Il frate cap4 la moglie del medico condotto

di
genere
dominazione

Il frate cap 4 la signora Giulia

La signora Giulia era la moglie del medico condotto del paese , cinquantanni anni grassottella ma un viso stupendo veramente bella
Frate Bruno frequentava spesso lo studio del marito dove gli portava delle creme che lui stesso preparava con le erbe
Spesso il dottore era fuori per le visite a domicilio ed era la signora Giulia che si occupava di riceverlo e pagarlo
Un giorno che erano soli aveva portato una crema che alleviava l’arrossamento della pelle e stava spiegandole come doveva essere somministrata poi da bravo figlio di puttana le disse che andava benissimo anche per i pruriti intimi e la vide arrossire
- Ho detto qualcosa che la imbarazza?
- No, ma mi interessa soprattutto oggi
-
Giulia quella mattina aveva voglia di sesso e dato che il marito soffriva di eiaculazione precoce o non la scopava o quando lo faceva non le dava soddisfazione , fu così che allungò la mano sull’inguine del frate scavalcando ogni pudore e paura di qualsiasi reazione potesse scaturire
Lui , che non aspettava altro, allungò la sua mano sotto la gonna andando direttamente sulla fica dal momento che lei non aveva indossato le mutande , era zuppa di umori
Le infilò due dita dentro e provocandole una contrazione di piacere , prima strinse le cosce ma poi si aggrappò con le braccia alle sue spalle e le divaricò facilitando i movimenti
- Sei un lago
- Ti prego
Gli avrebbe voluto dire prendimi , sfondami , scopami ma anche se non aveva aggiunto altro era stata chiara come un libro aperto
Quando fu nudo lei sgranò gli occhi vedendo le dimensioni del cazzo , fece una esclamazione di stupore , si gettò verso di lui e lo prese tra le labbra
Il frate la guardava e lo fece uscire per vedere la reazione
Giulia con lo sguardo assatanato lo guardò come per implorarlo fu allora che lui gli dette una sberla
Lei sorrise e si rimise in cazzo in bocca
Il frate l’ afferrò per i capelli per staccarla e gli dette ancora una sberla ma questa volta forte , le fece male ma lei smaniò
La fece alzare e le mise un dito nel culo chiedendole se le piacesse
- Siiii ci vado pazza
- Allora ti farai penetrarti anche qui?
- Se non mi farai male , altrimenti non te lo do
Era chiaro che stesse facendo la santarellina al primo appuntamento lui lo intuì subito
La fece voltare e le infilò il cazzo nella fica scopandola per un po’
Si accorse che quando gli dava le pacche sui glutei lei smaniava ma non si ribellava anche quando lui si stese e se la fece venire sopra continuò a batterla facendole le chiappe rosse
Quando gli afferrò i capezzoli la vide cambiare espressione , aumentò il ritmo e li strinse facendole uscire le lacrime ma non chiedeva di smettere, era chiaro che il dolore facesse parte della sua indole allora capì bene come e cosa fare cambiando atteggiamento passando a darle del tu eliminando il termine “signora”
- È ora di incularti, preparati
- Ti prego fai piano , mi piace ma se mi fai male rovini tutto
- Ti metto la crema vedrai che non avrai problemi
Sentì ungersi il forellino poi un dito si intromise dandole piacere e anche quando ne aggiunse altri due, era molto elastica e la crema era efficiente
Fu la volta del cazzo
Entrò senza troppe complicazioni mentre lei non faceva altro che dire
- siiii siiiii così , oh cazzo oh cazzoooo siiiiiiii o cazzo! Non finisce più ,basta, basta non farmi male
godeva come una assatanata finalmente stava avendo l’orgasmo e non uno ma una serie
ormai aveva mollato tutti i muscoli e il grosso cazzo entrava ed usciva senza difficoltà
Giulia stava a pecorina con il culo scavato dal grosso membro , una mano di lui afferrava un capezzolo mentre l’altra schiaffeggiava il culo
Il frate gli aveva detto di toccarsi e lei lo stava facendo procurandosi un ulteriore piacere, anche se questa volta lui gli stava tirando il capezzolo facendole volutamente male
La lasciò sfinita in casa e andò via
Ci furono altri incontri simili ma una volta lei andò in convento e lui la portò nelle segrete, sempre vestita elegantemente sempre con i tacchi alti che mettevano in risalto il culo tondo
- mi fa paura stare qui
- non sei venuta per scoprire cose nuove?
- Non so se ho fatto bene
- Spogliati ti voglio tutta nuda lascia solo le scarpe
Le legò le mani ad una trave sul soffitto facendola stare in piedi al centro della stanza a gambe larghe
Le passò la mano tra le labbra della vagina , era bagnata ma no come al solito aveva un po’ di paura , quella situazione non l’aveva mai provata ed era preoccupata di quello che gli potesse fare
Prese una bottiglietta a fece colare un olio sulla mano poi la passò sulla fica e non ci volle molto per sentirla smaniare di piacere le mise un dito nel culo con l’altra mano e lei piegò leggermente le ginocchia facilitando l’intrusione
Lui allora alternò sfilandolo somministrandole solenni pacche sul culo
Lei gridava ma non chiedeva ne’ il perché e ne’ di smettere poi sentì che aveva infilato quattro dita e solo il pollice era rimasto tra il solco delle chiappe
Emetteva lamenti tra piacere e dolore contraendo i muscoli addominali che le facevano muovere la pancia paffuta
- Ti prego vieni tu , fammi tua se vuoi scioglimi e chiedimi di mettermi come vuoi
- Dimmi cosa vuoi
- Il cazzo , dammi il cazzo ti prego
- Resta così in piedi , scommetto che non sei mai stata sodomizzata così
Sentì il grosso glande poggiarsi sul buco e le dita delle mani del frate afferrare i capezzoli turgidi entrò in una sola spinta mentre li strizzava
Tremò ma senza emettere suoni fino a quando cominciò a dare colpi di ariete che le facevano ballare il culo comunque un po’ di dolore lo procuravano ma lei non chiedeva di smettere o fermarsi come era già accaduto con altre donne, si spinse quasi ad esagerare non poteva non avere dolore ed infatti:
- Piano così mi fai troppo male , mi sfondi
- Stai zitta che è proprio questo che ti piace
- Non così, mi ferisci non spingerlo tutto aaaahhhhhhhh
Questa volta la sentì pisciare sul pavimento e fu la prima volta che Giulia si sentì umiliata
Aveva fatto pipì non solo davanti ad un uomo ma addirittura un frate
- Fermati ti prego guarda cosa mi è scappata la pipì , scusami ma non sono riuscita a trattenermi, che vergogna , scusami
- L’hai fatta tutta ?
- No , non credo
- Bene allora aspetta farai l’altra davanti a me voglio guardare una donna che piscia
- Ma io mi vergogno!
- Meglio, allora la farai sul mio pene e poi ti scoperò
La sciolse e lui si allungò e le disse di mettersi accovacciata sul suo pene con la fica rivolta a lui
La signora Giulia tardava non riusciva a mollare i muscoli per urinare , lui gli prese i capezzoli iniziando a tirarli e torcerli
Gridò e questa volta scaricò la vescica bagnando lo scroto e il pene sotto di lei
Senza dire nulla si abbassò ancora fino ad infilarselo dentro contenta di averlo accontentato
- Ti ho forse detto di scoparti, Troia ? ti ho dato il permesso? Tirati subito su e leccami il cazzo
- Ma è sporco di pipì
- Appunto lo devi pulire altrimenti ti piscio in bocca
Lo guardò ma un paio di ceffoni la svegliarono da un momento di scollegamento mentale facendola precipitare a mettersi il cazzo zuppo in bocca
Aveva l’espressione schifata di disgusto , quel sapore acre non le piaceva e anche l’odore, nonostante fosse la sua urina , non avrebbe voluto continuare ma lui la teneva per i capelli
Quella situazione di sottomissione , nonostante tutto non le dava la volontà di dissociarsi . Lasciava che lui la umiliasse e le facesse anche male , la voglia di sesso era al di sopra delle parti quindi ubbidiva e basta. La signora aveva scoperto che quel tipo di situazione le dava un nascosto perverso senso
Dopo alcuni mesi di questo rapporto il frate doveva trarre i suoi benefici economici e dato che un suo lontano parente che aveva gusti perversi , tanto da aver avuto anche dei problemi con la legge, lo chiamò e gli disse che se avesse voluto aveva trovato la donna giusta per sfogarsi
Concordarono anche una cifra senza sapere che sarebbe stata intascata esclusivamente da padre Bruno , ma al cugino Roberto non importava finalmente poteva sfogare la sua indole e libidine
Decisero il giorno, un martedì alle 17, e come si sarebbe dovuta presentare la signora che ancora era ignara di quanto stessero complottando
La mattina il frate si recò a casa di Giulia e gli diede una busta con dentro due candele
Lei lo guardò immaginando l’uso ma non sapeva effettivamente cosa aveva in mente il frate
Chiese se doveva usarle in quel momento o se fosse stato lui ad inserirle nei suoi buchi ma lui smorzò subito
- Ho un amico , lui sa i tuoi gusti e questa sera ti vuole conoscere . Ti concederai a lui
- Ma io non voglio conoscere nessuno e poi perché gli hai parlato di me
- Perché gli devo un favore e tu sei la persona giusta per farlo
Ci fu una animata discussione poi lui alzò la tonaca mettendo in mostra il pene eretto e lei affamata di cazzo come era non seppe resistere e si inginocchiò per prenderlo in bocca.
Lasciò che si eccitasse ancora di più e quando la mise piegata sul tavolo e fece entrare la cappella nella fica
- Vuoi che lo metta dentro e ti scopo, lo farò solo quando mi dirai che verrai
- sei un bastardo , ti prego spingilo dentro
- mi devi rispondere
- si va bene lo faccio ma adesso fammi contenta , bastardo maile
la scopò poi prima di andare via le dette le istruzioni su come doveva presentarsi lasciandola sconcertata e piagnucolando ripetette ancora una volta, che era un bastardo

All’ora stabilita arrivò al convento ed entrò direttamente dalla porticina che immetteva nelle segrete dall’esterno . All’interno il frate e Roberto, un uomo di cinquantacinque anni robusto e alto l’accolsero ma Roberto volle restare solo con lei
il frate si allontanò raccomandando alla signora di fare la brava
- bene ora che siamo soli puoi spogliarti , so che hai una bella fica piena di peli neri , togliti il vestito intanto e dimmi hai fatto quello che ti ha detto il frate?
- Si , non è stato facile ma l’ho fatto
- Bene prima di toglierti le mutande raccontami , intanto mi spoglio
Raccontò che alle 16,30 aveva chiamato il marito e lo aveva sedotto , gli aveva fatto un pompino per farglielo diventare duro e prima che venisse si era cacciata il cazzo nel culo che appena entrato gli aveva inondato l’intestino, poi una volta sola avevo inserito una candela nel culo ed una nella fica , per non farle uscire aveva messo la mutanda di un costume da bagno che manteneva meglio dato che era elastica
Disse pure che era stato difficile camminare con le candele dentro e che aveva avuto il timore che non sarebbe riuscita a raggiungere il convento
Roberto si era spogliato e ora la signora Giulia aveva la visione del suo cazzo , stava per sfilarsi le mutandine ma lui con tono severo la bloccò
- Chi ti ha detto di mostrare la fica ?
- Ma io pensavo …
- Tu non devi pensare, devi solo fare quello che ti farò fare io
Si portò dietro di lei e strinse la parte posteriore della mutanda facendola entrare tra i glutei , poi cominciò a darle solenni sberle che la facevano ondulare
Dopo sei colpi gli scese l’indumento e vide la parte inferiore delle candele spuntare tra i peli della fica e dal buco del culo
Gli tolse quella del culo e mise la mano nella fica , i peli erano zuppi di umori , cominciò a muovere stando in piedi davanti a lei in modo da poter vedere le espressioni del viso
La vide fare espressioni evidenti ,il piacere stava per sopraffarla era giunto il momento di umiliarla
- Sai perché ho voluto che venissi con il culo pieno della sborra di tuo marito?
Le fece cenno di no con la testa
- Voglio vedere come la tiri fuori , la dovrai cacare davanti a me , hai pisciato prima di venire qui?
- Si
- Meglio così non bagnerai il letto , dovrai impegnarti di più a sforzare i muscoli del culo , adesso mettiti a pecorina e inizia a spingere
Sempre con la candela nella fica manovrata da lui si mise in ginocchiata sul letto
Lui le spinse la testa fino a farla poggiare sul cuscino poi una falange le penetrò il culo
Provò a stringere le chiappe ma ottenne un sonoro ceffone sul culo esposto poi l’altra mano si avvicinò al seno e due dita afferrarono un capezzolo, le fece male da farla gridare e piangere
Le sfilò la candela e la penetrò era giunto il momento di scoparla
- So che ti piace prenderlo dietro ,ma se non tiri fuori la sborra di tuo marito ti farò piangere molto sta a te decidere
Le infilò un dito nel culo e iniziò a muovere le falangi come se volesse grattare
- Oddio così no, mi stimola oddio, potrei sporcare di cacca
Vide il buco dilatarsi cominciò a picchiarla con la mano sulla fica e la incitava a spingere
Fece una scoreggia poi finalmente un filo di sperma giallastro di sporco colò fuori
- Brava , ci voleva tanto? Ora resta così che ti inculo
La senti emettere un rauco e strozzato lamento a bocca chiusa , l’aveva infilata senza un minimo di gentilezza poi la sentì che iniziava a godere , allora cominciò a schiaffeggiarle il culo fino a riempirlo di sborra che ricacciò dal momento che ormai aveva allentato e non controllava più la muscolatura
Il culo aperto e la sborra tracimava fuori. Giulio prese una candela e la mise dentro spingendola tutta dentro come una supposta , la vide riuscire dopo poco allora prese uno dei ceri da altare che era nella stanza e questa volta l’apertura del culo era colmata, gliene fece entrare trenta centimetri e gli disse di che lo doveva tenere dentro fino all’arrivo del frate
Prima di andare via pretese che leccasse il cazzo moscio e lucido di sperma gli disse pure di toccarsi e attese che lo facesse prima di uscire
Quando entrò l’altro la trovò stravolta con il viso di una cagna in calore, occhi lucidi e respiro affannoso stava per avere l’orgasmo ma lui gli prese il polso e fece togliere la mano e lei pianse gridando un nooo di delusione
Si mise dietro di lei si sostituì alla candela poi se la trascinò attaccata al suo corpo fino a quando non fu disteso con lei sopra con la schiena a contatto del corpo
In quella posizione da sotto poteva manovrare sul grilletto e sui seni
Ora era lei che si muoveva su di lui facendo scorrere il cazzo nel culo
Per lui prendere il cero e infilarlo nella fica fu un attimo ora era farcita a dovere smaniava e come se fosse ubriaca ripeteva ala frate
- Sono stata brava? Sei contento di me ? hai visto ho fatto tutto quello che hai voluto , dimmi che sono stata brava . se vuoi lo farò ancora devi solo chiedere sarò la tua schiava
- Mi vuoi leccare il culo?
- Si, si lo faccio per te faccio tutto
Si alzò di scatto e si buttò con la testa tra le gambe del frate fino a toccare con la lingua le crespe dell’ano
Quando il frate gli disse che stava per venire si fiondò sul cazzo accolse tutta la sborra nella bocca poi alzò la testa e aprì la bocca piena , quando lui potette vedere la richiuse e ingoiò tutto
- Devo fare la pipì , vado in bagno o la faccio davanti a te?
- No per oggi basta vai pure a pisciare ma ti lavi a casa così tuo marito potrà sentire l’odore di troia
di
scritto il
2025-09-29
1 . 3 K
visite
1 0
voti
valutazione
7.5
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.