Cap.1 La sorpresa di Rossella
di
Mato
genere
pissing
Rossella, 35 anni, bel viso dai lineamenti sud americani, bocca carnosa, fisico armonioso, quarta misura di seno, gambe toniche e un bel culo, grosso e sodo.
La nostra relazione dura molto tempo ed abbiamo sempre avuto un’intesa sessuale unica, nella quale ci sentiamo liberi di dare sfogo alle nostre fantasie.
Prima di vederci mi invia un messaggio: “oggi ti faccio una sorpresa…”. Nei nostri incontri abbiamo sperimentato un po' di tutto, per quanto riguarda il sesso, quindi la cosa mi incuriosisce molto e il solo pensiero mi provoca una possente erezione… chissà cosa avrà in serbo…
Ci incontriamo nel mio appartamento, lei è bellissima, ha un vestitino leggero che lascia poco spazio all’immaginazione… il grosso seno viene a malapena contenuto dalle spalline e la forma del sedere è delineata dal leggero tessuto a fiori. Io sono in pantaloncini, senza niente sotto, e la mia erezione è già evidente... lei osserva il mio fisico massiccio con quel lieve imbarazzo che caratterizza sempre i primi istanti dei nostri incontri.
Ci guardiamo sentendo l’attrazione crescere… ci baciamo e le nostre lingue si intrecciano in un bacio profondo e con tanta saliva.
Rossella mi afferra il cazzo duro tirandolo fuori dai pantaloni e, mentre con una mano mi massaggia i testicoli gonfi con l’altra inizia una lenta sega.
Non resisto e la spingo contro il banco della cucina, la faccio girare e gli alzo il vestitino ,scoprendo il suo magnifico culo… è senza intimo, con le mani allargo le natiche e inizio a leccargli la fica che trovo già bagnatissima… assaporo i suoi umori e poi mi dedico al suo buchetto… spingo la lingua dentro facendomi strada nonostante li sia molto stretta… torno a leccare la fica gocciolante, sento Rossella gemere e le gambe tremano… è il segnale che sta per venire… difatti, poco dopo, mi esplode in bocca con un intenso orgasmo.
Ci spogliamo e andiamo in camera, Rossella si sdraia, allarga le gambe mettendo in mostra la sua fica carnosa contornata da una leggera peluria e mi invita a penetrarla, non aspetto altro, gli sono sopra e cazzo duro le entra agevolmente dentro… spingo fino alle palle e, mentre gode sotto i miei colpi mi sussurra: “preparati a farti squirtare in bocca…”, per poco non gli schizzo subito dentro… resisto ed aumento il ritmo… all’improvviso Rossella mi fa uscire iniziando a masturbarsi energicamente… intuisco cosa sta per fare e avvicino la bocca alla sua passera... Un primo getto mi colpisce le labbra, apro bene la bocca e il secondo me la riempie. Il liquido è bollente e leggermente salato, lo assaporo e mando giù… continua a schizzare e cerco di non perderne nemmeno una goccia. Quando termina lecco quello che le è colato tra le gambe, mentre Rossella mi tiene la testa premendola a sé. Gli entro di nuovo dentro trovandola ancora più calda e bagnata… Rossella intuisce che se continuo così il mio orgasmo è vicino… allora mi ferma: “sai per riuscirci ho dovuto bere molto e adesso ho la vescica piena… andiamo in doccia?”
Entrati nella doccia lei rimane in piedi, con le gambe leggermente divaricate, ed io mi inginocchio, con il volto all’altezza del suo pube… con due dita allarga leggermente le grandi labbra: “amore adesso bevi tutto…” un primo fiotto mi bagna il viso, apro bene la bocca appena in tempo per intercettare un abbondante scroscio di piscio caldo. Evidentemente ha bevuto veramente tanto perché è molto diluita e riesco a berla quasi tutta… quando finisce gli lecco la fica pisciosa… è talmente eccitata che appena sfioro il clitoride viene scossa da un altro orgasmo…
“Adesso tocca a me!!!”, mi alzo in piedi e Rossella si inginocchia. Anche la mia vescica è bella piena e il pene non è più completamente duro… Rossella apre la bocca, ma non me la sento di urinare su quel bel visino, indirizzo il getto sulle grosse tette e le innaffio mente lei si massaggia. Ci laviamo sotto la doccia, Rossella sa che adesso deve farmi godere… tornati in camera si posiziona subito a pecorina e, inarcando la schiena, si gira con aria maliziosa dicendomi:” Amore inculami…”.
Rossella, con un grande gesto d’amore, mi ha già fatto sverginare il suo culetto ma è ancora molto stretto, pertanto lo lecco bene per lubrificarlo e, dopo che lei mi ha insalivato cazzo, appoggio la cappella allo sfintere, che fa resistenza, spingo piano, Rossella sopporta il dolore iniziale e finalmente sento il cazzo entrare dentro... Aspetto che le pareti dell’ano si abituino alle dimensioni del mio glande ed aspetto che Rossella sia pronta: “dai sfondami il culo…” non me lo faccio ripetere…
Afferro le chiappe sode allargandole, voglio vedere bene il mio sesso che entra in quel buchetto. Rossella geme… passato il dolore iniziale gli piace prenderlo nel culo, ma è veramente troppo stretto e, dopo non molte spinte, sento salire l’orgasmo. Avviso Rossella che sto per venire e lei si prepara ad accogliere la mia sborra nell’ intestino… Mi abbasso su di lei, con le mani gli stringo i seni, cerco la sua bocca e, mentre ci baciamo, le vengo dentro.
Rimaniamo ancora un po’ così finché il glande non perde consistenza uscendo dal suo retto, insieme a un rivolo di liquido seminale.
Appagati ci stendiamo sul letto godendoci la quiete dopo la tempesta.
La nostra relazione dura molto tempo ed abbiamo sempre avuto un’intesa sessuale unica, nella quale ci sentiamo liberi di dare sfogo alle nostre fantasie.
Prima di vederci mi invia un messaggio: “oggi ti faccio una sorpresa…”. Nei nostri incontri abbiamo sperimentato un po' di tutto, per quanto riguarda il sesso, quindi la cosa mi incuriosisce molto e il solo pensiero mi provoca una possente erezione… chissà cosa avrà in serbo…
Ci incontriamo nel mio appartamento, lei è bellissima, ha un vestitino leggero che lascia poco spazio all’immaginazione… il grosso seno viene a malapena contenuto dalle spalline e la forma del sedere è delineata dal leggero tessuto a fiori. Io sono in pantaloncini, senza niente sotto, e la mia erezione è già evidente... lei osserva il mio fisico massiccio con quel lieve imbarazzo che caratterizza sempre i primi istanti dei nostri incontri.
Ci guardiamo sentendo l’attrazione crescere… ci baciamo e le nostre lingue si intrecciano in un bacio profondo e con tanta saliva.
Rossella mi afferra il cazzo duro tirandolo fuori dai pantaloni e, mentre con una mano mi massaggia i testicoli gonfi con l’altra inizia una lenta sega.
Non resisto e la spingo contro il banco della cucina, la faccio girare e gli alzo il vestitino ,scoprendo il suo magnifico culo… è senza intimo, con le mani allargo le natiche e inizio a leccargli la fica che trovo già bagnatissima… assaporo i suoi umori e poi mi dedico al suo buchetto… spingo la lingua dentro facendomi strada nonostante li sia molto stretta… torno a leccare la fica gocciolante, sento Rossella gemere e le gambe tremano… è il segnale che sta per venire… difatti, poco dopo, mi esplode in bocca con un intenso orgasmo.
Ci spogliamo e andiamo in camera, Rossella si sdraia, allarga le gambe mettendo in mostra la sua fica carnosa contornata da una leggera peluria e mi invita a penetrarla, non aspetto altro, gli sono sopra e cazzo duro le entra agevolmente dentro… spingo fino alle palle e, mentre gode sotto i miei colpi mi sussurra: “preparati a farti squirtare in bocca…”, per poco non gli schizzo subito dentro… resisto ed aumento il ritmo… all’improvviso Rossella mi fa uscire iniziando a masturbarsi energicamente… intuisco cosa sta per fare e avvicino la bocca alla sua passera... Un primo getto mi colpisce le labbra, apro bene la bocca e il secondo me la riempie. Il liquido è bollente e leggermente salato, lo assaporo e mando giù… continua a schizzare e cerco di non perderne nemmeno una goccia. Quando termina lecco quello che le è colato tra le gambe, mentre Rossella mi tiene la testa premendola a sé. Gli entro di nuovo dentro trovandola ancora più calda e bagnata… Rossella intuisce che se continuo così il mio orgasmo è vicino… allora mi ferma: “sai per riuscirci ho dovuto bere molto e adesso ho la vescica piena… andiamo in doccia?”
Entrati nella doccia lei rimane in piedi, con le gambe leggermente divaricate, ed io mi inginocchio, con il volto all’altezza del suo pube… con due dita allarga leggermente le grandi labbra: “amore adesso bevi tutto…” un primo fiotto mi bagna il viso, apro bene la bocca appena in tempo per intercettare un abbondante scroscio di piscio caldo. Evidentemente ha bevuto veramente tanto perché è molto diluita e riesco a berla quasi tutta… quando finisce gli lecco la fica pisciosa… è talmente eccitata che appena sfioro il clitoride viene scossa da un altro orgasmo…
“Adesso tocca a me!!!”, mi alzo in piedi e Rossella si inginocchia. Anche la mia vescica è bella piena e il pene non è più completamente duro… Rossella apre la bocca, ma non me la sento di urinare su quel bel visino, indirizzo il getto sulle grosse tette e le innaffio mente lei si massaggia. Ci laviamo sotto la doccia, Rossella sa che adesso deve farmi godere… tornati in camera si posiziona subito a pecorina e, inarcando la schiena, si gira con aria maliziosa dicendomi:” Amore inculami…”.
Rossella, con un grande gesto d’amore, mi ha già fatto sverginare il suo culetto ma è ancora molto stretto, pertanto lo lecco bene per lubrificarlo e, dopo che lei mi ha insalivato cazzo, appoggio la cappella allo sfintere, che fa resistenza, spingo piano, Rossella sopporta il dolore iniziale e finalmente sento il cazzo entrare dentro... Aspetto che le pareti dell’ano si abituino alle dimensioni del mio glande ed aspetto che Rossella sia pronta: “dai sfondami il culo…” non me lo faccio ripetere…
Afferro le chiappe sode allargandole, voglio vedere bene il mio sesso che entra in quel buchetto. Rossella geme… passato il dolore iniziale gli piace prenderlo nel culo, ma è veramente troppo stretto e, dopo non molte spinte, sento salire l’orgasmo. Avviso Rossella che sto per venire e lei si prepara ad accogliere la mia sborra nell’ intestino… Mi abbasso su di lei, con le mani gli stringo i seni, cerco la sua bocca e, mentre ci baciamo, le vengo dentro.
Rimaniamo ancora un po’ così finché il glande non perde consistenza uscendo dal suo retto, insieme a un rivolo di liquido seminale.
Appagati ci stendiamo sul letto godendoci la quiete dopo la tempesta.
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