Gioco in convitto pt 2
di
Bisessuale63
genere
gay
Ciao, siamo rimasti a due sborrate.
Potemti, succose, ma poi passammo a quello che era il vero obbiettivo.
La penetrazione.
Dopo aver consumato la reciproca sborrata, il venerdí prima di tornare a casa, mi chiese un pompino, che non rifiutai. Il sapore della sua sborra, era ancora nella mia bocca e, senza pensarci troppo, presi in bocca il suo cazzo, pompandolo fino a ricevere la sborrata.
Dopo aver ingoiato il nettare ci salutammo aspettando il lunedí successivo.
Il lunedí sera, ci trovammo in camera, dopo un bacio con la lingua, ci mettemo nel letto con il cazzo duro.
E lui mi chiese:
Facciamo finta di fare l' amore?
Io non capi subito, ma quando si mise sopra di me, che ero a gambe aperte, ni resi conto che voleva entrare nel mio culo.
Sfregava il suo cazzo su di me, si insinuava sotto le palle vicino al buco del culo e io, che ero troppo preso, lasciai fare.
Cazzo, avevo il membro vicino al culo, un cazzo duro che volevo dentro ma non sapevo come fare!
Gli dissi:
Non l' mai preso, mi farai male! Aveva un cazzo grosso avevo paura.
Ma lui ridendo mi rassicuró dicendo che il culo, se lo volevo, lo prendeva tutto.
Mi leccó il culo, insalivandolo bene, era bellissimo, ma quando puntó la cappella sul culo e cominció a spingere, non ci fú storia!
Troppo male, dissi, e lui accetto l' ennesimo pompino con sborrata in bocca.
Ero incazzato, lo volevo in culo ma veramente, talmente tanto da pensare che il mio culo fosse anormale.
Passó un alta settimana di pompini e sborrate, in bocca e viso fino al lunedí successivo.
Il lunedí tornai a scuola e la sorpresa fú che il mio amico coimvolse un terzo ragazzo, frocio come me!
Aveva il cazzo lungo, ma non grosso come il nostro.
Un cazzo da culo!!!!
La sera ci mettemmo a giocare, e dopo aver avuto il culo leccato e librificato bene, sentí un cazzo farsi strada nel mio culo, era il mio sogno, mi stava inculando mentre succhiavo un cazzo!
Sborrarono entrambi, uno in bocca e uno nel culo e io ero al settimo cielo.
Ma volevo di piú, volevo il cazzo del mio amico, grosso duro e pieno di sborra
Potemti, succose, ma poi passammo a quello che era il vero obbiettivo.
La penetrazione.
Dopo aver consumato la reciproca sborrata, il venerdí prima di tornare a casa, mi chiese un pompino, che non rifiutai. Il sapore della sua sborra, era ancora nella mia bocca e, senza pensarci troppo, presi in bocca il suo cazzo, pompandolo fino a ricevere la sborrata.
Dopo aver ingoiato il nettare ci salutammo aspettando il lunedí successivo.
Il lunedí sera, ci trovammo in camera, dopo un bacio con la lingua, ci mettemo nel letto con il cazzo duro.
E lui mi chiese:
Facciamo finta di fare l' amore?
Io non capi subito, ma quando si mise sopra di me, che ero a gambe aperte, ni resi conto che voleva entrare nel mio culo.
Sfregava il suo cazzo su di me, si insinuava sotto le palle vicino al buco del culo e io, che ero troppo preso, lasciai fare.
Cazzo, avevo il membro vicino al culo, un cazzo duro che volevo dentro ma non sapevo come fare!
Gli dissi:
Non l' mai preso, mi farai male! Aveva un cazzo grosso avevo paura.
Ma lui ridendo mi rassicuró dicendo che il culo, se lo volevo, lo prendeva tutto.
Mi leccó il culo, insalivandolo bene, era bellissimo, ma quando puntó la cappella sul culo e cominció a spingere, non ci fú storia!
Troppo male, dissi, e lui accetto l' ennesimo pompino con sborrata in bocca.
Ero incazzato, lo volevo in culo ma veramente, talmente tanto da pensare che il mio culo fosse anormale.
Passó un alta settimana di pompini e sborrate, in bocca e viso fino al lunedí successivo.
Il lunedí tornai a scuola e la sorpresa fú che il mio amico coimvolse un terzo ragazzo, frocio come me!
Aveva il cazzo lungo, ma non grosso come il nostro.
Un cazzo da culo!!!!
La sera ci mettemmo a giocare, e dopo aver avuto il culo leccato e librificato bene, sentí un cazzo farsi strada nel mio culo, era il mio sogno, mi stava inculando mentre succhiavo un cazzo!
Sborrarono entrambi, uno in bocca e uno nel culo e io ero al settimo cielo.
Ma volevo di piú, volevo il cazzo del mio amico, grosso duro e pieno di sborra
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