, gli metto le mani sul culo; davvero, un culo fantastico, alto, sodo e muscoloso...ad un certo punto, Ivan mi prende per i capelli, mi spinge indietro la testa, mi fa alzare, inizia a spogliarmi...mi libera del reggiseno, si tuffa in mezzo alle tette, leccando, succhiando e smanacciando tutto come si deve, mordendomi i capezzoli, abbracciandomi, graffiandomi tutta la schiena. Mi spinge sul letto, mi libera delle mutandine e inizia ad accarezzarmi, come se avesse tutto il tempo del mondo...Ivan mi dice:-Voglio guardarti...hai delle tette fantastiche, nè troppo grandi, nè troppo piccole, una figa carnosa e ben rasata, sei tutta da baciare, toccare e leccare, la tua pelle ha il colore del miele...inizia a leccami il clitoride, tutto intorno, poi direttamente sopra...con la lingua esplora le piccole labbra, poi attorno alle grandi labbra, intanto che lecca geme, grugnisce, mi stimola il clitoride col naso, mi infila dentro la lingua; intanto, col dito, inizia a esplorare anche il culo...inizia a leccare anche quello, sempre stimolando il clitoride con le dita...io gli dico di continuare, che la sua lingua mi fa impazzire...e, stanotte, sono pronta a tutto, pur di farlo godere come nessun'altra.

A sentire ciò, Ivan mi dice:-Davvero lo faresti, per me? Mi daresti anche il culo? Te l'ho leccato con enorme piacere...è piccolo, stretto, caldo...è tutto bagnato, quindi, posso entrarci come si deve.- Io gli rispondo:-Certo, amore mio, scopami in tutti i buchi, vienimi dappertutto...voglio il tuo latte caldo dentro di me.- Ivan dice:-Cominciamo dalla figa, poi, quando avrò il cazzo tutto bagnato, ti inculo come si deve; fai dei pompini fantastici, lo sai? Stavo quasi venendo, ma mi sono controllato.- Intanto, mi fa girare, scivola dentro di me...geme di piacere, sento che dentro di me sta benissimo...inizia a penetrarmi piano, poi sempre più forte... la penetrazione è sempre più dura e profonda...Ivan mormora qualcosa sulla Berlino del 1945 e "peccato che l'Armata Rossa non fosse arrivata in Alto Adige"; intanto, mi graffia la schiena, mi tira forte i capelli, mi sculaccia, mi esplora il culo con le dita...fino ad attirarmi contro di lui, stringendomi il collo con la mano, fino a quasi soffocarmi...e mi dice:-E' il momento...- Si inumidisce le dita e inizia a incularmi, prima delicatamente, dopo anche lì, sempre più profondamente...io intanto inizio a gridare:-Sì amore mio, inculami, facciamo una doppia penetrazione...- Intanto, Ivan mi mette tre dita, poi quattro, nella figa e dice:-Peccato che tu non possa guardare...è bellissimo riempirti dappertutto...Ci stanno quattro dita, quanto mi piace...- Continuo a gridare...intanto, Ivan scivola di nuovo nella figa e questa volta viene davvero, con un urlo liberatorio...sento il suo sperma riempirmi tutta. Cado sulla pancia, Ivan è sulla mia schiena...mi mette le dita in bocca, mi stringe di nuovo la gola, mi dice:-Tienimi tutto dentro, per un po'...voglio che tu mi tenga dentro di te il più possibile.- Faccio scivolare Ivan dalla mia schiena, finchè non si sdraia anche lui di schiena...mi attira a lui, il mio viso nell'incavo del suo collo, abbracciandomi, respirando il suo odore...le sue labbra sono sulla mia fronte; intanto, mi accarezza gentilmente la nuca...spingendomi giù di nuovo, col mio viso sul suo cuore, che batte all'impazzata. Ivan mi ordina:-Continua a baciarmi, addormentiamoci così...- riprendo a baciarlo, lui ricambia i miei baci sulla testa e sulla fronte...il battito del suo cuore e il suo respiro sono quanto di meglio esista per addormentarmi. Ci addormentiamo così, l'una tra le braccia dell'altro, avvinghiati come l'edera.



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2025-11-26
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