Cap.3 in montagna con Rossella
di
Mato
genere
esibizionismo
È una bella giornata di primavera, il sole scalda, la natura si sta risvegliando, e con ROSSELLA riusciamo ad avere un pomeriggio libero per fare ciò che ci piace tanto… scopare.
Decidiamo di fare qualcosa di diverso, saliamo in auto e ci dirigiamo verso l’Appennino toscano.
ROSSELLA ha un vestitino primaverile a fiori che gli lascia scoperte le gambe sopra il ginocchio e avvolgendogli il culo sodo, il generoso seno preme sul tessuto evidenziando i capezzoli turgidi. Guido con una mano sulla sua coscia accarezzando la pelle liscia delle cosce arrivando a lambire il pube, percepisco la sua eccitazione mentre lei saggia con la mano la mia erezione.
Arriviamo sui verdi pascoli appenninici e ci fermiamo nei pressi di un prato con un bel panorama e, muniti di telo per sdraiarci, ci incamminiamo.
All’orizzonte non si vede anima viva, solo in lontananza un gregge di pecore che pascola pacificamente.
Prima di distenderci svuotiamo le vesciche, ROSSELLA si accuccia e, visto che non indossa l’intimo, rilascia subito un copioso getto di urina. La scena mi eccita e anch’io piscio mentre lei mi guarda.
Ci accomodiamo sul telo e, senza perdere tempo, iniziamo a baciarci. La mia mano scende tra le sue gambe trovandola abbondantemente bagnata, ROSSELLA mi libera il cazzo dai pantaloni cominciando a segarmi lentamente. Dopo un ultimo sguardo per sincerarsi che non ci sia nessuno nelle vicinanze ci liberiamo dai vestiti e rimaniamo nudi.
ROSSELLA mi prende il cazzo in bocca dedicandosi a un fantastico pompino, la saliva cola dalla sua bocca e mi bagna le palle. Mi godo lo spettacolo del membro che scompare tra le sue labbra carnose, poi mi sdraio e la sposto su di me cosicché, mentre continua a succhiarmelo, io la possa leccare. È già molto bagnata, i suoi umori mi gocciolano in bocca, continuo fino a fargli raggiungere un forte orgasmo, durante il quale mi preme la passera sulla bocca quasi soffocandomi.
ROSSELLA, eccitatissima, si gira e, mentre mi bacia, si impala sopra di me iniziando a scoparmi con foga… io mi godo lo spettacolo delle sue tettone che sballonzolano sopra di me…, presi dalla scopata non ci siamo accorti che, vicino al gregge visto poco prima, ci sono due uomini che guardano verso di noi. In lontananza si può intuire che uno è molto giovane e l’altro anziano, con luna folta barba bianca, sembra il nonno di Heidi. ROSSANA mi guarda dicendomi: “ora gli faccio vedere come ti scopo”. Essere guardata è una delle sue fantasie e la lascio fare, aumenta il ritmo, riprende a scoparmi sempre più forte, con il culo mi schiaccia le palle e poco dopo viene scossa da un poderoso orgasmo, sento i suoi umori che mi colano fino all’ano. Esausta di accascia su di me, con il cazzo duro ancora dentro.
Quando si stacca dal mio torace, con non poco stupore, ci accorgiamo che i due uomini, visti prima, sono a circa due metri da noi, completamente nudi, che ci stanno guardando.
Quello più anziano ha capelli lunghi e barba bianca, corpo massiccio e muscoloso, una pancia prominente e un pene non molto lungo ma largo come una lattina, che punta dritto verso ROSSELLA, e due palle grosse come quelle di un verro, il tutto contornato da una peluria bianca; il ragazzo, poco più che adolescente, ha il volto dai lineamenti gentili, capelli lisci castani, il corpo magro e glabro come il pene, lungo e grosso incurvato verso l’alto con due testicoli grossi come palle da tennis, che su quel fisico esile fa quasi impressione, .
È l’uomo più anziano a prendere la parola, si scusa per la loro presenza giustificandosi di non aver resistito dalla tentazione di vedere da vicino quel meraviglioso spettacolo, non avendo mai visto donna più bella e sensuale, aggiungendo inoltre che il nipote è la prima volta che vede una ragazza nuda. Si fa coraggio e prosegue confessando che da tanto tempo non assapora una femmina e si accontenterebbe solo di leccare la passera della mia donna.
Lei mi guarda, la situazione un po’ la eccita, ma non sa che fare, anch’io sono un po’ spiazzato. Dopo qualche attimo di smarrimento faccio a ROSSELLA un cenno di assenzo. Lei si mette a pecorina, inarca la schiena, aprendo il suo bocciolo, mi bacia e aspetta la lingua di quello sconosciuto.
Il vecchio si inginocchia dietro di lei e, tenendo aperte le chiappe con le grosse mani callose, comincia a leccarle la passera con avidità, La lingua sapiente dell’uomo e la barba che sfrega sulle natiche provocano a ROSSELLA un intenso orgasmo. Il nonno, compiaciuto, si tira su e avvicina la grossa cappella alle grandi labbra gonfie ed umide e, come promesso, masturbandosi senza penetrarla. ROSSELLA sentendo quel grosso membro che le sfiora la passera non resiste e, con mossa repentina, si impala sul grosso cazzo. Mi guarda sbarrando gli occhi, evidentemente non aveva valutato bene il calibro del vecchio, ma ormai è troppo tardi l’uomo le ha già afferrato i fianchi con una salda presa.
Comincia a sbatterla con foga… la pancia gli sbatte sulle grosse chiappe di ROSSELLA che urla... sembrerebbe quasi una violenza sessuale se non fosse che, dopo poco, le urla diventano gemiti di piacere. Vedere la mia donna sfondata così mi sconvolge ed ancor di più sentirla godere come una cagna in calore. L’uomo emette un suono che sembra un grugnito ed inizia a sborrarle dentro… è talmente tanto che ad ogni spinta fiotti di sperma bianco e denso spruzzano fuori dalla fica di ROSSELLA. Quando sfila il cazzo, che ormai ha perso consistenza, ROSSELLA ha un sospiro di sollievo, e un abbondante colata di latte bianco e denso esce dalla sua passera. L’uomo, soddisfatto, si alza, raggiunge i suoi pantaloni, che aveva tolto poco prima, prende un fazzoletto bianco e, dopo aver ripulito il sesso di R, le dà un bacio sulla chiappa e si allontana.
Il giovane ragazzo, rimasto immobile ad assistere alla scena, ha ancora una poderosa erezione con il pene che sembrerebbe di marmo se non fosse per il liquido trasparente che fuoriesce dalla cappella rendendola lucida.
Anche la mia erezione non è niente male, ROSSELLA toccandomi il cazzo, aspetta anche in questo caso che io gli dia il consenso. Anche questa volta faccio un cenno di approvazione e lei si gira verso il ragazzo invitandolo ad avvicinarsi. Adesso quel cazzo maestoso è vicino al dolce viso di ROSSELA, con una mano, soppesa i grossi testicoli, come per stabilire quanto liquido possano contenere, afferra il cazzo e se lo porta alla bocca, lecca il dolce liquido ripulendo la cappella, poi avvolge con le carnose labbra quell’asta, che a malapena gli entra in bocca, iniziando un lento pompino.
La sua bocca sa come far godere un uomo e poco dopo sente le contrazioni dell’orgasmo di lui che sta per arrivare. Fa in tempo a togliere il glande di bocca, ed indirizzarlo verso il seno, che una serie di potenti schizzi la colpiscono ricoprendole interamente le tette di sperma bollente.
Il giovane è in estasi e ROSSELLA, sorpresa da quella quantità di liquido bollente, rimane immobile. L’erezione di lui non accenna a scendere, ROSSELLA mi guarda dicendomi: “adesso tocca a te…”
In effetti quel bel cazzo giovane mi fa gola, ma viste le dimensioni sono un po' titubante.
Mi faccio coraggio e mi metto a pecorina aspettando di essere sfondato. ROSSELLA mi lecca il culo insalivandolo abbondantemente, fa avvicinare il ragazzo che si inginocchia dietro di me. Lei afferra quell’asta impressionante e la indirizza verso il mio buchetto. Sento la grossa cappella premere, piano piano si fa strada riempiendomi completamente, è enorme e mi fa male. Piano piano le mie pareti si adattano a quel corpo estraneo, mentre lui inizia ad incularmi. Per fortuna non ci mette molto a raggiungere il piacere scaricandosi dentro il mio intestino. Spingo fuori quel grosso salame, come se stessi cacando, esce insieme ad una quantità di sborra impressionante, una volta liberato il retto sento l’aria fresca entrare dentro il mio sfintere allargato.
Il ragazzo ed il vecchio appagati ringraziano e ritornano verso il loro gregge.
Rimasi soli, pieni del liquido di quei due estranei, e ancora eccitati, ci baciamo a lungo, poi Rossella mettendosi a pecorina dice: “adesso tocca a me…vienimi nel culo…”
Non me lo faccio ripetere, dopo avergli insalivato il buchetto, la penetro inculandola lentamente. Lei si rilassa e, toccandosi la passera, viene… le sue contrazioni mi fanno sborrare.
Esausti e appagati ci godiamo il tiepido sole di montagna.
Decidiamo di fare qualcosa di diverso, saliamo in auto e ci dirigiamo verso l’Appennino toscano.
ROSSELLA ha un vestitino primaverile a fiori che gli lascia scoperte le gambe sopra il ginocchio e avvolgendogli il culo sodo, il generoso seno preme sul tessuto evidenziando i capezzoli turgidi. Guido con una mano sulla sua coscia accarezzando la pelle liscia delle cosce arrivando a lambire il pube, percepisco la sua eccitazione mentre lei saggia con la mano la mia erezione.
Arriviamo sui verdi pascoli appenninici e ci fermiamo nei pressi di un prato con un bel panorama e, muniti di telo per sdraiarci, ci incamminiamo.
All’orizzonte non si vede anima viva, solo in lontananza un gregge di pecore che pascola pacificamente.
Prima di distenderci svuotiamo le vesciche, ROSSELLA si accuccia e, visto che non indossa l’intimo, rilascia subito un copioso getto di urina. La scena mi eccita e anch’io piscio mentre lei mi guarda.
Ci accomodiamo sul telo e, senza perdere tempo, iniziamo a baciarci. La mia mano scende tra le sue gambe trovandola abbondantemente bagnata, ROSSELLA mi libera il cazzo dai pantaloni cominciando a segarmi lentamente. Dopo un ultimo sguardo per sincerarsi che non ci sia nessuno nelle vicinanze ci liberiamo dai vestiti e rimaniamo nudi.
ROSSELLA mi prende il cazzo in bocca dedicandosi a un fantastico pompino, la saliva cola dalla sua bocca e mi bagna le palle. Mi godo lo spettacolo del membro che scompare tra le sue labbra carnose, poi mi sdraio e la sposto su di me cosicché, mentre continua a succhiarmelo, io la possa leccare. È già molto bagnata, i suoi umori mi gocciolano in bocca, continuo fino a fargli raggiungere un forte orgasmo, durante il quale mi preme la passera sulla bocca quasi soffocandomi.
ROSSELLA, eccitatissima, si gira e, mentre mi bacia, si impala sopra di me iniziando a scoparmi con foga… io mi godo lo spettacolo delle sue tettone che sballonzolano sopra di me…, presi dalla scopata non ci siamo accorti che, vicino al gregge visto poco prima, ci sono due uomini che guardano verso di noi. In lontananza si può intuire che uno è molto giovane e l’altro anziano, con luna folta barba bianca, sembra il nonno di Heidi. ROSSANA mi guarda dicendomi: “ora gli faccio vedere come ti scopo”. Essere guardata è una delle sue fantasie e la lascio fare, aumenta il ritmo, riprende a scoparmi sempre più forte, con il culo mi schiaccia le palle e poco dopo viene scossa da un poderoso orgasmo, sento i suoi umori che mi colano fino all’ano. Esausta di accascia su di me, con il cazzo duro ancora dentro.
Quando si stacca dal mio torace, con non poco stupore, ci accorgiamo che i due uomini, visti prima, sono a circa due metri da noi, completamente nudi, che ci stanno guardando.
Quello più anziano ha capelli lunghi e barba bianca, corpo massiccio e muscoloso, una pancia prominente e un pene non molto lungo ma largo come una lattina, che punta dritto verso ROSSELLA, e due palle grosse come quelle di un verro, il tutto contornato da una peluria bianca; il ragazzo, poco più che adolescente, ha il volto dai lineamenti gentili, capelli lisci castani, il corpo magro e glabro come il pene, lungo e grosso incurvato verso l’alto con due testicoli grossi come palle da tennis, che su quel fisico esile fa quasi impressione, .
È l’uomo più anziano a prendere la parola, si scusa per la loro presenza giustificandosi di non aver resistito dalla tentazione di vedere da vicino quel meraviglioso spettacolo, non avendo mai visto donna più bella e sensuale, aggiungendo inoltre che il nipote è la prima volta che vede una ragazza nuda. Si fa coraggio e prosegue confessando che da tanto tempo non assapora una femmina e si accontenterebbe solo di leccare la passera della mia donna.
Lei mi guarda, la situazione un po’ la eccita, ma non sa che fare, anch’io sono un po’ spiazzato. Dopo qualche attimo di smarrimento faccio a ROSSELLA un cenno di assenzo. Lei si mette a pecorina, inarca la schiena, aprendo il suo bocciolo, mi bacia e aspetta la lingua di quello sconosciuto.
Il vecchio si inginocchia dietro di lei e, tenendo aperte le chiappe con le grosse mani callose, comincia a leccarle la passera con avidità, La lingua sapiente dell’uomo e la barba che sfrega sulle natiche provocano a ROSSELLA un intenso orgasmo. Il nonno, compiaciuto, si tira su e avvicina la grossa cappella alle grandi labbra gonfie ed umide e, come promesso, masturbandosi senza penetrarla. ROSSELLA sentendo quel grosso membro che le sfiora la passera non resiste e, con mossa repentina, si impala sul grosso cazzo. Mi guarda sbarrando gli occhi, evidentemente non aveva valutato bene il calibro del vecchio, ma ormai è troppo tardi l’uomo le ha già afferrato i fianchi con una salda presa.
Comincia a sbatterla con foga… la pancia gli sbatte sulle grosse chiappe di ROSSELLA che urla... sembrerebbe quasi una violenza sessuale se non fosse che, dopo poco, le urla diventano gemiti di piacere. Vedere la mia donna sfondata così mi sconvolge ed ancor di più sentirla godere come una cagna in calore. L’uomo emette un suono che sembra un grugnito ed inizia a sborrarle dentro… è talmente tanto che ad ogni spinta fiotti di sperma bianco e denso spruzzano fuori dalla fica di ROSSELLA. Quando sfila il cazzo, che ormai ha perso consistenza, ROSSELLA ha un sospiro di sollievo, e un abbondante colata di latte bianco e denso esce dalla sua passera. L’uomo, soddisfatto, si alza, raggiunge i suoi pantaloni, che aveva tolto poco prima, prende un fazzoletto bianco e, dopo aver ripulito il sesso di R, le dà un bacio sulla chiappa e si allontana.
Il giovane ragazzo, rimasto immobile ad assistere alla scena, ha ancora una poderosa erezione con il pene che sembrerebbe di marmo se non fosse per il liquido trasparente che fuoriesce dalla cappella rendendola lucida.
Anche la mia erezione non è niente male, ROSSELLA toccandomi il cazzo, aspetta anche in questo caso che io gli dia il consenso. Anche questa volta faccio un cenno di approvazione e lei si gira verso il ragazzo invitandolo ad avvicinarsi. Adesso quel cazzo maestoso è vicino al dolce viso di ROSSELA, con una mano, soppesa i grossi testicoli, come per stabilire quanto liquido possano contenere, afferra il cazzo e se lo porta alla bocca, lecca il dolce liquido ripulendo la cappella, poi avvolge con le carnose labbra quell’asta, che a malapena gli entra in bocca, iniziando un lento pompino.
La sua bocca sa come far godere un uomo e poco dopo sente le contrazioni dell’orgasmo di lui che sta per arrivare. Fa in tempo a togliere il glande di bocca, ed indirizzarlo verso il seno, che una serie di potenti schizzi la colpiscono ricoprendole interamente le tette di sperma bollente.
Il giovane è in estasi e ROSSELLA, sorpresa da quella quantità di liquido bollente, rimane immobile. L’erezione di lui non accenna a scendere, ROSSELLA mi guarda dicendomi: “adesso tocca a te…”
In effetti quel bel cazzo giovane mi fa gola, ma viste le dimensioni sono un po' titubante.
Mi faccio coraggio e mi metto a pecorina aspettando di essere sfondato. ROSSELLA mi lecca il culo insalivandolo abbondantemente, fa avvicinare il ragazzo che si inginocchia dietro di me. Lei afferra quell’asta impressionante e la indirizza verso il mio buchetto. Sento la grossa cappella premere, piano piano si fa strada riempiendomi completamente, è enorme e mi fa male. Piano piano le mie pareti si adattano a quel corpo estraneo, mentre lui inizia ad incularmi. Per fortuna non ci mette molto a raggiungere il piacere scaricandosi dentro il mio intestino. Spingo fuori quel grosso salame, come se stessi cacando, esce insieme ad una quantità di sborra impressionante, una volta liberato il retto sento l’aria fresca entrare dentro il mio sfintere allargato.
Il ragazzo ed il vecchio appagati ringraziano e ritornano verso il loro gregge.
Rimasi soli, pieni del liquido di quei due estranei, e ancora eccitati, ci baciamo a lungo, poi Rossella mettendosi a pecorina dice: “adesso tocca a me…vienimi nel culo…”
Non me lo faccio ripetere, dopo avergli insalivato il buchetto, la penetro inculandola lentamente. Lei si rilassa e, toccandosi la passera, viene… le sue contrazioni mi fanno sborrare.
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