Mia madre mi ha spinta tra le braccia di mio padre -2°- La prima monta

di
genere
incesti

Avevo trascorso le ultime sette notti insonni ripensando alla proposta di fare sesso con mio padre che mi aveva fatto,come se fosse la cosa più normale del mondo,mia madre.
Nella mia mente si accavallavo i pensieri più inquietanti e al tempo stesso si facevano largo strane sensazioni più simili a curiosità morbose e desideri di trasgressione che di rifiuto per una proposta che mi era subito apparsa come inaccettabile e indecente.
Scandalosa!
Scandalose mi erano sembrate le parole di mia madre ed ancora di più,lo era stata la rivelazione che tra mia sorella e mio padre vi era una relazione incestuosa che durava da anni e che addirittura,la gravidanza in corso,era frutto proprio del loro rapporto.
Nelle mie notti insonni,avevo cercato di ricordare qualche situazione in cui avrei dovuto accorgermi della tresca che avveniva sotto il mio stesso tetto tra Elisa e nostro padre con la complicità della mamma.
Ma per quanto mi sforzassi,non mi era tornata alla mente nulla che avesse potuto destare i miei sospetti.
L'unica cosa che avevo piacevolmente notato in mia sorella era stato un certo improvviso cambiamento nel suo abbigliamento e nella maggiore cura del suo corpo e del trucco divenuti improvvisamente più sexi.
Avevo poi notato che,di giorno in giorno diventava più bella.
La cosa non mi era parsa particolarmente strana giacché proprio in quel periodo aveva cominciato a frequentare Sandro che di li ad un paio di anni sarebbe diventato suo marito.
Io osservavo con ammirazione i cambiamenti di mia sorella che mi sembravano del tutto naturali ascoltandola quando mi raccontava di quanto soddisfacenti fossero i rapporti sessuali col fidanzato e quanto questi rapporti facessero bene alla sua pelle ed alla sua salute fisica e mentale.
Avevo anche ricordato che stimolata dai suoi racconti,anch'io in quel periodo,pur non avendo un fidanzato ufficiale,avevo incrementato la mia attività sessuale con alcuni dei miei amici più intimi.

Per alcune notti,mentre navigavo nelle mie contrastanti pulsioni,mi sono persino sorpresa a masturbarmi in modo assolutamente automatico ed inconscio.
Sono anche venuta per due volte!

Prima di entrare nella camera da letto dove i miei stavano dormendo,mi sono fermata davanti alla porta col cuore che pulsava come impazzito,la gola asciutta,il corpo in preda ad un tremore simile a brividi di freddo e dopo un profondo respiro,ho aperto la porta e sono entrata.
Il buio della camera era rotto solo dai sottili fasci di luce che filtravano dalle liste della tapparella non perfettamente chiusa e dalla spia rossa del piccolo televisore posto ai piedi del letto.
Ero scalza e dunque mi sono avvicinata al posto di mia madre senza fare alcun rumore.
Giunta accanto a lei,mi sono abbassata per bisbigliarle qualcosa nell'orecchio e prima che io potessi parlare,lei mi ha preso il viso tra le mani e baciandomi sulla guancia mi aveva sussurrato:

-Ciao Mary......vuoi dormire con noi?-

-Si!-

Le avevo bisbigliato con un impercettibile filo di voce.

Lei spostandosi di lato verso il marito,mi aveva fatto spazio sul letto sollevando la coperta e rilasciandola subito dopo sul mio corpo.
Avevo immediatamente provato una piacevole sensazione al contatto con la sua pelle nuda.
Il suo calore mi aveva ricordato l'ultima volta(una decina d'anni prima)che avevo dormito nel lettone con loro e la cosa mi aveva tranquillizzata.
Mia madre mi aveva tenuta stretta a se per lunghi minuti nei quali,mi sono abbandonata languidamente alle sue carezze ed ai suoi casti baci.
Poi,dopo aver percepito che il mio tremore era sparito e che i battiti del mio cuore erano tornati normali,si era girata verso mio padre e scuotendolo per svegliarlo gli aveva detto:

-Antonio...Antonio....svegliati che abbiamo visite...-

Prim'ancora che mia madre finisse la frase lui,di scatto si era tirato su e accendendo l'abajour,mi aveva vista nel letto accanto alla mamma:

-Mary!-

Aveva gridato con la voce strozzata dalla sorpresa:

-Mary....amore di papà...vieni...vieni qui accanto a me!-

Mia madre scavalcandomi mi aveva lasciato il suo posto al centro del letto accanto a mio padre il quale dopo aver scostato la coperta mi si era inginocchiato davanti ed aveva cominciato a guardarmi con degli occhi che non gli avevo mai visto:

-Mary...amore di papà...non sai da quanto tempo aspetto questo momento...io e tua madre aspettiamo questo momento.....come sei bella......amore di papà.....sei meravigliosa....-

I suoi occhi sprizzavano come saette su tutto il mio corpo,le sue parole si ripetevano monotone come una nenia mentre le sue mani,scivolavano come pennellate nervose sulla seta che velava la mia pelle.

Nello stesso momento,anche le mani di mia madre infilate sotto la camiciola mi accarezzavano tutta mentre la sua bocca scivolava sul mio viso rilasciando una scia di piacevole saliva.
Mentre tutte quelle attenzioni mi facevano sentire leggera come se mi stessi librando nell'aria,avevo allargato le braccia in un esplicito invito a mio padre ad avvicinarsi al mio viso.
Lui senza farselo ripetere,rimanendomi sempre inginocchiato davanti,si era chinato ed aveva cominciato a baciarmi prima la fronte e poi il viso ed infine,dopo aver indugiato sulle mie labbra socchiuse,vi aveva infilato la lingua e congingendo le sue labbra alle mie,aveva dato inizio ad un bacio voluttuoso e profondo al quale avevo risposto con incredibile prontezza.
Le nostre lingue si arrotolavano,si contorcevano,si penetravano e si ritraevano,si succhiavano e si respingevano in una interminabile e famelica danza erotica.
Ci stavamo baciando con una passione incredibile e nel contempo mia madre con la lingua mi esplorava l'orecchio e con una mano mi strizzava un capezzolo.
Chissà,forse non era solo mio padre a coltivare un incestuoso desiderio nei miei confronti ma anch'io,seppur inconsapevolmente desideravo accoppiarmi con lui.
Mentre le nostre bocche non si saziavano mai,mia madre si era portata con la testa tra le mie cosce ed aveva cominciato a leccarmi la fica che già sentivo zuppa di umori.
Sono bastate poche intrusioni della sua lingua tra le piccole labbra ed una lieve ma continua pressione sulla mia clitoride per farmi sciogliere in un orgasmo lungo e violento come non avevo mai provato prima.
Nell'impeto del piacere,contorcevo il bacino e lo schiacciavo di più sul viso di mia madre ed avevo cominciato a mordere la lingua e le labbra di mio padre mentre gli conficcavo le unghie nella carne.
Godevo ed ansimavo e dalle labbra rilasciavo rivoli di saliva mentre la bocca di mia madre veniva dissetata dagli umori vaginali che si scioglievano copiosi sulla sua lingua.
In quel momento mi sentivo come un animale che risponde solo al suo istinto ed agli stimoli dei sensi.
Volevo solo godere in modo totale e trasgressivo cosciente del fatto che quel piacere mi proveniva dal più peccaminoso dei tabù.
Mentre godevo avevo allungato una mano sul sesso durissimo e pulsante di mio padre e pur non riuscendo ad avvilupparlo completamente tra le dita,lo massaggiavo con movimenti scomposti.
Quando mio padre si era staccato dalla mia bocca per riprendere fiato,mia madre lo aveva strattonato per farlo scendere con la testa tra le mie cosce mentre lei si era spostata su di lui per succhiargli il cazzo.
Nuovi spasmi di piacere avevano scosso il mio corpo quando mio padre aveva cominciato a leccarmi la fica.
Io avevo i pugni stretti e gli occhi chiusi,tuttavia avevo ben chiara nella mente l'immagine di mio padre perduto con la testa sul mio sesso in fiamme mentre mia madre con la bocca e le mani era alle prese con la sua turgida e inquieta verga.
La stanza era satura del profumo dei miei umori e del sudore dei nostri corpi accaldati mentre come musica perversa,risuonavano gli sciacquii ed i risucchi delle loro bocche mentre i miei gemiti fungevano da sottofondo di un'armonia sensuale e conturbante.

D'un tratto mia madre staccando la bocca dal sesso del marito ma continuando a segarlo,si era avvicinata al mio orecchio e mi aveva detto:

-Mary...amore di mamma...credo che il momento sia arrivato...solo che tuo padre è un porco e non è capace di uscire quando gode col rischio che puoi immaginare.
Adesso lo faccio mettere supino e gli infilo il preservativo e poi voglio essere io ad accompagnartelo dentro la prima volta come ho fatto con tua sorella.-

Le sue parole mi erano giunte spezzettate dal mio ansimare,tuttavia ne avevo capito il senso e le avevo risposto:

-Non temere mamma....non corro nessun pericolo ...non sono in periodo fertile in questi giorni e poi....la prima volta voglio sentirmelo tutto dentro sino all'ultima goccia il seme di papà....altrimenti che trasgressione è....se deve essere incesto che incesto sia....sino in fondo...-

Mio padre si era già girato e disteso in posizione supina.
Mentre io mi muovevo per assumere la postura che mi aveva suggerito la mamma,mi era caduto lo sguardo sulla verga di mio padre che emergeva come un totem dalla folta foresta di peli neri e si ergeva livido e nodoso in tono di sfida.
In questo eravamo simili in quanto,contrariamente alla moda che impone a tutti il sesso depilato,anch'io ho una discreta foresta scura tra le gambe di cui vado fiera.
Comunque,quello era stato il primo momento in cui avevo potuto valutare la reale consistenza e dimensione del cazzo di papà che mi aveva davvero impressionata soprattutto se confrontato con quello del mio ragazzo e tutti quelli che lo avevano preceduto dentro di me.
Giunta nella giusta posizione,mia madre aveva afferrato l'inquieta bestia e tenendola ben dritta e ferma mi aveva invitata a calarglici sopra.
Il primo contatto con le grandi labbra,mi aveva procurato un brivido.
Forse era proprio quello il momento in cui realizzavo davvero che stavo compiendo un atto irreversibile che avrebbe cambiato per sempre la mia vita.
Stavo per essere penetrata dallo stesso membro che mi aveva generata e nel contempo stavo infrangendo un tabù atavico.
Ho chiuso gli occhi e allentando i muscoli che mi tenevano ferma in quella posizione,mi sono lasciata calare sul palo in attesa di mio padre.
Mentre scendevo mi sentivo aprire oltre ogni immaginabile misura.
Tuttavia la discesa non era stata dolorosa grazie al fatto che la mia vagina era ben lubrificata ed il cazzo di mio padre era stato bel "oleato" dall'abbondante saliva della mamma e dagli stessi umori pre-spermatici fuorusciti dal forellino sulla cappella.
Giunta alla fine della corsa,ho sentito il contatto del glande con la mia cervice uterina ed il contemporaneo impatto dei suoi testicoli con il mio perineo.

-Adesso fai tu come sai fare bambina mia....tuo padre è tutto per te....fanne ciò che vuoi...goditelo e fallo godere.-

Mi aveva suggerito la mamma in un orecchio dopo aver mollato la presa col membro gonfio e duro del marito completamente conficcato in me;sua figlia!
Io,dopo un breve movimento rotatorio del bacino per assestarmi meglio in vagina l'atteso "intruso",mi sono chinata sul corpo di mio padre porgendo i miei seni alle sue vogliose labbra in trapida attesa.
Mentre lui mi succhiava i capezzoli irti e duri,avevo iniziato una lenta rotazione del bacino accompagnato da un movimento alternato alto-basso.
Avevo cominciato,come suggeritomi dalla mamma a chiavarmi mio padre.
Lui mi succhiava i capezzoli in modo divino e con le mani dietro la mia schiena,accompagnava i miei movimenti.
Poi avevo sollevato il busto e mentre la mia cavalcata diveniva più gagliarda,lui aveva cominciato a sbuffare strizzandomi i capezzoli in modo doloroso con le dita.
Mi piaceva quel trattamento brutale sui miei seni che oltre che procurarmi fitte di dolore,aumentavano la mia eccitazione.
Con le mani appoggiate al suo petto,lo cavalcavo oramai con ritmi via via più incessanti trovando sempre un devastante sincronismo con le sue spinte pelviche.
Mia madre era distesa dietro di noi e con le mani mi allargava i glutei e con la lingua cercava di vellicarmi la zona anale.
Stavo vivendo una situazione assolutamente inedita per la mia esperienza ed anche per i miei sogni erotici che non si erano mai spinti a tanto.
Ed io li stavo vivendo realmente.
Mentre cavalcavo mio padre che mi incitava sbuffando e ansimando rumorosamente,ho avuto due orgasmi esplosivi che non ho saputo controllare nel devastante piacere e neanche nelle grida che incontenibili sfuggivano ad ogni mio controllo.
Io ansimavo e mi muovevo a ritmi sempre più frenetici col cazzo di mio padre conficcato in me.
Mia madre,nonostante le difficoltà continuava a leccarmi il buco del culo.
Mio padre,giunto oramai sull'orlo di una crisi di pazzia,aveva accelerato le sue potenti spinte sino a che,conficcandosi in me come una spada e bloccando in una morsa ferrea i miei movimenti,aveva cominciato a godere sparandomi direttamente sulla cervice uterina i suoi bollenti fiotti di sborra in una raffica interminabile accompagnata da spaventosi rantoli di godimento ed incredibili e irripetibili frasi oscene.
Oramai ero sua.
Mi aveva marchiata col suo timbro come si fa con gli animali.
Ero la sua seconda troia ed avevo l'impressione che da quel momento avrei rimpiazzato mia sorella nel suo letto e certamente aveva già in progetto di darmi dei suoi figli.
Il giorno dopo mia madre mi aveva accompagnata dal ginecologo per farmi prescrivere la pillola.

di
scritto il
2016-02-20
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