Una storia comune

Scritto da , il 2012-12-02, genere poesie

Ormai fuori
da ogni bega
volevo farmi
una gran sega

non avendo
più un casino
andava bene
anche un pompino

per segarmi
piano piano
potevo usare
la mia mano

ma per la bocca
con sollazzo
mi occorreva
anche un bel cazzo

col mio membro
anche non tosto
mi diletto
ad ogni costo

con la bocca
è differente
se è molle
non fai niente

la morale
è tardo assai
non mi sego
e non succhiai

mi rigiro
dentro al letto
con un sonno
maledetto

questa storia
sempre uguale
come la sete
si ripete tale quale

rende asciutta
la bocca
e la lingua
più non schiocca

i tuoi labbri
inariditi
gola asciutta
desideri già sopiti

dormi fanciullo
o fanciulla
che tu sia
chiudi gli gli occhi e poi...c'è il nulla

domani è un'altro giorno
una nuova avventura
t'aspetta forse un'amore
forse una strada e una vettura
maledetta
.................
godi fanciullo mio
stagion lieta è codesta
ma la tua festa
anco tardi a venir
non ti sia grave
(Giacomo leopardi)












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