Adoro chiavare all’aperto
di
AnonimoScrittore
genere
confessioni
Confesso che sono una insopportabile maiala… moglie e madre irreprensibile, dedita al lavoro ed alla casa ma…
Qualche estate fa decidemmo fare una esperienza nuova, una vacanza inconsueta per noi abituati ad ogni confort. L’idea fu di mia figlia che ama la natura, stare all’aperto, fare escursioni trekking e robe del genere.
Mi presento, mi chiamo Anna , ho 45 anni, separata da 4, ho, appunto, una figlia di 19 anni. Viviamo in periferia di una grande città, e, come ne abbiamo occasione, cerchiamo di organizzare viaggi e vacanze in posti tranquilli.
Come premesso, la scelta questa volta fu il campeggio, ma, siccome a me piacciono le comodità, si scese a compromessi. Si andava in campeggio ma a patto che fosse attrezzato, in un posto carino e che avesse i bungalow. E così fu
Mia figlia scelse il luogo, la struttura e tutte le escursioni da farsi
Eravamo entrambe entusiaste di quella vacanza, lei perché realizzava, finalmente, di fare una vacanza come aveva sempre desiderato, io, invece, perché mi piaceva l’idea della promiscuità ed un luogo inconsueto.
Diciamo che mia figlia ha ereditato da me lol piacere di stare all’aria aperta … spero solo quello e poi capirete perché
Partimmo all’alba, eravamo gasate, entusiaste, eccitate per questa avventura assieme
Arrivate al campeggio rimanemmo positivamente colpite per il posto immerso nel verde a pochi metri da una enorme spiaggia sabbiosa, pinete che, in alcuni posti arrivavano sulla spiaggia, l’organizzazione
Alla reception c’erano ragazzi educati molto socievoli ed educati. A noi ci diede il benvenuto un bel ragazzo molto abbronzato e con un sorriso molto accattivante. Notai l’interesse di Elsa, mia figlia, per quel bel ragazzotto, molto professionale. Se lo stava mangiando con gli occhi. Le premesse sembravano buone.
Ci accompagnò al nostro alloggio percorrendo dei vialetti immersi nel verde dove, a destra ed sinistra sostavano camper e roulotte, poi passammo per una immensa area variopinta da tende, ben ordinate e di varia misura e, finalmente, imboccammo una stradina stretta che portava all’area dei bungalow, che erano quasi al confine tra la pineta e la spiaggia. Gli alloggi aveva un bel patio, un salottino ben arredato, due stanzette da letto , un angolo cottura ed un comodo bagno tra le camerette con doccia, una doccetta carina stava anche all’aperto di fianco all’ingresso.
Mia figlia era entusiasta della casetta e di dove era posizionata, io, invece , ero intenta a guardami attorno, cercando di scorgere tutto quello che ci stava attorno, vicini compresi.
Eravamo stretti tra due bungalow , il nostro era il penultimo della schiera. L’ultimo era chiuso e l’altro sembrava occupato da una famiglia. C’erano fuori tante cose buttate alla rinfusa. Biciclette , surf, asciugamani appesi, intimo, t shirt etc etc
Passammo la prima serata fuori al patio e facemmo un giro per il campeggio eravamo esauste ed andammo subito a letto
Al mattino, fui svegliata da un gran frastuono, risate, chiacchiericcio, insomma na caciara. Mi alzai per vedere cosa succedesse. Erano le 6 circa del mattino e vidi 3 ragazzoni ed una ragazza , prendere possesso dell’ultimo bungalow della schiera. Erano pieni di cose per fare sport … non capii bene di che nazionalità fossero, parlavano una lingua strana. Rientrai, ma non riuscivo a riprendere sonno, per cui decisi di mettermi fuori al patio ad aspettare che sorgesse il sole.
Mentre ero lì a sorseggiare il caffè che mi ero preparata, sento che qualcuno dal violetto mi salutava
Hi… ciao… parlava un italiano molto “straniero” siamo vostri vicini
Ricambiai il saluto
Ciao, benevenuti
Si avvicinò un ragazzone alto muscoloso i cui lineamenti erano illuminati a malapena dalla luce del lampioncino del vialetto.
I’m George, piacieri
Piacere Anna
Nice to meet you, piaceri di conoscere
Piacere mio
Il ragazzo era altissimo e ben piazzato, capello scompigliato con ciocce schiarite dal sole , carnagione scura, occhi chiari (questo lo notai poi) . Indossava una t shit dalle maniche a giro bianca da cui si delineavano dei bei pettorali, in boxer costume blu e infradito.
Apprezzai lo sforzo di parlare italiano ma ancor più la sua avvenenza
Passarono i primi giorni tra sole mare ed escurisioni
I vicini, la famigliola, anche loro carinissimi ma niente di eclatante, lui 60 enne, ogni tanto cercava di attaccare bottone ma piuttosto era il pretesto per lanciarmi occhiate al seno.
Ah non mi sono ancora descritta, che sbadata
Sono alta 163 circa peso, nota dolente, 60, dovrei perderne un po’, ho capelli lunghi lisci, occhi verdi (dicono che lo sguardo sia sensuale) pancetta soda , fianchi leggermente larghi, cosce sode e , dicono, dei bei piedi, culo grosso ma sodo e, dulcis in funds, delle tette grandi, carratteristica che, da giovane mi metteva in forte disagio e che ora, era diventata una caratteristica distintiva che apprezzavo molto. Sono socievole quanto basta ma se una persona conquista la mia fiducia o il mio interesse so essere molto spigliata e anche molto decisa e diretta, altra arma a mio favore sono lo sguardo ed il sorriso che so gestire bene a seconda delle occasioni e delle esigenze
Ecco ora veniamo al dunque, perché so che qui interessa andare al nocciolo della questione
Quel luogo mi ricordava molto una vacanza fatta da adolescente e dove provai, per la prima volta, il sesso completo, insomma fui sverginata in una pineta da un bel ragazzo molto simpatico e corteggiato, ma questa è un’altra storia
I 4 del bungalow di fianco non erano mai presenti, sembrava disabitata se non per indumenti buttati ovunque, resti di cibo sul tavolo fuori al patio e lattine e bottiglie di birra , vino ed alcolici ovunque
Non ebbi più modo di rivedere George, di tanto in tanto passava qualche altro della comitiva a prendere di corsa qualche attrezzo strano e svaniva nel nulla. Non erano nemmeno alla spiaggia antistante. Poi, mia figlia, ad una mia domanda in merito mi riferì che erano in un posto più lontano a fare Kayt. Non so che sia e nemmeno se lo abbia scritto bene.
Un pomeriggio, rientrando al bungalow, rividi finalmente George fare la doccia fuori… completamente nudo, aveva un arnese che gli pendeva tra le gambe completamente rasato… si docciava come se fosse chiuso in bagno da solo. Mi vide e si coprì il pene con la mano ma non lo copriva tutto
Mi guardò, e sorridendo, come se fosse la cosa più normale del mondo
Hi Anna…
Con una mano si teneva nascosto il pipo e con l’altra mi salutava
Ciao George
evitai di guardalo filando via veloce verso casa
Quella scena mi diede una sensazione di imbarazzo, troppo sfrontato per i miei gusti, però… cavolo che gran pezzo di gnocco pensai … mentre salivo le scale del patio buttai lo sguardo verso lui , mi seguiva con la sguardo con un gran sorriso stampato in volto, e sempre con una mano sul pipo
How are you, comi stai?
Bene bene
Abbassai subito lo sguardo e mi intrufolai dentro come una ladra
Per un po’ lo spiai di nascosto dalla mia camera… sono sincera… era molto bono, e quel pendolo era davvero interessante
Si tolse la mano dal pipo e continuò la sua doccia nature, come mamma l’aveva fatto e, direi, che aveva fatto un capolavoro
Si insaponava tutto e poi il cazzo, che muoveva a destra e manca con le mani, lo sbatacchiamento, inevitabilmente, lo aveva invigorito, perché si vedeva che gli era diventato un po’ duro ma non durissimo…
Quella visione mi fece effetto… sarà che non facevo sesso da parecchio, sarà stata la situazione, spiare mi eccita, da sempre, sarà stata la fantasia, mi immaginavo chiavata selvaggiamente dal quel bel toro da monta nella pinetina… sta di fatto che mi ritrovai con una mano tra le gambe, eccitata. Quando lui, finito la doccia, sparì nel bungalow, mi stesi sul letto, e , sicura che mia figlia era impegnata in una delle sue innumerevoli attività, mi sarei potuta lasciare andare ad una masturbazione liberatoria
Mi denudai, e con le mani mi diedi un piacere intenso immaginandomi montata da quel toro sulla spiaggia, in pieno giorno, sotto il sole cocente… ci misi poco a raggiungere un orgasmo intenso, tanto da bagnare anche le lenzuola che, procedetti subito ad asciugare col phon
Quella sera stessa mia figlia tornò esausta, fece una doccia e si addormentò
Io, avevo ancora in testa quelle mie fantasie ma rassegnata fumavo la sigaretta contemplando il cielo e godendomi la frescura della serata seduta fuori al patio
Anna, what are doing?
Era la voce inconfondibile di George, indossava una chiassosa camicia hawaiana un pantalaccio di lino largo e delle infradito di pelle … un adone
Cosa stai facendo sola li?
Fumo
Ohhh I see , ti va di fare una passeggiata???
Pensai, ma dice a me??? E poi, scema, non c’è nessun altro qui, certo che che l’ha con te
Nono, sono stanca
Come onnnnn!!! Avrai tempo di dormire quando muori
Andiamo bene???? Pensai
Come onnnn Anna
Dove andiamo??? E i tuoi amici???
Mi spiegò che i 3 erano andati da parenti che abitavano a pochi km, erano fratelli e lui era il compagno della ragazza e che non era voluto andare con loro.
Era carino, perché cercava di parlare italiano anche se maccheronico, quella cosa la trovavo molto bella perché voleva comunicare con me
Mi fece anche dei complimenti, fu esplicito, diretto ma sincero. Lo apprezzavo molto e mi stava lentamente seducendo
Passeggiammo piacevolmente sul bagnasciuga per qualche km poi , dove la pineta scendeva a mare ci sedemmo e continuammo a parlare di noi, delle nostre esperienze e anche di sesso
Volle sapere come mai mi ero separata, se quella decisione aveva a che fare con la sessualità, insomma l’argomento era , ovviamente , giunto ad un qualcosa di molto intimo
Ero presa da lui, dal suo sorriso e sfoderai le mie armi segrete… mi ero decisa a giocarmi le mie carte
Mentre parlavamo lo guardavo e sorridevo in modo molto sensuale, anche il mio tono di voce inizio ad essere più dolce e sexy… capii che quella strategia iniziava a fare effetto quando, alzandosi per prendere della legna per accendere del fuoco, aveva un bel bozzo al pantalone
Prese della legna per accedere del fuoco, si era deciso di stare lì a vedere il cielo stellato molto luminoso… conosceva le stelle, mi spiegò costellazioni e tanto altro, io gli lanciavo sguardi languidi che sembrava apprezzare tanto che mi disse
What fucking eyes
E mi baciò con passione
Limonammo per lunghi minuti
Poi le mani iniziarono ad esplorarli
Le sue mani mi scoprirono i seni
Fuck u are so gorgeous
Che belle zizze
Le prese con le mani e se le strinse sul viso leccandole tutte
Poi prese in bocca i capezzoli che, nel frattempo mi erano diventati due chiodi
Li succhiava avidamente altenando i lati, me li mordicchiava
La mia eccitazione era ai massimi
Sentivo un calore intenso pervadere il mio corpo
Il cuore impazzito ed il cervello andato
Quella bocca mi provocava un intenso piacere ed una incontenibile eccitazione
Mi ribaciò con passione e poi di nuovo concentrato sulle mie wonderful boobs
Ero al settimo cielo
Allungai la mano sul pacco, il cazzo era flaccido la consistente
Mi dissi, è ora di togliersi la curiosità
Gli scivolai verso il passo il pantalaccio e con sorpresa mi accorsi che non aveva null’altro
Il cazzo era consistente ma non duro, la cappella coperta dalla pelle
Lui si sfilo la camicia senza sbottonarla , con i piedi si liberò dei pantaloni e rimase nudo
Era stupendo
Io avevo ancora addosso il jeans ma sopra ero nuda
Mi guardava il seno e scuoteva la testa come per dire che spettacolo
Io lo ammiravo in tutta la sua avvenenza
Anche i piedi erano sexy
Si avvicinò, io ero seduta, si portò davanti a me, il suo cazzo era a pochi cm dal mio viso
Suck
Mi prese la testa con una mano e me la spinse verso il cazzo
Suck it
Lo presi in mano e me lo portai verso la mia bocca, me lo baciai tutto annusando ogni millimetro di pelle del suo giovane cazzo
Tutto depilato, iniziai a leccare, prima le palle e poi lungo tutta l’asta, lo spennellai prima per qualche minuto sperando di farglielo indurire ma senza riuscirci… allora passai all’attacco, ero curiosa di vederlo al massimo delle sue dimensioni
presi a succhiarlo in ogni modo , ho una gran esperienza da bocchinara.
Da ragazza ero la bocchinara dell’istituto, tutti conoscevano la mia dote, quelli della 5 liceo avevano subito sparso voce della mia abilità… a turno li avevo spompinati tutti nei bagni del liceo, complice il bidello , vecchio porco guardone , che losco faceva da palo, ma questa è un’altra storia, torniamo a George
Sentivo che il suo cazzo aumentava di consistenza perché non riuscivo più a metterlo tutto il bocca… fino a che non ebbe l’attesa erezione completa e a quel punto riuscivo a stento a tenere la cappella in bocca
Lui ansimava sotto i colpi di lingua e mano che mi aiutava a farlo inturgidire
Wonderful wonderful don’t stop suck suck what fucking blojob Anna … sei bravissima
Quella cosa mi infoio da morire, gli sputai sul cazzo guardandolo negli occhi e continuai a gustarmi quel cazzone esagerato facendogli un bocchino veloce
La saliva mi fuoriesciva dalla bocca, roteavo il cazzo con una mano affindadolo nella bocca
Stop stop , let me lick you, leave down your pants, togli jeans, voglio leccarti fessa
Arrossii
Abbassai i jeans togliendomi le converse
Beautiful feet, omg
Let me lick your feet
Mi fece sedere e iniziò a leccarmi i piedi… fu come una frustata alla schiena, un brivido mi percorse tutta la spina dorsale quando si mise l’ alluce tutto il bocca succhiandolo avidamente
Avevo lo slip fradicio, lo spostai e mentre lui mi leccava e ficcava le dita in bocca , io mi infilavo due dita in figa
Si accorse subito che mi stavo masturbando e mi sfilò lo slip mi fece sdraiare a terra mi alzò le gambe ed iniziò a strofinare la punta del cazzo fra le gambe
Can I push it in without protection
Ero così eccitata che annuiii eccitata
Fu un attimo che mi sentii riempita
Inzio a stantuffarmi forte
Sobbalzavo tutta, lui aveva messo la camicia aperta sotto il mio culo e sentivo la seta strusciarmi le natiche mentre lui mi sbattava con decisione, mi baciava con passione e ansimando mi chiamava
Ohhh Anna
Ohhh Anna
Sbammm sbammm sbammm
La mia figa era tutta fradicia
Mi chiavava con tutta la sua forza
Poi lo uscì, aveva i capelli tutti scompigliati la faccia affaticata
Turn turn, girati
Poggiai le ginocchia sulla camicia e le mani sul tronco
Mi prese da dietro penetrandomi forte per altri interminabili minuti senza mai sborrare. Io, invece, ebbi innumerevoli orgasmi
Ad una certa lo esce e mi fa; aprendo le chiappe al massimo
I love ur ass Anna
Mi lecco lo sfintere, poi, aiutandosi col pollice provò a capire se ero aperta abbastanza per mettermelo in culo.
Premetto che non amo tanto fare sesso anale, mi provoca un po’ dolore ma la eccitazione era assai e non badai a porgli resistenza anzi , posi anche io le mani alle chiappe per allargare di più
Mi inculò
Avevo il suo palo dritto in culo fino alle palle… ansimava come un maiale ed io urlavo di piacere
Mentre mi inculava come una bestia in calore sentii la voce di mia figlia…
Mammaaaaa ma che cazzo stai facendo
George si girò di scatto
Io, incredula mi sentii morire
Il cazzo di George era piantato nel mio culo fino alle palle
Mammaaaaa
E scappo via
George visibilmente imbarazzato
Omg Anna …
… scappai via anche io prendendo le mie cose e corsi urlando il nome di mia figlia che trovai poco lontano seduta in lacrime
Perdonami tesoroooo
Perdonami
Mi fa mamma non dovevi… non dovevi farmi questo
Mi confesso che George le aveva proposto una passeggiata in pineta e che l’aveva scopata e lei ne era innamorata
Tale mamma … tale …
Dopo quella sera, ci spiegammo, le dissi che lui era fidanzato e che era un ragazzo scompaiolo, che aveva fatto una esperienza
Ci raccontammo in particolari delle rispettive scopate
Ci ridemmo su
Ora resta il segreto ed il ricordo di quella vacanza scopare all’aperto… come piace a noi
Qualche estate fa decidemmo fare una esperienza nuova, una vacanza inconsueta per noi abituati ad ogni confort. L’idea fu di mia figlia che ama la natura, stare all’aperto, fare escursioni trekking e robe del genere.
Mi presento, mi chiamo Anna , ho 45 anni, separata da 4, ho, appunto, una figlia di 19 anni. Viviamo in periferia di una grande città, e, come ne abbiamo occasione, cerchiamo di organizzare viaggi e vacanze in posti tranquilli.
Come premesso, la scelta questa volta fu il campeggio, ma, siccome a me piacciono le comodità, si scese a compromessi. Si andava in campeggio ma a patto che fosse attrezzato, in un posto carino e che avesse i bungalow. E così fu
Mia figlia scelse il luogo, la struttura e tutte le escursioni da farsi
Eravamo entrambe entusiaste di quella vacanza, lei perché realizzava, finalmente, di fare una vacanza come aveva sempre desiderato, io, invece, perché mi piaceva l’idea della promiscuità ed un luogo inconsueto.
Diciamo che mia figlia ha ereditato da me lol piacere di stare all’aria aperta … spero solo quello e poi capirete perché
Partimmo all’alba, eravamo gasate, entusiaste, eccitate per questa avventura assieme
Arrivate al campeggio rimanemmo positivamente colpite per il posto immerso nel verde a pochi metri da una enorme spiaggia sabbiosa, pinete che, in alcuni posti arrivavano sulla spiaggia, l’organizzazione
Alla reception c’erano ragazzi educati molto socievoli ed educati. A noi ci diede il benvenuto un bel ragazzo molto abbronzato e con un sorriso molto accattivante. Notai l’interesse di Elsa, mia figlia, per quel bel ragazzotto, molto professionale. Se lo stava mangiando con gli occhi. Le premesse sembravano buone.
Ci accompagnò al nostro alloggio percorrendo dei vialetti immersi nel verde dove, a destra ed sinistra sostavano camper e roulotte, poi passammo per una immensa area variopinta da tende, ben ordinate e di varia misura e, finalmente, imboccammo una stradina stretta che portava all’area dei bungalow, che erano quasi al confine tra la pineta e la spiaggia. Gli alloggi aveva un bel patio, un salottino ben arredato, due stanzette da letto , un angolo cottura ed un comodo bagno tra le camerette con doccia, una doccetta carina stava anche all’aperto di fianco all’ingresso.
Mia figlia era entusiasta della casetta e di dove era posizionata, io, invece , ero intenta a guardami attorno, cercando di scorgere tutto quello che ci stava attorno, vicini compresi.
Eravamo stretti tra due bungalow , il nostro era il penultimo della schiera. L’ultimo era chiuso e l’altro sembrava occupato da una famiglia. C’erano fuori tante cose buttate alla rinfusa. Biciclette , surf, asciugamani appesi, intimo, t shirt etc etc
Passammo la prima serata fuori al patio e facemmo un giro per il campeggio eravamo esauste ed andammo subito a letto
Al mattino, fui svegliata da un gran frastuono, risate, chiacchiericcio, insomma na caciara. Mi alzai per vedere cosa succedesse. Erano le 6 circa del mattino e vidi 3 ragazzoni ed una ragazza , prendere possesso dell’ultimo bungalow della schiera. Erano pieni di cose per fare sport … non capii bene di che nazionalità fossero, parlavano una lingua strana. Rientrai, ma non riuscivo a riprendere sonno, per cui decisi di mettermi fuori al patio ad aspettare che sorgesse il sole.
Mentre ero lì a sorseggiare il caffè che mi ero preparata, sento che qualcuno dal violetto mi salutava
Hi… ciao… parlava un italiano molto “straniero” siamo vostri vicini
Ricambiai il saluto
Ciao, benevenuti
Si avvicinò un ragazzone alto muscoloso i cui lineamenti erano illuminati a malapena dalla luce del lampioncino del vialetto.
I’m George, piacieri
Piacere Anna
Nice to meet you, piaceri di conoscere
Piacere mio
Il ragazzo era altissimo e ben piazzato, capello scompigliato con ciocce schiarite dal sole , carnagione scura, occhi chiari (questo lo notai poi) . Indossava una t shit dalle maniche a giro bianca da cui si delineavano dei bei pettorali, in boxer costume blu e infradito.
Apprezzai lo sforzo di parlare italiano ma ancor più la sua avvenenza
Passarono i primi giorni tra sole mare ed escurisioni
I vicini, la famigliola, anche loro carinissimi ma niente di eclatante, lui 60 enne, ogni tanto cercava di attaccare bottone ma piuttosto era il pretesto per lanciarmi occhiate al seno.
Ah non mi sono ancora descritta, che sbadata
Sono alta 163 circa peso, nota dolente, 60, dovrei perderne un po’, ho capelli lunghi lisci, occhi verdi (dicono che lo sguardo sia sensuale) pancetta soda , fianchi leggermente larghi, cosce sode e , dicono, dei bei piedi, culo grosso ma sodo e, dulcis in funds, delle tette grandi, carratteristica che, da giovane mi metteva in forte disagio e che ora, era diventata una caratteristica distintiva che apprezzavo molto. Sono socievole quanto basta ma se una persona conquista la mia fiducia o il mio interesse so essere molto spigliata e anche molto decisa e diretta, altra arma a mio favore sono lo sguardo ed il sorriso che so gestire bene a seconda delle occasioni e delle esigenze
Ecco ora veniamo al dunque, perché so che qui interessa andare al nocciolo della questione
Quel luogo mi ricordava molto una vacanza fatta da adolescente e dove provai, per la prima volta, il sesso completo, insomma fui sverginata in una pineta da un bel ragazzo molto simpatico e corteggiato, ma questa è un’altra storia
I 4 del bungalow di fianco non erano mai presenti, sembrava disabitata se non per indumenti buttati ovunque, resti di cibo sul tavolo fuori al patio e lattine e bottiglie di birra , vino ed alcolici ovunque
Non ebbi più modo di rivedere George, di tanto in tanto passava qualche altro della comitiva a prendere di corsa qualche attrezzo strano e svaniva nel nulla. Non erano nemmeno alla spiaggia antistante. Poi, mia figlia, ad una mia domanda in merito mi riferì che erano in un posto più lontano a fare Kayt. Non so che sia e nemmeno se lo abbia scritto bene.
Un pomeriggio, rientrando al bungalow, rividi finalmente George fare la doccia fuori… completamente nudo, aveva un arnese che gli pendeva tra le gambe completamente rasato… si docciava come se fosse chiuso in bagno da solo. Mi vide e si coprì il pene con la mano ma non lo copriva tutto
Mi guardò, e sorridendo, come se fosse la cosa più normale del mondo
Hi Anna…
Con una mano si teneva nascosto il pipo e con l’altra mi salutava
Ciao George
evitai di guardalo filando via veloce verso casa
Quella scena mi diede una sensazione di imbarazzo, troppo sfrontato per i miei gusti, però… cavolo che gran pezzo di gnocco pensai … mentre salivo le scale del patio buttai lo sguardo verso lui , mi seguiva con la sguardo con un gran sorriso stampato in volto, e sempre con una mano sul pipo
How are you, comi stai?
Bene bene
Abbassai subito lo sguardo e mi intrufolai dentro come una ladra
Per un po’ lo spiai di nascosto dalla mia camera… sono sincera… era molto bono, e quel pendolo era davvero interessante
Si tolse la mano dal pipo e continuò la sua doccia nature, come mamma l’aveva fatto e, direi, che aveva fatto un capolavoro
Si insaponava tutto e poi il cazzo, che muoveva a destra e manca con le mani, lo sbatacchiamento, inevitabilmente, lo aveva invigorito, perché si vedeva che gli era diventato un po’ duro ma non durissimo…
Quella visione mi fece effetto… sarà che non facevo sesso da parecchio, sarà stata la situazione, spiare mi eccita, da sempre, sarà stata la fantasia, mi immaginavo chiavata selvaggiamente dal quel bel toro da monta nella pinetina… sta di fatto che mi ritrovai con una mano tra le gambe, eccitata. Quando lui, finito la doccia, sparì nel bungalow, mi stesi sul letto, e , sicura che mia figlia era impegnata in una delle sue innumerevoli attività, mi sarei potuta lasciare andare ad una masturbazione liberatoria
Mi denudai, e con le mani mi diedi un piacere intenso immaginandomi montata da quel toro sulla spiaggia, in pieno giorno, sotto il sole cocente… ci misi poco a raggiungere un orgasmo intenso, tanto da bagnare anche le lenzuola che, procedetti subito ad asciugare col phon
Quella sera stessa mia figlia tornò esausta, fece una doccia e si addormentò
Io, avevo ancora in testa quelle mie fantasie ma rassegnata fumavo la sigaretta contemplando il cielo e godendomi la frescura della serata seduta fuori al patio
Anna, what are doing?
Era la voce inconfondibile di George, indossava una chiassosa camicia hawaiana un pantalaccio di lino largo e delle infradito di pelle … un adone
Cosa stai facendo sola li?
Fumo
Ohhh I see , ti va di fare una passeggiata???
Pensai, ma dice a me??? E poi, scema, non c’è nessun altro qui, certo che che l’ha con te
Nono, sono stanca
Come onnnnn!!! Avrai tempo di dormire quando muori
Andiamo bene???? Pensai
Come onnnn Anna
Dove andiamo??? E i tuoi amici???
Mi spiegò che i 3 erano andati da parenti che abitavano a pochi km, erano fratelli e lui era il compagno della ragazza e che non era voluto andare con loro.
Era carino, perché cercava di parlare italiano anche se maccheronico, quella cosa la trovavo molto bella perché voleva comunicare con me
Mi fece anche dei complimenti, fu esplicito, diretto ma sincero. Lo apprezzavo molto e mi stava lentamente seducendo
Passeggiammo piacevolmente sul bagnasciuga per qualche km poi , dove la pineta scendeva a mare ci sedemmo e continuammo a parlare di noi, delle nostre esperienze e anche di sesso
Volle sapere come mai mi ero separata, se quella decisione aveva a che fare con la sessualità, insomma l’argomento era , ovviamente , giunto ad un qualcosa di molto intimo
Ero presa da lui, dal suo sorriso e sfoderai le mie armi segrete… mi ero decisa a giocarmi le mie carte
Mentre parlavamo lo guardavo e sorridevo in modo molto sensuale, anche il mio tono di voce inizio ad essere più dolce e sexy… capii che quella strategia iniziava a fare effetto quando, alzandosi per prendere della legna per accendere del fuoco, aveva un bel bozzo al pantalone
Prese della legna per accedere del fuoco, si era deciso di stare lì a vedere il cielo stellato molto luminoso… conosceva le stelle, mi spiegò costellazioni e tanto altro, io gli lanciavo sguardi languidi che sembrava apprezzare tanto che mi disse
What fucking eyes
E mi baciò con passione
Limonammo per lunghi minuti
Poi le mani iniziarono ad esplorarli
Le sue mani mi scoprirono i seni
Fuck u are so gorgeous
Che belle zizze
Le prese con le mani e se le strinse sul viso leccandole tutte
Poi prese in bocca i capezzoli che, nel frattempo mi erano diventati due chiodi
Li succhiava avidamente altenando i lati, me li mordicchiava
La mia eccitazione era ai massimi
Sentivo un calore intenso pervadere il mio corpo
Il cuore impazzito ed il cervello andato
Quella bocca mi provocava un intenso piacere ed una incontenibile eccitazione
Mi ribaciò con passione e poi di nuovo concentrato sulle mie wonderful boobs
Ero al settimo cielo
Allungai la mano sul pacco, il cazzo era flaccido la consistente
Mi dissi, è ora di togliersi la curiosità
Gli scivolai verso il passo il pantalaccio e con sorpresa mi accorsi che non aveva null’altro
Il cazzo era consistente ma non duro, la cappella coperta dalla pelle
Lui si sfilo la camicia senza sbottonarla , con i piedi si liberò dei pantaloni e rimase nudo
Era stupendo
Io avevo ancora addosso il jeans ma sopra ero nuda
Mi guardava il seno e scuoteva la testa come per dire che spettacolo
Io lo ammiravo in tutta la sua avvenenza
Anche i piedi erano sexy
Si avvicinò, io ero seduta, si portò davanti a me, il suo cazzo era a pochi cm dal mio viso
Suck
Mi prese la testa con una mano e me la spinse verso il cazzo
Suck it
Lo presi in mano e me lo portai verso la mia bocca, me lo baciai tutto annusando ogni millimetro di pelle del suo giovane cazzo
Tutto depilato, iniziai a leccare, prima le palle e poi lungo tutta l’asta, lo spennellai prima per qualche minuto sperando di farglielo indurire ma senza riuscirci… allora passai all’attacco, ero curiosa di vederlo al massimo delle sue dimensioni
presi a succhiarlo in ogni modo , ho una gran esperienza da bocchinara.
Da ragazza ero la bocchinara dell’istituto, tutti conoscevano la mia dote, quelli della 5 liceo avevano subito sparso voce della mia abilità… a turno li avevo spompinati tutti nei bagni del liceo, complice il bidello , vecchio porco guardone , che losco faceva da palo, ma questa è un’altra storia, torniamo a George
Sentivo che il suo cazzo aumentava di consistenza perché non riuscivo più a metterlo tutto il bocca… fino a che non ebbe l’attesa erezione completa e a quel punto riuscivo a stento a tenere la cappella in bocca
Lui ansimava sotto i colpi di lingua e mano che mi aiutava a farlo inturgidire
Wonderful wonderful don’t stop suck suck what fucking blojob Anna … sei bravissima
Quella cosa mi infoio da morire, gli sputai sul cazzo guardandolo negli occhi e continuai a gustarmi quel cazzone esagerato facendogli un bocchino veloce
La saliva mi fuoriesciva dalla bocca, roteavo il cazzo con una mano affindadolo nella bocca
Stop stop , let me lick you, leave down your pants, togli jeans, voglio leccarti fessa
Arrossii
Abbassai i jeans togliendomi le converse
Beautiful feet, omg
Let me lick your feet
Mi fece sedere e iniziò a leccarmi i piedi… fu come una frustata alla schiena, un brivido mi percorse tutta la spina dorsale quando si mise l’ alluce tutto il bocca succhiandolo avidamente
Avevo lo slip fradicio, lo spostai e mentre lui mi leccava e ficcava le dita in bocca , io mi infilavo due dita in figa
Si accorse subito che mi stavo masturbando e mi sfilò lo slip mi fece sdraiare a terra mi alzò le gambe ed iniziò a strofinare la punta del cazzo fra le gambe
Can I push it in without protection
Ero così eccitata che annuiii eccitata
Fu un attimo che mi sentii riempita
Inzio a stantuffarmi forte
Sobbalzavo tutta, lui aveva messo la camicia aperta sotto il mio culo e sentivo la seta strusciarmi le natiche mentre lui mi sbattava con decisione, mi baciava con passione e ansimando mi chiamava
Ohhh Anna
Ohhh Anna
Sbammm sbammm sbammm
La mia figa era tutta fradicia
Mi chiavava con tutta la sua forza
Poi lo uscì, aveva i capelli tutti scompigliati la faccia affaticata
Turn turn, girati
Poggiai le ginocchia sulla camicia e le mani sul tronco
Mi prese da dietro penetrandomi forte per altri interminabili minuti senza mai sborrare. Io, invece, ebbi innumerevoli orgasmi
Ad una certa lo esce e mi fa; aprendo le chiappe al massimo
I love ur ass Anna
Mi lecco lo sfintere, poi, aiutandosi col pollice provò a capire se ero aperta abbastanza per mettermelo in culo.
Premetto che non amo tanto fare sesso anale, mi provoca un po’ dolore ma la eccitazione era assai e non badai a porgli resistenza anzi , posi anche io le mani alle chiappe per allargare di più
Mi inculò
Avevo il suo palo dritto in culo fino alle palle… ansimava come un maiale ed io urlavo di piacere
Mentre mi inculava come una bestia in calore sentii la voce di mia figlia…
Mammaaaaa ma che cazzo stai facendo
George si girò di scatto
Io, incredula mi sentii morire
Il cazzo di George era piantato nel mio culo fino alle palle
Mammaaaaa
E scappo via
George visibilmente imbarazzato
Omg Anna …
… scappai via anche io prendendo le mie cose e corsi urlando il nome di mia figlia che trovai poco lontano seduta in lacrime
Perdonami tesoroooo
Perdonami
Mi fa mamma non dovevi… non dovevi farmi questo
Mi confesso che George le aveva proposto una passeggiata in pineta e che l’aveva scopata e lei ne era innamorata
Tale mamma … tale …
Dopo quella sera, ci spiegammo, le dissi che lui era fidanzato e che era un ragazzo scompaiolo, che aveva fatto una esperienza
Ci raccontammo in particolari delle rispettive scopate
Ci ridemmo su
Ora resta il segreto ed il ricordo di quella vacanza scopare all’aperto… come piace a noi
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