La battaglia dei sessi

Un bar all'interno di un circolo di tennis. Un uomo sulla cinquantina e una ragazza conversano ad un tavolo…

- Tu non riesci ad accettare l'idea che una donna possa rifiutarti.
- Andiamo Jane, fai sempre la difficile. E lasciati un po' andare! Ti piace farti desiderare, l’ho capito, ma una toccatina almeno me la potresti concedere…
- Spiegami perché quando una donna dice “no”, non può essere solo “no” ma deve essere per forza civetteria! Vediamo, provo a essere più chiara: non verrei con te nemmeno se tu fossi l'ultimo uomo rimasto sulla terra. Non hai speranze con me Roby, fattene una ragione.
- Va bene. Adesso prova solo ad immaginare quanto sarà bello per me quando cederai....
- Sei terribilmente ostinato!
- E tu sei pazza di me Jane, ammettilo a te stessa! Vedrai che dopo ti sentirai meglio.
- Si certo, io pazza dell'uomo che va in giro a dire che il posto delle donne è in cucina!
- ...e a letto, ma preferisco in ordine inverso!
- Ecco, appunto! E io che lotto tutti i giorni per l'uguaglianza dei diritti, spiegami: cosa ci dovrei fare con uno come te?
- Io un paio di cose in mente ce le avrei...intanto potresti iniziare sbottonando la camicia...
- Lascia stare non lo voglio più sapere.
- Non hai l'aria di essere una puritana chissà quante porcherie ti passano per la testa...
- Smettila! Senti Roby, non ho tempo da perdere, se non hai qualcosa di importante da dirmi me ne torno a casa.
- Ok. Voglio proporti una cosa... A tre con Stella la cameriera, che ne dici?
- Roby??
- Ok, ok, scherzo. Però ti ho vista che ci hai fatto pensierino…! Dio, quanto mi divertirei con te!
- Roby, io ti saluto...
- Va bene, va bene, basta. Ora sono serio, rimettiti seduta e ascolta. Cara Jane, ho avuto un'idea incredibile! Insieme scriveremo la storia, daremo corpo alla più classica delle sfide! La più grande mai vista in America!
- Spara, non girarci intorno.
- Io e te. Tre su cinque. Il campo lo scegli tu.
- Quindi scusa, ricapitolando la tua idea geniale consisterebbe nel giocare una partita?? Illuminami, dove si nasconde la parte “geniale”?
- Stai scherzando?? La più forte giocatrice e accanita femminista della storia del tennis, contro il miglior giocatore maschio spaccone e misogino. Hai idea della risonanza che potrebbe avere una cosa del genere? Hai una vaga idea del ritorno economico?
- Ah dunque è di questo che si tratta! Hai di nuovo bisogno di soldi! Roby perdonami ma non mi presterò a questa pagliacciata solo per ripagare i debiti che hai accumulato con il gioco d'azzardo.
- Andiamo Jane, siamo in America, qui la gente impazzisce per queste "pagliacciate"! Che ti costa, è solo una partita!
- Per me non ha senso. Chiedilo a qualcun'altra.
- Jane ma io voglio te! Ci divertiremo! Immagina la scena: io che arrivo in campo accompagnato da un arem di giovani fanciulle svestite, mentre tu scendi dalla carrozza trainata dai tuoi toy boy palestrati...
- Roby tu sei completamente pazzo e io da tutta questa storia non ho niente da guadagnarci.
- Un mucchio di soldi Jane! Sono molto più di niente! Aspetta un attimo, ho capito qual è il problema. Hai paura di rimetterci la faccia perdendo con me!
- Senti siamo amici, lo sai che ti voglio bene, ma guardiamo la realtà: sei fuori allenamento, fuori forma e hai venticinque anni più di me, no dico, V-E-N-T-I-C-I-N-Q-U-E! Davvero credi di avere qualche speranza?
- Mia cara, ho delle doti nascoste che tu neanche immagini...! E poi, sii onesta Jane, siamo io e te, non ti sente nessuno diciamocelo chiaramente: ‘sta storia della parità è una cazzata! Sappiamo entrambi che la forza e la potenza fisica di una donna non potranno mai competere con quella di un uomo.
- Ma dici sul serio? Roby ti straccerei all'istante, è ovvio che non ci sarebbe partita!
- Allora dimostramelo! Gioca! Vedrai splendore ti batterò prima sul campo e poi ti darò una bella ripassata nello spogliatoio.
- Lo farei solo per chiuderti la bocca e darti una lezione una volta per tutte.
- Ok, mettiamola così: se vinci tu ti lascerò in pace, accetterò il tuo rifiuto e smetterò di importunarti, parola di lupetto! Ma se vinco io, verrai a letto con me!
- Sei incredibile, ancora insisti! È un'assurdità.
- Invece è perfetto! Lo so Jane che hai un debole per me, anche se non vuoi ammetterlo muori dalla curiosità di sapere come andrebbe tra noi, ti vedo da come mi guardi, da come mi stai sorridendo. Lo sai che sarei capace di farti impazzire come nessun altro, ma il tuo orgoglio femminista del cazzo ti impedisce di farlo perché se disgraziatamente la cosa dovesse venir fuori... PUFF! Tutte le tue belle parole andrebbero in fumo all'istante! È per questo che stai cercando di resistere alle mie lusinghe dimmi la verità!
- Roby sei proprio fuori strada. E comunque non giocherò.
- Oh si che lo farai, ricordati che ottengo sempre quello che voglio. Ci vediamo sul campo! E fammi un favore Jane: il giorno della sfida non indossare le mutandine, così nel dopopartita non perdiamo tempo.
E inoltre potrò deliziarmi sbirciando tra le pieghe della tua divisa mentre ti darai da fare, tutta sudata e ansimante, correndo da una parte all’altra del campo per rispondere ai miei colpi… Oh si, Jane, mi sto già pregustando la vittoria…!


Il dialogo è ovviamente ispirato alla vicenda che coinvolse Billie Jean King e Bobby Riggs, con qualche libertà che mi sono presa mentre mi divertivo ad immaginare una scena che non è mai avvenuta.
Bobby, da buon stratega, ottenne il suo scopo e fece in modo che Billy Jean accettasse di giocare. La sfida si concluse in tre set su cinque, con la vittoria schiacciante 6-4, 6-3, 6-3 di Billy Jean.
Qualcuno insinuò che Bobby, per pagare i propri ingenti debiti, avesse volutamente truccato la partita, scommettendo sulla vittoria della King. Lui non lo ammise mai.
Qualche anno dopo la tennista dichiarò la propria omosessualità. Rimasero amici per sempre e Bobby, a suo modo, non smise mai di amarla.