Lavoro di notte

di
genere
incesti

Dopo la morte di mamma io 19 anni e mia sorella 28 siamo rimasti a vivere con il compagno della mamma ,sin da piccolo si è preso cura di noi. Lui emigrato dal Marocco per avere i documenti si era unito alla mamma. A volte esagera con il bere e non è facile da gestire. Fa lavori saltuari e spende tutto quello che ha per bere o per le puttane..quando è senza denaro... cerca noi...per le sue voglie.. non solo con mia sorella... che ormai è succube e sottomessa.. ma ancora minorenne ha preso anche me. .prima solo obbligando a farlo godere con le mani con la bocca... poi mi ha proprio sodomizzato mentre ero a letto a dormire. Mi ha spalmato una crema spingendo 2 dita dentro poi immediatamente mi ha sverginato con un solo colpo...mi ha scopato con irruenza. Mi ha fatto male anche se poi ho provato piacere e ho goduto senza accorgermene. Mia sorella poi mi ha raggiunto in camera, mi ha carezzato, baciato con delicatezza, mi ha messo una crema sul buchetto dolorante..le sue attenzioni mi hanno fatto di nuovo tornare in erezione. Con delicatezza, inizio a toccarmi, a baciarmi poi venne sopra di me e mi scopo'. La sera stessa,ero stato sverginato ovunque. Naturalmente non fu l unica volta. Lui mi portò da un suo amico, anch'esso arabo, aveva un bar vicino la stazione. Se vuoi studiare devi mantenerti gli studi e aiutare la famiglia. Eravamo in un ufficio dietro il bar, il mio patrigno gli disse è un bravo ragazzo non farà storie, è obbediente. Lo puoi usare è già svezzato. Mi disse fai il bravo fai vedere come sei obbediente e rispettoso. Il titolare apri la patta dei pantaloni vieni ragazzo avevo giusto voglia. Il patrigno mi fece inginocchiare mi trovai quel cazzo lungo e grosso con una cappella pronunciata, me lo sbatteva sulle labbra. Me lo spinse dentro, puzzava di piscio. Lo succhiai divenne subito duro, mi fece girare appoggiato alla scrivania, mi calò pantaloni e mutande lo appoggio al mio buchetto e lo spinse tutto dentro. Mi scopo davanti al mio patrigno a lungo mi elogiava che troia mi hai portato. Il mio patrigno eccitato me lo mise in bocca. Ero pieno della loro sborra in viso e nel culo. Ero assunto. Entravo alle 19 e uscivo alla chiusura. La clientela era quasi tutta araba o extracomunitari. Mangiavano ma soprattutto bevevano.allungavano le mani come se fossi una donna. Il titolare a qualcuno permetteva di piu, probabilmente lo pagavano. Mi diceva portalo in ufficio o vai con lui in bagno.. a volte una volta a sera a volte 2 e se aveva voglia anche lui dopo il lavoro anche 3. A volte solo un pompino a volte volevano il mio culo. La moglie del titolare sapeva, una donna con forme importanti,lui mi scopava anche davanti alla moglie.. iniziò anche lei a volere le mie attenzioni, a usarmi si vendicava su di me per le attenzioni di suo marito. Godeva di me a maltrattarmi ad umiliarmi. Mi sputava in viso, in bocca. Si faceva leccare mentre pisciava. Mi colpiva ..solo mia sorella mi dava cura e passione...
scritto il
2025-06-23
5 . 3 K
visite
3 7
voti
valutazione
6.8
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.