La collega

Scritto da , il 2022-11-17, genere sentimentali

Col passare del tempo ho iniziato ad affezionarmi a lei,
Iniziava a darmi fastidio vederla pressata fisicamente e moralmente.
Il capo reparto la stava sfiancando era su una crisi di nervi.
Con mia moglie eravamo in un punto di rottura,
Nel lavoro ero in crisi mentale, tra M E MOGLIE ero in uno stato confusionario.
Crollo tutto quando mia moglie mi chiese la separazione.
M era anche lei in uno stato di crisi il direttore generale col capo settore la stavano distrugendo mentalmente,
Io avevo provato a farli disiadere ma mi rimproveno, prima crei tutto questo poi ti fai indietra, fai come vuoi noi andiamo avanti.
Provai a difenderla con la conseguenza che di peggiorare le cose.
Un giorno la cercavo nel reparto non riusci a trovarla, cerco il capo reparto ma nulla neanche lui trovavo.
Ero in magazino vedo che il capo reparto uscire dalla sala motori,
Mi vede sorride se vuoi favorire e li dentro ahah
Aprofittane che stasera se la passa il direttore generale e da quel che se non so ha una proboscite ahah.
Corro dentro la trovo in ginocchio che piangeva la abraccio chiedo che e successo, mi scansa e corre via.
Provo a cercarla ma e andata via
Non vinne al lavoro per tre giorni.
Chiesi al capo settore se sapeva qualcosa, lui ridendo te l'ho detto di aproffitarne prima del direttore generale da quel che so non ha retto a quella proboscite, dopo che se l'è inculata non riusciva a stare sulle sue gambe, comunque rientra domani.
Il giorno dopo l'aspettavo con ansia
La vedo arrivare era triste si vergognava tira dritto salutandomi appena,
Poi comparve il capo settore che la chiama e difronte a me gli dice che doveva far colazione con lui.
Li vedoandare via ma no verso il bar, li seguo a distanza e li vedo entrare in uno stanzino.
Usci dopo 10 minuti chiudendosi la zip, mi vede guarda che se vuoi poi fargli quello che vuoi basta che gli dici il direttore lei capira.
Non ho il coraggio e me ne andai.
A fine turno provo ad avvicinarla chiedendogli che gli volevo parlare,
La vedo titurbante poi comparve il capo settore che gli dice che può andare.
Col consenso del capo setttore acceta il mio invito.
L'accompagno a casa mi chiede se voglio salire da lei, non mi pareva vero.
Ero al settimo celo
Rimango a cena gli preparo una bella cenetta, poi mi dichiarai
Lei si siede sulle mie gambe senza dir nulla mi bacia.
Da li ci ritroviamo nel letto facendo l'amore con lei un sogno
Cosi mi innamorai di lei.
Lei era una dea,
Non mi giurò amore eterno ma mi considerava un punto di rifirimento
Ormai erano messi che convivevamo,
Ero ormai talmente preso da lei che mi rendevo cieco.
Un giorno rientrai con 3 ore di anticipo, volevo farghi una sopresa,
Apro la porta la richiudo piano mi avvio nel corridoio in silenzio quando sento delle voci che venivano dalla camera mi affacio e quello che vedo mi lascia senza parole quasi mi prende un infarto,
Era lei presa in doppia con un cazzo in bocca,
Era il capo reparto il direttore generale e un collega
Rimasi li inpiedi inmmobile senza che resca a muovermi dire qualcosa avrei voluto scappare rientrare più tardi per non vedere quella scena
Il direttore generale mi disse se volevo participare.
In quel momento M SI LIBERA DAL CAZZO CHE SUCCHIAVA mi guarda dicendomi perdonami.
Mi ritiro in salotta senza sapere che fare solo dopo 2 ore se ne andarono,
Il direttore generale mi da due pacche sulle spalle dicendomi di non prendermela, che alla fine loro se la scopano ogni tanto, cbe io ero fortunato di potermela scopare quando volevo.
La ragiunsi era li in lacrime chiedendo di perdonarla,
L'abbraccio con la consapevolezza che se ero l'artefice di tutto.
Dicendogli che l'amavo ugualmente.
Lei vuole spiegarmi la sua situazione, ma la bacio sentendo il sapore dei cazzi che aveva succhiato, chiedendogli di sposarmi, era il minimo che potevo fare per perdonarmi di averla messa in quelle condizioni.
Lei non voleva perche non poteva esimersi di scopare con loro.
Io conoscevo tutto ma non mi inlortava era la donna che amavo e non volevo perderla.
Ma con la promessa che mi raccontava tutto ogni volta che lli incontrava.
Sapevo che avrei dovuto soportare al lavoro mille umiliazioni.

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