Fremiti di mamma - 7 - La luna di miele col figlio.

Scritto da , il 2022-09-21, genere incesti

Al termine di quel delirio dei sensi, i quattro si erano ritrovati abbracciati ed immersi nei loro umori in un intreccio di corpi sudati, ansimanti ed avvolti da un olezzo di sperma dei maschi e liquidi corporei delle femmine.

Solo Rosa di tanto in tanto alternava il suo respiro pesante con flebili lamenti causati dai postumi delle dolorose intrusioni della potente verga del figlio nel suo buco del culo da troppo tempo rimasto inviolato a causa della partenza del fratello, primo ed unico maschio ad aver avuto accesso alla sua preziosa rosellina gelosamente custodita tra le sode e inespugnabili natiche.

Il figlio aveva avuto il privilegio di poterne godere per la prima volta ma la cosa, avvenuta senza preparazione ed una adeguata lubrificazione, era stata davvero dolorosa anche se la mamma ne aveva tratto un tale godimento fisico e mentale da farle sopportare anche l'iniziale, lancinante dolore.

Alla fine di quella orgia improvvisata, le due donne si erano dedicate alla cucina per preparare un sostanzioso pranzo adatto a far recuperare a tutti le forze sprecate per tutta la notte ed il mattino inoltrato.

I due maschi per contro, dopo una doccia erano usciti a fare la spesa e procurarsi due bottiglie di Prosecco per festeggiare il piacevole, ancorché incestuoso sviluppo dei loro rapporti.

Durante il pranzo, Mimmo e Carmela non smettevano di complimentarsi con Rosa e suo figlio per lo stupendo rapporto incestuoso che avevano instaurato.

Carmela inoltre, non perdeva occasione per esaltare le incredibili prestazioni del ragazzo e la potenza del suo instancabile cazzo.

Naturalmente, a metà del pranzo, il discorso era inevitabilmente ricaduto sulla voglia di Carmela di fare l'amore con suo figlio con l'evidente brama che potesse essere come quello tra Marco e la mamma Rosa.

-Cazzo! Quando ne avevamo parlato con Saro, si era preso lui l'impegno di organizzare ogni cosa proprio per il giorno del suo compleanno che capita domenica prossima e noi, adesso che lui ci ha lasciati così tragicamente, non sappiamo proprio come affrontare questa difficile situazione.-

Aveva detto Carmela con amarezza e gli occhi lucidi.

A quel punto, era intervenuta Rosa la quale, ponendosi in piedi dietro la sua sedia, mentre con una mano le accarezzava i capelli e con l'altra il seno, le aveva detto: "Sai che ho promesso a Marco di regalargli una luna di miele di una settimana a Taormina e se tu vuoi, possiamo tornare un giorno prima e sabato mi prendo cura io di tuo figlio ed organizzo ogni cosa".

-Come sei cara Rosa, ma cosa ne pensa tuo figlio dell'idea di rinunciare ad un giorno da solo con te?-

-Non preoccuparti, ne abbiamo già parlato ed anche lui è d'accordo.. non è vero amore?-

Le aveva risposto chiedendo conferma anche al figlio che naturalmente aveva annuito con la testa.

Dopo quelle rassicuranti parole, l'atmosfera si era rasserenata ed alla fine del pranzo, dopo aver rassettato, erano andati tutti a riposare per riprendersi dalla stanchezza ed essere pronti ad affrontare la lunga notte che li attendeva.

E la notte era scivolata dolce tra accoppiamenti d'amore languido e dolce con punte di sesso sfrenato in cui ogni tabù veniva cancellato ed ogni licenza anche la più estrema veniva provata e così Marco, superando alcune riserve che ancora lo bloccavano, era riuscito a scopare in bocca Mimmo mentre lui montava la sua mamma e la moglie (di Mimmo) se lo inculava con un grosso strap-on legato in vita con una parte dentro di se.. "Un toys doppio".

Quella situazione così difficilmente accettata "Non sono gay.. non sono gay.."(ripeteva nella sua mente mentre il suo buco del culo veniva sfondato), aveva innescato nel ragazzo una specie di voglia di rivalsa (Nei confronti di che?) e mentre la donna lo sodomizzava con affondi sempre più energici, lui si rifaceva sul marito tenendogli la testa con entrambe le mani e pompandogli la bocca al punto di impedirgli persino di respirare.

Quando Marco si era reso conto che Mimmo stava sborrando nella pancia di sua madre (Che giaceva proprio sotto di loro) mentre la moglie che lo stava inculando era in preda lei stessa ad un orgasmo, aveva stretto a se la testa di Mimmo e grugnendo come un maiale, aveva cominciato a sborrargli in gola provocandogli dei conati di vomito che non riuscendo a spruzzare gli tornavano indietro nello stomaco insieme ai violenti fiotti di sborra spruzzati a raffica con rabbia e goduria da vera bestia.

Quando finalmente aveva mollato la presa, Mimmo era paonazzo in volto con gli occhi fuori dalle orbite mentre dalla sua bocca, uno sbocco di vomito e di sperma era spruzzato direttamente sul suo membro ricadendo sulla testa della mamma che sotto di lui, ansimava e tremava ancora per via del suo orgasmo.

Quando tutto si era calmato, Marco aveva chiesto scusa e di quanto avvenuto era rimasto solo il ricordo per quel godimento così devastante e fuori dalla norma.

La performances quella notte non si era protratta sino all'alba in quanto il mattino successivo Rosa e suo figlio sarebbero dovuti partire presto col pullman per l'albergo a Giardini di Naxos presso Taormina.

Dunque, dopo la sfuriata, Rosa e suo figlio erano tornati nel loro letto per dormire abbracciati come due sposini in luna di miele mentre Mimmo e Rosa avevano fatto ancora l'amore sognando il momento in cui anche il figlio sarebbe stato in mezzo a loro per godere delle attenzioni amorose della mamma e le trasgressioni del padre.

A Taormina gli "sposini" erano riusciti a trascorrere tutto quel primo pomeriggio al mare nel lido gestito dall'hotel nel quale alloggiavano.

Il bar della spiaggia aveva alcuni dipendenti che servivano anche al ristorante e le camere.

Tra questi vi era un ragazzo dalla pelle scura che si era mostrato assai premuroso nei loro confronti sin dal primo momento.

Naturalmente Rosa e suo figlio erano troppo impegnati nel trascorrere nel migliore dei modi la loro luna di miele e dunque, tutto quello che avveniva intorno a loro veniva appena percepito nei pochi momenti in cui non erano impegnati a fare l'amore o tubare come colombi.

A metà settimana, qualcosa però aveva cambiato il loro atteggiamento distaccato.

Marco infatti, aveva notato che quel ragazzo dalla pelle scura di nome Ajsha si prendeva cura di loro con una attenzione particolare ma soprattutto, non perdeva occasione per fermare il suo sguardo sulla mamma sia che fosse in spiaggia in topless che al ristorante coi suoi abiti leggeri decisamente sexi.

-Hai visto mamma come ti guarda Ajsha?-

-Si l'ho visto ed ho anche notato con quanta gentilezza e premura si occupa di noi.

Avrai visto anche tu che al mattino quando ci porta la colazione in camera, non manca mai di lasciare un cioccolatino per te ed un fiore per me.

Ieri, sotto la mia tazza di caffè aveva persino messo un foglietto con un cuoricino disegnato a mano.-

-L'avevo visto sai ed incredibilmente la cosa mi aveva procurato quella erezione che mi aveva portato a spingerti sul letto e fare l'amore.-

-Vuoi dirmi che ti eccita il fatto che lui mi corteggi in modo così discreto?-

-Si-

Aveva risposto laconico il figlio.

-E ti piacerebbe se me lo portassi a letto?-

-Si, mi piacerebbe se prima di partire ti facessi scopare prima da sola e poi insieme a me!-

-Amore di mamma.. se mai avessi avuto la necessità di capire quanto assomigli a mio fratello, questa è la riprova!

Va bene, domattina tu esci dalla camera prima che lui arrivi con la colazione ed io me lo faccio ed organizzo per la sera insieme a te.. ok?!-

-Ti amo mamma! Ti amo davvero oltre ogni cosa al mondo! Grazie!-

Segue



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