Rocco il mandingo -9-

Scritto da , il 2022-07-21, genere trio

Turi.
Questa volta i suoni del coito mi arrivano chiaramente.

A volte sono note musicali. A volte quando i ritmi salgono rassomigliano più al rombare di una tempesta.

Rinvigoriti dal mio consenso, i due ci danno dentro alla grande, e capisco che lui l’ha farcita almeno tre volte con sborrate possenti.

La porta accostata mi tenta da matti, ma mi impongo di restare immobile nel mio letto fino a che alle sei e mezza suona la sveglia.

Sono due ore e mezza che se la scopa senza ritegno!

Proprio in questo momento mia moglie sta avendo un altro orgasmo, lo urla senza remore.

Arriva in camera da me qualche minuto dopo, splendida e rilassata, quasi nuda, indossa solo un grembiulino da cucina che le lascia nude le natiche e le poppe.

Mi porta il caffè come tutte le mattine, da brava mogliettina.

Le chiedo come va.

“Ho fatto una delle migliori scopate della mia vita, mi ha fatto venire continuamente, con un intensità incredibile. Ma amo te, voglio solo te dopo oggi.”

L’afferro e la stringo a me.

Le chiedo se gli è piaciuto più che con me.

“È una cosa diversa. Con te c’è amore, emozione, tenerezza.

Lui è un animale. Splendido.

Ha un cazzo enorme con il quale mi ha scopata e chiavata energicamente, mi ha fatto godere una infinità di volte, un godimento animalesco.

Tu non potresti darmi mai quel tipo di sensazioni, lui non potrebbe mai farmi innamorare e farmi godere delle fantastiche emozioni che ho con te quando facciamo l’amore.

Lui va bene per una volta.”

Le dico ancora che la amo.

“Ora tu vattene a lavorare.

Dopo che sei uscito torno alla carica, mi piace quel negraccio, ma quando torni sarà sparito dalla nostra vita.”

Mi preparo in fretta. Ma non abbastanza in fretta.

Carmela ha cominciato a lavorare il suo cazzo con la bocca ed intuisco che sta provando a farlo venire in fretta, prima che io esca dalla camera e me ne accorga.

Gli sta accarezzando il cazzo e le palle anche con le mani, dallo spiraglio della porta ho una perfetta visuale dei testicoli di Rocco che sbattono sul mento di mia moglie.

Gli sta arando la gola e lei si sforza di tenere le labbra spalancate…

Improvvisamente, lui geme, si irrigidisce in uno spasmo violento.

Carmela continua a succhiarlo… vedo la sua gola palpitare, sta ingoiando la sborra che lui le inietta, le scarica dentro.

Intuisco che lei adora sentirsi sparare in gola il suo sperma caldo da come serra le mani sui glutei del maschio trattenendolo con forza per impedirgli di uscire dalla sua bocca.

“Dai, bevilo tutto” fa lui indirizzando lo sguardo verso la porta della mia camera come se sapesse che io sto guardando.

Carmela mi raggiunge, mi abbraccia, si stringe con forza e mi fa sentire tutto il suo amore.

Alle sei e cinquanta esco da casa.

Rocco mi sorride senza dire una parola.

Mentre esco, mia moglie mi sussurra che avrebbe passato il giorno a succhiare, a leccare, a farsi trombare.

Mi aspetta stasera.

So già che passerò la giornata a immaginare mia moglie che si fa scopare da Rocco, che urla di piacere, che ingoia il suo sperma, che gli chiede di sborrarle nella fica una due mille volte, e lui l’accontenta con una passione ed una virilità inesauribili.

CONTINUA ...

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