La passione di Samantha 3

di
genere
dominazione

E infatti il peggio stava per arrivare. Mi sento ancora fradicia in mezzo alle gambe, questo completo di certo non posso rimetterlo apposto.
Mentre cerco di calmarmi e ritrovare la lucidità persa, Filippo apre la tenda della cabina, come riflesso mi copro le tette con le mani, per lo spavento. Quando mi accorgo che è lui, e la tenda si è chiusa, le abbasso, intanto ha già visto quello che vuole.
Io: "Sei contento?"
Il tono della frase mi esce più irritato e di sfida di quanto volessi, me ne accorgo subito quindi gli chiedo scusa.
Filippo: "Di certo quella contenta sei tu"
Io: "In realtà non sono nemmeno venuta, si è limitato a farsi fare un pompino"
Filippo alza le spalle come se la cosa lo interessasse molto poco.
Mentre faccio per sistemare i vestiti presi, raccolgo da terra il reggiseno. In quello stesso istante nella mia borsa inizia a vibrare qualcosa.
Ovviamente è il mio telefono. Così ancora nuda, tranne che per le mutande del negozio, la apro e vedo sullo schermo il nome di Ale, il mio ragazzo.
In quel momento non provo nemmeno vergogna o sensi di colpa, solo un pratico senso di fastidio. Un giorno che non ci sono, mi deve pure chiamare.
Però per non farlo insospettire gli rispondo.
Ale: "Ciao amore, tutto bene?"
Io: "Ciao, tutto bene tu?"
Ale: "Come va a Firenze? Hai beccato tua cugina?"
Io: "Sisi siamo in un centro commerciale ora"
Ale: "Come sei di poche parole, racconta un po'"
Mentre sto cercando una scusa per tagliare corto, Filippo ha capito con chi sono al telefono.
Dallo specchio vedo che come un predatore si avvicina alle spalle della preda. Poggia le mani sui miei fianchi, inizia a farle salire sul davanti sino a che le sue mani incontrano i miei capezzoli che stanno diventando già durissimi. Trattengo il fiato, mi viene da gemere, ma devo trattenermi. Nel mentre al telefono Ale mi chiede: "Amore tutto bene?"
Sto per rispondere, ma nell'altro orecchio sento la voce di Filippo che mi dice: "Devi tenerlo al telefono più tempo possibile, sino a quando sono io a dirti che puoi buttare giù"
Se possibile il mio cuore prende a battere ancora più veloce, ho paura del suo gioco, ma non posso negare che mi stia facendo bagnare, ancora più di prima.
Ale: "Amore...?"
Mi riprendo e dico: "Si scusami, si vede che è caduta la linea..."
Poi inizio a raccontare la mia giornata, inventata, con mia cugina a Firenze.
Filippo si gode la scena, e fa di tutto per farmi eccitare ancora di più. Dallo specchio ho libera visione delle sue mani sul mio corpo, mi dà la sensazione di essere una sua proprietà. Le sue mani che sfiorano ovunque lui voglia, le sue dita che frizionano i miei capezzoli, facendoli diventare marmo.
Io: "Appena scena dal treno mi stavo per perdere visto....ahhh.."
Mi scappa un gemito e Ale se ne accorge: "Sam tutto bene?"
Mi affretto a rispondere, con il fiatone: "Sisi scusa stiamo facendo delle scale infinite....ahhh...e ho il fiatone, il negozio che ci interessa è all'ultimo piano"
Continuo a parlare anche se sempre con più difficoltà. Il vero problema arriva quando mi accorgo che Filippo con un sorrisino sul volto, bastardo, inizia a spostare le mani dai miei capezzoli, sempre più in basso. Arrivando all'orlo delle mutandine.
Faccio finta di nulla, ma mentre continuo la storia i miei occhi sono fissi sulle sue mani, non voglio che mi inizi a toccare li, eppure lo desidero con tutta me stessa, non voglio che mi faccia gemere al telefono, eppure vorrei urlare.
Rompe gli indugi, infila la mano dentro le mutande rosse di pizzo, sento tutto, le sue dita che iniziano a giocare con il mio bottoncino, e poi scendono verso le mie labbra. Sento i miei umori che colano fuori. Ma la cosa più eccitante è che vedo anche tutto, vedo le sue dita con lo specchio, che mi toccano oltre quello strato trasparente delle mie mutandine. Vedo le sue dita quando iniziano a giocare con le mie labbra, e le vedo quando inizia a infilarmi il medio dentro.
Il mio cervello smette di funzionare, esiste solo il piacere del sentire le sue mani su di me. Non mi rendo nemmeno conto che ho smesso di parlare con Ale, mi risveglio quando sento che dice: "Vabbè Sam ci sentiamo dopo che mi pare non ti prenda bene"
Filippo sentendo quelle parole si accosta dall'altro lato e sottovoce mi dice: "Se butti giù non ti faccio venire, puoi venire solo ed esclusivamente se sei con lui al telefono"
Mi vuole distruggere, e lo voglio anche io. Quella che può sembrare una scelta difficile, per me è stata istantanea, al telefono dico: "Nono Ale tutto bene, siamo uscite su un terrazzo ..ah ah...ora prende"
Ale: "Okok ti sento ancora affannata"
Io: "Si erano veramente tante le scale"
Iniziamo a parlare del più e del meno. Le mani di Filippo nel mentre hanno iniziato un vero e proprio ditalino. Non contento di vedermi quasi tremare per trattenermi sposta la mano sinistra verso l'alto giocando anche con il mio capezzolo.
Per fortuna al telefono sta parlando Ale, tutte queste sensazioni insieme mi stanno sciogliendo le gambe, sto quasi per perdere l'equilibrio e mi butto con la schiena totalmente appoggiata a Filippo, la mia nuca sulla sua spalla. Ma lui non si ferma, anzi aumenta in ritmo, sento un orgasmo potentissimo salirmi dentro.
Penso sia finalmente giunta la mia liberazione, ma ovviamente per lui non era sufficiente. Quando non riesco più a trattenermi e i miei gemiti diventano evidenti, stacco il telefono per non fare sentire ad Ale.
Ma è un passo falso, perché Filo smette di toccarmi. Quello che provo è un'enorme frustrazione. C'ero così vicina. Mancava così poco.
Quando avvicino di nuovo il telefono mi rendo conto che Ale ha quasi finito di parlare. Sto pensando di trovare una scusa per buttare giù, visto che Filo mi ha rovinato l'orgasmo. Però capisco che non ha finito. Quando mi sono ripresa mi spinge a piegarmi leggermente verso lo specchio, penso che voglia direttamente scoparmi.
Al telefono sento che Ale ha smesso di parlare. L'ha sentito anche il mio padrone per questo mi dice all'orecchio: "Ricorda, se finisci la chiamata non vieni"
Vado quasi nel panico, al telefono dico: "Com'è andata la tua giornata?"
Ale: "Mah boh cioè niente di che"
Mi deve continuare a parlare: "Dai raccontami di più, mia cugina è andata in bagno, mi sto annoiando"
Questa scusa sembra convincerlo. Ma la mia testa invece è tutta concentrata su ciò che avviene nel camerino. Filippo non si è limitato scoparmi, vuole proprio farmi impazzire. Dopo avermi tolto le mutande nel negozio, si è messo dietro di me e ha iniziato a leccarmi la fica. Sono sicuro che abbia la bocca impiastricciata dei miei umori. Mi sembra di sciogliermi. Sto facendo una fatica assurda a seguire la conversazione e non risultare sospetta.
Mi sta veramente distruggendo, mi sembra di essere senza forze, questa volta sono io che per restare in piedi mi appoggio con il viso allo specchio. Sento di nuovo l'orgasmo salire, ma questa volta si ferma molto prima, non per smettere ma per darmi il colpo di grazia.
Sento che si slaccia i pantaloni e tiro finalmente un sospiro di sollievo.
A telefono però Ale ha finito di parlare e dice: "Senti Sam io devo andare"
Questa volta la frase la sento benissimo, non può: "No Ale rimani ancora due minuti"
Dietro di me sento il cazzo che passa sulla mia apertura.
Ale: "Dai sai che ho da fare"
Io con un tono che per lui sarà stato insensatamente supplichevole: "Ti prego, mi man....chi"
Mentre sto per finire la frase sento finalmente che mi entra dentro. Mi parte un sospiro che per forza Ale ha sentito.
Ale: "Sam che cazzo succede?"
Con una difficoltà assurda riesco a concentrarmi e con tono neutro riesco a dire: "Niente te l'ho detto, mhhhhh mi manchi"
Ale allora continua a parlare un po', ma nel mentre Filo è scatenato. Nemmeno in treno sembrava così eccitato. Non ha pietà, mi sembra di avere un pistone che con un ritmo infernale mi continua a penetrare.
Nessuno dei due infatti è in grado di reggere per troppo questo ritmo, entrambi siamo troppo eccitati.
Mentre sento l'orgasmo salire Ale al telefono dice: "Ora vado sul serio"
Non ragiono più gli dico: "No Ale, ti prego....ti prego....ti prego"
Sempre più forte, senza nemmeno rendermene conto il mio pregarlo inizia a essere a ritmo con le spinte di Filippo.
Questa volta quando sento l'orgasmo salire non c'è niente a impedirmi di venire, anzi Filippo continua imperterrito scoparmi.
E veniamo, come mai prima, nemmeno in treno appena incontrato. Mi stravolge la potenza di questo orgasmo, quasi non mi accorgo che lui mi viene dentro, e di certo non sento il telefono.
Solo dopo qualche istante, lunghissimo, in cui ho bisogno di riprendermi, in cui scivolo per terra appoggiata allo specchio che tanto mi ha fatto godere, mi rendo conto che effettivamente sono ancora in chiamata.
Ho il telefono però staccato dall'orecchio, sento che Ale sta parlando ma ho quasi paura di sentire.
Alzo lo sguardo su Filippo che è la maschera della tranquillità. Con il batticuore avvicino l'orecchio al telefono tempo di sentire Ale dirmi: "Sam ma vaffanculo".

******

Per una volta metto in fondo i riferimenti. Perché voglio sapere cosa ne pensate, secondo voi Ale si è incazzato perché ha scoperto Samantha o è semplicemente infastidito dal suo comportamento?

Fatemi sapere cosa ne pensate:

Mail: genio20002.genio20002@gmail.com
Insta: genio20002
scritto il
2025-08-07
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