Sentimentalmente soft
di
Vandal
genere
sentimentali
La città sotto di loro scintillava con mille luci piccole, ognuna una promessa di qualcosa ancora da scoprire. Marco si appoggiò al corrimano, il bicchiere di vino rosso in mano, pensieri su Elena che lo consumavano. La sua presenza sulla terrazza, accanto a lui, non era un caso. Ogni sguardo che si scambiavano, ogni parola sussurrata, sembrava carico di un'intesa al di là del semplice linguaggio.
Elena entrò sulla terrazza, i suoi occhi trovarono immediatamente Marco. Indossava un vestito semplice ma elegante che scorreva dolcemente sulle sue curve, accentuando ogni movimento che faceva. Il suo passo era lento e deliberato, un invito non detto a seguirla in un silenzioso gioco di desiderio. Marco la osservava avvicinarsi, il suo corpo teso dall'attesa.
"Mi piace come guardi la città", disse Elena, rompendo il silenzio mentre si avvicinava. "Ma a volte, penso che non vediamo mai veramente ciò che abbiamo proprio davanti a noi".
Marco non rispose immediatamente. La sua mente correva, ma il suo corpo stava già rispondendo, attratto da lei come una falena alla fiamma. Quando finalmente si avvicinò, la distanza tra loro si era ridotta notevolmente. I loro occhi si incrociarono, e in quel momento, tutto il resto svanì.
Le sue mani, precedentemente appoggiate al corrimano, ora si spostarono sul suo bicchiere di vino, ma il suo focus rimase interamente su di lei. Elena si avvicinò, i suoi movimenti lenti e naturali, come se stesse permettendo al momento di svolgersi organicamente. "Sai cosa penso, Marco?" chiese, la sua voce bassa e intima. "Penso che a volte ci fermiamo troppo presto".
Il cuore di Marco si accelerò, e senza pensarci, la sua mano si protese per accarezzarle il viso. La sua pelle era morbida e calda, mandando brividi attraverso di lui. "Non voglio fermarmi", rispose, la sua voce più profonda, più intensa di quanto avesse inteso.
Gli occhi di Elena si scurirono di intensità. Un sorriso sapiente si disegnò sulle sue labbra, suggerendo segreti ancora non rivelati. "Allora non lo facciamo", sussurrò, il suo respiro approfondendosi mentre si preparava a ciò che era inevitabile.
L'aria attorno a loro sembrava pulsare di elettricità. Marco fece il primo passo verso di lei, le sue mani trovando i suoi fianchi e scivolando lungo i suoi fianchi. La sua pelle era calda sotto il suo tocco, e continuò ad esplorare, ogni millimetro di lei una nuova scoperta. Elena chiuse gli occhi, arrendendosi alla sua carezza, sentendo ogni tocco diffondere calore attraverso il suo corpo. Non c'era vergogna nella sua risposta, solo il desiderio di sentirsi pienamente viva nel momento.
Le loro labbra si avvicinarono lentamente, caute all'inizio, cercando il momento perfetto. Quando le loro labbra finalmente si unirono, sembrava che il mondo stesso si fosse fermato. Il bacio non fu affrettato, ma profondo e appassionato. Marco rispose con uguale fervore, le sue mani muovendosi sulla sua schiena, tirandola più vicino. Il calore tra loro crebbe, la tensione palpabile anche attraverso i loro vestiti.
Elena sorrise contro il suo collo, poi si allontanò dolcemente abbastanza da togliersi il vestito. Sotto di esso, era nuda e senza difetti. Tese la mano a Marco, guidandolo verso l'interno. Si mossero attraverso il soggiorno, spogliandosi l'un l'altro lentamente, gustando ogni tocco. Il sorriso di Elena rimase, una testimonianza del piacere che trovava nelle attenzioni di Marco.
Arrivarono in camera da letto, dove la luce soffusa li bagnava di un bagliore gentile. Marco si fermò di fronte a lei, la sua camicia aperta, rivelando il suo petto tonico. Elena si avvicinò, le sue dita tracciando i contorni del suo corpo, lasciando scie di fuoco nel loro cammino. Lui rabbrividì sotto il suo tocco, il suo respiro trattenuto mentre lei lo esplorava con la precisione di un artista.
"Sei bellissima", sussurrò Marco, la sua voce densa di emozione.
Elena alzò gli occhi, brillanti di lacrime non versate. "Anche tu lo sei", sussurrò indietro, le sue mani muovendosi per sbottonargli la cintura. Con deliberata lentezza, lei tolse ogni pezzo del suo vestiario, esponendo la sua pelle nuda al suo sguardo apprezzato.
Si inginocchiò di fronte a lei, le sue mani scivolando lungo le sue cosce, il suo tocco accendendo scintille sulla sua pelle. Elena ansimò, le sue mani aggrappate alle sue spalle per sostegno mentre lui baciava un percorso dal ginocchio alla coscia interna. Ogni bacio era una promessa, ogni tocco una sinfonia di sensazioni.
Marco alzò lo sguardo verso di lei, i suoi occhi scuri di desiderio. "Posso?" chiese, la sua voce appena sopra un sussurro.
Elena annuì, il suo respiro sottile. "Sì", riuscì a dire, la sua voce tremante di desiderio.
Lui si chinò di nuovo, la sua lingua sporgendosi per assaggiarla, mandando onde di piacere attraverso il suo corpo. Le dita di Elena si intrecciarono nei suoi capelli, guidandolo, incoraggiandolo. Le sensazioni erano travolgenti, costruendosi strato su strato fino a diventare insopportabili.
"Adesso", supplicò, la sua voce grezza di bisogno. "Per favore, Marco, adesso."
Lui rispose con un gemito, le sue dita immergendosi profondamente dentro di lei.Si aggrappò a lui, il suo corpo convulso dal piacere, i suoi gridi echeggiano nella stanza.
Mentre tornava sulla terra, Marco si alzò in piedi, il suo desiderio evidente nella dura lunghezza di lui. Elena tese la mano, le sue mani avvolgendo il suo membro, guidandolo verso di lei. Lui esitò per un momento, i suoi occhi cercano i suoi.
"Sei sicura?" chiese, la sua voce rauca.
Lei annuì, un sorriso dolce sulle labbra. "Solo se prometti di non trattenerti," sussurrò.
Con un accordo di gemiti, Marco scivolò dentro di lei, la sensazione dei loro corpi che si univano mandando scosse di piacere attraverso entrambi. Si mossero insieme, lentamente all'inizio, gustando la connessione, l'intimità. Ma man mano che il ritmo si accelerava, così faceva l'intensità, i loro movimenti diventando una danza di passione e bisogno.
Elena avvolse le gambe intorno alla sua vita, tirandolo più in profondità, le sue unghie che si conficcavano sulla sua schiena. Marco rispose spingendo più forte, più veloce, il suo respiro venendo in affanni profondi. Erano entrambi vicini, il calore tra di loro quasi tangibile, l'aria densa dei loro odori misti.
"Marco," gridò Elena, la sua voce spezzata dalla forza del suo climax.
Lui la seguì oltre il limite, il suo stesso rilascio travolgendolo, il suo corpo tremante con la forza di esso. Per un momento, rimasero uniti, i loro corpi intrecciati, i loro cuori battendo all'unisono.
Mentre iniziavano a tornare giù, Marco si chinò, catturando le sue labbra in un bacio tenero. "Era quello che volevi?" chiese, la sua voce soffice, quasi riverente.
Elena sorrise, gli occhi chiusi mentre assaporava la sensazione del suo peso contro di lei. "Più di ogni altra cosa", sussurrò, le sue dita tracciarono cerchi pigri sulla sua schiena.
Elena posò con dolcezza le labbra sul petto di Marco, baciandolo con ardore e passione. Il momento trascorso insieme era stato sublime, un'armonia perfetta di movimenti e desiderio. Non c'era nulla di artificiale o esagerato, solo un amore puro e passionale, fatto di sguardi intensi, mani intrecciate e movimenti sincronizzati. Le loro carezze erano delicate e rispettose, le penetrazioni fluide e piene di sentimento. Era un'esperienza unica e autentica, un momento di intimità profonda e connessione totale tra due anime innamorate.
"Il mio desiderio più grande," disse lei.
"Piacere che ti sia piaciuto," rispose lui con un sorriso.
Elena afferrò la mano di Marco e la baciò. "Quella cosa che hai fatto prima con le dita... Wow, è stato incredibile."
"Prima volta?" chiese lui.
"Beh, arrivare a trent'anni senza aver sperimentato quel tipo di approccio sessuale... No. Dopo le mie prime volte, mi sono imposta che, se avessi dovuto fare sesso con uno sconosciuto affascinante, lo avrei fatto in maniera soft. Insomma, più sentimento che sesso e basta."
"E io sarei uno sconosciuto?" chiese Marco ridendo, mentre la baciava sulle labbra.
"Smetterai di esserlo dopo la prossima performance sensuale," disse Elena abbassando la mano per toccargli il sesso. "Niente performance da Rocco nazionale. Quello che abbiamo fatto prima andrà benissimo."
"Oh bene, perché non mi va di sminuire il Rocco Nazionale," scherzò Marco, scatenando le risate di entrambi.
"Scemo che sei," disse Elena, guidandolo dentro di lei. "Pronto?"
"Prontissimo," rispose lui sovrastandola.
E fecero l'amore ancora una volta, con la stessa passione e intimità di prima.
Elena entrò sulla terrazza, i suoi occhi trovarono immediatamente Marco. Indossava un vestito semplice ma elegante che scorreva dolcemente sulle sue curve, accentuando ogni movimento che faceva. Il suo passo era lento e deliberato, un invito non detto a seguirla in un silenzioso gioco di desiderio. Marco la osservava avvicinarsi, il suo corpo teso dall'attesa.
"Mi piace come guardi la città", disse Elena, rompendo il silenzio mentre si avvicinava. "Ma a volte, penso che non vediamo mai veramente ciò che abbiamo proprio davanti a noi".
Marco non rispose immediatamente. La sua mente correva, ma il suo corpo stava già rispondendo, attratto da lei come una falena alla fiamma. Quando finalmente si avvicinò, la distanza tra loro si era ridotta notevolmente. I loro occhi si incrociarono, e in quel momento, tutto il resto svanì.
Le sue mani, precedentemente appoggiate al corrimano, ora si spostarono sul suo bicchiere di vino, ma il suo focus rimase interamente su di lei. Elena si avvicinò, i suoi movimenti lenti e naturali, come se stesse permettendo al momento di svolgersi organicamente. "Sai cosa penso, Marco?" chiese, la sua voce bassa e intima. "Penso che a volte ci fermiamo troppo presto".
Il cuore di Marco si accelerò, e senza pensarci, la sua mano si protese per accarezzarle il viso. La sua pelle era morbida e calda, mandando brividi attraverso di lui. "Non voglio fermarmi", rispose, la sua voce più profonda, più intensa di quanto avesse inteso.
Gli occhi di Elena si scurirono di intensità. Un sorriso sapiente si disegnò sulle sue labbra, suggerendo segreti ancora non rivelati. "Allora non lo facciamo", sussurrò, il suo respiro approfondendosi mentre si preparava a ciò che era inevitabile.
L'aria attorno a loro sembrava pulsare di elettricità. Marco fece il primo passo verso di lei, le sue mani trovando i suoi fianchi e scivolando lungo i suoi fianchi. La sua pelle era calda sotto il suo tocco, e continuò ad esplorare, ogni millimetro di lei una nuova scoperta. Elena chiuse gli occhi, arrendendosi alla sua carezza, sentendo ogni tocco diffondere calore attraverso il suo corpo. Non c'era vergogna nella sua risposta, solo il desiderio di sentirsi pienamente viva nel momento.
Le loro labbra si avvicinarono lentamente, caute all'inizio, cercando il momento perfetto. Quando le loro labbra finalmente si unirono, sembrava che il mondo stesso si fosse fermato. Il bacio non fu affrettato, ma profondo e appassionato. Marco rispose con uguale fervore, le sue mani muovendosi sulla sua schiena, tirandola più vicino. Il calore tra loro crebbe, la tensione palpabile anche attraverso i loro vestiti.
Elena sorrise contro il suo collo, poi si allontanò dolcemente abbastanza da togliersi il vestito. Sotto di esso, era nuda e senza difetti. Tese la mano a Marco, guidandolo verso l'interno. Si mossero attraverso il soggiorno, spogliandosi l'un l'altro lentamente, gustando ogni tocco. Il sorriso di Elena rimase, una testimonianza del piacere che trovava nelle attenzioni di Marco.
Arrivarono in camera da letto, dove la luce soffusa li bagnava di un bagliore gentile. Marco si fermò di fronte a lei, la sua camicia aperta, rivelando il suo petto tonico. Elena si avvicinò, le sue dita tracciando i contorni del suo corpo, lasciando scie di fuoco nel loro cammino. Lui rabbrividì sotto il suo tocco, il suo respiro trattenuto mentre lei lo esplorava con la precisione di un artista.
"Sei bellissima", sussurrò Marco, la sua voce densa di emozione.
Elena alzò gli occhi, brillanti di lacrime non versate. "Anche tu lo sei", sussurrò indietro, le sue mani muovendosi per sbottonargli la cintura. Con deliberata lentezza, lei tolse ogni pezzo del suo vestiario, esponendo la sua pelle nuda al suo sguardo apprezzato.
Si inginocchiò di fronte a lei, le sue mani scivolando lungo le sue cosce, il suo tocco accendendo scintille sulla sua pelle. Elena ansimò, le sue mani aggrappate alle sue spalle per sostegno mentre lui baciava un percorso dal ginocchio alla coscia interna. Ogni bacio era una promessa, ogni tocco una sinfonia di sensazioni.
Marco alzò lo sguardo verso di lei, i suoi occhi scuri di desiderio. "Posso?" chiese, la sua voce appena sopra un sussurro.
Elena annuì, il suo respiro sottile. "Sì", riuscì a dire, la sua voce tremante di desiderio.
Lui si chinò di nuovo, la sua lingua sporgendosi per assaggiarla, mandando onde di piacere attraverso il suo corpo. Le dita di Elena si intrecciarono nei suoi capelli, guidandolo, incoraggiandolo. Le sensazioni erano travolgenti, costruendosi strato su strato fino a diventare insopportabili.
"Adesso", supplicò, la sua voce grezza di bisogno. "Per favore, Marco, adesso."
Lui rispose con un gemito, le sue dita immergendosi profondamente dentro di lei.Si aggrappò a lui, il suo corpo convulso dal piacere, i suoi gridi echeggiano nella stanza.
Mentre tornava sulla terra, Marco si alzò in piedi, il suo desiderio evidente nella dura lunghezza di lui. Elena tese la mano, le sue mani avvolgendo il suo membro, guidandolo verso di lei. Lui esitò per un momento, i suoi occhi cercano i suoi.
"Sei sicura?" chiese, la sua voce rauca.
Lei annuì, un sorriso dolce sulle labbra. "Solo se prometti di non trattenerti," sussurrò.
Con un accordo di gemiti, Marco scivolò dentro di lei, la sensazione dei loro corpi che si univano mandando scosse di piacere attraverso entrambi. Si mossero insieme, lentamente all'inizio, gustando la connessione, l'intimità. Ma man mano che il ritmo si accelerava, così faceva l'intensità, i loro movimenti diventando una danza di passione e bisogno.
Elena avvolse le gambe intorno alla sua vita, tirandolo più in profondità, le sue unghie che si conficcavano sulla sua schiena. Marco rispose spingendo più forte, più veloce, il suo respiro venendo in affanni profondi. Erano entrambi vicini, il calore tra di loro quasi tangibile, l'aria densa dei loro odori misti.
"Marco," gridò Elena, la sua voce spezzata dalla forza del suo climax.
Lui la seguì oltre il limite, il suo stesso rilascio travolgendolo, il suo corpo tremante con la forza di esso. Per un momento, rimasero uniti, i loro corpi intrecciati, i loro cuori battendo all'unisono.
Mentre iniziavano a tornare giù, Marco si chinò, catturando le sue labbra in un bacio tenero. "Era quello che volevi?" chiese, la sua voce soffice, quasi riverente.
Elena sorrise, gli occhi chiusi mentre assaporava la sensazione del suo peso contro di lei. "Più di ogni altra cosa", sussurrò, le sue dita tracciarono cerchi pigri sulla sua schiena.
Elena posò con dolcezza le labbra sul petto di Marco, baciandolo con ardore e passione. Il momento trascorso insieme era stato sublime, un'armonia perfetta di movimenti e desiderio. Non c'era nulla di artificiale o esagerato, solo un amore puro e passionale, fatto di sguardi intensi, mani intrecciate e movimenti sincronizzati. Le loro carezze erano delicate e rispettose, le penetrazioni fluide e piene di sentimento. Era un'esperienza unica e autentica, un momento di intimità profonda e connessione totale tra due anime innamorate.
"Il mio desiderio più grande," disse lei.
"Piacere che ti sia piaciuto," rispose lui con un sorriso.
Elena afferrò la mano di Marco e la baciò. "Quella cosa che hai fatto prima con le dita... Wow, è stato incredibile."
"Prima volta?" chiese lui.
"Beh, arrivare a trent'anni senza aver sperimentato quel tipo di approccio sessuale... No. Dopo le mie prime volte, mi sono imposta che, se avessi dovuto fare sesso con uno sconosciuto affascinante, lo avrei fatto in maniera soft. Insomma, più sentimento che sesso e basta."
"E io sarei uno sconosciuto?" chiese Marco ridendo, mentre la baciava sulle labbra.
"Smetterai di esserlo dopo la prossima performance sensuale," disse Elena abbassando la mano per toccargli il sesso. "Niente performance da Rocco nazionale. Quello che abbiamo fatto prima andrà benissimo."
"Oh bene, perché non mi va di sminuire il Rocco Nazionale," scherzò Marco, scatenando le risate di entrambi.
"Scemo che sei," disse Elena, guidandolo dentro di lei. "Pronto?"
"Prontissimo," rispose lui sovrastandola.
E fecero l'amore ancora una volta, con la stessa passione e intimità di prima.
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