La giovane stagista

di
genere
saffico

Sono una donna di mezza età, ho avuto due figlie oramai grandi. Segretaria esecutiva di mio marito, amministratore delegato di un grande studio di architettura, organizzo e pianifico gli incontri con i clienti, le cene di lavoro e tutti gli appuntamenti e redigo i verbali dei casi trattati.
Oggi dò il benvenuto a una stagista laureanda. Deve svolgere un tirocinio per il conseguimento del titolo di studio presso la sua università.
Le faccio fare un giro, le mostro i diversi uffici compreso il suo e la mensa, il bagno. Durante tutta la visita non posso fare a meno di osservare le sue forme giovanili provando una punta di invidia.
Si siede alla sua scrivania, è un open space, solo l'ufficio di mio marito è un ambiente chiuso.
Sono al telefono quando la piccola stagista viene verso di me per chiedermi le credenziali di accesso al suo pc.
Giunte alla sua scrivania mi chino verso la tastiera, ha una magnifica vista della mia scollatura. Vedo che sta osservando il mio generoso petto sprovvisto di reggiseno, gesticolando tocca in modo fortuito il capezzolo da sopra il tessuto. Non mi scompongo continuando a digitare sulla tastiera, termino e torno alla scrivania. Questo tocco furtivo mi ha eccitata, sento un calore crescere che dissimulo tornando al mio lavoro.
Rientro nella mia bolla lavorativa quando a un certo punto vengo chiamata da mio marito per darmi dei documenti. Sono al suo fianco, siamo una coppia unita e complice, percepisce qualcosa che non va, mi accarezza i glutei e passando una mano in mezzo alle cosce sente che sono bagnata.
Mi lancia uno sguardo che è tutto un dire, senza parole mi inginocchio in mezzo alle sue gambe libero il suo cazzo già duro e inizio un lungo, sbavato e profondo pompino. Ho ancora il suo cazzo in bocca quando mi fa' sollevare mettendomi supina sulla scrivania sui documenti che devo ritirare. Mi solleva la gonna penetrandomi in profondità. Gemo senza poter urlare visto il contesto. Mi scopa molto forte portandomi a un grosso orgasmo, rimane fermo per qualche istante finendo di riempirmi. Mi piace sentire il suo sperma dentro di me e tenerlo il più a lungo possibile. Non uso più nessun tipo di contraccezione, i rischi fertilità sono ormai tramontati.
Mi sistemo i capelli e la gonna, raccolgo i documenti ed esco dall' ufficio come se nulla fosse accaduto, o quasi. La piccola stagista mi lancia uno sguardo malizioso e lascivo, sicuramente ha capito il rapporto che c'è tra me e il capo e forse ha anche sentito, non importa, riprendo a lavorare fino alla pausa.
Mio marito è uscito per una riunione, mi ritrovo con gli altri colleghi per andare in ment. Ci sediamo al tavolo, la stagista si siede alla mia sinistra, Marco e un' altra collega alla mia destra. Silvia, Manuel e Carlo di fronte, ho avuto nel tempo rapporti sessuali con la metà del tavolo ma questo la stagista lo ignora, non sa di questo ambiente un po' libertino.
Vado verso il bagno seguita dalla stagista. Entro in una cabina solo accostando la porta, mi siedo e guardo uscire la mia urina mischiata alle tracce di sperma di mio marito.
Sono ancora seduta quando vedo aprirsi la porta, è la stagista che mi fissa silenziosa. La fisso incredula mentre mi dice che è rimasta da subito colpita dalla mia presenza, non è nel suo stile agire così ma che si è sentita come obbligata a fare un primo passo.
Adesso ci guardiamo in silenzio in secondi in cui rimaniamo entrambe sospese. Mi alzo e avvicinandomi a lei con ancora la figa gocciolante la bacio infilandole la lingua in bocca senza nemmeno l'accortezza di chiudere la porta.
Si stacca quasi subito per inginocchiarsi e leccarmi la figa che che gocciola. Mi fa i complimenti per il mix di sapori che sta gustando, non smette fin quando non le vengo in bocca.
Si rialza e facciamo una forbice mentre torniamo a baciarci strofinando i nostri seni a contatto. I nostri clitoridi che si strofinano senza tregua ci regalano momenti travolgenti fino a quando veniamo interrotte da una collega.
Chiudiamo in tempo la porta, attendiamo che la collega sia uscita, un rapido aggiustamento dei vestiti e torniamo entrambe alle nostre postazioni.
Mio marito è rientrato da poco, mi dirigo nel suo ufficio per raccontargli subito ciò che è successo in pausa pranzo.
Conosco il suo piacere nel vedermi alle prese con un' altra donna, gli chiedo dunque se posso invitarla a cena a casa.
Lui mi risponde che è impegnato in una cena di lavoro ma che farà il possibile per liberarsi per non rientrare troppo tardi.
Esco dall' ufficio di mio marito dirigendomi verso la stagista, mi appoggio alla scrivania accavallando le gambe e rivolgendole l'invito.
I suoi occhi si illuminano di felicità, le lascio l'indirizzo dandoci appuntamento per le 20.
Il pomeriggio sembra non passare mai, la tensione emotiva nell' attesa della serata mi tiene costantemente su di giri.
Rientro e a casa e dopo una doccia scelgo che cosa indossare, propendo per un vestito elegante e sensuale di un acceso rosso rubino.
Poco prima che arrivi porto in soggiorno una bottiglia di vino e attendo con impazienza crescente.
Suonano alla porta, finalmente è arrivata. È sublime, al momento vedo solo un ampio parka largo. La faccio accomodare. Ha indossato un abito così corto da cui escono le bretelle del reggicalze rendendola di un sensuale unico.
La invito a seguirmi in salotto, le offro un bicchiere di vino mentre ci accomodiamo vicine sul divano.
Mi confessa di non avere mai avuto prima d'ora esperienza con donne, è ancora frastornata da ciò che è successo oggi.
La fisso negli occhi come ancora non avevo fatto, non è solo bella, emette un fascino di una dolcezza disarmante.
Le mie mani incominciano ad accarezzare dolcemente le sue cosce per poi salire verso il ventre e il petto. Nasce spontaneo un bacio lungo e sensuale. Adesso ci accarezziamo i copri l'un l'altra spogliandoci senza fretta.
Cu baciamo i seni, li solletichiamo, li mordocchiamo, li succhiamo.
Poi rivolgiamo i nostri corsi testa piedi in un 69, ci regaliamo entrambe un primo orgasmo che placa per un po' la tensione accumulata.
Siamo entrambe senza fiato, sudate e cin respiri lunghi.
Torna a baciarmi infilando la sua lingua in bocca, non resisto e le infilo due dita nella sua figa bagnatissima. Le muovo lente ma decise a uncino tornando a farla gemere.
Proprio mentre sta per venire vedo mio marito entrare in casa.
Si sistema sulla poltrona per godersi lo spettacolo. Si apre i pantaloni incominciando a masturbarsi. È in questo momento che decidiamo di uscire dalla nostra bolla per invitarlo a giocare con noi. Si avvicina, è in piedi davanti a noi con una erezione spaventosa, insieme incominciamo a leccargli le palle, l'asta, il glande. Gli facciamo un pompino a due bocche che sembra gradire molto.
Adesso è lui a sedersi sul divano, prendo per mano la mia giovane amante e la faccio impalare sul cazzo eretto di mio marito con il viso di lei rivolto a me.
Mi inginocchio alternando leccate alle palle e al clitoride. Lei urla e si dimena come un ossesso fino a squirtare così tanto da lavare il mio viso, il divano e il tappeto.
Lui non è ancora venuto ma non credo sia molto lontano, si alza in piedi e ci fa inginocchiare, a turno lo succhiamo fino alle palle tenute strette sulla nuca, la stagista sembra essere poco abituata a differenza di me a questa pratica, è rossa in viso, gli occhi le lacrimano e ha continui boli di saliva.
Poi si stacca dalle nostre bocche e masturbandosi erutta sui nostri visi copioso sperma caldo e denso. Il suo cazzo è ancora eretto, rapidamente mi fa mettere carponi e prima di perdere il turgore facilitato dalla lubrificazione che lo riveste mi incula. Lo fa' con un colpo deciso che mi leva il fiato, la stagista carponi davanti a me è tornata a baciarmi, in un incontro di bocche e lingue piene di sperma.
Lui sembra venire ancora, non credo però abbia ancora sborra da rilasciare nel mio retto.
La stagista che è venuto a leccare l'ano aperto e dilatato per darmi sollievo dice che qualcosa mi sta fuoriuscendo.
La serata finisce in una doccia fra me e la stagista, ci laviamo a vicenda in modo sensuale e delicato, niente di sessuale questa volta, solo delicatezza dopo una giornata che è stata a dir poco movimentata.
scritto il
2025-03-27
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