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In archivio sono presenti 78K racconti erotici per questa sezione
Cadorna, stazione di Cadorna (capitolo 12)12 – Il nome Il freddo del vetro sulla schiena, la posizione a quattro zampe sul tavolino, l’ordine di rimanere immobile. Silvia stava sperimentando sensazioni nuove. “Stupida! Ma chi me l’ha fatto fare?”. Per l’ennesima volta si ripeté la domanda. Conoscendo però perfettamente la risposta. Perché se una parte di lei in quel momento provava a ribellarsi a una situazione per certi versi completamente assurda, ce n’era un’altra, preponderante, che invece la stregava. Inutile mentire con se ste... tempo di lettura 5 mingenereDominazionescritto il
2019-07-08di
Mister PinkCadorna, stazione di Cadorna (capitolo 13)13 – Strada senza ritorno Il respiro corto, segni di perspirazione sulla schiena lucida, il cristallo del tavolino testimone del piacere che colava dalla fica, Silvia riprese… “Con mio marito Piero ci siamo spesso confessati le reciproche fantasie, Signore: situazioni oscene, scenari che regalavano a entrambi tanta eccitazione. In qualche occasione siamo stati tentati di andare in un privé, così come di invitare delle coppie di amici o dei ragazzi che sapevamo la pensassero come noi e... tempo di lettura 7 mingenere
Dominazionescritto il
2019-07-12di
Mister PinkCadorna, stazione di Cadorna (capitolo 14)14 – Punita Il telefono muto in mano, Piero restò a lungo a fissare il nulla. Tutto si sarebbe aspettato, meno quella telefonata che lo aveva lasciato completamente confuso. Silvia? Davvero era a casa del tizio della metropolitana o gli stava facendo solo uno scherzo? Provò a richiamare, ma il telefono era spento. E mentre si preparava a passare ore che, lo sapeva, sarebbero state interminabili, la sua mente iniziò a raffigurarsi scenari sempre più torbidi. Era preoccupato, nonostante la pro... tempo di lettura 7 mingenere
Dominazionescritto il
2019-07-14di
Mister PinkCadorna, stazione di Cadorna (capitolo 15)15 – Bastinado La prima cosa che avevo visto di Sefa quella notte in metropolitana erano state le sue gambe arrampicate su quegli stessi sandali che indossava anche ora. Tutto era partito da lì e da lì volevo che finisse questo nostro primo appuntamento. Mi inginocchiai. La sua pelle luccicava di piacere, tensione, dolore, eccitazione. Anche a qualche centimetro di distanza sentivo l’odore della sua fica. Forte, speziato, ma per nulla sgradevole. Le cosce erano rigate del suo succo, tra le g... tempo di lettura 5 mingenere
Dominazionescritto il
2019-07-18di
Mister PinkCadorna, stazione di Cadorna (capitolo 16)16 – Il branco Sudata, umiliata, eccitata, frustrata. Mentre l’ascensore scendeva lentamente, Silvia si trovò a lottare con mille sensazioni. Il pomeriggio a casa di colui che aveva riconosciuto come suo Signore (anche solo a pensarlo, la S nella sua mente era maiuscola) aveva imboccato una direzione completamente diversa a quello che si era immaginata. Pensava che sarebbe stata scopata appena varcata la soglia e invece, se si escludevano il pompino e quegli strusciamenti sulla fica il cui ... tempo di lettura 8 mingenere
Dominazionescritto il
2019-07-20di
Mister PinkCadorna, stazione di Cadorna (capitolo 17)17 – Salvata. O? Con Silvia mezza collassata tra le sue braccia, il cuore palpitante, le mani tremanti, il poliziotto dovette ripetere la domanda prima di ottenere una risposta. “Cosa succede signora? Tutto bene?”. “Sì, sì, adesso va bene…grazie. Quei ragazzi… - rispose Silvia mentre con la testa spaziava tra i corridoi -. Quei ragazzi han cercato di portarmi con loro…” Iniziò a tremare, mentre il poliziotto dopo averla lasciata le lanciò un’occhiata piuttosto perplessa. “Venga, il nostr... tempo di lettura 9 mingenere
Dominazionescritto il
2019-07-23di
Mister PinkCadorna, stazione di Cadorna (capitolo 18)18 – Scopata Quello che accadde dopo, Silvia non se lo sarebbe più dimenticata. Il rumore della cerniera alle sue spalle si sovrappose a quella che le sue dita aprirono a pochi centimetri dal proprio volto. Un gesto automatico il suo, ma ormai in quella stanza nulla sembrava più essere mosso dal razionale. Quando sentì qualcosa che sfregava contro le labbra della sua fica, per quanto la posizione glielo consentisse Silvia si inarcò ancor più all’indietro, quasi a formulare un tacito invito, ... tempo di lettura 5 mingenere
Dominazionescritto il
2019-07-27di
Mister PinkCadorna, stazione di Cadorna (capitolo 19)19 – La scrivania La colpì il sapore, l’afrore dell’uomo mischiato al suo piacere. L’asta fradicia dei suoi succhi, la cappella che luccicava, rossa, grossa, un bulbo pronto a esplodere. La sua lingua lo contornò famelica, mentre il ritmo del respiro tornava lentamente a rallentare, poi le labbra si schiusero e lo accolse a fondo dentro la propria bocca. “Tuo marito è un uomo fortunato, con una succhia cazzi così in casa, di sicuro non ha di che lamentarsi”, la voce riscosse per un attimo S... tempo di lettura 6 mingenere
Dominazionescritto il
2019-08-04di
Mister PinkCadorna, stazione di Cadorna (capitolo 2)Una statua di cera. La mano teneva stretto il telefonino. Gli occhi incollati sul display anche quando divenne buio. Il fiato che sembrava faticare nella sua strada da e verso i polmoni. Il piede che fino a pochi minuti prima si muoveva delicato lungo quella gamba sconosciuta a sua volta era bloccato come da un incantesimo. Altre volte a Silvia era capitato di avere qualche incontro ravvicinato in metropolitana, spesso erano state strusciatine inconsapevoli date dall’assembramento di chi ogni gi... tempo di lettura 4 mingenere
Dominazionescritto il
2019-06-25di
Mister PinkCadorna, stazione di Cadorna (capitolo 20)20- Le manette “Oddio, è adesso come faccio a tornare a casa?”. Disperata, Silvia quasi scoppiò a piangere mentre con un gesto rapido si rialzava dalla scrivania. Con una mano cercava di pulirsi almeno un poco la faccia mentre andava a caccia dei vestiti. Raccolse mutandine e reggiseno e stava per indossarli quando il primo poliziotto la fermò. “Mi spiace, ma questi, per ora, li teniamo noi” le disse con un sorriso beffardo, enfatizzando le parole su quel “per ora”. Glieli strappò di mano poi,... tempo di lettura 7 mingenere
Dominazionescritto il
2019-08-09di
Mister PinkCadorna, stazione di Cadorna (capitolo 21)21 – Il bacio rubato Recuperata la macchina, Silvia rimase a lungo seduta immobile, le mani al volante, la mente a riavvolgere il film di quella giornata pazzesca. “Dio mio, Piero” si lasciò sfuggire qualche minuto dopo, quando lo sguardo le cadde sull’orologio. Mezzanotte era passata da un pezzo e il suo Padrone - non so neppure il suo nome si ritrovò a pensare con un mezzo sorriso – nella brevissima telefonata con aveva promesso a suo marito che per le 23 sarebbe tornata a casa. Accese il tel... tempo di lettura 5 mingenere
Tradimentiscritto il
2019-09-01di
Mister PinkCadorna, stazione di cadorna (capitolo 22)22 - La (quasi) verità a Piero “Zzzzzz zzzzz zzzzz zzzzz” Il suono fastidioso della sveglia del telefono fece tornare Silvia nel mondo dei vivi. Per quanto l’aggettivo non potesse adattarsi troppo a chi aveva trascorso l’ultima notte a rigirarsi nel letto, cedendo solo poco prima dell’alba a un sonno profondo, durato troppo poco. “Zzzzzz zzzzzz zzzzzzz zzzzzzz”. Con un movimento incerto, la testa sotto il cuscino, Silvia dopo un paio di tentativo riuscì a trovare lo smartphone sul comodino e a ... tempo di lettura 5 mingenere
Dominazionescritto il
2023-08-23di
Mister PinkCadorna, stazione di Cadorna (capitolo 23)23 - Bacco, Tabacco e Venere Due giorni dopo, Piero era alla sua scrivania in ufficio, quando dall’ufficio posta si presentò un fattorino. “Signor Piero, questo è per lei” gli disse, consegnandogli un pacco piuttosto voluminoso. Incuriosito, Piero lo aprì immediatamente, trovando una bottiglia di vino rosso, un Brunello di Montalcino della casa vinicola Antinori, un sigaro Choix Supreme e un biglietto, chiuso in una busta su cui, con una grafia elegante, era scritto il suo nome. Quando Piero lo... tempo di lettura 9 mingenere
Dominazionescritto il
2023-08-26di
Mister PinkCadorna, Stazione di Cadorna (capitolo 24)24 Non aprite quella porta. Se la montagna non viene a Maometto, Maometto va alla montagna. Lo conoscete il proverbio, vero? Perché per la nostra Silvia fu esattamente quello che accadde, per quelle strane alchimie della vita che chiamiamo coincidenze, tu pensi a una persona o a un possibile evento, e all’improvviso quella persona te la ritrovi davanti, o quella cosa fino a poco prima solo immaginata, succede. Così accadde che prima i figli (perennemente in ritardo), quindi Piero il mattino do... tempo di lettura 9 mingenere
Tradimentiscritto il
2025-06-24di
Mister PinkCadorna, stazione di Cadorna (capitolo 3)Quando, dopo aver parcheggiato, aprì la portiera della sua Mazda, il freddo vento della sera che si insinuò sotto la gonna fece sospirare Silvia. Le mutandine ormai zuppe, il piacere insoddisfatto che sentiva essere colato lungo le gambe, accelerò il passo verso il portone del suo condominio. Mentre aspettava l’ascensore, sentì il portone d’ingresso scattare: un attimo dopo Francesco e Nathan attraversarono il breve androne e la raggiunsero. “Buona sera Francesco” disse Silvia, mentre con la ma... tempo di lettura 3 mingenere
Dominazionescritto il
2019-06-27di
Mister PinkCadorna, stazione di Cadorna (capitolo 4)4. Lo specchio Rapiti dall’ennesima serata calcistica, Marco e Matteo lanciarono un distratto “Ciao mamma” a Silvia, che seguendo una scia profumata si diresse in cucina. “Ciao Piero, scusa il ritardo” sussurrò Silvia, mentre sollevandosi sulle punte indirizzava un bacio sulla guancia al marito che, dandole le spalle si stava esibendo ai fornelli. “Ho finito tardi e poi ho pure sbagliato uscita della metro” disse, mentre con il petto aderiva alla schiena del marito. “Senti senti, deve fare... tempo di lettura 4 mingenere
Masturbazionescritto il
2019-06-28di
Mister PinkCadorna, stazione di Cadorna (capitolo 5)5. La confessione Quando alla fine Piero cedette al sonno, Silvia rimase ancora a lungo sveglia. Un braccio piegato sotto la testa, il corpo ancora bagnato di sudore, del suo piacere e dello sperma di Piero, le gambe leggermente divaricate, le dita della mano destra ad accarezzare languidamente la strisciolina di peli sopra il pube. E mille pensieri ed emozioni a rincorrersi nella testa. Cena l’aveva consumata in cucina assieme al marito, i ragazzi avevano già mangiato e, finita la partita,... tempo di lettura 6 mingenere
Sentimentaliscritto il
2019-06-29di
Mister PinkCadorna, stazione di Cadorna (capitolo 6)6. Al lavoro Il risveglio fu traumatico. Per tutta la notte Silvia aveva vagato tra sonno e veglia, le immagini della sera prima a scorrerle nella mente, rendendole impossibile un vero e proprio riposo, le mani che nel dormiveglia accarezzavano le sue parti intime ancora incrostate del piacere suo e di Piero. Quando suonò la sveglia si trascinò in bagno, gli occhi semichiusi si sedette sul water e si lasciò andare a una lunga pipì, poi infilò la vestaglia e in cucina preparò distrattamente l... tempo di lettura 5 mingenere
Tradimentiscritto il
2019-07-02di
Mister PinkCadorna, stazione di Cadorna (capitolo 9)9 - L’appuntamento Per qualche minuto Silvia fece fatica a respirare. Lo aveva fatto. Aveva chiamato lo sconosciuto della metro, come cento volte aveva pensato di fare e come cento volte si era bloccata dandosi della matta. Però l’ultima notte con Piero aveva lasciato il segno e soprattutto quella voglia crescente che sentiva montare dentro di lei alla fine aveva tracimato i suoi argini. E così quel mattino, spediti i figli a scuola e salutato Piero con un nervosismo che le era sconosciuto,... tempo di lettura 7 mingenere
Tradimentiscritto il
2019-07-04di
Mister PinkCadorna, Stazione di Cadorna - Prologo“Stupida! Ma chi me l’ha fatto fare?”. Per l’ennesima volta Silvia si ripeté la domanda mentre, immobile sulle mani e sulle ginocchia, fungeva da soprammobile nel salone. Nuda. Fatta eccezione per le scarpe che portava quella sera in metropolitana. Con un bicchiere di acqua colmo quasi fino all’orlo sulla schiena. - Mi sto chiedendo come saresti vestita solo di queste scarpe. Era stata la seconda frase che lui le aveva rivolto. E adesso… ¬- - - L’avevo vista da lontano quella sera nella calca... tempo di lettura 5 mingenere
Tradimentiscritto il
2019-06-24di
Mister PinkCaduta liberaMi telefona. Io e lei non siamo niente, scopiamo. Percorriamo insieme un tratto di vita. Spesso un rincorrersi più che un percorrere. Un proporsi cose sempre al di là d'ogni limite. Una ricerca di qualcosa che non sazia. Mai. Mi telefona. Ha una cosa speciale fra le mani. Mi chiede. -Vuoi?- -Dimmi qualcosa...- -No...- -Si... devi...- -Giovane... vergine...- -Cazzo... quanto giovane?- -Quanto basta per piacerci... deciditi...- Un colpo al ventre, violento. -Una ragazza...?- ... tempo di lettura 2 mingenere
Trioscritto il
2017-08-04di
TibetCaduto in tentazione Era un pomeriggio d'estate, torrido ed afoso, ero a casa a non fare nulla, la mia compagna era via da diversi giorni per motivi di lavoro. La nostra era una storia felice, non potevo lamentarmi di nulla, io 29 anni, lei 26 ed insieme da ormai 4 anni. Ad un certo punto mi arrivó un messaggio, era la mia collega Teresa, 56 anni, con cui avevo ed ho tutt'ora un ottimo rapporto, ormai lavoravamo per la stessa azienda da 8 anni e col tempo si era instaurata una vera amicizia. Nel messaggio mi chiedev... tempo di lettura 5 mingenere
Tradimentiscritto il
2016-11-07di
Wibo69Caduto nella trappolaNella facciata di fronte casa mia c sono pontile di operai che stanno rifacendo la facciata e ci sono due operai giovani in canottiera e pantaloni stretti mostrano un pacco e un culo favoloso sono rumeni biondi e palestrati e io resto ore affacciato a guardarli io 21 anni studente e si sono accorti della mia persona e si sono passati il messaggio e cosi si toccavano il cazzo poi quando si incontravano e dovevano passare sulle pedane uno si piegava e altro lo afferrava dai fianchi e mimava una sc... tempo di lettura 4 mingenere
Prime esperienzescritto il
2025-12-12di
palazzoCafè ChantalCafè Chantal Mi trovo da tre giorni in questa bella e grande città, per portare a termine un importante incarico per la mia azienda. Anche questa giornata è stata piuttosto intensa e avrei voglia di rilassarmi un po'. Ho appena finito di cenare e nella mia stanza d'albergo cerco nel mio smartphone, qualcosa d'interessante per passare la serata. Casualmente, trovo la pubblicità di un "Club Cafè Chantal" che mi ispira qualcosa di francese, ho sempre avuto una certa passione per le cose francesi! ... tempo di lettura 6 mingenere
Eteroscritto il
2023-05-11di
StarmanCafe WhaSono in 5th avenue a New York. Il sole è basso, sembra un enorme scudo rosso tempestato di grattacieli che rilanciano e frammentano la sua luce come diamanti. I tombini fumano e l’aria è al limite del respirabile. Cammino spedita anche se non devo andare in nessun posto: a New York non si può passeggiare. Il mio compasso è ridotto dalla gonna stretta e dal tacco 12, ma avanzo decisa accompagnando la mia andatura al possente movimento ondulatorio della mia criniera di capel... tempo di lettura 8 mingenere
Safficoscritto il
2017-09-28di
Manu Libera