Il medico
di
LILLO
genere
gay
Arriva il momento, nella vita di un maschio, che deve sottoporsi a visite specialistiche, come le donne vanno dal ginecologo, allargano le gambe, e si fanno infilare nella figa oggetti vari, per il controllo, noi ci mettiamo a pecora, e il medico infila nel nostro culetto, il dito per controllarci.
Io nel mio culo, ci ho infilato di tutto, cazzi in primis, e tanti credetemi, piccoli e grossi, mi sono fatta pompare da una moltitudine di maschi più o meno arrapati, e oltre a nerchie dure, oggetti di tutti i tipi.
Ero il giocattolo di vari maschi, ho persino provato il primo pezzo di cazzo di un pony, è la mia natura, succhiare e essere inculato.
Poi verso i sessanta, la mia dottoressa, che era perfettamente a conoscenza della mia vita sessuale, mi consiglia una serie di visite, trà qui, la visita della prostata, e così, mi interesso per avere il migliore, ed eccomi seduto ad attendere il mio turno.
Sono l'ultimo della giornata, sia per i miei impegni che quelli del dottore, e così sentito il mio nome, mi presento nel suo studio, è un bell'uomo, pochi anni più di mè, distinto, cordiale, direi amichevole, dopo le domande di rito, mi indica il lettino, e mi dice di toglirmi i pantaloni e gli slip, io sono un poco titubante, da scema, mi ero messa i soliti slip di pizzo, la forza dell'abitudine, ma ormai ero lì.
Mi tolgo i pantaloni, e rimango in slip, il dottore mi osserva, sorride, capisce immagino, cambia tono, di voce, prego signora si accomodi e si metta in ginocchio, lo guardo, ottimo, capisco tutto, mi posiziono, lui si avvicna, mi abbassa lentamente lo slip, mi accarezza le natiche, e poi procede, annunciandomi ognu passaggio, bene signora, inizio con il palpeggiare ik suo clito, accarezza il mio cazzo, lo prende nel suo palmo, e inizia un lento andiriviene, le palpeggio, le grandi labbra, solo per sentire se ci sono problemi, e mi prende i testicoli con l'altra mano, il mio cazzo si indurisce, inizio a gemere, bene risponde ottimamente signora, ora passiamo alla sua vagina, unge due dita con del gel, e lentamente le infila e le ruota nel mio culo, inizio a perdere sborra dal cazzo duro, allora aggiunge prima un altro dito e poi un secondo, sono piena spingo più indietro possibile il bacino, li voglio dentro tutti, lui capisce, si avvicina al mio orecchio e mi sussurra, signora la devo rivisitare un'altra volta, necessita di un'accurata visita interna, e sfila le dita, rimango col cazzo duro, lui si siede alla scrivania, e mi dice, signora, finisca di far uscire il suo nettare forza, e io inizio a masturbarmi, e mentre sono alla soglia del godimento, aggiunge, settimana prossima di martedì, si presenti, in gonna e tacchi mi raccomando, sborro, al solo sentirmelo dire schizzo come una cagna.
Martedì mi presento alle sedici, indosso un tubino nero, che a malapena copre le calze agganciate al reggicalze, tacchi da dieci, un paio di sandali rossi, sotto completino rosso fuoco, parrucca e trucco pesante, entro, e mi ritrovo quattro clienti prima di mè, mi osservano, non capiscono, una donna lì, non è il suo posto, poi mi osservano bene e capiscono, uno sotto voce dice all'altro, è un frocio travestito, io sorrido, poco dopo vibra il mio cellulare, è il medico, mi scrive un messaggio, sollevi il vestito signora e mostri il reggicalze, sono rossa in viso, ma lo faccio, tutti mi osservano, e io muovendomi sollevo il vestito.
Dopo una mezz'ora rimaniamo io e un'altro paziente, che schifato mi osserva, altro messaggio, vada in bagno e si tolga gli slip, e faccia penzolare il suo clito, eseguo, ritorno, e allargo leggermente le coscie, e il mio cazzo fà capolino, è mezzo duro, lui lo vede, lo osserva, no dico io non farlo, e poco dopo si indurisce, e svetta fuori dal vestito, scappellato e duro, l'uomo, si volta, e si vede che ha il cazzo duro, e poco dopo entra dal medico, e sento quello che dice, il medico risponde che capita di visitare omosessuali, io nel mio caso aggiunge sono una prostituta, sorrido, è vero in fondo, ma vedo che lei ha il suo pene bello duro, è forse la signora là fuori a eccitarla?, se vuole la faccio entrare e la può soddisfare, poco dopo il medico mi chiama.
Entro, il paziente è nudo, trà le gambe pende un cazzo enorme, signora mi dice il medico, non posso visitarlo così, mi aiuti, si spogli prego, faccio scivolare a terra il vestitino, e mi appoggio alla scrivania, un attimo dopo, sento il cazzo entrare, chiudo gli occhi e godo.
M i monta per venti minuti, il ,edico mi accarezza il cazzo, e veniamo insieme io e lui.
Un litro di sperma mi esce dal culo.
Io nel mio culo, ci ho infilato di tutto, cazzi in primis, e tanti credetemi, piccoli e grossi, mi sono fatta pompare da una moltitudine di maschi più o meno arrapati, e oltre a nerchie dure, oggetti di tutti i tipi.
Ero il giocattolo di vari maschi, ho persino provato il primo pezzo di cazzo di un pony, è la mia natura, succhiare e essere inculato.
Poi verso i sessanta, la mia dottoressa, che era perfettamente a conoscenza della mia vita sessuale, mi consiglia una serie di visite, trà qui, la visita della prostata, e così, mi interesso per avere il migliore, ed eccomi seduto ad attendere il mio turno.
Sono l'ultimo della giornata, sia per i miei impegni che quelli del dottore, e così sentito il mio nome, mi presento nel suo studio, è un bell'uomo, pochi anni più di mè, distinto, cordiale, direi amichevole, dopo le domande di rito, mi indica il lettino, e mi dice di toglirmi i pantaloni e gli slip, io sono un poco titubante, da scema, mi ero messa i soliti slip di pizzo, la forza dell'abitudine, ma ormai ero lì.
Mi tolgo i pantaloni, e rimango in slip, il dottore mi osserva, sorride, capisce immagino, cambia tono, di voce, prego signora si accomodi e si metta in ginocchio, lo guardo, ottimo, capisco tutto, mi posiziono, lui si avvicna, mi abbassa lentamente lo slip, mi accarezza le natiche, e poi procede, annunciandomi ognu passaggio, bene signora, inizio con il palpeggiare ik suo clito, accarezza il mio cazzo, lo prende nel suo palmo, e inizia un lento andiriviene, le palpeggio, le grandi labbra, solo per sentire se ci sono problemi, e mi prende i testicoli con l'altra mano, il mio cazzo si indurisce, inizio a gemere, bene risponde ottimamente signora, ora passiamo alla sua vagina, unge due dita con del gel, e lentamente le infila e le ruota nel mio culo, inizio a perdere sborra dal cazzo duro, allora aggiunge prima un altro dito e poi un secondo, sono piena spingo più indietro possibile il bacino, li voglio dentro tutti, lui capisce, si avvicina al mio orecchio e mi sussurra, signora la devo rivisitare un'altra volta, necessita di un'accurata visita interna, e sfila le dita, rimango col cazzo duro, lui si siede alla scrivania, e mi dice, signora, finisca di far uscire il suo nettare forza, e io inizio a masturbarmi, e mentre sono alla soglia del godimento, aggiunge, settimana prossima di martedì, si presenti, in gonna e tacchi mi raccomando, sborro, al solo sentirmelo dire schizzo come una cagna.
Martedì mi presento alle sedici, indosso un tubino nero, che a malapena copre le calze agganciate al reggicalze, tacchi da dieci, un paio di sandali rossi, sotto completino rosso fuoco, parrucca e trucco pesante, entro, e mi ritrovo quattro clienti prima di mè, mi osservano, non capiscono, una donna lì, non è il suo posto, poi mi osservano bene e capiscono, uno sotto voce dice all'altro, è un frocio travestito, io sorrido, poco dopo vibra il mio cellulare, è il medico, mi scrive un messaggio, sollevi il vestito signora e mostri il reggicalze, sono rossa in viso, ma lo faccio, tutti mi osservano, e io muovendomi sollevo il vestito.
Dopo una mezz'ora rimaniamo io e un'altro paziente, che schifato mi osserva, altro messaggio, vada in bagno e si tolga gli slip, e faccia penzolare il suo clito, eseguo, ritorno, e allargo leggermente le coscie, e il mio cazzo fà capolino, è mezzo duro, lui lo vede, lo osserva, no dico io non farlo, e poco dopo si indurisce, e svetta fuori dal vestito, scappellato e duro, l'uomo, si volta, e si vede che ha il cazzo duro, e poco dopo entra dal medico, e sento quello che dice, il medico risponde che capita di visitare omosessuali, io nel mio caso aggiunge sono una prostituta, sorrido, è vero in fondo, ma vedo che lei ha il suo pene bello duro, è forse la signora là fuori a eccitarla?, se vuole la faccio entrare e la può soddisfare, poco dopo il medico mi chiama.
Entro, il paziente è nudo, trà le gambe pende un cazzo enorme, signora mi dice il medico, non posso visitarlo così, mi aiuti, si spogli prego, faccio scivolare a terra il vestitino, e mi appoggio alla scrivania, un attimo dopo, sento il cazzo entrare, chiudo gli occhi e godo.
M i monta per venti minuti, il ,edico mi accarezza il cazzo, e veniamo insieme io e lui.
Un litro di sperma mi esce dal culo.
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