Bello e “possibile”? -terza parte

Quella sera mi feci la doccia e mi sentivo dolorante nella mia passerina, decisi che non sarei andata più con l’assistente del professore, poteva fare pratica con qualcun’altra. Indossai una maxi maglia e il suono del citofono mi colpì di sorpresa, non aspettavo nessuno. Quando risposi la voce di “lui” chiese solo di poter salire. Aprii e mi feci trovare davanti la porta, si diresse verso me con grandi falcate, mi afferrò per le braccia, mi spinse contro il muro richiudendo la porta con un piede. “Che cazzo hai combinato oggi con quell’idiota?” Ero sconcertata. Mi aveva ignorata, evitata, aveva reso chiare le sue intenzioni, cosa voleva lui da me? Cercai di divincolarmi. “Ma che cazzo vuoi tu?” Urlai. “Te lo sei scopato vero?” E di nuovo mi afferrò. “ Si! Se lo vuoi sapere non mi è neanche piaciuto! Era la prima volta per lui ed è stato un animale! Mi fa ancora male!” E istintivamente portai la mano sotto. I suoi occhi di ammorbidirono, mi attirò a sè, annusò i miei capelli e sussurrò: “Ho sbagliato…. Dovevo capire che vuoi imparare…..sono qui per rimediare….ti insegnerò TUTTO!” Lo guardai sorridendo, lui ricambiò e continuò. “Ti insegnerò a dare piacere e a prenderti il tuo piacere, a giocare e padroneggiare il sesso, quello languido e dolce….e quello sfrenato e selvaggio!” Solo a sentirlo parlare sentii che mi stavo bagnando, lui sembrò capirlo perché mi passò due dita sulla mia intimità e se le portò in bocca. “Sei squisita…..” Mi gettai in avanti e lo baciai, lui ricambiò, mi baciò con dolcezza, afferrò le mie mani e le guidò sui suoi pantaloni, l’invito lo raccolsi subito. Glieli sbottonai, poi lmi abbassai e li feci scivolare giù e subito mi occupai dei boxer, mi ritrovai il suo pene dritto davanti a me, potei studiarlo meglio, le vene, il rosa della cappella, mi sembrava perfetto. “Oggi imparerai a fare un pompino…..ma devi divertirti anche tu, deve piacerti ed eccitarti”. Annuii contenta come una pasqua! “Prova a leccarlo come fosse un gelato!” “Ho visto video di pompini…..dici che posso imitarli?” “Si…certo…” rispose accarezzandomi la testa. Presi a leccargli la punta, poi lo leccai per tutta la lunghezza. Lui continuava ad accarezzarmi e spiegarmi cosa fare. “Adesso prendilo in bocca….lentamente….attenta ai denti……..prendilo tutto mi raccomando….” Eseguii, lo misi in bocca e piano piano cominciai a muovermi avanti e dietro, istintivamente lo leccavo mentre mi dedicavo a farlo impazzire. Lui portò la testa indietro, accompagnava i miei movimenti con le mani e mi parlava. “Cazzo quanto sei brava….io così non duro a lungo!” Allora mi fermai, lo baciai sulla punta guardandolo e sorridendo. Lui aveva sul viso un interrogativo, decisi di scioglierglielo, del resto mi aveva detto di divertirmi! Afferrai il pene alla base con la mia mano, cominciai a leccarlo, poi lo prendevo tutto in bocca e succhiavo, poi ricominciavo a leccarlo scendendo fino all’età palle, poi tornavo a succhiarlo, cominciò a gemere forte, a muovere i fianchi verso di me, era così sexy! “Così….così….voglio venirti in bocca….bevimi…” sussurrò tirandomi un poco i capelli. Non me lo feci ripetere oltre, aprii di più la bocca, lo infilai tutto dentro, bastarono poche mosse e qualche leccata mentre lo succhiavo e venne copiosamente, sentii lo sperma arrivarmi direttamente in gola, ma anche mi si riempì la bocca. Era denso e il sapore mi piacque, anche se sapevo che variava da uomo a uomo, il suo era buono. Lui aveva lanciato un urlo, adesso mi accarezzava le guance, mentre io pulivo con la lingua fino all’ultima goccia. Mi sollevai e lo guardai negli occhi. “Ti è piaciuto? Come sono andata?” “Tu hai un talento naturale…..sei una donna eccezionale! Ma da adesso in poi farai esperienza solo con me! Intesi?” Annuii e gli gettai le braccia al collo. “Grazie” “Non ringraziarmi, ancora non ho finito con te, devo dare sollievo alla tua figa dolorante e vogliosa” e di nuovo mi passò due dita, ma stavolta ne infilò uno dentro. “Ti farò gridare tutta la notte!” “Non vedo l’ora risposi entusiasta e già eccitata.