E dopo il letto di mammina fu il turno del nuovo divano di casa

Scritto da , il 2022-09-24, genere tradimenti

Ma il seguito più intrigante del racconto avvenne meno di due mesi dopo quei memorabili tre giorni. Fu una novità improvvisa: andammo a vivere insieme! Per fare questo significava che finalmente (dopo una settantina abbondanti di corna in testa di cui ignorava esistenza) il maritino della puttana si decise (seppur a malincuore) a concederle la separazione.
Ma l’opportunità fu un’altra, si era liberato un appartamento nella palazzina di fronte a casa di mamma. Distanza in linea d’aria? Una trentina di metri dovuti essenziale al fatto che casa di mamma è a piano terra, mentre il nostro appuntamento è al quarto e ultimo piano della palazzina di fronte nel medesimo cortile. Per intenderci: abbiamo lo stesso numero civico. Siamo lì da oltre dieci anni e il centinaio e oltre di porci che abbiamo ospitato devono necessariamente passare davanti casa di mamma!!!
Comunque, mammina fu rassicurata dall’ avere la figliola a portata di voce tanto che (ancora oggi) non è inconsueto che si accordino su qualcosa semplicemente parlandosi dalle rispettive finestre. Però essere all’ultimo piano e non avere la camera confinante con altri appuntamenti ha dato modo alla puttana di prendere centinaia di cazzi senza destare sospetti, se non al vicino del piano sotto, ma la cagna risolverà il problema avvisandomi solo dopo quando lui se ne andò!!!
E ora torniamo al fatto principale. Divenne ufficiale che saremmo andati a vivere insieme. Non vi dico le amichette su Facebook con i vari: “sono strafelice per te “e “finalmente ti rifai una vita!” e anche “ora avete un romantico nido di amore “e pure “riferisci a Luca di trattarti bene altrimenti se la vede con me!!”. Qualcuna osava anche “mi raccomando con il sesso che devi recuperare anni di arretrati!”. Se le amichette avessero saputo quanti che insospettabile panettiera del paese aveva preso più cazzi lei che tutte loro messe insieme in mille vite!!! Lei poteva dire a ragion veduta di sapere cosa significasse avere contemporaneamente un cazzo in figa, uno in culo, due in bocca e avere anche una mano impegnata con un quinto!!!
Nel trasferirmi io decisi di portare con me la camera da letto che usavo da single ed è la medesima che compare nei quasi cento video che abbiamo. In realtà la puttana aveva già debuttato nel mio letto, con altri maiali, in quel primo anno, nelle due circostanze in cui venne a trovarmi.
Rendemmo noto al sito porco che andavamo a vivere insieme e fui io ad avere l’, idea di chiedere una consulenza idraulica su un problema. Una semplice consulenza di pochi minuti. Si offrì Andrea: il secondo porco che la vacca si scopò nel letto di mamma. Quello che intrigava da morire alla cagna, quello che la fece godere in ogni modo ma che (purtroppo per lui) soffriva la mia presenza e non riuscì a sborrare. Proprio lui!
In realtà fu lo stesso Andrea a chiarire che si sarebbe trattato di una velocissima consulenza perché aveva poco tempo. A mio avviso era evidente che, sapendomi presente in casa, non voleva ripetere esperienza di non riuscire a sborrare.
Quando arrivò (bisogna dargli atto) fu molto signorile, diede semplicemente la mano alla cagna e salutò con un:” Ciao. Tutto bene?”. Come se la vedesse per la prima volta. La puttana invece se lo mangiava con gli occhi!! Ma io avevo un piano, di cui non avevo informato la puttana!
Va però chiarito che la vacca, di tanto in tanto, tornava sul precedente episodio a casa di mamma sostenendo (seppur sempre in tono scherzoso) che io non li lasciai soli perché fui geloso! Ovviamente mi provocava…ma funzionò. La cosa mi infastidiva. Avevo quindi deciso: alla prima occasione li avrei lasciati soli!!! In quel caso sarebbe stata una mia concessione.
Mi sentivo porco, all’epoca non mi rendevo conto di essere semplicemente un cornuto!!!
Il momento ideale fu quando Andrea chiese di andare in bagno per lavarsi le mani. Io chiamai da parte la vacca e le spiegati velocissimamente il piano: io sarei uscito e lei avrebbe potuto finalmente farsi sborrare in bocca. Alla puttana brillavano gli occhi dall’eccitazione e mi disse: “Tranquillo. Lo faccio sborrare e poi ti chiamo. Non ti allontanare troppo. “.
Io esco e aspetto. Passano dieci minuti e non mi chiama. Quindici e nemmeno. Solo dopo venticinque minuti arriva il messaggio: “E’ uscito puoi tornare”. Io ero in zona lo intravedo anche se lui non mi nota. Salgo in casa, cerco la puttana in sala ma non la trovo. È una camera e si sta togliendo il corsetto che indossa quando ha in programma una monta! Inoltre, aveva tutta l’aria di farlo precipitosamente, come se volesse nascondermelo. La vacca in precedenza indossava dei jeans quindi non avrei potuto notarlo. Escludendo il fatto che se lo sia indossato in presenza del porco la risposta era chiara: la puttana contava comunque di farsi scopare da quel porco!
Quello che accadde lo riferì la cagna. Andrea uscì dal bagno e fu sorpreso dal trovare in casa solo la troia. Ma non ci volle molto a capire tanto che lei lo aspettava sul divano (all’epoca nuovo di pacca!) in sala. Seduta. Un gesto e lui capirono. Fu la puttana ad abbassargli i pantaloni, gli slip e a divorargli uccello. Un minuto dopo lui stava copiosamente sborrando in bocca alla zoccola! Lei bevette tutto e come di consueto lo pulì accuratamente e lungamente. Il risultato fu che al maiale tornò il cazzo bello duro!
Quini si spogliarono entrambi e lei lo invitò a replicare quello fatto solo un paio di mesi prima nel letto di mamma. Stavolta sul divano di casa! Ovviamente i maiali limonarono. Fu la vacca a chiedere al porco di togliersi la maglietta per poterselo gustare meglio con la lingua sul petto e sui capezzoli.
La scopata di figa durò poco perché fu sempre la cagna a chiedere di essere inculata da sopra. Viso a viso. Fino a farlo venire una seconda volta, a pelle, senza preservativo, nel culo!!! Solo dopo il maiale si rivestì e uscì di casa! E così anche il divano di casa fu collaudato da un altro porco.
Quando la vacca si ricompose mi fece vedere i messaggini delle amiche di cui parlavo prima, subito dopo andò sul balcone e vide mammina che stava stendendo all’esterno. “Tutto bene?” chiese mammina alzando la testa. “Si, sì!” rispose la vacca” un poco stanchi ma tutto bene!!!”
In realtà i miei ricordi divergono leggermente da quelli della vacca ma non nella sostanza. La sua versione audio di questo incontro è sul sito www.insospettabilemogliettina.com

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