Il frate
di
clod54
genere
dominazione
Il frate
In un convento di un paese del Molise, nel 1963 cinque frati svolgevano la loro vita ecclesiastica stando a contatto con tutti gli abitanti del posto e dei paese vicini
Il frate superiore era fra Bruno , un uomo carismatico molto seguito da tutti e il fulcro dei fedeli che confessandosi, lo tenevano informato su tutto
Fra Bruno svolgeva catechesi alle donne la sera del venerdì e le più devote si recavano nel convento per svolgere mansioni casalinghe pulendo la chiesa e parti della struttura
Apparentemente tutto procedeva come una normale vita paesana tranquilla e devota, nessuno sospettava quello che realmente si nascondeva dietro quelle mura
Infatti il frate aveva organizzato un giro di prostituzione attirando le donne in difficoltà economiche e anche annoiate e i benestanti signori locali , ma non solo
Era lui che inizializzava le vittime e lo faceva senza forzature e dato che le somme i n gioco erano elevate nessuno si tirava indietro assecondando i suoi voleri
La prima vittima del giro fu Vittoria , una bella signora Istriana, rossa di capelli , alta ,un bel culo e una quarta di seno , sposata con un muratore del luogo conosciuto quando lui svolgeva il servizio militare .
Avevano due figlie , lui lavorava poco e spesso beveva la maltrattava e spesso ricorreva anche alle mani
Bruna era disperata , aveva difficoltà a sfangare la giornata e confessò al frate che non riusciva a far vivere una vita dignitosa alle due ragazze che frequentavano l’istituto magistrale nel vicino paese
Fra’ Bruno utilizzava i fondi del convento prestandole spesso dei soldi e lei gli era molto grata ed ogni volta ripeteva la frase “mi dica cosa posso fare per lei e lo farò”
Il frate era un bell’uomo di 45 anni , alto moro con capelli ricci e soprattutto molto sveglio e intelligente, una cultura in medicina e psicologia rara in quei tempi e grazie a questa che riusciva ad ottemperare alle sue esigenze pecuniarie e corporali
La volta che Vittoria ricevette diecimila lire , lo stipendio del marito era di 20, e con le lacrime agli occhi lo ringraziò per l’ennesima volta e fu allora che lui chiese se poteva seguirlo nei sotterranei del convento .
Lei lo fece senza nemmeno chiedere il motivo
Scesero una decina di scale e varcarono il portone di cui solo lui aveva le chiavi , entrarono in lungo corridoio illuminato da una debole lampadina
Vittoria lo seguiva senza dire nulla , nemmeno quando lui chiuse il portone
- Vieni cara seguimi ti voglio mostrare una cosa
- Che posto è questo?
- Le segrete del convento dove ho accesso solo io, non avrai mica paura?
- No, no con lei sto tranquilla è l’unica persona di cui ho fiducia
Rimase stupefatta quando la fece entrare in una grossa stanza arredata con tappeti , lampadari , in fondo c’era un grosso letto matrimoniale , ma quello che la colpì furono gli armadi a vetro dove dentro si poteva vedere il contenuto
Uno aveva fruste di vario tipo, un altro clisteri , in un altro vari falli in legno di dimensioni differenti
Vittoria guardava allampanata , chiese, ingenuamente, se era l’infermeria poi si ammutolì quando sentì la mano di lui posarsi sul culo e carezzarlo
- Ma frate Bruno cosa sta facendo? Lei è un uomo di fede e poi io…….
- Io sono un uomo e tu una signora che ha bisogno di affetto e di denaro. Io aiuterò te e tu me. Mi dici sempre che sei grata e disposta a fare tutto per me , bene oggi è giunto il momento per vedere se sei sincera se non è così e mi sono sbagliato puoi tornare indietro basta che me lo dici
Non rispose nulla e restò ferma permettendogli di continuare a tastarle il sedere
Lo sentì armeggiare con i bottoni della gonna fino a quando non scivolò l ungo le cosce fino al pavimento
Stava in piedi ferma , ora le lunghe cosce affusolate in mostra e la mutandina dalla quale sbordavano i peli della fica
Lo vide sfilarsi il saio e sotto era nudo fu colpita dal corpo marmoreo e soprattutto dalle dimensioni del cazzo che era grosso di diametro e lungo oltre 20 centimetri
La fece inginocchiare e glielo mise davanti alla bocca facendole sentire l’odore forte
Vittoria conosceva quell ‘odore di poco pulito, il marito non era un grosso igienista ma si limitava a saltarle addosso scopandola o inculandola senza un poco di gentilezza
Restava ferma senza far nulla , alzò lo sguardo verso il frate
- Leccalo e poi mettitelo in bocca per succhiarlo
- Non l’ho mai fatto!
- Non ci vuole molto a capire cosa devi fare devi usare la bocca per farmi contento tienilo con la mano e usa la lingua
Si fece coraggio afferrando il pene rigido lo fece scorrere stringendolo accennando una timida sega
Un lieve contatto, poi un altro avvertendo il sapore acre
Sentì la mano di lui sulla testa e il corpo avvinarsi quel poco per il contatto con le labbra
- Apri la bocca e tira fuori la lingua
- Ma cosa mi vuol far fare?
- Un bocchino, si chiama bocchino
- Ma lo fanno le puttane?
- Non dare retta alle chiacchiere , lo fanno tutte , da piacere
Non le dette il tempo di replicare perchè lo spinse dentro tenendole la testa ferma
- Sei troppo rigida , non devi essere nervosa
Le scopava la bocca , lei era ferma e aveva gli occhi bagnati di lacrime . lo fece ancora per qualche minuto poi la liberò e la fece alzare
- Mi ha fatto peccare , che vergogna da lei non me lo sarei mai aspettata e adesso ?
- Adesso non hai mica finito? Devo punirti per il peccato che hai fatto
- Cosa ? e come? Ma è stato lei a farmi peccare
- Vedi caro nella vita se ricevi devi anche dare oggi tu hai ricevuto un dono in soldi tu devi dare un dono di piacere , per l dono di piacere hai peccato riceverai una punizione
La prese per un braccio e la fece piegare a 90 gradi su un tavolo , con tono minaccioso le disse di non muoversi , sentì scendere le mutande fino a metà cosce avvertì un dito passare sul solco del culo fino alla fica asciutta e tremante
Lo vide allontanarsi e aprire un armadio poi tornare e gli fece vedere il frustino che aveva preso e lo senti strofinare tra il solco del culo e le labbra della fica
- Ti darò cinque colpi , sarà la tua punizione , adesso preparati
Un sibilo e un forte dolore sui glutei gridò alzandosi in piedi
- Rimettiti come stavi e ti ho detto che non devi muoverti
- Fa male , pizzica da morire, fa male basta
- Ubbidisci
Un secondo colpo seguito a rapida successione dal terzo la fece piegare sulle ginocchia fino a farla quasi sedere sul pavimento gridava di smettere e piangeva disperatamente
Fu la mano di lui sul culo a riportarla dritta sulle gambe
Questa volta Vittoria singhiozzando avvertì il dito del frate intrufolarsi nella fica , lo aveva bagnato di saliva e lo aveva spinto dentro
Una reazione di confusione , non ci stava più capendo cosa le stesse accadendo
Dolore e piacere fondersi dentro di lei ed ora viaggiava su una dimensione sconosciuta
Le chiappe bruciavano dal dolore ma quel dito le stava dando una sensazione molto più intensa di quella che si procurava con la masturbazione bagnandosi così tanto che ora quella mano scivolava come se fosse insaponata
Il frate era esperto, le infilò il cazzo delicatamente ma senza interruzioni fino a battere con le palle sui peli di lei che urlò di piacere
Tremava aveva il respiro affannato stava per avere un orgasmo ma lui si sfilò e lei continuava a ondeggiaree come se la stesse ancora scopando , fu allora che gli fece arrivare altre due colpi di frusta facendola contorcere . Ancora una volta piacere e dolore si miscelavano nel suo corpo
Da sola si rimise piegata sul tavolo ,piangeva sommessamente ma questa volta allargò le gambe mentre tutto il corpo ancora fremeva tremando
La penetrò nuovamente mentre lei gridava un siii strozzato in gola . Non aspettava altro che quel cazzo la penetrasse di nuovo per avere un altro orgasmo
Il cazzo lucido di umori scivolava in fica sguazzando tra gli umori densi che emetteva
I peli della fica erano bagnati e brillavano alla luce , anche l’interno cosce erano scolate di umori
Ancora una volta ,per un attimo Vittoria fu liberata da quel grosso cazzo per poi avvertire sul buco del culo una nuova sensazione che nessuno le aveva mai dato la portò in una nuova realtà tanto che fu lei stessa ad allargarsi i glutei con le mani per cercare un contatto più incisivo. Il frate le stava leccando sapientemente l’orifizio anale
Gli fu detto di restare così , di non togliere le mani poi il cazzo tornò ad inzupparsi nella fica fradicia e dopo un paio di colpi poggiarsi sull’ano
La sentì emettere un lamento rauco , un fremito tremante impossessarsi del corpo che ora vibrava, la vide spingere ancora le mani tra le chiappe facendole aprire più che poteva
Una spinta decisa e il cazzo scivolo’ dentro come nella fica
Un grido liberatorio risuonò nella stanza mentre le mani di lei avevano lasciato il culo per aggrapparsi al tavolo in modo di resistere alle spinte possenti che riceveva
- Ti piace?
- Si, siiiiii
- Dove lo hai
- uummm uuu
prese lo scudiscio e gli dette un forte colpo su una natica poi due affondi di cazzo quasi a farle male
- dove lo hai?
- Nel …., nel culo ahhhh
La sodomizzò fino a quando, stremata, gli chiese di smettere
Le liberò il culo , aveva il buco aperto , i muscoli accennavano a richiuderlo, il diametro del cazzo li aveva allentati e la chiusura era rallentata, come se fosse stato un ferro rovente il dito le fu affondato nell’apertura , grido di dolore e scattò in piedi proteggendo il culo con la mano
- La prego basta , ora mi brucia
- Bene lo tolgo ma denudati completamente
- La prego oggi basta
- E io? Non penserai che devo restare in questo stato ?guarda il mio pene come è ancora rigido
Vittoria pensò di fare come faceva con il marito , facendogli una sega ma lui la fermò .
Si tolse anche la maglia mettendo in mostra il bel seno subito palpeggiato dsall’uoimo
- Devi riprendere dall’inizio, sarà la tua bocca a darmi piacere
- Ma me lo ha messo dietro , è sporco potrebbe starci la cacca
- Per questo che devi farlo
Lo vide prendere il frustino e prima che accadesse qual cosa si piegò verso il bacino e si mise il cazzo in bocca di colpo evitando così di captare cattivi odori
Lui afferrandogli i capelli cadenzava il movimento
- Devi lavorare anche con la lingua oltre a succhiare
Sentì lo stelo della frusta poggiarsi sul solco del culo e scorrere tra le chiappe
Ebbe un momento di panico e lui lo capì e allora spinse il cazzo fino alla gola provocandogli un conato e la tosse
Un piccolo colpetto della frusta e gli ordinò di leccargli le palle
Ora con una mano si menava il cazzo mentre con l’altra aveva il comando della testa di Vittoria
- Quando ti dirò , aprirai la bocca e tirerai fuori la lingua, oggi imparerai a conoscere il sapore dell’uomo
La vide fare una espressione preoccupata
- Ti è già passata la carica erotica ?
- Sono stanca la prego
Prese un fallo di legno lo cosparse di vasellina e nonostante le proteste della poverina glielo fece entrare nella fica poi gli disse di non farlo uscire e di tenerlo con la mano
Era inginocchiata sul tappeto a cosce larghe con la mano sulla fica che teneva il fallo
Si portò dietro di lei la baciò dietro alle orecchie mentre manipolava i capezzoli
- Quando ti masturbi cosa ti infili nella fica?
Si vergognava non rispondeva , gradiva quella lingua sul collo ma lui non demordeva voleva la sua totale devozione e voleva umiliarla ripetendo la domanda
- Dimmi , ti metti le zucchine , banane?
Dopo insistenze e qualche colpetto sui glutei confessò che lo faceva con il manico di un mestolo da cucina
- Quindi sai come devi fare ? bene muovilo e grattati anche il grilletto
- Ma mi vergogno!?
Bastò lo sguardo del frate per non andare oltre , chiuse gli occhi e fece quello che gli era stato ordinato
Quando lo sentì riavvicinarsi due dita gli forzarono la bocca in modo che l’aprisse
- Su da brava fuori la lingua e lecca tutto ciò che ti passa vicino
Cominciò con il glande poi il pene fino alle palle
- Ora resta con la bocca aperta e cerca di arrivare a godere , muovi quelle mani fammi sentire come godi devo studiare bene le tue espressioni . Sei molto bella e quando godono le donne lo sono ancora di più
Non tardò , strinse gli occhi e cominciò a respirare con affanno, ci stava ormai un altro orgasmo la stava invadendo
Lui con il cazzo in mano segava facendolo sbattere sulla lingua che questa volta si muoveva infoiata
Sbarrò gli occhi quando fiotti di liquido caldo gli avevano riempito la bocca
Si alzò di scatto andando a sputare in un vaso mentre le risate di lui l’accompagnavano
Le segrete avevano un passaggio che portava direttamente fuori dal convento e Vittoria fu fatta uscire senza che nessuno la vedesse
Fra bruno gli disse che la prossima volta sarebbe entrata direttamente da li e che avrebbe atto in modo di farle avere tanti soldi da poter cambiare vita
Questa volta prima di uscire le fece baciare l’uccello ancora umido di sperma e umori
Lei lo baciò ma volle anche fare una cosa di sua iniziativa , se lo mise tutto in bocca moscio e scappò via
continua
In un convento di un paese del Molise, nel 1963 cinque frati svolgevano la loro vita ecclesiastica stando a contatto con tutti gli abitanti del posto e dei paese vicini
Il frate superiore era fra Bruno , un uomo carismatico molto seguito da tutti e il fulcro dei fedeli che confessandosi, lo tenevano informato su tutto
Fra Bruno svolgeva catechesi alle donne la sera del venerdì e le più devote si recavano nel convento per svolgere mansioni casalinghe pulendo la chiesa e parti della struttura
Apparentemente tutto procedeva come una normale vita paesana tranquilla e devota, nessuno sospettava quello che realmente si nascondeva dietro quelle mura
Infatti il frate aveva organizzato un giro di prostituzione attirando le donne in difficoltà economiche e anche annoiate e i benestanti signori locali , ma non solo
Era lui che inizializzava le vittime e lo faceva senza forzature e dato che le somme i n gioco erano elevate nessuno si tirava indietro assecondando i suoi voleri
La prima vittima del giro fu Vittoria , una bella signora Istriana, rossa di capelli , alta ,un bel culo e una quarta di seno , sposata con un muratore del luogo conosciuto quando lui svolgeva il servizio militare .
Avevano due figlie , lui lavorava poco e spesso beveva la maltrattava e spesso ricorreva anche alle mani
Bruna era disperata , aveva difficoltà a sfangare la giornata e confessò al frate che non riusciva a far vivere una vita dignitosa alle due ragazze che frequentavano l’istituto magistrale nel vicino paese
Fra’ Bruno utilizzava i fondi del convento prestandole spesso dei soldi e lei gli era molto grata ed ogni volta ripeteva la frase “mi dica cosa posso fare per lei e lo farò”
Il frate era un bell’uomo di 45 anni , alto moro con capelli ricci e soprattutto molto sveglio e intelligente, una cultura in medicina e psicologia rara in quei tempi e grazie a questa che riusciva ad ottemperare alle sue esigenze pecuniarie e corporali
La volta che Vittoria ricevette diecimila lire , lo stipendio del marito era di 20, e con le lacrime agli occhi lo ringraziò per l’ennesima volta e fu allora che lui chiese se poteva seguirlo nei sotterranei del convento .
Lei lo fece senza nemmeno chiedere il motivo
Scesero una decina di scale e varcarono il portone di cui solo lui aveva le chiavi , entrarono in lungo corridoio illuminato da una debole lampadina
Vittoria lo seguiva senza dire nulla , nemmeno quando lui chiuse il portone
- Vieni cara seguimi ti voglio mostrare una cosa
- Che posto è questo?
- Le segrete del convento dove ho accesso solo io, non avrai mica paura?
- No, no con lei sto tranquilla è l’unica persona di cui ho fiducia
Rimase stupefatta quando la fece entrare in una grossa stanza arredata con tappeti , lampadari , in fondo c’era un grosso letto matrimoniale , ma quello che la colpì furono gli armadi a vetro dove dentro si poteva vedere il contenuto
Uno aveva fruste di vario tipo, un altro clisteri , in un altro vari falli in legno di dimensioni differenti
Vittoria guardava allampanata , chiese, ingenuamente, se era l’infermeria poi si ammutolì quando sentì la mano di lui posarsi sul culo e carezzarlo
- Ma frate Bruno cosa sta facendo? Lei è un uomo di fede e poi io…….
- Io sono un uomo e tu una signora che ha bisogno di affetto e di denaro. Io aiuterò te e tu me. Mi dici sempre che sei grata e disposta a fare tutto per me , bene oggi è giunto il momento per vedere se sei sincera se non è così e mi sono sbagliato puoi tornare indietro basta che me lo dici
Non rispose nulla e restò ferma permettendogli di continuare a tastarle il sedere
Lo sentì armeggiare con i bottoni della gonna fino a quando non scivolò l ungo le cosce fino al pavimento
Stava in piedi ferma , ora le lunghe cosce affusolate in mostra e la mutandina dalla quale sbordavano i peli della fica
Lo vide sfilarsi il saio e sotto era nudo fu colpita dal corpo marmoreo e soprattutto dalle dimensioni del cazzo che era grosso di diametro e lungo oltre 20 centimetri
La fece inginocchiare e glielo mise davanti alla bocca facendole sentire l’odore forte
Vittoria conosceva quell ‘odore di poco pulito, il marito non era un grosso igienista ma si limitava a saltarle addosso scopandola o inculandola senza un poco di gentilezza
Restava ferma senza far nulla , alzò lo sguardo verso il frate
- Leccalo e poi mettitelo in bocca per succhiarlo
- Non l’ho mai fatto!
- Non ci vuole molto a capire cosa devi fare devi usare la bocca per farmi contento tienilo con la mano e usa la lingua
Si fece coraggio afferrando il pene rigido lo fece scorrere stringendolo accennando una timida sega
Un lieve contatto, poi un altro avvertendo il sapore acre
Sentì la mano di lui sulla testa e il corpo avvinarsi quel poco per il contatto con le labbra
- Apri la bocca e tira fuori la lingua
- Ma cosa mi vuol far fare?
- Un bocchino, si chiama bocchino
- Ma lo fanno le puttane?
- Non dare retta alle chiacchiere , lo fanno tutte , da piacere
Non le dette il tempo di replicare perchè lo spinse dentro tenendole la testa ferma
- Sei troppo rigida , non devi essere nervosa
Le scopava la bocca , lei era ferma e aveva gli occhi bagnati di lacrime . lo fece ancora per qualche minuto poi la liberò e la fece alzare
- Mi ha fatto peccare , che vergogna da lei non me lo sarei mai aspettata e adesso ?
- Adesso non hai mica finito? Devo punirti per il peccato che hai fatto
- Cosa ? e come? Ma è stato lei a farmi peccare
- Vedi caro nella vita se ricevi devi anche dare oggi tu hai ricevuto un dono in soldi tu devi dare un dono di piacere , per l dono di piacere hai peccato riceverai una punizione
La prese per un braccio e la fece piegare a 90 gradi su un tavolo , con tono minaccioso le disse di non muoversi , sentì scendere le mutande fino a metà cosce avvertì un dito passare sul solco del culo fino alla fica asciutta e tremante
Lo vide allontanarsi e aprire un armadio poi tornare e gli fece vedere il frustino che aveva preso e lo senti strofinare tra il solco del culo e le labbra della fica
- Ti darò cinque colpi , sarà la tua punizione , adesso preparati
Un sibilo e un forte dolore sui glutei gridò alzandosi in piedi
- Rimettiti come stavi e ti ho detto che non devi muoverti
- Fa male , pizzica da morire, fa male basta
- Ubbidisci
Un secondo colpo seguito a rapida successione dal terzo la fece piegare sulle ginocchia fino a farla quasi sedere sul pavimento gridava di smettere e piangeva disperatamente
Fu la mano di lui sul culo a riportarla dritta sulle gambe
Questa volta Vittoria singhiozzando avvertì il dito del frate intrufolarsi nella fica , lo aveva bagnato di saliva e lo aveva spinto dentro
Una reazione di confusione , non ci stava più capendo cosa le stesse accadendo
Dolore e piacere fondersi dentro di lei ed ora viaggiava su una dimensione sconosciuta
Le chiappe bruciavano dal dolore ma quel dito le stava dando una sensazione molto più intensa di quella che si procurava con la masturbazione bagnandosi così tanto che ora quella mano scivolava come se fosse insaponata
Il frate era esperto, le infilò il cazzo delicatamente ma senza interruzioni fino a battere con le palle sui peli di lei che urlò di piacere
Tremava aveva il respiro affannato stava per avere un orgasmo ma lui si sfilò e lei continuava a ondeggiaree come se la stesse ancora scopando , fu allora che gli fece arrivare altre due colpi di frusta facendola contorcere . Ancora una volta piacere e dolore si miscelavano nel suo corpo
Da sola si rimise piegata sul tavolo ,piangeva sommessamente ma questa volta allargò le gambe mentre tutto il corpo ancora fremeva tremando
La penetrò nuovamente mentre lei gridava un siii strozzato in gola . Non aspettava altro che quel cazzo la penetrasse di nuovo per avere un altro orgasmo
Il cazzo lucido di umori scivolava in fica sguazzando tra gli umori densi che emetteva
I peli della fica erano bagnati e brillavano alla luce , anche l’interno cosce erano scolate di umori
Ancora una volta ,per un attimo Vittoria fu liberata da quel grosso cazzo per poi avvertire sul buco del culo una nuova sensazione che nessuno le aveva mai dato la portò in una nuova realtà tanto che fu lei stessa ad allargarsi i glutei con le mani per cercare un contatto più incisivo. Il frate le stava leccando sapientemente l’orifizio anale
Gli fu detto di restare così , di non togliere le mani poi il cazzo tornò ad inzupparsi nella fica fradicia e dopo un paio di colpi poggiarsi sull’ano
La sentì emettere un lamento rauco , un fremito tremante impossessarsi del corpo che ora vibrava, la vide spingere ancora le mani tra le chiappe facendole aprire più che poteva
Una spinta decisa e il cazzo scivolo’ dentro come nella fica
Un grido liberatorio risuonò nella stanza mentre le mani di lei avevano lasciato il culo per aggrapparsi al tavolo in modo di resistere alle spinte possenti che riceveva
- Ti piace?
- Si, siiiiii
- Dove lo hai
- uummm uuu
prese lo scudiscio e gli dette un forte colpo su una natica poi due affondi di cazzo quasi a farle male
- dove lo hai?
- Nel …., nel culo ahhhh
La sodomizzò fino a quando, stremata, gli chiese di smettere
Le liberò il culo , aveva il buco aperto , i muscoli accennavano a richiuderlo, il diametro del cazzo li aveva allentati e la chiusura era rallentata, come se fosse stato un ferro rovente il dito le fu affondato nell’apertura , grido di dolore e scattò in piedi proteggendo il culo con la mano
- La prego basta , ora mi brucia
- Bene lo tolgo ma denudati completamente
- La prego oggi basta
- E io? Non penserai che devo restare in questo stato ?guarda il mio pene come è ancora rigido
Vittoria pensò di fare come faceva con il marito , facendogli una sega ma lui la fermò .
Si tolse anche la maglia mettendo in mostra il bel seno subito palpeggiato dsall’uoimo
- Devi riprendere dall’inizio, sarà la tua bocca a darmi piacere
- Ma me lo ha messo dietro , è sporco potrebbe starci la cacca
- Per questo che devi farlo
Lo vide prendere il frustino e prima che accadesse qual cosa si piegò verso il bacino e si mise il cazzo in bocca di colpo evitando così di captare cattivi odori
Lui afferrandogli i capelli cadenzava il movimento
- Devi lavorare anche con la lingua oltre a succhiare
Sentì lo stelo della frusta poggiarsi sul solco del culo e scorrere tra le chiappe
Ebbe un momento di panico e lui lo capì e allora spinse il cazzo fino alla gola provocandogli un conato e la tosse
Un piccolo colpetto della frusta e gli ordinò di leccargli le palle
Ora con una mano si menava il cazzo mentre con l’altra aveva il comando della testa di Vittoria
- Quando ti dirò , aprirai la bocca e tirerai fuori la lingua, oggi imparerai a conoscere il sapore dell’uomo
La vide fare una espressione preoccupata
- Ti è già passata la carica erotica ?
- Sono stanca la prego
Prese un fallo di legno lo cosparse di vasellina e nonostante le proteste della poverina glielo fece entrare nella fica poi gli disse di non farlo uscire e di tenerlo con la mano
Era inginocchiata sul tappeto a cosce larghe con la mano sulla fica che teneva il fallo
Si portò dietro di lei la baciò dietro alle orecchie mentre manipolava i capezzoli
- Quando ti masturbi cosa ti infili nella fica?
Si vergognava non rispondeva , gradiva quella lingua sul collo ma lui non demordeva voleva la sua totale devozione e voleva umiliarla ripetendo la domanda
- Dimmi , ti metti le zucchine , banane?
Dopo insistenze e qualche colpetto sui glutei confessò che lo faceva con il manico di un mestolo da cucina
- Quindi sai come devi fare ? bene muovilo e grattati anche il grilletto
- Ma mi vergogno!?
Bastò lo sguardo del frate per non andare oltre , chiuse gli occhi e fece quello che gli era stato ordinato
Quando lo sentì riavvicinarsi due dita gli forzarono la bocca in modo che l’aprisse
- Su da brava fuori la lingua e lecca tutto ciò che ti passa vicino
Cominciò con il glande poi il pene fino alle palle
- Ora resta con la bocca aperta e cerca di arrivare a godere , muovi quelle mani fammi sentire come godi devo studiare bene le tue espressioni . Sei molto bella e quando godono le donne lo sono ancora di più
Non tardò , strinse gli occhi e cominciò a respirare con affanno, ci stava ormai un altro orgasmo la stava invadendo
Lui con il cazzo in mano segava facendolo sbattere sulla lingua che questa volta si muoveva infoiata
Sbarrò gli occhi quando fiotti di liquido caldo gli avevano riempito la bocca
Si alzò di scatto andando a sputare in un vaso mentre le risate di lui l’accompagnavano
Le segrete avevano un passaggio che portava direttamente fuori dal convento e Vittoria fu fatta uscire senza che nessuno la vedesse
Fra bruno gli disse che la prossima volta sarebbe entrata direttamente da li e che avrebbe atto in modo di farle avere tanti soldi da poter cambiare vita
Questa volta prima di uscire le fece baciare l’uccello ancora umido di sperma e umori
Lei lo baciò ma volle anche fare una cosa di sua iniziativa , se lo mise tutto in bocca moscio e scappò via
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