Africa nera

di
genere
dominazione

AFRICA NERA
Non avevo più fiducia nel mio cocco che avevo amato tanto e ho deciso di alienarlo al peggiore dei figuri sicuro che avrebbe fatto la fine che meritava sul filo della frusta che non gli avrebbe lesinato e che forse lo avrebbe rieducato. Chiodo scaccia chiodo. Me ne sono comprato un altro: un africano nero come il carbone dal culetto solido e in ordine che fin dal primo giorno è diventato mio senza problemi anche se era vergine che più vergine non si può e non lo aveva mai preso prima come adesso gli tocca. Me ne sono innamorato a prima vista perché è un bel manzetto. Sul pube è moro e ricciolino. Ha un bastone da energumeno e in ricordo di altri tempi gli insegnerò ad usarlo su di me. Ho una certa nostalgia di cazzo in culo. L'altra sera spiandolo in erezione me lo sono fatto cacciare dentro. Ha imparato subito e mi ha fatto godere molto. Ora lanciamo una moneta in aria. Testa lo affondo io, croce mi lascio prendere. Il più delle volte io faccio e lui fa a turno, la qual cosa mi trasporta in un mondo magico prima d'ora sconosciuto, nel quale entriamo ed usciamo dai nostri sederi caldi con molta disinvoltura, prima io all'opera, poi lui o viceversa. Quando glielo inserisco fra le natiche gode come una vacca. Quando mi ricambia diventa un toro. Sborriamo molto e per non fargli alzare la cresta lo costringo a leccarla tutta, la mia e la sua. La slappa come un cane affamato e poi mi guarda e sembra che ne chieda ancora. Per le sue attitudini così complesse l'ho chiamato “Zozzo”, declinabile in “Zozzetta” da passivo e in “Zozzone” quando si comporta da attivo. Di meglio non poteva capitarmi perché ho raggiunto quello che chiamo il “godimento totale a spinta” durante il quale dono quel che ricevo per davanti e per didietro quasi alla pari. Mi piace un casino questa ambiguità senza frontiere. Una volta a settimana lo sculaccio per bene a mano libera e gli congestiono i glutei fino al calor rosso. Grida, piange e si dimena ma mi pare che sotto sotto gli piace per come dopo mi torna tra i piedi docile e devoto come lo pretendo e come sempre deve essere al mio servizio.
scritto il
2025-11-17
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