Riposo in baita

di
genere
etero

Decido di andare a passare una settimana di riposo assoluto in montagna e prendo in affitto una baita isolata sulle Dolomiti. Giunto sul posto vengo accolto dalla proprietaria che mi illustra l’uso della casa. La baita è situata su un costone e si può raggiungere solamente da una stradina ripida e piena di curve e devi avere una vettura adeguata perché se nevica sei completamente isolato, la titolare mi mostra una motoslitta che all’occorrenza può servirmi per arrivare in paese. Dopo due giorni di completo relax arriva una tormenta e ricopre tutta la valle di 20 cm di neve, prendo la motoslitta e vado in paese a fare rifornimento di viveri. Dopo una decina di minuti di discesa in mezzo alla neve vedo in lontananza il tettuccio di una macchina sommersa dalla neve. Vado a vedere e noto che all’interno del veicolo c’è una donna semi svenuta, cerco di farmi largo spalando la neve e apro lo sportello, cerco di svegliarla ma non si riprende la carico sulla motoslitta e dato che il paese è troppo lontano la porto alla baita. È intirizzita dal freddo la metto vicino al camino gli tolgo i vestiti gelati e la copro con una coperta, preparo un te aggiungendo un po’ di grappa. Intanto cerco di risvegliarla e riprendendosi sorseggia il te e mi chiede dove stava. Gli racconto quello che era accaduto e mi dice che si chiama Laura e che stava andando da una sua amica Virginia nella valle accanto. Notando che era rimasta in intimo gli faccio presente che i suoi vestiti si stavano scongelando accanto al camino precisando che non avevo approfittato della situazione e se voleva gli davo degli abiti miei e poteva andare via quando voleva. Il cellulare non funzionava non c’era campo la tormenta aveva interrotto le comunicazioni e la strada era impraticabile, gli indico la camera se vuole riposare io dormirò sul divano che è ampio e comodo. Durante la notte la bufera ricomincia e cade oltre un metro di neve. Siamo completamente isolati. Durante la notte sento avvicinarsi Laura e distendersi accanto a me e dice di morire di freddo, mi abbraccia e si copre con le mie coperte. È congelata, mi giro e comincio a massaggiarle la schiena, le gambe e le braccia. Lei si stringe al mio corpo e sussurra scaldami tutto il corpo ti prego sono congelata. Prendo coraggio e gli massaggio prima la pancia poi togliendogli il reggiseno gli massaggio il seno prendendogli i capezzoli e con la bocca glieli succhio mordicchiandoli. Lei mette una mano sul mio pacco e notando che è duro comincia a masturbarlo. Scendo con la mano sul ventre della ragazza e con un dito entro nella fica, è bagnatissima trovo il clitoride e lo massaggio. Il contemporaneo sfregamento dei capezzoli e del clitoride Laura comincia a gemere sta raggiungendo l’orgasmo, freme e grida vengoooooo ancora sto godendo non fermarti. Si toglie le mutandine e prendendo il cazzo lo infila nella fica e comincia a cavalcarmi come una forsennata mi mette una tetta in bocca implorandomi di mordere il capezzolo dopo qualche minuto gode ancora e mi urla di continuare a scoparla, viene altre due volte è un fiume in piena, non reggo più sto per venire lei se ne accorge esce e prende il cazzo in bocca e si fa sborrare in gola ingoiando tutto. Si accascia sfinita sul mio petto e ci addormentiamo in quella posizione. Al mattino al risveglio ci baciamo e mi ringrazia per avergli salvato la vita e che la notte era stata meravigliosa era tanto che non si faceva una scopata grandiosa, la bacio e sono io a ringraziarla e gli dico che ha un corpo favoloso e che è meravigliosa.
Facciamo colazione e costatando che eravamo isolati dal mondo esterno cominciamo a dialogare. Mi racconta che stava andando da una sua amica per passare un weekend lontano dal suo fidanzato che avevano litigato perché ha scoperto che gli metteva le corna con una sua collega di lavoro e che un’amica l’aveva invitata in completo relax. Era felice di avermi incontrato e mi confessa che il mio cazzo è perlomeno il doppio di quello del suo ex. Dopo un leggero pasto ci mettiamo davanti al camino sorseggiando un bicchiere di vin brulé tanto per scaldarci fuori fa un freddo cane così rimaniamo in baita in attesa che la strada diventi praticabile. Siamo poco vestiti, calcolando che Laura non ha cambi, gli ho dato un mia camicia e un calzoncino che gli entra due volte, io ho un pigiama abbottonato sul davanti. Sarà il camino o il liquorino cominciamo a baciarci. Sul collo dietro le orecchie in bocca ciucciandoci la lingua, sbottono la camicetta gli prendo con la mano una tetta e massaggiandola strizzo il capezzolo, lei infila la mano nel calzoncino e prende a massaggiare il cazzo scappellandolo infine si inchina e comincia a spoppinarmi. Ha delle labbra morbidissime e come lecca la cappella il cazzo mi diventa durissimo. Mi toglie il calzoncino si spoglia completamente e si mette a cavalcioni sul cazzo penetrandosi, si sta scopando freneticamente viene quasi subito mi incita a prendergli le tette gli torturo i capezzoli, continua a scoparsi viene almeno atre due volte gode come una pazza urlando ancora ancora gli riverso una marea si sborra in fica. Sfinita si accascia nelle mie braccia baciandomi e tenendosi stretta a me. Dopo una mezz’ora che rimaniamo abbracciati gli sussurrò nell’orecchio se vuole provare a prendere il cazzo in culo. Mi guarda e mi dichiara che non la mai fatto a paura che gli faccia provare dolore. La tranquillizzo dichiarandogli che sarò delicato e che se proverà dolore mi sarei fermato. Mi guarda negli occhi mi bacia e mi dice proviamo promettimi di fare piano. La prendo in braccio e mi dirigo in camera da letto e la sdraio mettendo un cuscino sotto la pancia. Allargo le chiappe e comincio a leccarle l’ano e inserisco prima un dito poi due massaggiando lo sfintere. Non dice nulla continuo per altri minuti poi prendo il cazzo e appoggio la cappella all’ano e comincio a spingere molto delicatamente ogni tanto lo lubrifico con il seme vaginale e entro piano piano e contemporaneamente gli masturbo il clitoride la sento smaniare e mi dice di continuare. Piano piano continuo l’inserimento del cazzo nel culo spalmandolo con gli umori della fica, emette una quantità di liquido pazzesca la sento che freme tutta mi incita di continuare ma io ho inserito tutto il cazzo nel culo comincio a incularla e dopo diversi minuti le inondo il culo di sborra, lei si gira e mi bacia e mi dice “grazie il tuo cazzo è veramente grosso e duro lo sentivo tutto dentro, non ho sentito dolore sei stato bravo grazie stanotte riproviamo voglio godere anche con il culo, la mia amica lo prende regolarmente e mi dice che gode come una pazza perché fa pure la doppia con due uomini sia in fica che in culo. Io non ho mai fatto avevo paura che mi facesse male, sei stato un grande mi hai inculata senza soffrire la prossima sicuramente sarà migliore. La bacio e gli dico sei grande meglio di così non poteva andare per la doppia aspetta perché è impegnativa per ora divertiti così abituati una cosa alla volta. Dopo cena riusciamo a contattare l’amica telefonicamente e preoccupata perché hanno trovato l’auto abbandonata sulla strada completamente sommersa dalla neve. Laura gli racconta quello che è successo e l’amica si congratula con lei e gli dice continua così divertiti domani ti vengo a prendere e mi racconti tutti i particolari per ora scopa e fatti inculare vedrai che ti piacerà parecchio. Dopo aver parlato con l’amica Laura viene in sala e mi viene incontro mi abbraccia e comincia a baciarmi, gli prendo le tette e le massaggio pizzicandogli i capezzoli, metto una mano sulla fica e spingo due dita all’interno è fradicia, si scopa le dita gode è eccitata viene di continuo, continua a scoparsi le dita non smette, io levo le dita e infilo tutto il cazzo continua a godere urla come una gatta. Si gira e mi dice inculami fai piano. La metto a pecorina sul tavolo e gli lecco l’ano e lubrifico il buco con il seme della vagina spingo entra come fosse burro la inculo spingo con più veemenza contemporaneamente la sditalino e gli strapazzo una tetta la sento fremere sta venendo urla siiiiii ancora continua continua vai più forte urla in continuazione, gli sborro un culo e quando esco e sfinita e accasciata sul tavolo dal sedere gli esce la sborra e gli cola sulle cosce. La prendo in braccio e ci accoccoliamo sul divano baciandoci in continuazione. È notte andiamo a dormire siamo nudi rimaniamo abbracciati tutta la notte. Il giorno dopo veniamo svegliati dall’amica che è venuta a prenderla per tornare in città, la trova nuda che dorme e emana un odore di sesso. La chiama e Laura svegliandosi l’abbraccia sussurrandogli è stato il miglior sesso della mia vita. Ho scopato e mi ha inculata per tre giorni di seguito è stato meraviglioso. Poi rivolgendosi a me mi dice perché non ci rivediamo la prossima settimana qui e facciamo un bel weekend? Sono quattro mesi che facciamo tutti i weekend, il sesso con lei è meraviglioso purtroppo è finita Laura si è trasferita all’estero per lavoro con la sua amica è difficile che tornerà.
scritto il
2025-11-06
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