Quando ti cade il mondo addosso capitolo 2

di
genere
tradimenti

Il mattino seguente si recò in un negozio di intimo e acquistò della biancheria sexi , completini di colore vari e poi aveva quello verde che gli aveva dato Amalia
A casa indossò uno nero e alle 20 si recò dove era attesa
Appena entrata ricevette subito le attenzioni della padrona di casa che la baciò sulla bocca e la fece entrare nella toilette per toglierle il plug
Catina con il completino nero era uno schianto e lei non resistette a leccarle il sesso fino a farla smaniare . Quando lo sfilò controllò che non fosse sporco e volle anche verificare se era più accessibile infilandole tutto l’indice
Non sentì proteste e allora lo tenne dentro e lo fece scorrere mentre leccava poi volle essere lei quella che doveva godere quindi la fece inginocchiare e gli spinse la testa verso il bacino facendo battere la bocca sul sesso
Catina sapeva cosa doveva fare e non attese ordini, volle anche contraccambiare il favore e infilò un ditio nella fica e uno nel culo muovendoli contemporaneamente
La fece venire quasi subito con scatti nervosi e una scarica squirtò bagnandole il viso
Catina, che era abbastanza ignorante in materia , pensò che avesse pisciato ma non avvertiva l’odore dell’urina e allora si fece coraggio
-ti sei pisciata sotto?
- non sai che anche le donne vengono , si chiama squirtare scommetto che a te non è mai successo
Figuriamoci , lei scopava con il marito e più delle volte non raggiungeva neanche l’orgasmo
Non era neanche entrata e già aveva imparato una cosa nuova Si chiedeva se fosse riuscita anche a lei a squirtare
Le fece indossare il mantello e si recarono nel salone Già dal corridoio si sentivano gridolini e sopiri e si capiva che c’erano più persone
Quando entrarono erano tre coppie tutte prese a fare sesso in vari modi. Era chiaro che Catina non era l’unica a lavorare nella casa
Le donne avevano circa trenta anni , molto magre ma anche molto belle
Appena entrate un signore distinto , Alfredo, ancora vestito giacca e cravatta si alzò e andò a loro incontro presentandosi alla nuova arrivata e disse che per la seduta aveva scelto lei
Un po’ preoccupata Amalia fece loro strada nel piano seminterrato della villa ed entrarono in una stanza che sembrava un misto tra sexi shoop e camera delle torture
Mobili a vetro pieni di falli, clisteri, fruste, catene seidia da ginecologo, gogna travi con catene e manette
Catina si bloccò e guardo interrogativamente ,Amalia disse a claudio di accomodarsi e spiegò cercò di persuaderla a comportarsi bene perché avrebbe ricevuto 500 euro
- mi farà male?
- no stai tranquilla , questi non sono violenti
- questi chi?
Nella stanza in un angolo buio era seduto un vecchio di oltre 80 anni , alto appena un metro e sessanta dalla pelle rugosa e gli occhi tondi come se li avesse fuori dalle orbite
A Catina fece subito paura se no addirittura ribrezzo poi sentì la sua rauca voce
- falla avvicinare fammela vedere
Alfredo poggiandogli una mano sulla schiena la spinse verso di lui e la portò al suo cospetto
Gli tolse il mantello e i capezzoli furono subito messi in primo piano dal reggipetto a balconcino, lei cominciò ad avere una sudarella fredda ma si continuava e gli fu scesa la mutandina a metà coscia ed ora anche il sesso peloso era in mostra
Il vecchio volle le mutandine , le vennero sfilate, lui le prese tra le mani e le annusò
Adesso faceva davvero ribrezzo dato che cominciava anche a sudare
Fece un cenno , Alfredo le prese le braccia portandole dietro la schiena poi le tirò costringendola a inarcare il corpo all’indietro esponendo ancora di più il sesso
Il vecchio si alzò e infilò il dito ruvido nella fica dandole l’impressione che la stesse raschiando e emise un grido misto a paura e dolore
Lo mosse un poco poi se lo portò al naso per sentire l’odore
Ripetè più volte l’operazione e Catina non era affatto serena ma molto spaventata
Lo sentì armeggiare e dopo la mano ruvida zuppa di lubrificante si riportò sul sesso bagnandolo
Questa volta aveva dentro quattro dita e il pollice sul clitoride e le muoveva mentre con l’altra mano gli aveva afferrato un capezzolo che tormentava stringendolo fino a farla gridare
Alfredo la costrinse ad abbassarsi e lei si ritrovo con il volto sul cazzo floscio e grinzoso
Gli faceva proprio schifo ma la mano di lui la prese per i capelli e tenendola ferma glielo mise a contatto della bocca che lei non apriva
Stava facendo il suo gioco. L’evidente riluttanza e senso di schifo eccitavano molto il vecchio che sempre con intesa dell’altro che gli premette le dita sulle guance per costringerla ad aprire la bocca
Sentì sulla lingua quel budello di carne secca ed ebbe un disgusto che gli provocò la tosse
Lasciarono che la tosse calmasse intanto il vecchio giocava i i capezzoli , li tirava e torceva leggermente gli piaceva sentirla lamentare
Gli disse di stare in piedi davanti a lui e tenere le gambe larghe
Ubbidì anche se lo avrebbe voluto mandare a quel paese
Lo vide prendere una candela e la poco dopo la sentì entrare nella fica
Lo muoveva scopandola e intanto le intimava a non muoversi
- una bella fica va fatta lavorare
Lo tirò fuori e se lo passò sulla lingua apprezzando il sapore
- hai un buon sapore e sei anche molto bagnata, brava la signora
Riportò il giocattolo tra le cosce ma questa volta lo puntò sull’ano
Un grido di paura e lo sentì scorrere nel retto tutto dentro
La fece girare e piegare in avanti, voleva avere la vista di quel bel culo infilato. Si stava eccitando il culo di Catina avrebbe svegliato anche un morto
- voglio vederti fare la pipì qui davanti a me in questo bicchiere
- ma come faccio?
- allarghi le gambe e spingi non è mica così difficile!
Allungò la mano sotto il sesso reggendo un bicchiere a coppa lei divaricò le gambe e si concentrò per farla . Nello spingere fece uscire la candela dal culo e cominciò a riempire il bicchiere
Al vecchio piacque quel gioco e gli fece rimettere la candela da dove era uscita dal suo collaboratore Prima di infilarla la fece bagnare nel bicchiere
Giocò ancora con il suo culo si distese sulla sedia ginecologica ,mise le gambe sugli appoggi in modo di stare divaricato
Alfredo gli disse all’orecchio
- vai adesso, datti da fare con la bocca, a lui piace che gli lecchi il culo, fallo altrimenti saranno guai per te
Il viso si riempì di lacrime , pianse sommessamente mentre guardava il culo del vecchio tra la carne secca dei glutei, faceva ribrezzo anche se pulito
Si abbassò e fece in modo di eseguire l’ordine , prima si mise il cazzo semieretto in bocca facendo un pompino ma la testa gli venne spinta in basso e allora passò la lingua sullì ano facendole fare uno sghigno di piacere
- brava continua , datti da fare anche con la mano , muovi il cazzo
Il cazzetto gli si perdeva nel palmo , sudava e cercava di non pensare per non vomitare.
Sentì il cazzo avere una lieve crescita , pensò che forse quella tortura stava terminando ma non fu così
La fece fermare e questa volta fu lei che doveva allungarsi sul lettino
Si mise in un fianco lato continuando a giocare con i capezzoli , le carezzava la pancia intanto avvertì il glande di Alfredo tra le labbra vaginali senza entrare
Lo fece solo quando lui tirò i capezzoli verso l’alto e mentre lei gridava dal dolore fu penetrata
La fece scopare restando ad osservare soprattutto le espressioni del viso , si abbassava su di lei baciandole le guance e il collo le dava anche delle leccate che lei non gradiva affatto
Catina cercava di guardare altrove ma lui gli teneva fermo il volto in modo che non lo girasse .
Lo vedeva masturbare quel cazzo moscio e non avvertiva un minimo piacere per quando stesse avvenendo , tutto le stava dando fastidio
Claudio stando in piedi davanti al lettino la scopava facendola stare a cosce aperte mentre il vecchio continuava a strofinare le mani sulle tette e sul corpo fino a metterle un dito sul clitoride
Lei sperava che finissero al più presto , si sentiva sporca e questa volta era la prima volta che stava avendo paura e soprattutto sentiva uno schifo generale
Quando stava per venire si mise al posto del vecchio con il cazzo vicino al viso e lo innaffiò di sperma poi fu il vecchio ad avvicinarsi e anche lui sborrò sulla mano senza erezione
Con cattiveria mise la mano sulla bocca spalmandole la sborra
Amalia attese che i due uscissero poi la fece andare a farsi una doccia , era stata la più dura da superare e piangeva non era mai stata così umiliata e non bastarono nemmeno le sue manifestazioni di affetto a farla calmare da quella brutta avventura
- chi è quel mostro?
- è il cavaliere Alfonso , ha 93 anni e non so se è un depravato o un sadico
- mi ha fatto schifo appena l’ho visto
- comunque le 500 euro te le ha lasciate, adesso lavati e non ci pensare
Si fece la doccia e se ne tornò a casa pensava che stava facendo la puttana ma tutto sommato con due giorni aveva racimolato una bella cifra e molti dei problemi che la tormentavano poteva ora risolvere alleviando le tante preoccupazioni
Il sabato e la domenica la passò a casa , sperava di venire chiamata ma pensò anche che sarebbe stato meglio riposare
Il lunedì Amalia gli telefonò dicendole di andare alle 11
Puntualissima fu accolta e questa volta la fece spogliare completamente e gli fece indossare un abito nero che aveva un lungo spacco laterale e lasciava la schiena scoperta passarono davanti ad una stanza dentro c’era Liliana una giovane moglie di 26 anni che stava cavalcando un uomo standole di spalle e rivolta verso la porta potendole vedere
Amalia gli fece un cenno e lei alzò leggermente il corpo sfilandosi il pene dalla vagina e se lo puntò sul culo sedendosi sopra fino a farlo entrare tutto
Catina constatò che non fece un grinza nemmeno un cenno di dolore. Gli disse di seguirla e la lasciarono mentre si sodomizzava
Scesero le scale ed entrarono nella stanza dove era stata con il vecchio Alfonso
Legata al soffitto c’era Giovanna una bella donna sui cinquanta
Aveva un dildo nella fica e uno nel culo e un uomo le stava mettendo delle mollette ai capezzoli , questa stava provando dolore anche perché veniva colpita con forti sculacciate sui glutei
Dopo poco che erano li, l’uomo lasciò che Amalia si occupasse di lei mentre Catina senti la mano di lui scendere sulla schiena scoperta ed entrare nelle vesti fino a quando un dito si posò sul foro anale
- non sei stata lubrificata
Gli fece cenno di no con la testa
La fece piegare e poggiare le mani sulla spalliera di un divano , attese poco e sentì che le stava alzando la gonna fino a farla restare con il culo scoperto subito un dito scivoloso lo penetrò e lei ebbe uno scatto per rialzarsi ma un sonoro ceffone sul gluteo la riportò in posizione
- è ancora molto stretta e paurosa dobbiamo fare in modo che si comporti come le altre
- bene, ci penso io o tu
Decisero che ci avrebbe pensato Amalia mentre lui cominciò a sodomizzare Giovanna mettendola a pecorina su un divano
Inculava la bionda che si lamentava non poco e guardava cosa facessero le due
Amalia aveva preso un dildo grande come un normale cazzo e lo stava cospargendo di vaselina mentre Catina piegata a 90 gradi si teneva in equilibrio poggiando le mani sulle ginocchia
Era immobile con gli occhi chiusi , ascoltava i gridolini di Giovanna e la sentiva anche chiedere di fare più piano Di tutta risposta riceveva solo delle violente pacche sul culo ed allora gridava di dolore
Amalia lo guardò negli occhi e mise in evidenza il fallo lucido poi lo abbassò fino alle chiappe di Catina che aprì gli occhi allarmata e poi emise un grido di dolore strozzato nella bocca
Lo aveva spinto tutto dentro in un solo colpo facendole quasi perdere l’equilibrio
L’uomo eccitato dalla scena scaricò il suo seme nel culo di Giovanna
Fu proprio lei incaricata di muovere il dildo in modo che si abituasse a prenderlo nel didietro senza troppi problemi
Dopo 15 minuti di trattamento Amalia si presentò con un fallo di dimensioni più grandi e lo dette a Giovanna che dovette fare molto piano ad introdurlo dato che Catina si lamentava e diceva di avere dolore
- brucia , mi avete fatto inculare ieri , oggi avrei dovuto farlo riposare
- cosa ne sai che si deve fare ? lascia fare a noi e vedrai come sarai completa
Gli fecero cambiare posizione facendola allungare sul lettino a gambe all’aria
Giovanna aveva avuto l’ordine di far scorrere l’oggetto con velocità e Amalia si posizionò a 69 in modo da leccarle la fica mentre lui si era messo di lato e teneva il cazzo sul viso per farlo leccare
Catina non voleva, era uscito dal culo dell’altra e lei ora non aveva nessuna intenzione a succhiarlo e si voltò andando a sbattere sul sesso di Amalia
Vide lui salire sul lettino e il cazzo puntare nel culo affondando senza problemi
Sicuramente quello più grosso stava nel culo di Catina che continuava a lamentarsi soprattutto quando lo spingeva ancora più dentro
Ci fu un momento che gli fu cacciato e lei emise una scoreggia
- oddio cosa mi fate fare aaaaahhhhhhh
Lo aveva subito rimesso e questa volta con meno delicatezza
Ci fu un cambiamento e Catina venne fatta alzare in piedi e fu la volta che il cazzo vero le veniva fatto entrare tra le chiappe
Non disse nulla solo piccoli gridolini quando lo spingeva tutto la faceva gridare intanto le due si erano attaccate con la bocca ai suoi seni e alternavano le mani sulla fica che cominciava a bagnarsi , finalmente il piacere stava prendendo il sopravvento ora anche il cazzo nel culo le stava dando nuove sensazioni e piacere

Ora era trasformata , in poche ore non era più la signora bene e mamma di famiglia era una che leccava le fiche e prendeva cazzi ovunque . Si domandava se era una puttana di nascita e dove aveva tenuto nascosta questa indole
Sapeva anche che non era poi così giovane e che non avrebbe potuto continuare per molto considerando poi che prima o poi il marito sarebbe stato scarcerato
Riusciva a trovare piacere ma l’umiliazione di come veniva trattata non la superava
Quegli uomini che la trattavano come una bambola gonfiabile e la tastavano come una vacca al mercato era uno scalino che non riusciva a salire
Pensando tutto questo mentre era seduta sulla tazza del gabinetto ad espellere lo sperma iniettato nel retto e lavandosi le parti intime . si stava asciugando tra le gambe e pensava cosa l’aspettasse fuori di quella porta. Forse sarebbero state opportune le attenzioni di Amalia ma per lei non fu così la giornata era con prospettive diverse
Uscì dal bagno con il vestito lungo e la fecero entrare in un salone dove si sentiva la musica , dentro c’erano coppie che ballavano altre che stavano sui salotti Molte donne stavano facendo bocchini e un paio scopavano stando sopra al partner . La musica copriva quello che dicevano e i sospiri tutto nel fumo delle sigarette e luci soffuse
Catina fu subito invitata a ballare da un signore brizzolato
La strinse subito e intanto le mise le mani sul culo carezzandolo
- sei completa?
Lo guardò con il viso di chi non capiva , ed effettivamente lei non sapeva cosa le stesse chiedendo e lui lo capì replicando
- volevo dire se lo prendi anche dietro
- scoprilo da solo
Infilò la mano nel vestito e gli mise un dito nel culo , la sentì smaniare
-potevi bagnarlo un pochino
- ti è entrato ugualmente
Le si strinse ancora di più ed avvertì il cazzo gonfio nei pantaloni face in modo d massaggiarlo con i movimenti del bacino
L’uomo gli piaceva e aveva voglia di scopare , una scopata senza le solite cose strane che si facevano in quella casa
Sei bella vuoi che ti scopi qui o andiamo in una stanza
Sarebbe meglio in una stanza
Fece cenno ad Amalia e li accompagnò in una camera d letto
Catina si tolse l’abito restando nuda e anche il suo cliente si spogliò . Fu lei ad avvicinarsi e prendere il cazzo tra le dita per portarselo in bocca
- sei brava succhia bene e leccami ovunque
L’aveva già fatto ma gli restava sempre l’impedimento cerebrale di leccare il culo cercò di non farlo dedicandosi al cazzo e ai testicoli
- che fai ? il culo lo trascuri?
Lo guardò quasi per impietosirlo ma lui si gettò all’indietro e sollevò le gambe in aria glilo siorò con la lingua e dette delle timide lappate
- troia , devi leccarlo bene e cerca di darti da fare se non vuoi tornare a casa con il culo a pezzi
Si rassegnò e fece quello che gli era stato insegnato, era la prima volta che gli dessero della troia ,fino a quel momento nessuno lo aveva mai fatto. Avrebbe dovuto sentirsi umiliata , offesa, invece pensò che effettivamente stava facendo proprio la troia e comunque ebbe uno stimolo che gli provocò uno scossone che le piacque
- dimmelo ancora, dimmi cosa sono
- una troia una puttana bocchinara
- scopami ti prego
Da quando era in quella casa era la prima volta che aveva il desiderio di scopare e lui l’accontentò
La fece stendere allargare le gambe , era bagnata e lui glielo fece rimarcare le mise un dito nella fica lo ricacciò bagnato e lo mise nel culo fissandole il viso. La vide smaniare , gli piaceva sia come si concedeva sia perché era infoiata
La scopò facendola godere e partecipava ancora di più ogni volta che lui la chiamava troia
- adesso è arrivato il momento di prenderlo nel culo zozzona
- ti prego fai piano
Si stava girando per mettersi a pancia in giù ma lui la fermò e le fece mettere le cosce sulle sue spalle così quando andava avanti gli alzava il bacino e il culo era ancora più accessibile
--voglio guardarti in faccia quando te lo infilo , voglio vedere bene la signora puttana
- fai piano sei grande, ti prego
Sentì la cappella poggiarsi sull’ano lei spinse per facilitarlo e scoreggiò Lui la guardò e la vide diventare rossa dall’imbarazzo
- scoreggi ancora prima che ti allargo il buco
Cominciò a penetrarla con delicatezza e con una forma sadica di aspettare la reazione
Lei si mise una mano in bocca lamentandosi mentre man mano che lui entrava lei si aggrappava con l’altra mano alle lenzuola del letto
- oddio basta , basta mi sfondi
- tranquilla è tutto dentro
Ebbe uno orgasmo che la fece fremere , a lui la cosa piacque molto
Gli prese una mano e gliela mise sulla fica e gli ordinò di toccarsi
Catina si trovava ancora a fare cose nuove . Toccarsi in presenza di un uomo per lei era incocepibile , per lei un segreto intimo da fare da sola e ora lui aspettava vederla sgrillettarsi
Una pacca piuttosto violente la colpì su una coscia
- muovi quelle dita ti voglio vedere quanto sei zoccola .
Cominciò sommessamente ma cominciò ad essere inculata e quel grosso cazzo che scavava nel culo gli stava dando sensazioni nuove anche se ogni tanto le faceva male
Lui gli aveva afferrato i capezzoli e li tirava , aumentava il tiro incitandola a toccarsi
Catina non ci stava a capire più nulla dolore e goduria più l’umiliazione , chiuse gli occhi e un altro fremito sferzò il suo corpo
- per una puttana avere orgasmi è quasi innaturale ma tu sei una troia nata , vero?
- si , si sono una porca adesso però basta mi comincia a bruciare
- allora adesso è il mio momento voglio vederti piangere
La cominciò a pompare come un forsennato dandole,volutamente, delle violente bordate e lei cominciava a lamentarsi e lo pregava a fare piano fino a cominciare a piangere mettendosi le mani sul volto per coprirlo
Era quello che lo eccitava , strinse i capezzoli e li tirò facendola urlare , gli allagò il retto di sborra bollente e finalmente liberò il culo e la lasciò stremata sul letto
Non aveva nemmeno la forza di stringere le gambe era rimasta esposta delle sue intimità , il buco del culo aveva la sensazione che fosse aperto ,i spingeva, lo sperma veniva fuori
Amalia la raggiunse dopo qualche minuto per dirle che prima di andare via aveva un alto cliente quindi era meglio se facesse una doccia e si somministrasse un clistere le dette anche un bacio sulla bocca e quando mise una mano nella fica sentì che era fradicia
- ma hai goduto!? Sentivo che eri una porcellina , brava vai a prepararti
Quando si recò nella stanza , era attesa da una coppia quarantenne Alberto e Patrizia
Gli spiegarono che Patrizia amava guardare quindi sarebbe rimasta lì mentre Catina doveva stare in piedi e mettere
Captato il messaggio cominciarono tutti a spogliarsi. Patrizia era bella , alta bionda di capelli ma il pelo della fica era nero, Alberto aveva una corporatura atletica e non era nemmeno brutto, il cazzo che gli pendolava tra le gambe era un po’ più grande del normale
La coppia cominciò a baciarsi e le dissero che la volevano vedere masturbarsi
Si distese sul letto a gambe aperte mettendosi in mostra .Si portò un dito sul grilletto e cominciò a muoverlo ruotandoci sopra
Fu Patrizia ad incaricarsi di lubrificarla , mentre lei si toccava sentiva le dita bagnarle tra le labbra vaginali e nel solco dei glutei poi un dito entrare nel culo facendole fare un piccolo sobbalzo A Patrizia piacque e ridendo rifece la manovra mettendo due dita questa volta
- ha un culo abbastanza recettivo
- peccato l’avrei voluta sentire strillare
- sei sempre il solito sadico , datti da fare la voglio vedere godere
Alberto si stava facendo fare un pompino e la incitava a leccarlo bene perché doveva farlo diventare duro altrimenti non l’avrebbe inculata bene
Catina si dava da fare anche se un'altra inculata l’avrebbe voluto evitare. Era stata bene aveva goduto ed ora non aveva molta voglia per ricominciare doveva imparare a scindere tra il lavoro e il godere , ancora non era entrata nell’ordine di idea che stava facendo la puttana ed era un lavoro
Alberto la posizionò con il volto verso la moglie che aveva già iniziato a carezzarsi la fica , si mise dietro a quel bel culo e la penetrò nella vagina facendola lamentare
- bravo , dovresti vedere che espressione da porca che ha avuto, scopala
Lo fece, era bravo , aveva dei momenti di delicatezza seguiti da una cavalcata violenta
Lei apriva la bocca stringeva le palpebre emetteva gridolini
- apri gli occhi voglio che mi guardi , sei tu quella che mi farà godere, il tuo viso
a cosce larghe sui braccioli della poltrona si massaggiava il clitoride e con l’altra mano tirava un capezzolo quasi a farsi male Gli occhi socchiusi quasi in trans
Catina si chiedeva se l’avesse costretta a leccarle la fica e mentre pensava la vide sgranare gli occhi , il marito aveva tolto il cazzo ed ora lo stava puntando sul culo
Strinse le coperte con tutte e due le mani e gridò dato che lui era entrato tutto di colpo senza un minimo di delicatezza
- piano , per favore , così mi fa male
La risposta all’implorazione fu una sberla sul culo
- zitta porca, hai il culo sfondato di cosa ti lamenti
- aaaahhhh piano, la prego , piano
Iniziò a piangere e Patrizia si contorse fremendo , godeva e squirtava
Aveva uno sguardo da spiritata si mise sul letto e il marito gli ordinò
- inculala ancora voglio venire un'altra volta
Vedere lo sguardo preoccupato e dolorante e il marito che dopo una breve pausa aveva riaffondato il membro nel culo la rieccitò subito
- dai falla gridare spingi forte sfondale il culo
- vi prego basta , basta aaaahhh mi state facendo male
Gli uscirono le lacrime e Patrizia ebbe un altro orgasmo
Dovette succhiarlo e lasciarlo sborrare sul volto Li lasciò abbracciati sul letto e scappò in bagno a sputare quel che gli era schizzato in bocca
Questa volta il culo le bruciava e cercò sollievo con l’acqua fredda della doccia

Gli fecero fare un giorno di riposo e poi Amalia gli disse che doveva recarsi in un casolare fuori città dove era attesa dal barone Claudio
Gli disse anche di organizzarsi dato che sarebbe stata sua ospite per una settimana , avrebbe ricevuto una forte somma ma l’avvisava che il barone era piuttosto sadico e che forse sarebbe stata picchiata ma ne valeva la pena data la cifra versata in anticipo


Arrivò puntuale e la ricevette il cameriere , un senegalese alto e robusto
Quando entrò in casa, il barone la fece spogliare e gli ordinò di non muoversi
Prese un collare di cuoio di quelli rigidi che gli impedivano di piegare in basso la testa e glielo mise , gli carezzò la fica e gli disse di scostare le gambe in modo che stessero aperte
Gli bloccò le mani dietro la schiena legandole con una fettuccia gli afferrò i capezzoli strizzandoli e lei gridò dal dolore
Girava intorno a quel corpo nudo e lei aveva lo sguardo preoccupato
- Sai che dovrai fare tutto quello che ti chiederò
- Si mi è stato detto
- Sai anche che sarai inculata?
- Si
Le mise un dito in bocca e lo mosse come per scoparla Gli ordinò di succhiarlo come se fosse un cazzo , voleva sentire come era brava con la lingua e lei cercò di fare del suo meglio
Smise con quel gioco e lei ferma in quella posizione poi chiamò Bruno
Entrò un uomo di circa 50 anni alto appena ottanta centimetri , era completamente nudo
Catina si agitò quando lo vide , non aveva previsto di stare nuda davanti ad un nano oltretutto nudo e brutto
Bruno si avvicinò e stando in piedi arrivava giusto con la bocca alla fica Lei sentì le piccole mani afferrare i glutei e la lingua raspare sulla fica
Il barone gli rimise il dito in bocca e questa volta dovette forzare un poco per penetrarla
- Cosa c’è ? non ti piace che ti leccano la fregna?
Gli uscirono le lacrime e il volto era diventato rosso ma dovette succhiare altrimenti rischiava di essere frustata ancora
Gli tolse il dito dalla bocca e così bagnato lo infilò nel culo costringendola a arcuare il corpo verso la bocca di Bruno che comunque era bravo e nonostante l’imbarazzo e la paura di accorse che stava per avere un orgasmo
Lo ebbe al momento che il barone gli aveva messo altre due dita , gridò ma non era dolore
- Sei più puttana di quanto non pensi di essere hai bisogno di essere allargata ma qui troverai tutto ciò che occorre per rimediare alle tue carenze adesso Bruno ti prepara
Gli mise un guinzaglio al collare e il nano la trascinò vicino ad un mobile dove gli disse di piegarsi e appoggiare i gomiti
Da un cassetto prese un barattolo di crema e si lubrificò la mano
- Adesso stai ferma e allarga un po’ le gambe
Le infilò due dita nella fica poi cominciò a spingere tutta la mano che non era più grande di un cazzo ben dotato
Pian piano la fece entrare tutta dentro e cominciò a scoparla
Catina si lamentava aveva vergogna schifo e anche un leggero dolore , sapeva che doveva subire ma sapere di avere una mano di un nano dentro di lei la innervosiva
Emetteva lamenti e piangeva sommessamente mentre si sentiva scavare tra le cosce
Si agitò ancora di più quando senti la porta aprirsi e vide entrare due donne , Clara e Stefania , la moglie e la sorella de barone
- L’hai già messa al lavoro ?
- Si , Bruno le sta facendo un bel massaggio in modo da renderla più accogliente
- E il culo?
- Dopo penseremo anche a quello
A sentire quella conversazione Catina si sentì il mondo cadere addosso . Stavano parlando di lei di come l’avrebbero usata e intanto stava dando spettacolo , nuda piegata sul mobile con una mano nella fica che la stava scopando
Clara si mise alla pecorina davanti al marito per prendergli il cazzo in bocca e Stefania si stava masturbando e dato che aveva in primo piano il culo di Catina approfittò per andare a leccarlo
Catina si voltò a guardarla con il viso congestionato
- Rilassati che adesso Claudio ti incula
Bruno mollò la presa e si ritirò in un angolo della stanza , Clara aveva fatto diventare il cazzo del marito duro come il marmo e ora si stava avvicinando alla vittima mentre la sorella aveva raccolto la crema dalla fica e cospersa sull’ano
- Aaaahhhh , piano la prego è grosso, ahhhhhhh
- Stai ferma zoccola è appena entrato e già fai tutte queste storie
- Mi fa male è largo mi fa maleeeeee
Il barone aveva un cazzo di lunghezza normale ,ma il diametro era molto più grande e allargava il buchino che lei cercava di stringere
Le due donne ridevano divertite e si erano eccitate al punto che cominciarono a lesbicare toccandosi la fica a vicenda poi si misero tutte e due alla pecorina una a fianco all’altra e Bruno con le sue manine le penetrò facendole smaniare
Chi non smaniava e invece si sentiva respirare con affanno e emettere gridolini strozzati di dolore era Catina
Il cazzo nel suo culo la pistonava energeticamente , ogni tanto usciva e quando lo rimetteva dentro la faceva gridare
Non contento gli aveva afferrato i capezzoli e li tirava provocandogli altro dolore
Fu Clara a liberarsi da Bruno e si portò tra le gambe per leccarle la fica
Quando Claudio stava per venire Clara afferrò Catina facendola abbassare poi le mise una mano sul volto per premere le guance in modo che tenesse la bocca aperta subito dopo fu riempita di sperma
Forse non c’era bisogno di quella forzatura , Catina suo malgrado avrebbe tenuta la bocca aperta senza l’ausilio dell’altra , ma loro la volevano umiliare perché è così che si eccitavano
Era in ginocchio con il volto ricoperto di sperma mentre dalla bocca tracimava quello che gli era stato schizzato dentro
Non gli permisero di pulirsi, la fecero alzare, traballava un poco . Bruno aveva un vaso trasparente e lo mise sotto la fica
o Prima che ti vai a lavare devi pisciare li dentro
o Ma….
o Senza ma tu devi fare quello che ti diciamo e vedi di fare in modo di non bagnare il pavimento altrimenti sarai frustata
Sporse il bacino in avanti , ora la fica era in primo piano Gli ci volle qualche minuto prima che cominciasse a urinare
La schernivano , ridevano e facevano apprezzamenti su come era stretta o come schizzava , ora le lacrime si fondevano con lo sperma che si stava asciugando sul viso
La lasciarono andare a lavarsi accompagnata da Bruno
Quando stava per chiudere la porta del bagno il nano glielo impedì dicendole che lui doveva essere presente . Cercò di ribellarsi ma lui aveva una canna elettrica che finiva con due puntali e li mise su una coscia , schiacciò il pulsante , fu raggiunta da una dolorosa scarica
Stava per ripetere l’operazione e questa volta lo aveva appoggiato sul monte di venere
- Va bene, va bene resta pure ma non farlo ti prego non farmi male
Sorrise soddisfatto , lasciò che si lavasse il viso poi quando si mise seduta sul bidè Catina ebbe un'altra sgradita sorpresa
- La fica e il culo te li devo lavare io
Seguì un battibecco poi le implorazioni di lei affinchè lasciasse fare da sola poi quando prese la canna , si arrese e lui gli disse di mettere le mani dietro la nuca
Ancora una volta quella manina sul suo corpo , la insaponava tra i peli e dentro le labbra vaginali , poi la sentì nel solco dei glutei e sulle crespe anali
Bruno fece penetrare due dita e adesso le faceva scorrere fino a stremarla psicologicamente
Uno scatto istintivo e si alzò in piedi
Una scarica elettrica tra la fica e il culo la fece strillare e sobbalzare dal dolore contorcendosi e proteggendosi con le mani
- Rimettiti seduta e in posizione se non vuoi che continuo
Rassegnata ubbidì , quando si sedette fu lui a posizionarla in modo che il culo sporgesse dal sanitario
Tornò a infilarle le dita poi sentì qual cos’altro entrare nello sfintere , era il piccolo cazzo di Bruno
Si piegò esponendosi ancora di più lo lasciò fare fino a che non scaricò lo sperma dentro di lei
- Adesso ti lascio sola , puoi cacare la mia sborra
Non piangeva più , non ne aveva la forza finalmente l’avevano lasciata sola
Rimase nel bagno fino a quando non si calmò poi indossò il vestito nero che gli lasciava la schiena scoperta fino all’inizio del solco del culo e copriva appena il grosso seno
Quando tornò nel salone il barone stava vicino al camino e leggeva un libro , gli disse di sedersi sull’altra poltrona e lei lo fece
- Bruno sarà il tuo valletto , è molto bravo e io voglio che si prenda cura di te
- Scusi ma che bisogno c’è che mi lavi
- È solo per le parti intime il resto ti laverai da sola
Una chiara provocazione per umiliarla
-mettiti in piedi , le gambe larghe e tirati su la gonna
La guardava e lei nonostante tutte le esperienze recenti, aveva un po’ di vergogna e lo fece capire . Non tardò molto per umiliarla ancora
- Fammi vedere come ti tocchi
- Ma io non lo faccio mai
- Adesso lo fai davanti a me
Si portò la mano sulla fica e con la punta di tre dita cominciò a strofinarle sul clitoride
Lui si alzò portandosi dietro di lei , gli infilò le mani nella scollatura per prendergli i capezzoli
Li tirava quel che bastava per non farle male e lei gradì la manipolazione fino a quando l’orgasmo sopraggiunse . Cominciò a ondulare il bacino lui tirava i capezzoli afferrati con due dita con l’intento di farle male e ci fu una esplosione di piacere
Rimase appagata appoggiando il corpo su quello di lui
Claudio si tolse i pantaloni la fece girare e piegare fino a metterle il cazzo a contatto con la sua bocca , lo accolse iniziando a succhiare e roteare la lingua sul glande, lo stava insalivando e stava facendo del tutto per farlo contento dando anche degli affondi quasi volesse ingoiarlo
- Sai cosa devi fare?
Lo guardò facendo capire di no
- Devi metterti alla pecorina , adesso te lo rimetto nel culo
- Ma lo ha fatto prima e poi anche bruno, mi brucia
- Non sei qui per scegliere devi solo ubbidire
Si alzò per mettersi in ginocchio sulla poltrona e lui gli disse di allargarsi i glutei
- Brava così, fammi vedere il tuo buco del culo
Lo vedeva girare intorno al suo didietro percepiva il respiro tra le gambe mentre un dito si spingeva nella fica . Sentì la saliva bagnare l’orifizio e poco dopo il glande poggiarsi
Un grido di dolore strozzato e il retto allargarsi , poi ancora altri grida e il cazzo era tutto dentro
Lasciò che lo facesse evitando il dolore , cercò di rilassarsi e aprirsi il più possibile
La inculava mentre la fica scoreggiava e lei era in forte imbarazzo anche se quella situazione l’aveva creata lui Il rapporto fu lungo e piuttosto indelicato quando la liberò la fece alzare e questa volta , cambiando posizione, la scoreggia partì dal culo
- Sei un po’ slabbrata , scoreggi da tutte le parti
Non rispose , si sentì insultata , stando in piedi la ripenetrò nuovamente tenendola per i fianchi finalmente sentì lo sperma nel retto e il cazzo uscire
- Ti ho fatto un bel culo , è bene che lo vai a liberare , Bruno accompagna la signora e occupati di lei
La sodomizzazione l’aveva sopportata ma la presenza del nano mentre doveva espellere lo sperma era contro i suoi principi stava per avere una crisi di nervi
Era così contratta che stava seduta sul water e non riusciva a spingere , dopo cinque minuti Bruno prese una peretta che riempì di acqua tiepida , la fece alzare nonostante le proteste e le preghiere di lasciarla in pace , non ci fu pietà, gli scaricò il contenuto nel culo già profanato iniettandole mezzo litro . La fece restare in piedi e subito dopo gliene fece un altro
La pancia di Catina ora era gonfia, sembrava incinta di tre mesi, il liquido l’aveva riempita e cominciava ad avere il bisogno di liberarsi ma bruno non gli dava il consenso e gli volle leccare la fica
Ora doveva sopportare il dolore di pancia e quello che si divertiva a metterle la bocca nella fica Cominciò a ballare sulle punte dei piedi, non riusciva più a trattenersi ma lui la teneva per le chiappe stringendole e tormentava il clitoride
Aveva una mano sul buco e sentì che lo stava bagnando
- Ti stai facendo sotto?
- Ti prego non reggo più , sto male
La fece sedere e rimase davanti a lei guardandola scaricare l’intestino
Attese che avesse espulso il grosso poi volle lui stimolarla per farla svuotare completamente
Gli infilava quattro dita nel culo e le muoveva poi la incitava a spingere , la liberava di colpo e lei si piegava dallo stimolo e spuzzava piccoli residui di acqua
Questa operazione fu ripetuta almeno sei volte , ora l’ano era gonfio e un po’ prolassato aveva spinto così tanto che ora non aveva la forza per stringere i muscoli, era sfinita
La mattinata si concluse così , pranzarono tutti insieme come se fossero comuni familiari verso le 16 Clara si stava dedicando al cazzo di suo marito prendendolo in bocca quando Bruno portò Catina restò ferma a guardare la scena
- Devono venire degli ospiti , preparati
- Cosa devo fare?
- Mettiti solo in lingerie , niente vestito . Il corsetto nero calze e tacchi a spillo ,le mutante quelle aperte e indossa questa mascherina
Si recò in camera sua e quando tornò gli ospiti erano già li
Si trattava di quattro ragazzi e uno era un amico di suo figlio , poteva avere non più di 18 anni
Gli venne il panico e mille pensieri ma doveva sottostare sperava che la mascherina facesse quel che doveva
Il barone era seduto sul divano e gli disse di mettersi a pancia in giù in modo di sdraiarsi sulle sue gambe
Lo fece ed ora il suo culo era a portata delle mano del barone , che continuava a parlare con i ragazzi come se lei non ci fosse gli passò un dito nel solco delle chiappe e si fermò sull’ano
Quando lei si voltò verso gli ospiti fu penetrata e subito cominciò a farlo scorrere dentro di lei
Stava zitta rossa dall’ imbarazzo subiva quella situazione fino a quando la fece alzare e mettere a pecorina su un altro divano
Uno dei ragazzi la prese nella fica mentre un altro si mise in modo da essere preso in bocca
Non rimase indifferente , la sua fica rispondeva alle sollecitazioni , smaniava e l’eccitazione le faceva leccare il cazzo ancora meglio del solito tanto che dopo poco aveva la bocca piena di sperma
Il barone gli si avvicinò e gli disse che voleva vedere , lei l’aprì e il denso liquido era sia sulla lingua che sui denti
- Ingoia
Lo fece con un po’ di difficoltà . Ebbe anche un leggero conato, ma mandò tutto giù
Nell’altro divano uno dei ragazzi era seduto e si menava il cazzo e a Catina fu ordinato di sedersi sopra
Quando lo stava facendo aveva preso il pene e se lo stava indirizzando nella fica ma il barone;
- È ora del culo, la fica ha già avuto la sua soddisfazione
Si rialzò un pochino e se lo puntò sul buchino, scese piano facendo qualche smorfia a metà si fermò per un attimo ma bastò lo sguardo di Claudio per convincersi a sedersi infilandolo completamente
A gambe larghe con il culo pieno e lo sguardo verso i presenti doveva incularsi da sola e mentre dava spettacolo, quelli con il cazzo in mano stavano pronti per intervenire
Cinque cazzi tutti in una volta era la prima volta ed ora stava subendo l’ennesima penetrazione anale
Sapeva che appena finito con quello sarebbe stata la volta degli altri Il ragazzo aveva il cazzo grosso e nodoso evitava di guardalo in faccia per il timore che la riconoscesse nonostante la mascherina
Gli si avvicinò uno di loro e cominciò a carezzarle i seni , la pancia e poi mise due dita nella fica e constatò che era bagnata
La masturbò mentre lei continuava ad andare su e giù sul quel cazzo infilato nel culo
- È brava ed è anche bagnata , ti piace prenderlo dietro?
Fece un segno affermativo con la testa mentre si mordeva il labbro , non voleva far sentire la sua voce
L’altro cominciò a godere e dare colpi alzando il bacino, sborrò nel retto e lei si sfilò alzandosi
Nonostante era lubrificata il cazzo dell’amico di suo figlio lo avvertì dato che era lungo , quando lo spingeva tutto le dava dolore
Avrebbe voluto pregarlo di fare piano ma non poteva rischiare che riconoscesse la voce quindi si lamentò per tutto il tempo
Quando tutti furono soddisfatti si rivestirono e Catina stava quasi per svenire quando sentì chiedere al barone se la prossima volta potevano portare anche il loro amico Flavio , Era suo figlio
- Certo che lo potete portare la signora è pagata per prendere più cazzi possibili
- Bene allora lo facciamo venire domani
Andarono via e Catina si precipitò a spiegare che Flavio era suo figlio , pregava di non accettarlo in casa , diceva al barone che non poteva permettere un incesto piuttosto si sarebbe suicidata
- Non facciamo tragedie , ti farò mettere una parrucca bionda e una mascherina più coprente ma questa di vederti inculata da tuo figlio non voglio proprio perderla
Seguirono altre preghiere e discussioni ma non ci fu nulla da fare e il barone gli disse che avrebbero partecipato anche sua moglie e sua sorella
Questa volta era davvero distrutta tutto poteva immaginare ma di avere un rapporto sessuale con suo figlio la mandava fuori di testa e poi davanti agli altri
La giornata si chiuse e Catina non riuscì a chiudere occhio
Al mattino Bruno la fece alzare e l’accompagnò nel bagno
Quando gli fece il clistere le dette una pugnalata dicendole :
- Non vorrai sporcare di cacca tuo figlio?
Scoppiò a piangere e non smetteva Bruno pensò di darle un tranquillante molto forte ed effettivamente dopo poco cominciò a fare effetto calmandola, ora doveva preparala
La parrucca nera e lunga la copriva abbastanza poi la mascherina copriva la fronte fino al labbro superiore , nessuno poteva riconoscerla ma lei in ogni caso non poteva sopportare di essere posseduta da suo figlio
Quando scese nel salone Flavio era nudo e Clara lo stava spompinando e lo pomiciava baciandolo da per tutto e il cazzo era in tiro
Così Catina vide per la prima volta un'altra immagine di suo figlio. Clara continuò a spupazzarlo
- Ti piace è bella vero, la vedi così perché è timida ma è brava puoi farle quello che vuoi tranne togliere la mascherina
- Davvero posso?
- Si se vuoi lo puoi mettere anche nel culo , se lo desideri lo lubrifichiamo guarda che bel culo ha questa signora e poi è brava
- Si ha un bel culo
- Vedrai come riceverà il tuo cazzo
Sentiva fare apprezzamenti sul suo culo su come fosse largo e accogliente stava per svenire non riusciva neanche a respirare ma il barone l’abbracciò stretta a lui e all’orecchio gli sussurrò
- Fai la brava se ti scopre sei finita , fai finta che sia un estraneo e poi pensa quanti soldi ti darò per questo
Si rivolse al ragazzo e gli disse che qualsiasi buco scegliesse doveva prenderla a gambe all’aria quindi fece allungare Catina sul letto e afferandole le caviglie gli alzò le gambe fino alle spalle
Ora lei poteva vedere chi stava per averla e mostrava fica e culo a suo figlio come avrebbe fatto con un cliente
Flavio si avvicinò e le carezzò la fica poi le mise un dito dentro masturbandola un poco lei avvilita voltò la testa su un lato ma Clara gli afferrò il volto e lo riportò in direzione del ragazzo
Quando Flavio gli mise il pollice nel culo entrò senza difficoltà
- È larga da questa parte
- E già, ne ha presi di cazzi e poi gli piace
Gli uscirono le lacrime che per fortuna erano nascoste
- Bene voglio sodomizzarla e sborrare in bocca
Clara gli spalmò la vaselina sul culo e flavio la penetrò con un solo colpo
Catina approfittò per piangere e Flavio stava quasi per fermarsi ma il barone gli disse di continuare che era normale che facesse così
- Mi aveva detto che le piaceva e adesso piange
- Non ti preoccupare fa così ma alla fine ci gode
Fu lungo a venire , tolse il cazzo dal culo e ci mise due dita portandosi verso la sua bocca
Il barone gli disse di aprire la bocca e cacciare la lingua , quando lo fece fu invasa dal cazzo di suo figlio e i fiotti di sperma gli arrivarono dritti in gola tanto che stava soffocando
Appena andò via il figlio Catina si tolse la mascherina , era congestionata
Clara gli si avvicinò e la carezzò dicendole che era stata brava
- Voglio andare in camera
- Ma cosa dici? Mica abbiamo finito Tu non sai come mi sono eccitato e anche mia moglie , la dovevi vedere come si toccava
- Vi prego sono sfinita per oggi non potete farmi fare altro
- Vuoi che faccio tornare tuo figlio anche domani?
- No questo no, vi prego
- Bene allora tranquillizzati e fai la brava
Aveva ancora in bocca il sapore di Flavio e ora toccava a Bruno
Lo avevano fatto allungare sulla poltrona e a lei ordinarono di succhiargli il cazzo
Lo fece piegandosi a novanta gradi su di lui esponendo il suo bel culo appena profanato
Mentre succhiava i coniugi si misero al suo fianco e tutte e due avevano le mani sul culo e lo carezzavano Clara gli aveva passato più volte la mano sulla fica e insinuava il dito negli orifizi eccitando ancora di più il barone
Gli dissero di sedersi sul cazzo di Bruno e scoparsi
Prese con due dita il piccolo cazzetto e una volta sopra lo indirizzò nella fica
Doveva oscillare il corpo perché se si fosse alzata solo di poco sarebbe uscito fuori
Lo spettacolo durò fino a quando il barone li fece smettere perché voleva che bruno le infilasse la mano nella fica
Lo fece facendola stare in piedi al centro della stanza con le gambe larghe e cominciò a scoparla così sotto lo sguardo attento dei padroni di casa
Mentre era in quella posizione sentì la sorella del barone annunciare che erano arrivati gli ospiti, Catina fece per divincolarsi , non voleva che la vedessero con la mano del nano dentro la sua fica ma Claudio gli ordinò di non muoversi e gli mise una mascherina prima che entrassero
Erano quattro uomini, tutti vestiti in giacca e cravatta , amici di lui e già pratici dell’ambiente dato che in quella casa era solito organizzare orge e ammucchiate
- Carissimi questa è Catina la mia ultima scoperta
- Sempre belle fiche , bravo , Vedo che la stai allenando a grossi cazzi
- Si non è molto navigata ha cominciato da poco ma promette bene
Uno di loro gli si avvicinò e gli prese una mano portandosela dentro la patta dei pantaloni
Lo guardò terrorizzata
- Senti come è grande , lo senti?
- Si
- Te lo metterò nel culo
Questa è la volta che finisco all’ospedale pensò Catina quell’uomo aveva sicuramente un cazzo grande quasi il doppio di quelli che aveva ricevuto fino ad ora
Il barone che immaginava quello che stesse pensando e che sicuramente avrebbe fatto storie, gli si avvicinò dicendole che la somma per questa serata sarebbe bastata pe campare due mesi , quindi si raccomandò di non fargli fare brutte fugure
Gli uomini si misero seduti a tavola per mangiare la torta che gli era stata preparata mentre Bruno fu incaricato di dedicarsi al culo
Le liberò la fica bagnata di olio, che oltretutto scolava anche all’interno delle cosce rendendole lucide , ora la mano bagnata cominciava a insinuare nel buchino entrando per metà e scavando un poco Gli era stato ordinato di non penetrarla completamente ma di tenerla larga e lubrificata
Uno degli ospiti eccitatissimo si alzò e fece spostare il nano
Gli allargò le chiappe e vide l’ano gonfio e rosso e logicamente aperto e bagnato di vaselina
La penetrò senza difficoltà tanto che lei non disse nulla anzi il fatto di avere un cazzo al posto della manina , gli fece anche un po’ piacere
Un altro nel frattempo si mise allungato sul divano a cosce larghe e si menava il cazzo
Quando quello che la stava sodomizzando venne il barone gli disse di andare a leccare il culo e le palle a quello sdraiato
Aveva il culo peloso , sperò che almeno si fosse lavato bene , cercò di non pensare troppo
Si inginocchiò e tirò fuori la lingua come gli era stato detto poi si avvicinò al culo e iniziò con piccole slinguatine La incitava a metterci più impegno a far penetrare la lingua tra le crespe ,Lei cercava di ubbidire ma la cosa gli faceva davvero schifo e cerva di concentrarsi sulle palle e sul cazzo
L’uomo dal grande cazzo la penetrò nella fica e lei si rese conto di come fosse realmente , sicuramente più grande del polso di bruno e si sentiva come se avesse un treno tra le gambe
Non la scopò per molto e lascò il posto all’altro mentre quello sdraiato si alzò di scatto e le innaffiò il volto di sperma , subito dopo fu sostituito e lei dovette ricominciare a lavorare con la bocca
Quando smisero di scoparla sentì qual cosa di pesante posarsi sul culo , cercò di rilassarsi aprendosi più che poteva
Pensò : ecco ci siamo adesso mi sfonda
Appena la cappella fu dentro cacciò un grido ma quando spinse strillò con voce rauca e il grido fu molto forte
Si accasciò con il volto sulla pancia di quello che stava leccando e gli si aggrappò al torace Lui si eccitò e gli venne schizzandola
Era grosso le faceva male, pregava di smettere e piangeva ., Ogni affondo la faceva urlare di dolore e la cosa non finiva mai e non si rassegnava a smettere di piangere
Aveva la sensazione che stesse per farsi sotto non riusciva più a controllare i muscoli anali e vaginali , sentiva la pipì uscire a ogni spinta sotto lo sguardo divertito dei presenti
Invitarono l’uomo ad uscire , volevano constatare come l’avesse aperta
In effetti il buco era largo e non si richiudeva Seguì un altro urlo quando lo rimise dentro
Durante questa fase si alternarono ad incularla , per lei quando lo facevano gli altri era quasi un massaggio , anche se il grosso pene l’aveva irritata ed ora era solo fastidio quello che riceveva
L’uomo dal pene grande si mise allungato e volle che lei gli si mettesse sopra infilandosi la fica
Cominciò a scoparla e la teneva per le chiappe mantenendole larghe , questo metteva in primo piano il buco aperto dell’ano e fu la scintilla per scatenare gli altri
Mentre la fica gli veniva scavata sentì una cappella spingere ed entrare nel culo ora era riempita da tutti i buchi e certo non stava provando piacere
Nel suo culo si alternavano gli altri due e il barone e lei gridava e piangeva
Quando decisero di smettere il barone gli afferrò la testa mettendole due dita sulle guance in modo da non chiudere la bocca e gli disse di tirare fuori la lingua
Catina avrebbe tenuta aperta la bocca senza bisogno di quella forzatura , ma lui amava umiliarla
Gli schizzi caldi la riempirono quando tutti vennero era nascosta tra la densa sborra L’aveva in bocca e sul viso e gli colava sul seno
Gli fu dato un panno per una ripulita sommaria e Bruno l’accompagnò alla doccia
La giornata si concluse ed anche l’ultimo giorno in quella casa
di
scritto il
2022-08-12
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