Il bar

di
genere
confessioni

Sin da bambina andavo al bar del sig Mauro a prendere il cono gelato
E il classico bar dove pensionati
Passano intere giornate a giocare a carte
Ed commentare le varie donne che passano
E io ero lì a gustarmi il mio cono
Sentendo i vari commenti
Certo loro non badavano a me considerandomi piccola
Quindi i loro discorsi sul sesso non ergono velati
Io li a leccare ed ascoltare i loro commenti
Certo non casti
Poi quando passava mamma
C’era silenzio
Tutti la guardano come imbambolati
Certo mamma era proprio nella
Ancora non comprendevo
Cosa faceva entrando nel bar ed sparire con il signor marito nel retro
Ed ricomparire dopo anche un ora
Tutta accaldata
Prendermi la mano dicendo andiamo tesoro
Solo crescendo ho iniziato a comprendere cosa succedeva
Mio padre perdeva a carte Mauro copriva i suoi debiti
E mamma si sacrifica
Ad soddisfare Mauro e non solo
Poi a casa sentivo discussioni dei miei
E mamma rimproverava papà del suo maledetto vizio delle carte
Compresi tutto una mattina
Mi son sentita male a scuola avevo 15 anni
Così rientro a casa senza avvisare
È quello che vidi
Non saprei se mi ha scandalizzata ho eccitata
So solo che cambio totalmente la mia vita
Quello che vidi
Era mia madre messa a pecora
Con Mauro che la montava
E il Fausto il padrone di casa che gli faceva ingoiare il suo cazzo
Coprendola di insulti
Dandogli della puttana troia ecc
E dicevano che ringraziavano di aver come marito un coglione sfigato
Quello che mia madre non ha mai saputo che io rimasi lì ad osservare
E con Mauro che mi nota e mi sorrise dicendo
Che la scheggia non si allontana dal ceppo quindi io sarei una troia come mia madre
Non immaginavo neanche minimamente che tutto poi si avverasse
Mia madre li pregavi che mi avessero lasciata in pace e di non coinvolgermi nei loro sporchi giochi
Ma Pultroppo Mauro ci aveva visto giusto
E dopo un anno mi ritrovai anch’io a soddisfare le loro perversioni sotto un giusto compenso
Mamma quando ha compreso che anch’io ero cascata nella rete del erotismo
Andò in depressione
E questo mi porta ad fare la putta a per aiutarla a curarsi dalla depressione
Mio padre ormai era un uomo di merda che continuava col il suo vizio
Del gioco
E io che coprivo le sue perdite
A 20 anni ero più navigata di una pura s di professione
Mezzo paese mi era passato sopra
Mamma uscì dalla depressione ma no dalla rete del erotismo che ci aveva ingabbiate
Mio padre ormai era solo un relitto umano senza spina dorsale
Accettando che si scopavano moglie e figlia
Senza opporre la minima dignità dì uomo
Poi ho conosciuto un uomo che ci liberò da questa situazione
Ma in cambio diventò la sua schiava
Questo sarà un’altro capitolo



scritto il
2025-11-10
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