Sofi ed Eli. Capitolo 1

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saffico

Sono Sofia, è da un po’ che ci penso se scrivere la mia esperienza e oggi ho deciso di farlo. Questa è la storia di me ed Elisa.

Ci conosciamo dall’infanzia, siamo sempre state migliori amiche, e all’inizio è capitato qualche gioco innocente, senza la consapevolezza di quello che stavamo facendo.

La primissima volta che ci siamo avvicinate in quel modo è stato con il gioco del dottore, un classico. Facevamo finta di visitarci a vicenda per esplorare un po’ i nostri corpi. Da quel gioco ho iniziato a provare una certa attrazione verso di lei, ma non ho mai saputo se anche lei ricambiasse, ho sempre avuto paura di spingermi oltre, avrei rovinato un’amicizia e fatto una figura indimenticabile. Comunque in quel periodo non riuscivo ad ammettermi che mi piaceva come mi piacevano i maschi, nemmeno ci pensavo più di tanto a lei, solo che quando facevamo certi giochi l’attrazione diventava veramente forte e avevo deciso di cercare di farmi piacere allo stesso modo anche da lei.

Dal gioco del dottore passammo a un gioco di recitazione. Entrambe interpretavamo quasi sempre una coppia (maschio e femmina) che dopo una situazione finiva a letto. Con questo gioco ci avvicinammo ancora di più, perché nel momento dell’atto io mi sdraiavo su di lei e ci strusciavamo un po’ e ci scambiammo qualche bacio sulla guancia, sempre in maniera innocente. Intanto le nostre mani esploravano l’una il corpo dell’altra, senza mai svestirsi ovviamente.
Una volta siamo arrivate a toccarci con l’angolo delle nostre bocche per una decina di secondi, giusto il tempo di sentire un po’ di bagnato a contatto con le labbra (e anche di sotto ahahah) ma poi abbiamo cambiato gioco, per il mini disagio che si era un po’ creato…

Al di là di queste nostre situazioni le nostre vite andavano avanti regolarmente. Io ho avuto il primo ragazzino, lei era già al terzo.. ma entrambe senza aver ancora perso la verginità.
Lei era molto più bella di me, carnagione scura, occhi verdi, capelli castano chiaro e un fisico già tonico e formato, che nel tempo (poi vi racconterò) è diventato scultoreo. Io carnagione un po’ più chiara, occhi marroni e capelli castani. Mi definivo abbastanza carina ma mai quanto Eli, per me lei era l’aspirazione, forse per questo mi piaceva fino a quel punto.

Non siamo nemmeno state a quei tempi le classiche amiche che per farsi vedere dai ragazzi si baciavano o limonavano alle feste. Per noi era una cosa strana e senza senso. Anche se avrei voluto provare per avvicinarmi. Ma le cose sono andate diversamente, è stato tutto molto più intenso ed emotivo e la prima volta in cui veramente abbiamo oltrepassato un certo limite è stato durante una vacanza.

Andavamo sempre in vacanza insieme con le nostre famiglie, lei ha un fratello più grande, che quell’anno non è venuto con noi. Mi ricordo quella vacanza come se fosse ieri.
Eravamo in Sardegna e avevamo preso una casa con tre camere da letto. Visto che eravamo già un po’ grandi e praticamente delle sorelle i nostri genitori ci proposero di usarne una insieme per avere la nostra privacy e autonomia. Quando arrivammo scoprimmo sul momento di avere un letto matrimoniale. Le prime due notti non successe nulla, era passato un bel po’ di tempo dai nostri giochini ed eravamo un po’ cresciute, sarebbe stato strano riavvicinarsi così. Quelle due notti mentre lei già dormiva io mi toccavo di nascosto, l’eccitazione era tanta, perché era vicinissima a me, sentivo il suo respiro mentre mi toccavo. Dovevo trovare un modo per avere un contatto fisico con lei, dovevo provarci.
Il terzo giorno mentre eravamo in spiaggia mi disse di avere un lieve dolore alla schiena, forse perché il letto non era tanto comodo. Allora le proposi:” se vuoi stasera prima di dormire ti faccio un massaggio dai” e lei accettò. Io ero già partita con la mia fantasia. Tutto il pomeriggio, mentre eravamo in mare non facevo altro che pensare a quella sera, dove saremmo arrivate. In acqua la prendevo in spalla solo per poter sentirla vicino a me e poter toccare le sue cosce. Da un lato non vedevo l’ora, dall’altro avevo paura che sarei rimasta delusa, per il fatto di non riuscire a spingermi oltre, oppure perché mi avrebbe respinto e avrei rovinato il nostro rapporto e tutto il resto della vacanza.

Arriviamo al punto. Dopo una serata in giro coi nostri genitori, tornammo a casa e andammo nel letto. Finalmente sole.
Ci cambiammo, entrambe dormivamo con dei pantaloncini corti e una canotta. “Allora pronta per il massaggio?”
“Ah giusto è vero”, sembrava essersi dimenticata, non un buon segno
“Arrivo subito”
Andò in bagno e tornò senza canotta ma con un reggiseno bianco:” Così ho la schiena libera e ti è più facile”
Un ottimo inizio direi. La feci sdraiare con la testa sul cuscino a pancia in giù, mi misi di fianco a lei e iniziai a manovrare la parte alta della cervicale solo con una mano dicendole “e ora rilassati”
Lei chiuse gli occhi e fece un sospiro di sollievo.
Piano piano aggiunsi anche l’altra mano e iniziai ad andare sulle spalle, le braccia, il centro della schiena e la zona lombare. Aveva una pelle liscissima, mi stavo già eccitando parecchio. A un certo punto presi coraggio e mi misi a cavalcioni su di lei, sopra il suo culo, lei non disse niente. Iniziai con le mani ad aumentare l’intensità del massaggio, le risvoltai un po’ i pantaloncini finché si vide un po’ la riga dei glutei e scesi a massaggiare fino a lì. Anche stavolta non mi disse niente.
Dopo qualche minuto osai, lei mi aveva parlato di schiena, ma io scesi e massaggiai anche le gambe, mi misi sempre a cavalcioni su di lei ma girata al contrario. Eli sembrava apprezzare.
Poi mi girai di nuovo e mentre risalivo le gambe infilai le dita al di sotto dei pantaloncini, andando verso le chiappe. Cercai di andare sempre più sotto quando a un certo punto lei mi disse “Aspetta”
Rimanendo sdraiata si tolse da sola i pantaloncini. Per me era il via libera per massaggiarle il culo. È stata una sensazione stupenda. Per la prima volta le stavo toccando il culo, lo afferravo tra le dita e risalivo lungo la schiena. Non mi soffermavo lì troppo, avevo sempre paura di una sua reazione negativa.
Il massaggio ormai lo stavo facendo su tutto il corpo. Dalla schiena, passavo per quel culo stupendo, scendevo alle gambe d poi risalvi, tutto lentamente, mentre possedevo in mano tutto quel ben di Dio che mi stava eccitando da morire. Visto che ero su di lei pensai che stava sentendo il calore che stavo emanando, avevo paura anche di questo, ma finché durava io continuavo a godermi quella situazione. Andai avanti così per un po’ finché lei si stancò e mi chiese di andare a dormire. Effettivamente non avevo più osato o cambiato in modo da tenere la tensione. Le dissi scherzando “eh dai domani ci diamo il cambio”
Lei stette al gioco “Va bene dai.. comunque sei brava, dovresti farlo di lavoro”
Eli si addormentò dopo qualche minuto, io avevo il cuore che batteva all’ impazzata, dovevo liberare tutta la tensione ed eccitazione accumulata.
Mi masturbai con lei di fianco, ripensando solamente a ciò che avevo appena fatto. Fu la prima volta che mi masturbai così bene, sentivo di stare per raggiungere un’orgasmo ma non ce la feci, avevo paura che si svegliasse, ma almeno avevo un po’ placato quella voglia di fare l’amore con lei.

Continua…
scritto il
2025-11-01
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