Lavoro di notte 2
di
Il bianco
genere
dominazione
Il lavoro non era complicato, essere usato stava diventando una consuetudine e stavo ricevendo continuamente mance e apprezzamenti dai clienti. Sapevo ormai come stimolarli eccitarli e farli godere velocemente. Avevo dei clienti soliti ma a volte ero io a scieglierli o a provocarli. Altre volte dovevo subire da uomini che mi facevano ribrezzo. Venivano dei nigeriani, facevano gli ambulanti e una volta la settimana erano proprio davanti al bar. Ambedue alti, uno piu giovane forse sui 30 anni, l'altro sopra i 50. Il piu maturo, muscoloso con un po di pancia, con grandi mani, volgare, metteva semore le mani sul suo cazzo, come a voler far vedere quanto fosse grosso. Tirava fuori la lingua. Mi toccava il culo. Come uomo mi dava fastidio solo a vederlo. Mi dava un senso di sporco, dava fastidio anche a vederlo mangiare, si ingozzava e beveva birre e birre . Uns volta quando uscivo dal magazzino me lo trovai davanti mi bloccò al muro. Mi baciò con quelle labbra pronunciate e gonfie, mi succhiava le labbra. Mi spinse la lingua in bocca...non potevo liberarmi...mi spinse dentro il magazzino, non volevo mi dette uno schiaffo sonoro in viso. Restai di stucco, apri i suoi pantaloni tirò fuori un cazzo mai visto per le dimensioni. Tozzo la sua cappella era tutta fuori, vide il mio timore ma anche che non riuscivo a non guardarlo. Ti piace vero, piace a tutti lo so. Vedrai che non ne potrai fare a meno. Toccalo ho voglia di una troietta bianca. Me ne restai bloccato dove ero, mi prese per un braccio stava per colpirmi ancora ma lo bloccai ti prego non mi colpire...lo presi in mano , lo presi con ambedue le mani, sarà stato 30 cm, mi cresceva tra le mani, la sua cappella sembrava aprirsi davanti a me.. mi guardava, ti piace troietta dillo , io hai un cazzo grosso, bello, mi mette paura. Me lo sbatteva sul viso, troietta non ne potrai fare a meno, apri la bocca, iniziai a leccarlo, il sapore dominante era di piscjo. Mi dava fastidio, mi strinse il naso, aprii la bocca me lo spinse dentro. Succhialo troia succhialo e toccalo, fai la brava, leccami le palle, succhia una palla alla volta, non smettere di muovere le mani ,leccami il buco del culo, mi teneva per il collo mi spinse sotto...leccalo che mi piace, puliscimi il culo, era veramente uno schifo, lo smanettavo e gli leccavo il buco del culo. Poi me lo mise di nuovo in bocca. Succhia troia, succhia e segalo non godeva mai, mi stava affogando. Mi disse troietta spingi le tue dita dentro il buco del culo. Lo avevo bagnato, spinsi dentro un dito poi 2, grugniva come un animale mi stava scopando la bocca. Mi bloccò la testa cominciò a sborrare, mi veniva da vomitare per quanta ne aveva, lo tirò fuori, lecca tutto e continuava a sborrare.. riuscìi ad ingoiare tutto , me lo fece leccare altri 5 minuti. Mi diceva vedrai quanto ti piacerà prenderlo in culo.. mi fece calare i pantaloni inizio' a segarmi, ero già eccitato, che bel cazzo che hai pensavo avessi un cazzetto da femminuccia. Mi fece sborrare sulla sua mano, poi me la mise davanti alla bocca leccala ..mi fece leccare tutta la mia sborra... si chiuse i pantaloni. Mi dette 50€ brava te li sei meritati. Ripresi fiato, mi lavai e tornai a lavorare. Tornò piu tardi, con una busta. Torno mercoledì prossimo, depilati e fatti trovare con indosso questi ... un perizoma di pizzo e autoreggenti nere. Ne parlai con mia sorella, non volevo tornare a lavoro. La sera prima lei mi depilo' le gambe, tra le gambe, mi mise una crema , era così delicata. Mi eccitava farmi coccolare da lei. Mi fece provare le autoreggenti, e le mutandine, sorrideva. Certo che sei veramente una bella fica e sorrideva. Peccato che hai questi 20 cm che nom stanno dentro le mutandine. C'è solo un modo per farcelo stare. Mi tolse le calze ed il perizoma. Altrimenti potremmo rovinarli. Iniziò a baciarmi, a toccarmi ed io a lei. Era bello questo momento di intimità di piacere. Lo Abbiamo fatto con amore, con passione, il padrino ci trovò così. Ubriaco si calò i pantaloni,sul nostro letto la prese per i capelli, gli mise il cazzo moscio davanti alla bocca succhialo, lei remissiva lo fece, era eccitante guardarla, lo faceva con passione, brava le diceva, il cazzo era duro, venoso. Sapevo come era, mi disse tu che fai guardi solo, succhialo anche tu. Siete le mie puttane. Poi volle prendere lei, la scopo' con irruenza gli sborro' sulla pancia si rivolse a me leccala tutta...fai qualcosa. Il giorno dopo lei mi aiutò con le autoreggenti , indossai le mutandine i soliti jeans e andai a lavorare. Cosi vestito mi sentivo eccitato. I nigeriani erano già al loro banco, appena mi vide mi fece cenno di andare da lui. Mi avvicinai mi disse ti sei preparata.. risposi si. Mi fece andare dentro il furgone. Apri i pantaloni, li calai un po e ambedue sorrisero. Andai a lavorare. Dopo qualche ora , arrivo', mangiò e bevve una birra. Parlò com il titolare che venne diretto da me, vai in ufficio e aspetta...
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