Il frate cap 5 la vedova giovane

di
genere
dominazione

IL FRATE CAP 4 LA VEDOVA

Roberta , una moretta magra di trentatre anni era rimasta vedova con due figli piccoli a carico
Fu la suocera a parlare con fra Bruno affinchè potesse trovarle qual cosa da fare per tirare avanti la famiglia e il marpione non se lo fece chiedere due volte dicendole che l’avrebbe ricevuta in convento gli avrebbe fatto fare dei lavori umili ma che l’avrebbero aiutata
La vecchia signora lo ringraziò e corse a casa della nuora per darle la lieta notizia
Il giorno seguente Roberta gli portò i figli e si recò al convento
Era impacciata quando fu al cospetto del frate che con la sua furbizia la accolse come se fosse stata una che aveva sempre frequentato il convento
Tra le tante cose chiese alla donna da quanto tempo era vedova e lei rispose che era un anno e mezzo e che da allora si era dedicata solo ai figli facendo qualche saltuario lavoro domestico in case di altri
- E mai nessuno ti ha molestato visto che sei così bella?
- Per fortuna no, solo il marito di una mia amica ha tentato ma l’ho respinto
- Non ti piaceva
- No non per questo
- E allora perché? Non ti piace il sesso?
Diventò rossa , smise di parlare poi scoppiò a piangere, gli disse che oltre al dolore della perdita c’era quello di non avere nessuno e lei era giovane e il suo corpo ne risentiva
Il frate la prese tra le braccia e la strinse al suo corpo
- Capisco come è penoso il tuo stato. Ti tocchi? A me puoi dirlo sono un confessore
- Si quando la notte non riesco a dormire lo faccio
- Fai con le mani o usi qualcosa che ti ricorda tuo marito
Pianse ancora di più ma le mani cominciarono a massaggiare la schiena del frate che la teneva sempre stretta a lui e tremante disse che usava il manico di alcuni giravite di diversa grandezza
Fu allora che lui scese una mano lungo i fianchi fino alla fine della gonna , poi la sentì risalire lungo le cosce e posarsi attraverso la mutandina sulla fica
Lo guardò spaventata senza dire nulla , aveva gli occhi sbarrati lo lasciava fare e lui le baciò il viso
- Rilassati ,so io cosa hai bisogno, la vita non può essere sempre quella del dolore , vedrai che dopo starai meglio
Mentre parlava la mano varcò l’elastico e le dita cominciarono a massaggiare il clitoride la sentì fremere e divaricare le gambe si strinse a lui poggiando la testa al suo petto
- La prego aaahhh
- Vuoi che smetta?
- No, la prego
- Ti stai bagnando vuoi che continui?
- Venga lei non ce la faccio più
Lo vide staccarsi da lei e togliere il saio , Roberta sgranò gli occhi quando vide che aveva un cazzo grande il doppio del defunto marito
Le mise una mano sul viso le carezzò una guancia mentre con l’altra afferrò la sua mano portandola sul cazzo eretto, quando sentì che lo aveva afferrato le infilò il pollice in bocca
- Sai cosa devi fare , vero?
Roberta si abbassò inginocchiandosi , senza mollare la presa si portò il cazzo in bocca
La lasciò spompinare , lo faceva con foga e carezzava lo scroto ed ogni tanto scendeva con la bocca per leccare le palle ,
Dopo poco poi l’aiutò ad alzarsi e la fece piegare sul tavolo si mise dietro di lei e dopo aver sollevato la gonna gli scese le mutande e cominciò a leccarle il sesso
Fremeva di piacere , gli umori avevano reso i peli neri della fica lucidi da riflettere con la luce del grosso lampadario
Fu lei stessa ad allargarsi i glutei per facilitarlo e lui potette vedere che aveva il foro anale grande e rugoso
Glielo leccò e lei smaniò ancora di più
- Tuo marito ti penetrava qui?
- Si dopo il secondo figlio quando stava per venire lo metteva li per non farmi rimanere incinta
- Allora ci sei abituata?
- Però era piccolo rispetto al suo
- Ma ti piaceva o no?
- Si le prime volte veramente mi faceva male poi mi ungeva con l’olio e mi piaceva
Le aveva messo il cazzo nella fica e sguazzava dato che era fradicia , era lei che si muoveva dando la cadenza mentre lui già stava pensando di profanarle il culo
In quel momento non aveva la crema a portata di mano allora fece colare molta saliva sul buco mentre la scopava lubrificava l’ano con le dita facendo entrare la falange e lei mugolava di piacere
- Adesso te lo metto anche io qui
- No la prego è troppo grande
- Tu rilassati mica vuoi restare incinta?
- La prego però, piano piano, non mi faccia male, mi promette di fare piano?
Quando il glande superò lo sfintere la vide scattare staccando il corpo dal tavolo ed emise un grido più che di dolore era liberatorio della tensione nervosa
- Dolore?
- La prego faccia piano è enorme
- Fai come prima , muoviti tu inculati da sola
Rimise di nuovo le mani sui glutei e li riallargò poi con espressione di imbarazzo e il volto sudato lo fece entrare per più della metà
Questa volta lui era infoiato e cominciò a scoparle il culo senza entrare oltre, le mise anche una mano sul grilletto e la sentì mugolare di piacere, le inondò l’intestino di sperma caldo
Quando si sfilò le si voltò e si mise in piedi per avvicinarsi e questa volta lo baciò in bocca
Tornò a casa , fra Bruno gli aveva dato dei soldi e una pizza di formaggio e un filone di pane , era appagata finalmente aveva ricevuto un cazzo dopo tanto tempo , e che cazzo!
Gli incontri si ripetettero successivamente quando il frate non era impegnato con le altre donne che controllava e faceva prostituire oltretutto doveva stare attento che non si incontrassero
Roberta ora era appagata sotto un aspetto ma doveva guadagnare per crescere i figli e lo manifestò al frate che gli propose di incontrarsi con una compagnia composta da tre persone
- Ma così devo fare la puttana?
- Ma no che dici. Sono incontri dove ci si diverte si fa sesso e ti guadagni un mucchio di denaro
- E con chi li dovrei avere?
- i tre signori vivono in città , a loro piace fare giochi particolari se non farai la sciocca ti daranno cento mila lire ogni volta , basta che tu li accontenti
- Tutti insieme?
- Si te l’ho detto sono molto legati tra loro e si dividono tutto e poi è una bella cifra per uno solo
- Ho un po’ di paura , mica sono cattivi ?
- Tranquilla fidati, sabato pomeriggio vieni alle sedici , metti un vestito bello e le scarpe con i tacchi
Quando giunse il sabato il frate la portò nelle segrete e la fece entrare nella stanza dove i tre erano seduti a bere del cognac
Roberta quando li vide rimase sconvolta , uno dei tre era una donna , stava per voltarsi per andare via ma il frate la bloccò
- Non fare la sciocca centomila lire è lo stipendio di un mese e poi Enrica è una donna molto carina , non fare stupidaggini, se non ti piace la prossima volta non torni
- Va bene , ma me lo doveva dire senza farmi questa sorpresa
La lasciò con gli ospiti che si presentarono, Aldo era il marito di Enrica , un uomo sulla sessantina grassottello , Oscar aveva quaranta anni , magro e rude , era l’amante di Enrica
Fu lui a spiegarle che erano amici e che Enrica li accontentava entrambi , spesso anche contemporaneamente
Roberta era sempre più in imbarazzo , guardava Aldo e pensava come un marito potesse sopportare di vedere la moglie scopare con un altro, i suoi pensieri furono interrotti quando Enrica , con un sorrisetto ironico , gli si avvicinò e senza alzargli la gonna gli scese le mutande fino alle caviglie poi risalì le mani lungo le cosce e gli scoprì il culo perfettamente tondo mentre i due stavano seduti dalla parte opposta della stanza
- Hai un culo perfetto sei bellissima, adesso facciamogli vedere anche le tette vedrai come si arrapano quei porcelloni
Gli fece scendere le spalline e una alla volta tirò fuori il seno
- vieni fatti vedere da vicino , guardate che fichino di ragazza ha trovato il frate ti ha scopato vero? Lui è un porcellone e poi mi hanno detto che ha un cazzo enorme , è vero?
- Si
- Ma perché sei rossa ? mica è vergogna scopare, adesso è meglio se ti togli i vestiti
Il bel corpo di Roberta era esposto in visione ai tre che restavano seduti guardando quello che Enrica avesse programmato , nuda rivolta con la fica a loro mentre Enrica si era portata dietro di lei dopo essersi spogliata
Accostò il suo corpo a quello della ragazza che avvertì il contatto sui glutei , poi sentì le mani sui fianchi che risalivano lungo il corpo fermandosi sul seno
L’alito di Enrica ora soffiava sul collo di Roberta e sentì la lingua bagnarla dietro un orecchio mentre i capezzoli erano stati fatti prigionieri delle dita dell’aguzzina
Dato che Roberta stava immobile come un sacco di patate sorretto dall’altra, Oscar gli disse di toccarsi di partecipare
Fu Enrica la prima a sollecitarle il grilletto poi gli prese la mano e la fece portare sulla fica
- Adesso continua tu fagli vedere come sei calda
Lo fece ma era ancora troppo tesa , aveva la mano sulla fica si toccava ma con lo sguardo sbarrato guardava i due spettatori
Poi il silenzio fu rotto da un suo ululato e la videro piegarsi sulle ginocchia
Enrica gli aveva infilato a secco due dita nel culo facendole male volutamente
- No così fa male
- Almeno ti svegli , masturbati a fai vedere come godi altrimenti ti metto un altro dito
La stava inculando con le dita mentre l’altra mano le teneva il capezzolo intanto con la bocca era arrivata al contatto con la sua e la lingua stava forzandola
Le strinse il capezzolo e lei la spalancò per gridare , fu soffocata dalla bocca , Aldo disse di baciarla fu allora che le sfilò le dita dal culo e fu lei a masturbarla sapientemente tanto che cominciò a sciogliersi e rispondere alle sollecitazioni abbracciando Enrica e baciandola in bocca come voleva
La fece stendere sul tappeto nuda a gambe aperte poi si mise sulla sua testa si tirò su la gonna , non aveva l’intimo , si accovacciò sul viso e poi si mise in posizione di sessantanove e iniziò a leccarla mentre lei aveva davanti al viso la fica pelosa che gli si posò sulle labbra quando ormai il piacere aveva sopraffatto l’imbarazzo iniziale
Si leccavano a vicenda sotto lo sguardo dei due
Oscar si avvicinò al culo di Enrica e dopo averlo insalivato gli mise un dito nel culo
Senza voltarsi chiese
- Oscar sei tu brutto porco
- Ti sto preparando
- No ti prego oggi nel culo no, ieri mi hai fatto venire l’infiammazione
- Allora sarà più eccitante
Roberta sorrise e con le mani allargò quelle chiappe che ballavano davanti ai suoi occhi e attese di vedere il cazzo entrare appena il glande le entrò, Enrica, emise un lamento da bestia ferita ma subito dopo toccò anche a lei dato che Aldo gli aveva sollevato le gambe e gli entrava nel culo
Una situazione che non rientrava nemmeno nelle sue fantasie di quando si masturbava a pochi centimetri dal suo viso il culo di un'altra donna trafitto da un cazzo e la fica che gli colava sulle labbra . Avvertiva gli odori di entrambi e udiva i rumori dello sfregamento
Il cazzo di Aldo era più o meno grande come quello del defunto marito , a lei piaceva e stava vivendo un momento erotico intenso che gli avrebbe fruttato anche un bel po’ di soldi
Quel pomeriggio dopo appena un ora si era ritrovata ad avere un rapporto lesbico e ad assistere alla sodomizzazione di una donna ma non era ancora finita , Aldo si mise disteso sul tappeto e volle che Roberta si mettesse sopra di lui facendosi penetrare la fica
Lo fece mentre gli altri due guardavano , cominciò a preoccuparsi quando un dito di Enrica le bagnò l’ano con qualcosa , si voltò e vide Oscar con il cazzo eretto che stava per posizionarsi dietro di lei
Provò a protestare e dissuaderlo ma Aldo gli aveva avvolto il corpo con le braccia immobilizzandola e Oscar la infilò con un solo colpo farcendola
I due cazzi dentro di lei le davano una sensazione che si sentì una porca, pensava e nella mente ripeteva di essere una porca lo diceva al punto da non controllarsi e da sussurrarlo
fu ascoltata dagli altri
Enrica prese la palla in balzo e replicò
- Si , è vero, sei proprio una porca, hai un cazzo nella fica ed uno nel culo .
- Per essere la prima volta bisogna dire che la paesanotta ha fame di sesso e quindi bisogna far si che torni a casa soddisfatta
- Bene allora facciamo così, mentre loro ti lavorano i buchi tu mi leccherai la fica
Si mise quasi sopra la testa del marito sporgendo il bacino verso quel viso in mezzo a quello dei due uomini, gli si avvicinò fino a mettere la fica a contatto con la bocca
Oscar che le stava sopra cominciò a sculacciarla ed a incitarla a leccare
Gli spinse la testa verso il bacino dell’altra , quasi a soffocarla
Aldo che stava sotto dette il cambio al suo amico sculacciando lui la povera Roberta che ormai aveva il viso zuppo degli umori della fica che stava avendo un violento orgasmo
Soddisfatta con un dito tra le labbra vaginali si era alzata lasciando campo libero agli amici
Roberta stava quasi alla terza ora di trapanamenti era esausta
Li pregava di smettere o per lo meno di venire, si sentiva bruciare non capendo più se dipendesse dalla fica o dal culo
Oscar ad un tratto si fermò e si sfilò
- Mi ha sporcato di cacca
- Cazzo e adesso che si fa ? – chiese Aldo
- Si deve lavare l’animale – rispose Enrica
L’avevano previsto , tutto quel tempo ad incularla erano sicuri che l’avrebbero stimolata e comunque era quello che volevano
Roberta imbarazzatissima si scusava e voleva andare via , credeva che quell’inconveniente avesse spento la serata invece quelli stavano cacciando la loro perversità nascosta fino a quel momento
Enrica prese Roberta e la fece mettere a gambe larghe sui bordi alti della vasca da bagno , Aldo dietro la teneva in modo che se scivolasse non si sarebbe fatta male Oscar stava preparando qual cosa che non si capiva
Enrica prese il doccino e cominciò a lavarla , la bagnava , le strofinava la mano insaponata sulla fica e tra le chiappe , lei li pregava di smettere avrebbe voluto fare da sola ma Aldo gli aveva fatto passare le braccia sotto le ascelle per sorreggerla mentre con le mani la teneva per i capezzoli
Ricominciarono a tormentarle il culo prima con le dita poi con dei falli di legno imbevuti di olio
Roberta non ce la faceva più quei falli nel cullo mossi a velocità le fecero perdere il controllo dei muscoli , spruzzò un fiotto di pipì che colpì Enrica sul viso , nello stesso tempo il fallo cominciò a riuscire marrone e le feci cominciarono a cadere nella vasca
La stanza era satura di cattivo odore ma ai tre non importava , la donna aveva bagnato una mano nell’infuso di Oscar ed ora stava infilando le dita nel culo sporco e una volta dentro cominciò a muoverle come se volesse grattare le pareti dell’intestino
Fu a quel punto che Roberta cominciò a piangere e gridare di essere lasciata e soprattutto di non muovere la mano come stava facendo l’altra
Aveva svuotato tutto l’intestino ma la mano continuava a stimolarla senza espellere nulla e questo le procurava delle contrazioni e spasmi
Lavata e improfumata venne riportata nel salone , le dissero che doveva affrontare l’ultima prova
Roberta chiedeva di smettere ma Oscar gli ricordò che i soldi in gioco erano tanti e se li voleva doveva sottostare fino a quando tutti e tre fossero appagati
Rassegnata smise di piangere ma solo per poco dato che Enrica si era seduta su una poltrona a cosce aperte e faceva sporgere il bacino fuori della seduta
- Vieni a leccarmi la fica , così la prossima volta impari a non pisciarmi in faccia
Cercò di dire che lei non voleva e che non lo aveva fatto apposta ma Oscar prendendola per i capelli la trascinò fino a farle immergere il viso tra i peli pubici , poi un altro grido straziante, gli aveva rimesso il cazzo nel culo e lo tenne fino a quando non lo riempì di sperma
Aldo che intanto si stava facendo spompinare dalla moglie, appena vide Oscar uscire dal culo prese il suo posto ma fortunatamente venne subito
- Fai venire anche a me , mentre mi lecchi metti mi un dito nella fica ed uno nel culo, ecco così brava , lecca e muovi , siii così, così brava , vengo vengoooooo oohh che maiala che sei comunque sei brava il mese prossimo ti faremo cercare sarà ancora più bello


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scritto il
2025-10-01
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